Ta dan! Seconda ShikaTema del giorno!
Questa la dedico alla mia adorata TK, alias annasukasuperfan, che ora è in vacanza! Spero che quando tornerai, la fic possa piacerti!
 
 
 
 
 
Si strinse maggiormente nel giubbotto che indossava. Faceva freddo quel giorno, quasi anche il cielo di fosse accorto della sua mancanza.
Il suo passo era leggero, veloce. Il suo cuore, invece, pesante all'inverosimile.
Eccolo lì, il luogo dove nessun ninja vuole andare a trovare i conoscenti, figurarsi la persona che ama.
Shikamaru Nara si inginocchiò a terra e  sfiorò quel nome, inciso di fresco, terrificante nella perfezione delle sue lettere.
Sabaku no Temari. Alleata della Foglia.
Chiuse gli occhi, quasi a voler essere certo che fossero davvero lì, che non fosse solo un bizzarro scherzo della sua immaginazione, che al suo ritorno da quella macabra gita lei sarebbe stata a casa ad aspettarlo, con il suo solito, ampio sorriso.
Quando li riaprì, le parole erano sempre lì.
Chiuse gli occhi per un attimo, poi si alzò e dopo aver lasciato un fiore ai piedi del monumento si allontanò.
Un bambino, in piedi accanto allo zio a poche tombe di distanza, fissava il padre con espressione curiosa.
Shikamaru si chinò ed abbracciò il piccolo Eiji, prendendolo in braccio.
"Yuri è rimasta a casa con Gaara."
Shikamaru annuì e Kankuro si dileguò, impaziente di tornare da Ino.
Aveva fatto quel favore a Shikamaru solo in virtù dell'amicizia che lo legava alla sua fidanzata.
"Papà, andiamo a casa?"
Shikamaru annuì, e strinse con affetto il piccolo al petto. Nel suo viso, ogni volta che lo guardava, poteva rivedere il sorriso di Temari.
La guerra, terribile parentesi nella vita di un uomo. Una parentesi di sole sofferenze, dicono tutti.
Ma l'ormai trentenne Shikamaru Nara contraddice tutti, scuotendo la testa con un triste sorriso sulle labbra.
Solo grazie a quella guerra lui e Temari hanno preso piena coscienza dei loro reciproci sentimenti, solo grazie a quella guerra hanno deciso di sposarsi, prima che fosse troppo tardi per farlo.
Solo grazie a quella guerra lui può stringere tra le braccia Yuri ed Eiji, i loro due bambini.
Ma hai perso lei, ribatte qualcuno, forse in vena di ridere delle disgrazie altrui.
Ma a questa domanda lui risponde con un sorriso. No, non ha perso niente e mai lo perderà, almeno finchè riuscirà a vederla nel timido sorriso di due bambini.