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Autore: Forviata    15/04/2014    3 recensioni
"Dovevate solo assistere ad un concerto come siete finite in questo disastro?!"
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO SECONDO
AN ABSURD SUCCESSION OF EVENTS

 



Dunque, se non sbaglio questo accadde poco prima del concerto. 
Quei pochi giorni che lo precedevano rappresentarono per me il periodo di stress più grande della mia vita, ancora non so spiegarmi se questo fosse dovuto al fatto che stavo per sentir cantare dal vivo una delle voci più belle che io abbia mai ascoltato o al terrore che avevo di essere scoperta da mio padre in quella che era la prova che i miei ormoni femminili stavano prendendo il sopravvento sul mio animo maschio ed onorevole, sta di fatto che non riuscivo più neanche a lavarmi i denti senza sentire quella pressione che si avverte quando si sa di stare facendo qualcosa di sbagliato.
Per fortuna avevo un gigantesco prosciutto essiccato in cantina che potevo prendere a pugni ogni volta che volevo 
E beh, dopo quella settimana dovemmo buttarlo via.
Ogni volta che sentivo la voce di mio padre mi paralizzavo e percepivo il terrore scorrermi nelle vene, immaginai la scena:
Appa con la faccia tutta rossa che mi sbraitava contro.
-Brutta.. *imprecazione censurata*
Mi fai schifo.. *altra imprecazione con molti punti esclamativi censurata*
Sei una delusione! *sto censurando troppo ma che vi posso fare, ho messo il rating arancione*
Pensavo fossi mio figlio! Ed invece sei solo una lurida ragazzina che sbava su effemminati che ballano e cantano!
Che vergogna!-
Un brivido freddo mi percorse la schiena.
-Che diavolo…-
Guardai l’orologio sul comodino, era già mezzanotte ed io avevo bisogno di sonno, poiché il giorno dopo, il viaggio fino a Seoul non sarebbe stato di certo breve.
-Meglio dormire per ora, domani è il grande giorno.-
Fu così che chiusi gli occhi e sognai tutto il cibo che potevo, perché cosa poteva rendermi più felice?
La mattina dopo difatti ero molto più tranquilla ed avevo riacquistato pienamente il fascino di vecchio cafone barbuto che ero solita sfoggiare con nonchalance.
Ci incontrammo tutte e quattro di fronte alla stazione del treno e salimmo sul veicolo.
Hyerin saltellava ovunque, era davvero troppo eccitata, ormai aveva raggiunto il delirio più totale.
-Ragazze secondo voi gli exo sanno delle otp? DEVO ASSOLUTAMENTE TROVARE IL MODO DI CHIEDERE A CHANYEOL DELLA CHANBAEK.- I suoi occhi avevano preso l’inumana forma di due cuoricini rosa e pulsanti, e la sua produzione di saliva sarà aumentata come minimo del 115%-
-Hyehye come pensi di avvicinarti a loro? Saranno sul palco, non c’è modo per porgli una simile domanda!- disse Solji sorridendole nel tentativo di placare i suoi bollenti spiriti e tra me e Gahye ci fu uno sguardo di intesa che racchiudeva giorni di preparazione.
Perché?
Beh, dovete sapere, che per tutto il tempo che precedeva il grande evento, io e quella vecchia volpe della mia amica creammo il piano perfetto per penetrare dietro le quinte senza creare troppi guai, pensate che avevamo anche stabilito una colonna sonora della fuga.
Ma subito dopo lo cestinammo per darci al semplice “Io li sfondo, e tu mi guidi”, amen fratelli, questa tattica ha sempre funzionato, persino quando ci imbucammo al matrimonio di Solji, ma questa è un’altra storia.
Per il momento posso solo dirvi che il primo giorno di permanenza a Seoul fu eccezionale, una volta arrivate, Solji ci guidò per tutta la città, vedemmo enormi grattacieli sfiorare le costruzioni di lussureggianti templi antichi, discoteche, ristoranti di ogni genere e, cosa più importante, andammo a visitare le varie agenzie musicali, l’ultima che ci trovammo davanti, fu la S.M.
-Dio, sono giunta alla mecca, ora, posso anche morire felice e raggiungere i campi elisi.-
-Mok hai unito tre religioni diverse nella stessa frase.- 
-Lasciami stare Gahye, guarda com’è meraviglioso, in questo posto sono stati creati tutti i miei gruppi preferiti, le snsd hanno calpestato questo pavimento.-
Vi giuro che stavo per commuovermi.
-Già, ed anche tutta questa mandria di sasaeng pronte a saltare addosso al primo idol che uscirà da quella porta.-
Hyerin decise di intervenire prima che io mi trasformassi in una di loro.
-Suvvia Solji, non rovinare la magia, guarda come sorride.-
Penso che in quel momento avessi tirato fuori tutti i denti che avevo.
Dovettero trascinarmi per portarmi via ma mi mi consolai poiché raggiungemmo l’agognato ristorante messicano che avrebbe dovuto avviare il piano di Gahye.
Ammetto di non essere mai stata brava a mentire, o semplicemente a non mostrare più di tanto le mie emozioni ed infatti Gahye si aspettava un totale disastro e così quando ci trovammo sul punto di ordinare mi disse a bassa voce -Devi solo prende dei fottuti tacos, sono sicura che puoi farcela… Credo.
Ok?-
Annuii con un’espressione terrorizzata.
Solji mi guardò e chiese -Allora Mok, cosa prendi?-
Prima guardai Gahye tremando e sudando freddo, poi presa dall’agitazione, mi alzai in piedi e praticamente… urlai -T-TACOS-
La gente si girò verso di me e tutti mi guardarono malissimo.
Gahye si colpì la fronte con una mano, sconsolata, Hyerin scoppiò a ridere e Solji mi guardò con un’aria divertita.
Mi risedetti e cercai di non fare altre stupidaggini per il resto della serata.
Finita la cena tornammo in albergo, Hyerin non riusciva a dormire e Dio solo sa come io sia riuscita a superare quella notte composta da frasi come
“Secondo te Chanyeol mi noterà?”
“Chanyeol è bellissimo”
“Chissà com’è Chanyeol di persona”
“Secondo te Chanyeol che marca di detergente intimo usa?”
“Chanyeol”
“Chanyeol Chanyeol”
“Chanyeol Chanyeol Chanyeol”
“Chanyeol Chanyeol Chanyeol Chanyeol Chanyeol Chanyeol Chanyeol Chanyeol Chanyeol”
Non ne potevo più, iniziai a pensare a cose strane come -Siamo al sesto piano, magari se mi butto da qui muoio abbastanza in fretta da non sentire un’altra volta la parola “Chanyeol”-
Dopo un paio d’ore si addormentò con un sorriso dolcissimo stampato in faccia e la sua copia di Allegiant* tra le braccia, le tirai su le coperte e cercai di dormire, ma dopo pochi minuti un rumore mi svegliò, non so spiegare, era tipo una risata isterica insieme ad un pianto disperato.
Guardai il volto di Hyehye, stava dormendo profondamente, proveniva dalla camera al fianco della nostra dove dormivano le nostre due amiche, capii di cosa si trattava.
Presi il cellulare e chiamai Gahye che mi rispose in un attimo.
-Pronto?-
-Gahye smettila di leggere fanfiction porno, ti si sente fino a qui, ti voglio bene, buonanotte-
Chiusi la chiamata velocemente, ma sentii comunque le sue imprecazioni dalla camera a fianco.
-Probabilmente si vendicherà, ma come dice mio padre “Io me ne fotto.”-
Finalmente potei addormentarmi.
La pace durò poco perché il mattino seguente, come se avesse dormito per due settimane di fila Hyerin mi si lanciò addosso con tutto l’entusiasmo e la fottuta energia del mondo.
Il burbero omicida contadino che era in me voleva schiacciarla con un aratro.
Quelle tre fissate passarono tutte le ore che mancavano al concerto a scegliere cosa mettere.
Io giustamente mangiavo, perché quando sono nervosa e non ho il mio fedele prosciutto da pugni a portata di mano mangio.
Urlo e mangio e la situazione che si era venuta a formare era incredibilmente assurda.
Solji camminava su e giù per la stanza per allenarsi con i tacchi con un paio di fette di cetriolo in faccia, io urlavo contro Gahye lamentele sul fatto che la società trascura troppo il settore primario mentre lei si ricopriva completamente di uno strato di quelle creme tecnologiche che ti rendono la pelle marmo cadaverico e Hyerin pronunciava il nome di incantesimi a caso agitando una forchetta e saltando sul letto.
Il disagio cerebrale che raggiungemmo quel giorno fu schifosamente comico.
Ridemmo fino a scoppiare e finalmente, molte ore prima che iniziasse raggiungemmo il luogo del concerto.
Non avevo idea di come se ne svolgesse uno, era il primo a cui assistevo in assoluto e davvero non vedevo l’ora che iniziasse.
Eravamo in seconda fila, Solji aveva preso dei posti pazzeschi, avevamo il palco spiaccicato in faccia.
Poco prima che i ragazzi entrassero Gahye pronunciò le fatidiche parole.
-Vado in bagno, Mok ho paura che qualcuno mi travolga mentre ci vado quindi tu mi accompagni, è un ordine.-
Annuii goffamente, con l’espressione più imbranata della terra e mi alzai con lei.
Una volta raggiunto un posto da cui Solji e Hyerin non avrebbero potuto sentirci, la mia amica tirò fuori una mini-mappa su cui era segnato un percorso abbastanza breve.
Per entrare nel backstage, non ci mettemmo neanche dieci minuti, le guardie messe all’entrata non erano molto resistenti, solo molto grosse e stupide.
Quando riuscii a stenderli Gahye affermò con aria superiore -Andiamo Sooman, potevi prendere qualcosa di meglio per la tua più grande fonte di soldi.-
Iniziò il concerto.
Senza farci vedere dai vari assistenti raggiungemmo il fianco del palco.
E Dio.
Dio, ragazzi.
Lui era lì.
Ed era la creatura più bella che avessi mai visto.
Do Kyungsoo, quanta bava che ho buttato via per te quella sera.
La sua voce così limpida risuonava nella mia mente in un modo così pulito, era così vicino, quel suono paradisiaco che usciva dalla sua gola.
Mi girai verso Gahye, era nella mia stessa situazione, si era completamente sciolta alla vista di Luhan, sapevo che avrebbe fatto quella fine.
Cercai tra il pubblico i volti di Solji e Hyerin ma la mia attenzione ricadde su una ragazza in terza fila che aveva sulla fronte una scritta di inchiostro rosso che citava il nome del mio bias, non sembrava
contenta, non sorrideva come le altre, anzi, possedeva un’espressione contrariata.

Improvvisamente alzò un braccio.
Aveva qualcosa in mano.
Qualcosa che non avrebbe dovuto avere, che puntò nel verso del palco.
Sparò un colpo verso Lay che evitò grazie ad un passo di danza capitato al momento giusto.
Nessuno si accorse della situazione, la musica era troppo alta ma io avevo visto e dovevo fare qualcosa.
Indicai a Gahye la ragazza.
La vidi ricaricare l’arma, la stava puntando su Kyungsoo questa volta, non potevo permettere che accadesse una cosa simile, ed istintivamente mi lanciai su di lui evitando che il secondo proiettile lo colpisse.
La musica si fermò, alcune fan notarono il pericolo ed iniziarono ad urlare.
Scapparono moltissime e nel tumulto la ragazza fece cadere la pistola.
Rialzatami da terra furiosa fino al midollo persi il controllo del mio corpo ed urlai rivolgendomi alla brutta zoccola che aveva osato cercare di colpirlo.
-LURIDA PUTTANA NON PUOI AMMAZZARE IL MIO BIAS AL MIO PRIMO CONCERTO-
Quello che accadde poco dopo è ancora il motivo più grande per cui sono felice di essere alta un metro ed ottanta e di pesare sessantasette chili.
Mi lanciai su di lei direttamente dal palco ed iniziai a prenderla a pugni con la furia omicida di un ippopotamo a cui hanno toccato i cuccioli.
Dio, è stato bellissimo.

 

 

*Allegiant è il terzo libro della saga di divergent, Hyerin va pazza per qual genere di fantasy
Gente, siamo arrivati a ciò che darà inizio al casino che succederà in seguito.
Oh non preoccupatevi, non ho affatto finito di descrivere il tempo del concerto, succederanno robe che vabbè non vorrei spoilerare, ma non vedo l’ora di scriverle quindi, forse pubblicherò il terzo capitolo domani stesso.
Fatemi sapere cosa ne pensate \(*^*)/

  
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