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Autore: ketyblack    13/07/2008    6 recensioni
I giorni di scuola erano agli sgoccioli, nelle classi dei licei ci si accingeva a studiare come matti fino all’ultimo, nella vana speranza di essere promossi senza debiti o per evitare la bocciatura. Ma ragazzi e ragazze facevano il conto alla rovescia non solo per la fine di quella lenta agonia nota ai più come “scuola”, non vedevano l’ora di partecipare all’annuale ballo scolastico della scuola, dove, ogni anno avvenivano cose assai insolite… [ShikaIno] dedicato a tt le White Flies. Per lo ShikaIno Day^^
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Shikamaru Nara
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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On special request for the first ShikaIno Day^^

 

Their last school party

 

I giorni di scuola erano agli sgoccioli, nelle classi dei licei ci si accingeva a studiare come matti fino all’ultimo, nella vana speranza di essere promossi senza debiti o per evitare la bocciatura.

 

Ma ragazzi e ragazze facevano il conto alla rovescia non solo per la fine di quella lenta agonia nota ai più come “scuola”, non vedevano l’ora di partecipare all’annuale ballo scolastico della scuola, dove, ogni anno avvenivano cose assai insolite…

 

-        Ehi, Ino!- la bionda, intenta a fissare fuori dalla finestra dell’aula, fu destata dai suoi pensieri e si girò verso colei che l’aveva chiamata, la sua migliore amica da tempi immemorabili: Sakura Haruno

-        Che vuoi?- chiese sottovoce per non farsi sentire dal professore, il quale era nel bel mezzo di una spiegazione

-        Con chi vai al ballo?- Sakura però non fu altrettanto cauta nell’abbassare il tono di voce e così furono sbattute fuori dall’aula da un infuriato professor Sarutobi.

 

Le due non appena furono in corridoio scoppiarono a ridere, non sapevano nemmeno loro esattamente il perché…

-        Allora? Non mi hai ancora risposto!- cominciò Sakura curiosa, cominciando a camminare per i corridoi deserti della scuola

-        Sakura, non so nemmeno se ci andrò al ballo, quindi…- la rosa, con uno scatto, la prese per un braccio

-        Ehi! Yamanaka e Haruno regine delle feste?! Non ti dice niente la cosa?- chiese in tono ironico la rosa, sperando di farle cambiare idea

-        Già…ubriache per tre anni di fila…ma questo è l’ultimo anno qui, Sakura, l’anno prossimo entreremo nella vita reale, l’università, lavori part-time…- l’amica le sorrise e commentò

-        Certo, tutte cose che fanno parte dello spaventoso concetto chiamato futuro. Ma adesso non è ancora finita la scuola, e proprio perché è l’ultimo anno ci dobbiamo dare dentro alla festa e tu sai cosa intendo…- Sakura assunse un’aria misteriosa

-        No, no e poi no! Io non mi ubriaco arrivando perfino a ballare sui tavoli: scordatelo!- si rifiutò categoricamente la bionda gesticolando ampiamente, come se Sakura avesse qualche problema di comprendonio. Poi cominciò a camminare lungo il corridoio, lasciando la rosa indietro: ma anche Sakura sapeva che non era quello il motivo del suo nervosismo, scattava così semplicemente perché alla fine dell’anno avrebbe dovuto lasciare una persona importante

-        Dai, Ino…non fare così, vedrai che…- suonò la campanella dell’intervallo, tutte le classi, sfinite dalle lezioni si riversarono nel corridoio. Ino alzò lo sguardo appena un attimo e lo vide: bello come non mai, con quel codino che a qualcuno poteva sembrare ridicolo, ma che lei adorava, quegli occhi annoiati e quell’andatura lenta…sempre “troppo vicino” ad una ragazza robusta, bionda dai quattro codini, occhi acquamarina, Sabaku no Temari. I due passarono davanti alla bionda, Shikamaru le sorrise incoraggiante, anche Temari provò a sorriderle, ma lei, di tutta risposta si girò dall’altra parte, stizzita. Era a tutti noto che Ino e Shikamaru fossero amici di vecchia data, e probabilmente Shikamaru pensava che il malessere di Ino, dovuto alla presenza di Temari, fosse solamente gelosia che si prova per il proprio migliore amico.

 

Ino e Shikamaru erano soliti tornare a casa insieme, essendo vicini di casa. La bionda lo stava aspettando da diversi minuti all’uscita da scuola, con le braccia conserte e il piede che batteva in terra. Finalmente lo vide spuntare magicamente dal cancello verde della scuola, nuovamente con Temari: i due scherzavano amichevolmente; “Già, troppo per essere solo amici” pensò Ino in quel momento, serrando i pugni.

-        Ehilà! Scusami per il ritardo, ma questa pasticciona non riusciva più a scendere dalla pertica…- Ino sorrise velenosa, l’ultima ora avevano avuto educazione fisica, e tutti scoprirono quanto Temari avesse paura delle altezze, infatti era rimasta bloccata sulla pertica e non voleva più scendere.

-        Ma smettila…è solo che non amo tanto le altezze…non avevo paura!- sorrise lei al ragazzo, salutandolo con un bacio sulla guancia e andando dalla parte opposta per andare a casa. Ino e Shikamaru, soli s’incamminarono alla volta di casa, non proprio a due passi dalla scuola, ma a loro piaceva così, soprattutto d’estate, quando faceva caldo, spesso di fermavano ad un piccolo chiosco dei gelati, dove ne acquistavano sempre di giganti. Quel giorno Ino non era decisamente dell’umore adatto per un gelato, per quanto potesse essere buono.

-        Ino, ma si può sapere che ti prende? Di solito non taci un attimo e mi fai tornare a casa con il mal di testa!- cominciò il ragazzo tirandole una pacca sulla spalla

-        Niente…lascia perdere, sai, il ballo, Sakura…che stress!- esclamò la bionda spalancando gli occhi azzurri

-        Ah, capisco, bella seccatura dover invitare qualcuna…penso che farò tutto all’ultimo momento, non voglio avvelenarmi troppo il sangue…- disse accendendosi una sigaretta e aspirandone grandi boccate

-        Lo sai che odio quando fumi! Spegni quella maledetta sigaretta, subito!- cominciò lei cominciando a prenderlo a pugni su una spalla

-        Ehi! Calmati!- esclamò il moro buttando a terra la sigaretta appena accesa

-        E intanto non vedo perché tu ti debba preoccupare: c’è sempre Temari con cui andare al ballo, hai la ragazza e quindi non hai nemmeno il problema di invitare qualcuna…- esclamò lei in tono piatto, guardandosi le mani

-        Ancora con questa storia! Quante volte te lo devo dire, Ino! Temari non è la mia ragazza, ma solo un’amica… e non ho nessuna voglia di spiegarti questo semplice concetto tutti i giorni!- i soliti litigi sul solito argomento: Temari, anche quando non c’era creava problemi, pensò Ino, sconsolata

-        Ma a parte Temari…chi ti porta al ballo? Quale sarà il tuo cavaliere, Yamanaka?- chiese sorridendo maliziosamente dandole un’affettuosa gomitata nelle costole, facendola sussultare

-        Non penso che andrò al ballo…non mi interessano simili frivolezze…- replicò semplicemente Ino, ma Shikamaru sapeva perfettamente che la biondina andava matta per quelle cose che lei definiva “frivolezze”, quindi c’era sicuramente qualche cosa che non andava

-        E “Yamanaka e Haruno, regine delle feste”, come lo spieghi? Se non ti interessassero simili frivolezze ai balli scolastici non ci saresti mai andata, trovi?- finalmente erano davanti a casa di Ino, lei non rispose si limitò a dirigersi verso il vialetto di casa propria

-        Ora scusa, Shika, ma devo proprio andare…ci vediamo domani mattina…- lo salutò lei chiudendo dietro le spalle la porta di casa e tirando un sospiro di sollievo. La vera ragione per cui non voleva andare al ballo era più che ovvia: non voleva rovinarsi la serata vedendo quella pantera di Temari avvinghiata al “suo” Shikamaru, perché poi, rodendosi il fegato avrebbe rovinato anche la serata a Sakura, facendo saltare tutti i piani della rosa per conquistare Sasuke. E certamente non voleva rovinare la serata a nessuno.

 

La mattina dopo era il penultimo giorno di scuola, ciò voleva dire che mancavano solamente due giorni al tanto atteso ballo. Camminarono in silenzio fino a scuola: Ino rifletteva mentre Shikamaru fumava tranquillamente, pur sapendo quanto la bionda detestasse il fumo.

Non appena arrivarono davanti all’istituto, Shikamaru fu chiamato da una voce femminile, fin troppo nota alle orecchie di Ino, infatti, non appena si girò vide Temari salutare calorosamente “l’amico”.

-        Oh, ciao, Ino!- esclamò raggiante Temari, cercando di farla sorridere

-        Temari…- riuscì solamente a borbottare la bionda, lasciandoli soli, dirigendosi verso Sakura, appena scesa dal pullman, stava parlando con Hinata, una ragazza molto timida, arrivata solamente quell’anno nella loro scuola

-        Ehi, Ino!- esclamò subito la rosa lanciandosi ad abbracciare l’amica come se non si vedessero da anni

-        Sakura, Hinata, ciao…- fece lei in tono piatto, del tutto privo della sua solita vivacità, Ino in quell’ultima settimana stava diventando sempre più triste, al contrario di tutti gli altri, i quali avevano solamente grandissimo timore dell’esame di maturità, ma per il resto erano felici di finire la scuola e di andare al ballo, il loro ultimo ballo in quella scuola che li aveva ospitati per cinque, lunghi anni.

-        Su, dai, andiamo in classe che è meglio…- cominciò Sakura prendendo sottobraccio sia Hinata che Ino, dirigendosi in classe

 

Mentre le tre stavano entrando, passarono di fianco a loro Temari e Shikamaru, la bionda Ino udì senza volerlo uno stralcio della loro conversazione

-        Sì, per forza devi venire oggi: non ho ancora scelto l’abito giusto…ho bisogno del tuo aiuto, ti prego, Tema!- la ragazza lo compatì con lo sguardo, poi sorridendo

-        Se è tanto importante per te, ok, oggi dopo scuola passo da te, così almeno la pianti lì con questa storia del vestito!- “Che arpia: adesso vuole anche decidere lei come si deve vestire Shika!” pensò Ino, ovviamente facendo passare per cattiva Temari, la quale non era affatto nei suoi confronti

-        Grazie, sei la mia salvezza!- l’abbracciò il ragazzo dal codino. La bionda Ino si sentì esclusa dalla vita del suo migliore amico, di solito quando aveva bisogno di consigli di vario genere si rivolgeva a lei, perché adesso invece, di punto in bianco chiedeva aiuto a Temari? Non aveva risposta alla domanda.

 

Le ore di “lezione” passavano lentissime, nessuno ascoltava quello che dicevano gli insegnanti, tutti guardavano fuori dalle finestre con l’ardente desiderio di uscire da quella prigione che li aveva tenuti rinchiusi per tutto l’inverno, rubando loro anche la primavera…

Durante un cambio dell’ora, mentre Ino stava scarabocchiando su un foglio le sue iniziali incorniciate da vari ghirigori, venne avvicinata da un ragazzo della sua classe: Sai

-        Ehi, ciao, bellezza!- esclamò il moro gioviale sfoggiando il suo miglior sorriso acchiappa femmine. Ino, scocciata sbuffò e alzò gli occhi azzurri su di lui

-        Ciao, Sai…no, non vengo al ballo con te, non ci vado proprio!- e così dicendo uscì in corridoio, aspettando l’arrivo del professore; il suo sguardo vagò per i bianchi corridoi dell’istituto, ecco, Shikamaru e Temari che ridevano e scherzavano per i fatti loro, come poteva Shikamaru negare l’evidenza? E per di più negare alla sua migliore amica, imperdonabile! Rientrò dentro arrabbiata, inviperita, fin quando Sakura le piombò addosso, la rosa era tutta un sorriso a trentadue denti

-        Io e Sasuke andiamo al ballo insieme, io e Sasuke!- urlò dalla felicità abbracciando l’amica, la quale non poté fare altro che essere contenta per lei

-        Ben fatto, Sakura, sono fiera di te!- esclamò la bionda, cercando di essere gioviale come sempre, mostrando un gran sorriso all’amica

-        Non so ancora cosa mettermi! Sono così emozionata…chissà qual è il colore preferito di Sasuke?- e così la rosa si lanciò in una sorta di monologo sul moro Uchiha. E così Sakura sarebbe andata al ballo con Sasuke, pensò la bionda rigirandosi la penna tra le mani, ma se ipoteticamente lei fosse andata al ballo, avrebbe trovato un accompagnatore (che non fosse Sai)? Si guardò intorno, nella sua classe ce n’erano di ragazzi abbastanza carini, per esempio c’era Kiba, con quel suo accento latino, ma di certo non faceva per lei: troppo attaccabrighe e caotico. C’era Naruto, “sì, carino” pensò subito la bionda, ma sapeva anche che Naruto e Hinata stavano insieme da anni. Così fuori due, anzi, tre, contando Sai. Guardò all’ultimo banco, capelli rossi, occhi di ghiaccio, Gaara, fratello gemello di Temari, ecco un buon motivo per escludere anche lui: era parente di quell’arpia; poi lo sguardo della bionda vagò sul posto vicino a quello di Gaara, Shikamaru, lui sì che sarebbe stato perfetto, ma le probabilità che il moro la invitasse al ballo erano vicine allo 0%. Afflitta, ritornò a guardare sul suo libro di algebra.

 

All’uscita da scuola l’umore di Ino andava peggiorando di secondo in secondo: Temari sarebbe tornata a casa con loro per andare da Shikamaru. E sembrava che la bionda dai quattro codini avesse capito quanto le andasse scomoda l’idea del ballo, perciò evitò di parlarne

-        Ehi, come mai ve ne state tutte e due zitte?- chiese Shikamaru fumando

-        Mi sembra che non ci sia nulla da dire…- sbottò Ino scorbutica aumentando il passo, per non rischiare di fare il terzo incomodo. Quanto non li sopportava quei due quando stavano insieme! Quella strega di Temari stava lentamente rovinando il rapporto che c’era tra lei e Shikamaru, astuta la ragazza…

 

Al momento di salutarsi, Ino non disse neanche una parola e corse verso casa, chiudendosi dentro e piangendo tutte le lacrime che aveva; si dette della stupida, se al suo migliore amico piaceva Temari, avrebbe dovuto essere felice per lui, non gelosa, pensò che era una pessima amica.

 

Intanto a casa Nara, i due ragazzi erano chiusi nella camera di Shikamaru, dove il ragazzo si stava provando tutti i vestiti del suo armadio, disperato.

-        No, sembri mio nonno con quella cravatta a scacchi!- esclamò Temari bocciando il primo completo che il moro si era messo addosso. Poco dopo comparì vestito con pantaloni bianchi, camicia bianca, giacca bianca, sorrise compiaciuto, ma la bionda era terrorizzata

-        E così invece sembri semplicemente l’omino dei gelati sotto casa mia…- esclamò ridendo

-        Ecco, sono senza speranze, possibile che con tutti questi diavolo di vestiti che ho nell’armadio non ce ne sia uno adatto?- sbottò buttandosi sul letto, con le mani che gli coprivano il viso. La bionda Temari si alzò e andò a dare un’occhiata nell’armadio del ragazzo.

-        Certo che c’è qualcosa, basta che guardi bene e che tu sappia combinare il casual con l’elegante, ecco…- comparì dall’armadio con in mano un paio di jeans chiari, camicia bianca e giacca nera

-        Avanti! Non starmi a guardare come un automa! Provati questi benedetti vestiti!- e così glieli buttò addosso.

Temari stava ormai aspettando da un quarto d’ora che Shikamaru su facesse vedere, invece di lui neanche l’ombra. Aspettò ancora qualche secondo e lo vide: stava benissimo vestito in quel modo, solo che c’era ancora un particolare che non andava…infatti cominciò a scrutarlo minuziosamente, girandogli intorno, finché capì che cos’era che non andava: il codino. Glielo sciolse e una cascata di capelli corvini ricadde sul nero della giacca elegante.

-        Ecco, così nessuno ti potrà resistere!- gli fece l’occhiolino scompigliandogli i capelli

-        Grazie, Tema, sei un mito…- la ragazza sorrise apertamente

-        Per così poco…ora devo proprio andare, devo impedire che Gaara mandi a fuoco la casa…- lo baciò sulla guancia e la ragazza si avviò verso l’uscita, Shikamaru la trattenne per un braccio

-        Temari, senti…io non so come chiedertelo ma…ti andrebbe di venire al ballo con me, domani sera?- il volto della bionda di spense

-        Senti, Shikamaru, tu sei un ragazzo fantastico, molto dolce e simpatico, ma…non credo di essere io la persona che tu vuoi davvero invitare al ballo…ciao- e così dicendo si avviò verso casa, lasciando Shikamaru pensieroso.

 

Ino si affacciò alla finestra proprio nel momento in cui Temari stava uscendo dalla casa di Shikamaru, lui la prende per un braccio, dice qualcosa, lei risponde qualcos’altro e se ne va via. Temari e Shikamaru vanno al ballo insieme. Realizzò erroneamente Ino, stava diventando paranoica con quella storia del ballo.

 

La mattina dopo, quando Shikamaru andò a suonare a casa di Ino per andare a scuola insieme, la bionda non appena lui fece per aprir bocca lei lo anticipò

-        E così tu e Temari andrete al ballo insieme…- cominciò lei, a caccia di conferme, dalla finestra non era riuscita a capire molto, dovendo interpretare il labiale

-        Ancora con questa storia, Ino? Io e Temari non stiamo insieme e non andiamo nemmeno al ballo insieme, le devi smettere con queste domande idiote che mi fai continuamente!- sbottò il calmo e tranquillo Shikamaru

-        Smettila di mentirmi! Vi ho visti, ieri pomeriggio, quando lei stava uscendo da casa tua, le hai preso il braccio e glielo hai chiesto!- urlò di risposta la Yamanaka facendo voltare tutti i passanti

-        E così adesso mi spii anche? Ino, mi dici una volta per tutte che cazzo ti prende? Stai diventando sempre più strana, e tutte le volte che si parla di Temari, scatti come una molla! Spiegami il perché!- gli occhi azzurri di Ino cominciarono a riempirsi di lacrime

-        Perché da settimane fai come se io non ci fossi, come se la tua migliore amica adesso fosse Temari! Mi sono rotta di tutta questa situazione, Shika!-

-        Allora, dato che mi spii, non hai capito che Temari mi ha detto di no? Ha detto che io in realtà voglio un’altra persona e non lei!- Ino si calmò: Temari aveva detto di no a Shikamaru, ma chissà perché la bionda non era felice di quella notizia.

-        Scusa, Shika…io…- cominciò la bionda

-        No, Ino, non mi chiedere scusa…sono stato un idiota ad urlare a quel modo…- ritornò di colpo lo Shikamaru calmo di sempre. Camminarono fino a scuola in silenzio, tutti e due si sentivano imbarazzati dopo la sfuriata di poco prima.

 

Era l’ultimo giorno di scuola dell’ultimo anno di liceo per loro, non volevano essere in conflitto l’uno con l’altra, ecco perché Shikamaru si era scusato poco prima. Ino fu subito trascinata via da Sakura, la quale continuava a strepitare cose insensate su Sasuke, il vestito per la serata e se Ino aveva capito bene, anche una limousine.

-        Sakura, calmati, hai ancora tutto oggi per decidere cosa metterti, niente crisi di panico, dai che stasera te lo fai!- esclama Ino incoraggiante, facendo arrossire l’amica

-        Lo spero tanto…dai, entriamo che è suonata da dieci minuti, e credo che se anche se è l’ultimo giorno il prof si incazza lo stesso per i ritardi!- entrarono in classe, notando che il professore non era ancora arrivato.

 

Shikamaru rifletteva sulle parole che gli aveva detto Temari il giorno prima “non credo di essere davvero io la persona che vuoi invitare al ballo” che cosa voleva dire, dannazione, ma perché le donne non si spiegano mai chiaramente? Quella sera ci sarebbe stato il ballo, lui non aveva ancora nessuna da portare. Chi era quella che veramente lui voleva portare al ballo? Ci pensò un attimo, poi nella sua mente affiorò subito un volto che non era quello di Temari, ma quello della sua migliore amica, Ino. La soluzione al suo problema era molto semplice: invitare Ino al ballo. L’intervallo suonò poco dopo, prima che Ino uscisse la bloccò in classe, facendo capire a Sakura di lasciarli soli, che doveva parlare con Ino, in privato.

-        E così stasera c’è il ballo, il nostro ultimo ballo come liceali…- cominciò lui facendo finta di nulla

-        Sì, il primo ballo della storia a cui non andrò, come ti ho già detto l’altro ieri…- esclamò Ino alzando al cielo gli occhi azzurri

-        Già, me l’hai detto…- la bionda chiese a bruciapelo

-        Hai già pensato a chi portare adesso che Temari ti ha detto di no?-

-        Sì…- rispose Shikamaru suadente

-        E…chi?- balbettò Ino guardando negli occhi l’amico

-        Tu, Ino, vuoi venire al ballo con me?- le chiese sorridendo

-        Non è che mi usi solamente come ultima spiaggia perché Temari ti ha detto di no?- chiese la bionda sospettosa assottigliando gli occhi

-        Io non ho mai voluto invitare al ballo Temari, diciamo che sei stata tu, con le tue continue allusioni a noi, me e Temari, mi hai fatto venire in mente idee sbagliate, così ho tentato con lei, ma subito dopo mi sono accorto che la persona che voglio davvero portare al ballo era più vicina di quello che pensassi…- ammiccò verso di lei. Ino non poté tenergli il broncio, non dopo quel discorso che le aveva fatto sciogliere il cuore come neve al sole, e qualcosa le diceva che era sincero

-        Sì, mi farebbe piacere, Shika…- sorrise lei arrossendo, un sorriso bello e luminoso, che da settimane nessuno era riuscito più a vederle dipinto in viso

-        Bene, passo a prenderti alle undici…- e così uscirono in corridoio, Ino vide con la coda dell’occhio Temari alzare i pollici verso Shikamaru. Ino sorrise, Temari non era mai stata una nemica, non le era mai interessato Shikamaru, ne fu la prova lampante vedere Kiba che le circondava la vita per poi baciarla.

 

Ino raggiunse Sakura, in corridoio, stava parlando con un moro dagli occhi profondi, la bionda capì chiaramente che si trattava di Sasuke Uchiha

-        Sakura, puoi venire un attimo? Ti devo dire una cosa importantissima!- la prese per un braccio senza neanche aspettare risposta

-        Io e Shika, al ballo insieme!- abbracciò l’amica che non aveva ancora collegato tutte le parole, poi quando capì fu felice per Ino.

-        Te l’avevo detto che quest’ultimo ballo sarebbe stato perfetto!- le fece l’occhiolino e tornò da Sasuke che non le toglieva gli occhi di dosso.

 

Alle otto di sera, Ino, dopo essersi fatta una bella doccia gelata, rovistava nell’armadio nella speranza di trovare qualcosa da mettersi per il ballo. Maledì Shikamaru, possibile che si era ridotto all’ultimo giorno per invitarla al ballo? Non si era procurata nessun vestito nuovo per l’occasione. Provò una minigonna di jeans, no, non andava bene per una serata così elegante, miniabito nero, no, troppo casual. Continuò così per una mezz’ora, poi finalmente trovò il vestito adatto: l’aveva messo solamente una volta, per il matrimonio di qualche parente di cui non ricordava il nome. Era perfetto. Un abito azzurro pallido, come i suoi occhi, corto fin sopra il ginocchio, senza spalline. Se lo provò e le calzava ancora a pennello. Sperava di avere ancora le scarpe giuste da abbinarci, mise in disordine tutta la scarpiera e finalmente trovò le decolleté azzurre uguali al vestito. Fermò i capelli in una coda alta con un fiocco azzurro di raso e si truccò leggermente gli occhi, un filo di lucidalabbra alla pesca, borsa azzurro scuro di perline ed era pronta per uscire.

Pochi minuti dopo suonarono al campanello, sicuramente era Shikamaru, puntuale come un orologio svizzero. La bionda, emozionata aprì la porta di casa. Così lo vide: bello da mozzare il fiato, con quei capelli corvini sciolti sulle spalle, quei jeans chiari che gli stavano benissimo, quella camicia bianca leggermente aperta davanti. Ino era senza parole.

 

Shikamaru non appena la vide sulla soglia della porta di casa si rese conto di quanto era stato cieco a non accorgersi che aveva sempre avuto vicino una ragazza stupenda come Ino; solo pensare che la bionda si era fatta così bella solamente per lui il cuore cominciò a battere più forte del normale. “Ma che mi prende? Insomma, è sempre Ino, l’amica d’infanzia, la bambina che conosci da sempre, Shika, datti una calmata!”. Sorrisero entrambi in modo idiota e uscirono di casa.

 

-        Ti sta…ehm…molto bene il vestito…- cominciò Shikamaru, giusto per rompere quel silenzio teso

-        Grazie, anche tu stai molto bene, soprattutto con i capelli sciolti…- commentò Ino arrossendo per il complimento che le era stato rivolto. Salirono sull’auto sportiva del ragazzo e partirono a tutta velocità per il ballo.

 

Per il ballo, il consiglio studentesco si era proprio dato da fare: avevano affittato una sala da ballo in una città che distava mezz’ora da Tokyo. I due imboccarono l’autostrada, solamente che al posto di tenere per Kyoto, uscirono per un altro posto non meglio definito. Infatti si erano completamente dimenticati che loro due con l’orientamento non andavano affatto d’accordo, infatti non appena si usciva fuori città loro tardavano di ore perché immancabilmente si perdevano nei meandri di vie che non conoscevano. Infatti dopo mezz’ora che giravano per quel paesino, Ino cominciò a esprimere le sue perplessità

-        Shika, secondo me la sala da ballo non è qui…in questo postaccio ci sono solamente un paio di bettole di ubriachi…- il moro guidava con espressione concentrata

-        Senti, Ino…so quello che faccio, ok?- le disse in tono molto poco convinto: “Dannazione! Perché cazzo non ho preso una cartina? Sono un coglione!”

-        Non mi sembra proprio…secondo me, prima di tutto, dobbiamo tornare in autostrada e da lì tenere per Kyoto…- ma Ino sapeva che quando Shikamaru si metteva in testa una cosa nessuno riusciva a smuoverlo, doveva prima fare la cazzata e poi rendersi conto di averla fatta.

-        Ino, silenzio! Mi deconcentri con quella voce petulante!- e così dicendo accese la radio a tutto volume. La ragazza si sentì profondamente offesa e quindi non disse più una parola.

 

Viaggiarono ancora per un po’ in tondo, poi, Shikamaru accostò la vettura e scese, Ino lo guardò allontanarsi, si strinse nello scialle per il freddo; sebbene fossero a giugno il caldo non si faceva proprio sentire ancora. Vide Shikamaru scomparire all’orizzonte. Se la bionda in un primo momento aveva pensato che quella avrebbe potuto essere la serata più bella di tutta la sua vita, beh, si era sbagliata di grosso. Un’ora dopo, il moro, decisamente più disteso, fu di ritorno. Ino guardò l’ora: l’una di notte. Si stavano perdendo il loro ultimo ballo.

-        Ho capito dove abbiamo sbagliato, ora andiamo…- fece per mettere in moto, ma la bionda gli afferrò il braccio

-        No, prima dobbiamo chiarire un paio di cosette…- sussurrò.

-        Che devi dirmi? Muoviti che sennò ci perdiamo il ballo…- fece lui sbrigativo, scrutandola negli occhi azzurri

-        Basta, io non ne posso più di tenermi tutto dentro: mi sono resa conto da tempo, ormai, che per me sei chiaramente più di un amico.- il moro sorrise sghembo

-        Te ne sei accorta, finalmente…pensavo che non l’avresti mai ammesso…-

-        E Temari?- chiese Ino, sospettosa

-        Bella recita, vero? Anche se all’inizio non pensavo funzionasse così bene…e poi eri così presa dalla gelosia che non ti sei neanche accorta che lei sta con Kiba da una vita!- rispose lui con ovvietà

-        Cioè, tu…hai messo in scena tutta quella farsa, semplicemente per farmi ammettere quello che provo per te? Tu sei un maniaco, senza dubbio!- fece lei inferocita

-        Maniaco no, ma semplicemente pazzo…di te…- le ultime parole furono sussurrate a pochi centimetri dalle labbra della ragazza, pochi secondi prima di unirle con le proprie in un bacio appena accennato, ma ricco di significato per entrambi. Le mani si Shikamaru si intrufolarono tra i biondi capelli della ragazza, cercando di approfondire il contatto, avvicinandosi di più. Le guance della ragazza si colorarono di un delizioso color porpora. Si staccarono ansimanti da quel bramato contatto, guardandosi negli occhi appannati di desiderio.

-        Vuoi ancora andare al ballo?- le chiese Shikamaru sotto forma di domanda retorica, prima di baciarla nuovamente. Lei fece segno di diniego con la testa, sorridendo contro le sue labbra calde.

 

La mattina dopo, una BMW era parcheggiata in una piazzola, al di fuori di un piccolo paesino nella periferia di Tokyo. Non si vedeva all’interno dell’abitacolo per via dei vetri ancora appannati dalla notte appena passata.

Dentro la vettura c’erano due figure abbracciate, scomodamente coricate sul sedile posteriore, una profondamente addormentata, l’altra intenta a scrutarne ogni minimo particolare. Era Ino, che accarezzava dolcemente Shikamaru, addormentato sul suo petto, divertendosi a spostargli dietro le orecchie i capelli ribelli che gli finivano davanti al viso. La bionda sorrideva vedendo le smorfie che faceva il ragazzo nel sonno.

-        Ino…- chiamò nel sonno il ragazzo, abbracciandola e stringendola a sé, la ragazza lo baciò sulle labbra

-        Sono qui, per sempre…- si accoccolò al suo petto e dormì anche lei ancora un paio di ore.

 

Per la prima volta serena, tra le braccia di chi aveva sempre sognato.

 

Mosche Bianche Rulez!!

Il mio personale tributo per lo ShikaIno Day^^, che tra parentesi è anche il giorno del mio compleanno, che fortuna *_*

Dedicato a tutte le White Flies!!

Spero vi sia piaciuta la ficcy…recensite^^

Kiss8

Ketyblack

 

  
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