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Autore: Kestler    17/04/2014    1 recensioni
Una storia di due gemelle con un grande ma pericoloso destino, una famiglia e un regno da ricostruire. Un'unica passione, la danza, e un ostacolo da saltare.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Nonsense | Avvertimenti: Incompiuta
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Sogno d’ombra

Prologo
Mairead e Synnove erano sorelle gemelle, nate in due giorni diversi, una a distanza di dieci minuti dall’altra: Mairead era nata alle 23:55 del 20 Meitheam , mentre Synnove alle 0:05 del 21 Meitheam. Caso strano no? Avevano 15 anni ed erano orfane per ben due volte. I genitori, ambasciatori aibhreàmiani, erano stati rapiti il giorno del loro anniversario di matrimonio in Mahite, una terra sottomarina come la leggendaria Atlantide, e avevano portato con loro le bambine di 5 anni. Arrivati nell’hotel della sala conferenze depositarono i bagagli in camera e iniziarono a prepararsi. La madre, Dyphna, stava indossando un tailleur rosa pallido e una camicia un po’ più chiara, i colori le esaltavano l’incarnato candido con gli intensi occhi azzurri e le labbra rosse, i lineamenti delicati pari a quelli di una scultura greca risaltavano a ogni raggio di sole e i capelli castani mossi le incorniciavano il viso. Il quadretto era completato da un bel giovane, alto con gli occhi chiari, la carnagione olivastra e i capelli rossi con un completo grigio, camicia bianca e cravatta nera, Neale. Un po’ più in basso c’erano due piccole bimbe con dei bellissimi ricci rosso mogano, due occhi azzurri splendenti e vestite con due graziose gonnelline lilla, due mantelline dello stesso colore e due paia di scarpette viola. Prima della conferenza venne scattata una foto e quella foto è l’ultimo ricordo che rimase alle gemelle dei loro genitori. La famiglia si avviò alla conferenza, quando a un tratto tutto si spense e dalla paura le bimbe rimasero attaccate una alla gonna della madre e l’altra al pantalone del padre. Tutto si riaccese ma ciò che videro intorno a loro fu scioccante…le loro scarpe erano immerse nel sangue intorno non c’era nemmeno una persona e si sentiva solo il loro respiro, ma almeno erano insieme, per ora…a un tratto calò un silenzio inquietante e qualcuno iniziò a ridere, si rispensero le luci e si sentirono delle urla agghiaccianti. Un attimo dopo le gemelle erano strette l’una all’altra e camminavano tentoni per via del buio pece, non c’era traccia di mamma e papà…
Le bambine erano state ritrovate da due seàhclaid, membri della polizia maitheamiana, che essendo sposate le adottarono. Daoine e Kenitra erano i nomi del padre e della madre adottivi. Stettero con loro per ben 11 anni e gli vollero molto bene. Un giorno però ricevettero una lettera nella quale venivano informati del fatto che le loro protette erano figlie degli ambasciatori scomparsi, e che la stessa cosa sarebbe accaduta anche a loro se non le avessero mandate in orfanotrofio. Allora i due fecero vedere la lettera alle bambine che all’inizio piansero molto poiché non volevano essere lasciate di nuovo,  che ma poi compresero che questo era meglio sia per loro che per il loro genitori. Così andarono dalle Tahlamh che le accolsero ben volentieri nel loro collegio
-Ma perché, perché? - Mairead si stava rigirando nel letto – non riesco a chiudere occhio dopo quello che è successo a mensa-una ragazza l’aveva insultata dicendole che lei e sua sorella erano solo trovatelle e che per via di questa cosa, non avrebbero combinato nulla nella vita. Al sentire queste parole, sua sorella Synnove si era avvicinata alla ragazza e l’aveva guardata fissa negli occhi, era stato a quel punto che la ragazza aveva iniziato a scomparire, mentre le pupille di Synnove diventavano bianche e l’iride faceva intravedere delle sfumature strane, che passavano da un rosso scarlatto a un blu intenso, da un verde acceso a un grigio tetro - menomale che sono riuscita a svegliare Synnove da quello strano stato che lei chiama “semitrasparenza”, altrimenti le tahlamh ci avrebbero espulse e non avremmo saputo dove andarcene-. In realtà l’unica punizione fu che non avrebbero cenato e che avrebbero dovuto pulire tutti i piatti e lavare tende e coperte.
Ah ho dimenticato di dirvi che le tahlamh erano delle monache molto rigide e severe di Aibhreàm più o meno come quelle che abitano sulla nostra Terra solo un po’ diverse, in seguito capirete la loro diversità. 
  
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