Emma
quasi non riusciva a
credere a ciò che stava per fare. Andava contro ogni suo
pensiero, ogni
principio, ogni logica. Averlo già fatto una volta non
significava niente
perché da quella notte a Neverland qualcosa era nettamente
cambiato, se non
tutto. Adesso lei provava
davvero qualcosa verso l’uomo che stava cercando, nonostante
l’anno a New York,
nonostante tutto. All’inizio non era che una semplice
sensazione allo stomaco,
un piacevole battibecco, l’incredulità nel vedere
con quale naturalezza riuscisse
a metterla in difficoltà, a pensare a lei, a metterla sempre
al primo posto. E
lei stentava a crederci. Non era abituata ad essere messa sempre al
primo posto
da qualcuno.
Avrebbe voluto
fermarsi a pensare a quello strano rapporto
ma lo scorrere dei giorni e l’avvenire di tutti quei problemi
le avevano
impedito di rifletterci e si erano ritrovati al momento
dell’addio. Ma in
qualche assurdo modo, nel profondo del suo animo, Emma aveva sempre
saputo che,
in un modo o nell’altro, Hook sarebbe ritornato nella sua
vita per sconvolgerla
ancora e ancora. Probabilmente se fosse stato qualcun altro a
riportarla
indietro l’avrebbe
ugualmente seguito,
ma non ne era così sicura. Per Henry quella seconda
maledizione era stata un
toccasana. Aveva degli amici, una bella casa, una vita normale. Ed era
solo per
riportare Henry alla quotidianità che New York era stata
capace di regalargli
che voleva finirla al più presto con quella faccenda.
Ma anche quel
desiderio stava iniziando a sbiadire
lentamente. Non a causa dei suoi genitori o di Regina, ovviamente.
Ormai, in tutto
ciò che faceva, sentiva o pensava c’era sempre di
mezzo quel pirata. Non che
non le facesse piacere, soprattutto da quando aveva capito che ad Henry
piaceva. Soprattutto, da quando si era arresa all’evidenza
che anche a lei
piaceva e non poco.
Si
fermò non appena si accorse che l’oggetto dei suoi
pensieri si trovava lì,sulla banchina, a qualche metro di
distanza da lei, gli
occhi persi nell’orizzonte e la punta dell’uncino
premuto sul labbro inferiore.
Aveva lo stesso sguardo di quando, la sera prima, si era recato
nell’appartamento per raccontare di come fosse riuscito ad
aiutare Ariel nella ricerca del principe Eric. Emma aveva notato subito che qualcosa
non
andava. Sapeva che le stava nascondendo più di una cosa.
Qualcosa che aveva a
che fare con l’anno dimenticato da tutti. E non solo. Il
timore che ci fosse
altro, la spaventava a morte. E aveva bisogno di sapere,
nonostante gli avesse chiaramente
detto che quello che lui stava celando non le interessava affatto
poiché non voleva più
vivere nel passato. Ed era veramente così ma sentiva che
questa volta c’era
qualcosa di strano e che tutto era cambiato da un giorno
all’altro. Quindi, non
solo si sarebbe presa le dovute spiegazioni ma anche quello che
desiderava da tanto e, forse,
troppo tempo.
Non sapeva se
sarebbe riuscita ad andare fino in fondo. A
Neverland quel gesto era stato quasi spontaneo, un modo per
ringraziarlo per
tutto quello che stava facendo per lei. Adesso, avvertiva quasi il
bisogno
pressante gravare su di lei, minuto dopo minuto, e credeva che sarebbe potuta impazzire
da un
momento all’altro se non l’avesse assecondato
perlomeno una maledettissima
volta.
- Hook! - lo
raggiunse, correndo, l’espressione quasi
disperata e i capelli che le ballonzolavano leggeri sulle spalle.
- Swan, qual
buon vento vi porta qui? - le chiese il pirata
una volta che l’ebbe davanti con un sorriso malandrino,
mascherando la sorpresa di
trovarla lì.
Sembrava quasi
una supplica ma ad Emma non importò. Ogni
pensiero le si era obliato non appena aveva posato gli occhi in quelli
azzurri
di lui, annegandovi irrimediabilmente. Non l’avrebbe mai
ammesso ma era stata
ammaliata da uno scaltro e affascinante pirata. Hook era piacevolmente
sorpreso
e la guardava con un misto di soddisfazione, facendo un piccolo
sorrisetto trionfo.
Il capitano non avrebbe potuto chiedere di meglio. Il fatto che la sua amata Swan
prendesse l’iniziativa era un’opportunità
unica e, con molte probabilità,
irripetibile e solo uno stolto non l’avrebbe afferrata e
trattenuta il più a
lungo possibile. Lui era un pirata e sapeva cogliere le occasioni
quando gli si
presentavano davanti. Ancor di più se in modo così semplice.
Si
mordicchiò il labbro inferiore, sfiorandole il viso con
la mano sana mentre, con l’altro braccio, andava a cingerle la vita.
In quel momento,
Killian Jones avrebbe potuto definirsi un pirata felice se solo non
avesse
cominciato a comportarsi come un rammollito. Non poteva farlo, lo
sapeva
perfettamente. Non poteva pensare così egoisticamente a sé
stesso e privare la
donna che amava della possibilità di sconfiggere, una volta
e per sempre, la
Strega Malvagia dell’Ovest solo per un bacio. Un
maledettissimo bacio voluto
anche e, soprattutto, da lei. I loro volti si stavano avvicinando
automaticamente, come se una strana forza li stesse spingendo, inibendo
ogni
loro protesta, privando loro della lucidità necessaria per
pensare. Mancava poco
ormai. Hook voleva fermarsi, doveva fermarsi. Le loro labbra stavano
quasi per
sfiorarsi con una lentezza esasperante e lui credette di udire, da
qualche
parte in lontananza, la risata soddisfatta e vittoriosa di Zelena.
- Non posso. -
sussurrò debolmente il capitano, arrestando
la loro avanzata.
- Cosa? - disse
Emma, facendo per allontanarsi mentre
riapriva completamente gli occhi, un attimo prima socchiusi.
Lui non le
permise di allontanarsi, facendo combaciare i
loro corpi e unendo le loro fronti mentre incatenava il suo sguardo in
quello
di lei, terribilmente serio.
- Non posso
farlo, Swan.
-
Perché? Cosa mi stai nascondendo, Hook?
Le parole a
malapena sussurrate, l’uno serio e disperato,
l’altra confusa e intimorita da ciò che
sarebbe potuto accadere. Non poteva
pensare che lui, proprio lui, non l’amasse più.
Non voleva crederci, non poteva
farlo. Troppo improbabile, troppo doloroso, troppo devastante.
- Credo che
fin quando non riusciremo ad uccidere Zelena non
potremo baciarci, tesoro. Ma non credo che comincerete a disperarvi per
questo.
- disse con un misto di serietà e scherzo, tentando di
alleggerire la tensione che li opprimeva in modo ferreo.
- Di cosa stai
parlando? - mormorò lei, terribilmente
confusa.
- Ariel in
realtà ha trovato il suo principe molto tempo fa.
- Mi stai
dicendo che lei non è mai stata qui? - domandò
Emma,
stupita e perplessa. Era sollevata da un lato, ma l’ansia le
attanagliava
ancora lo stomaco.
- L’Ariel che
è
venuta a Storybrook, in realtà, era Zelena.- fece con un
sospiro il pirata.
- Cosa
è successo? -
lei aumentò la presa sulla sua giacca, involontariamente.
- Non ha fatto
del male a nessuno, Swan. - cercò di
tranquillizzarla con voce ferma.
- Allora mi
spieghi cosa diavolo ti ha fatto?
- Mi ha
ingannato. Ha fatto in modo che giurassi sulla donna
che, nonostante mi abbia spezzato il cuore, amo ancora. - lo disse
guardandola
con intensità.
Emma per poco
non arrossì ma non distolse lo sguardo da
quegli occhi che aveva imparato a conoscere. Sapeva a chi si stesse
riferendo e
sapeva, ancora meglio, che non stesse mentendo. Il suo
“potere” non sbagliava mai. E
se questo da un lato riuscì a tranquillizzarla
dall’altro le mise
ancora più angoscia e apprensione addosso.
-
Perché?
-
L’ha fatto per lanciarmi una maledizione.
Emma
deglutì rumorosamente, in silenzio, nell’attesa
che
Killian parlasse.
- Non posso
baciarvi, Swan, perché perdereste i vostri
poteri. E’ questa la maledizione.
Ed Emma
scoppiò in una risata tra il nervoso e il sollevato
sotto lo sguardo stranito del pirata. La donna aveva perso tutta
l’ansia di
pochi attimi prima. Pensava che fosse un qualcosa di peggiore, pensava
che
fosse in pericolo la vita dell’uomo che stava imparando a
conoscere e amare giorno
dopo giorno, quasi senza accorgersene nemmeno. Mise il viso
nell’incavo del suo
collo, tentando di calmare quell’improvviso attaccato di
risata nervosa.
- Cosa vi
prende, Swan?
- Per un
attimo ho pensato che tu non mi amassi più, Hook. -
si fece scappare, pentendosi l’attimo dopo di aver dato vita
a quel pensiero
attraverso la sua voce.
Questa volta
fu il turno di Hook di ridere, con una voce
bassa e roca.
- Di questo
non dovete preoccuparvi, Swan. Io vi amo,
nonostante tutto.
Emma
sospirò alzando lo sguardo verso il suo viso, tentando
di trasmettergli tutta la gratitudine possibile. Gratitudine per
avergli detto
tutto, gratitudine per amarla, per metterla sempre al primo posto.
Nonostante
lei non gli avesse dimostrato molto. Nonostante lei non avesse fatto
ancora
nulla di concreto per lui, non gli avesse fatto capire che, anche lei,
aveva
cominciato ad amarlo.
- Andiamo. -
mormorò lei, afferrandogli la mano e
cominciando a camminare in direzione della città.
- Dove?
- Regina
potrebbe avere una sottospecie di controincantesimo
o qualcosa del genere. - spiegò lei, riacquistando la
propria risolutezza.
- Non riesci
proprio a resistere sapendo di non potermi
baciare, non è vero, Swan? - le chiese con malizia,
camminandole accanto.
-
Sta zitto, Hook. - disse Emma non riuscendo,
però, a
trattenere un sorriso mentre gli lanciava un’occhiata di sottecchi.
Non importava quali avversità avrebbe riservato loro il destino. Non l’avrebbe mai ammesso, forse nemmeno a sé stessa, ma in quel momento l’unica cosa che le importava era avere accanto Hook, come aveva fatto ogni volta che lei ne aveva avuto bisogno. In silenzio, senza che lei se ne rendesse conto. Avrebbero trovato una soluzione a quel problema, avrebbero spezzato la maledizione e sarebbero riusciti a sconfiggere Zelena. E, forse, solo quando tutto sarebbe finito sarebbe riuscita ad ammettere che, ormai, Captain Hook era entrato nel suo cuore in modo irreparabile, stravolgendole totalmente la vita e incasinandola più di quanto già non fosse.
L'Angolo di Hono:
Ringraziando Merlino per le vacanze di Pasqua, riesco a farmi viva.
Ovviamente, non con la long. Quella, lo giuro, l'aggiornerò
entro domani. Intanto mi sono cimentata nella scrittura di questa OS.
La mia prima OS sul fandom di OUAT. Naturalmente, puramente e
unicamente Captain Swan *-* Dopo la 3x17 (sono rimasta così
---> *O*/T.T). Cioè, non voglio spoilerare niente per
chi non l'ha ancora vista (anche se nella OS ci sono un paio di
spoiler) ma, cioè...dopo questa, shipperete ancora di
più Emma e Hook. Cioè, sono meravigliosi e Zelena
è una stronza. Si, l'ho detto. Una stronza del cacchio.
Comunque, mi affido a voi come al solito. In questa OS ho
voluto placare i miei scleri scrivendo ciò che potrebbe
accadere nella 3x18 anche se lo vedo molto improbabile :') Beh, spero
che vi piaccia e boh fatemi sapere cosa ne pensate :3
Hono