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Autore: Mave    17/04/2014    1 recensioni
Non ho resistito e ho un po' "stravolto" la seconda stagione con diversi "what if". Il risultato potrebbero essere delle coppie decisamente fuori dagli schemi...
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Amy Abbott, Andrew 'Andy' Brown, Bright Abbott, Ephram Brown
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Alcuni riti segnano la vita dell'uomo fin dalla preistoria. In alcune tribù queste importanti riti di iniziazione segnano il passaggio dallo status di fanciullo a quello di uomo. Nella società americana di oggi basta poco per sentirsi grandi: un bacio furtivo, un volante da stringere spavaldi...(Irv)

Ephram spaginò svogliatamente la tavola periodica degli elementi che, in quel momento, per lui era un rompicapo al pari del cubo di Rubik e cercò di focalizzare l'attenzione su qualsiasi cosa lo distraesse dal pensiero dell'infausto 4 che doveva recuperare in chimica.

D'altronde suo padre era stato chiaro: avrebbe reso la sua punizione più lieve quando avrebbe visto almeno una sufficienza in quella detestabile materia.

Madison, ignara degli espedienti di un povero liceale in crisi, continuava a sminuzzare gli ingredienti per preparare la cena. La lama del coltello che affondava sul tagliere produceva un rumore monotono e irritante: Ephram non perse tempo ad usare quel suono caduco come pretesto per mettere fine alla sua mezz'ora di studio.

"Non potresti fare più piano? Mi deconcentri!"

Sbottò infatti. Madison per la sorpresa si fermò all'istante.

"Mi dispiace per te ma non hanno ancora inventato coltelli con il silenziatore incorporato. E poi se avresti davvero voglia di studiare ti andresti a chiudere in camera tua dove nessuno ti potrebbe disturbare!"

Disse la ragazza mettendo a bollire le verdure.

" Quella è una vita da secchioni. Io sono già asociale di mio, non voglio diventare anche come il mio amico Wendell!"

Rispose Ephram riaprendo il suo libro su una pagina a casaccio.

"Si ma se fossi in te io non vorrei nemmeno diventare ripetente come la mia amica Jasmine!"

Sorrise furba Madison. La scintilla per l'ennesima litigata tra i due era stata innescata e benché ultimamente fossero andati d'amore e d'accordo, Ephram pronunciò l'infelice frase che avrebbe potuto scatenare la guerra.

"Guarda che mio padre ti ha assunto come babysitter di mia sorella. Non c'è bisogno che tu faccia da balia anche a me!"

Madison stava per ribattere che era lui a comportarsi come un bambino viziato quel giorno ma, tra i suoi disordinati appunti, Ephram aveva trovato un'annotazione che lo gettò ancor di più nello sconforto.

Madison notò subito il suo sguardo sconvolto.

"Che ti succede adesso? Qualche altro insufficiente che non hai comunicato a tuo padre?"

Ephram scosse la testa.

"Molto, molto peggio. Domani ho gli esami di guida e lo avevo completamente dimenticato!"

Madison fece un sospiro di sollievo e poi rise.

"E io che chissà che credevo! Hai la faccia terrorizzata di un apocalittico a cui hanno detto che domani si avvererà la profezia dei Maya!"

"Beh domani non ci sarà la fine del mondo ma la mia fine di sicuro sì. L'ingegnere con cui dovrò fare gli esami è una strega! L'altra volta mi ha bocciato perché ho sbagliato il parcheggio...E se stavolta non supero l'esame papà, quando si deciderà a togliermi da questa ridicola punizione di tenermi segregato in casa, mi farà andare in giro in bici per tutta la vita!"

Madison vedendolo in preda ad una crisi di nervi gli si era seduta affianco e, alla fine, gli batté una pacca sulla spalla. Ephram sussultò a quel contatto.

"Ma hai avuto un mese per esercitarti con il parcheggio!"

"Forse non mi sono spiegato: io sono negato nei parcheggi almeno quanto lo sono negli sport!"

Ephram sprofondò la testa tra i libri di chimica ormai rassegnato al "vada come vada". Madison, dopo essere rimasta per un po' in silenzio a sentire i suoi sospiri, ebbe un'idea. Si avvicinò alla mensola in cucina dove aveva lasciato le sue cose e iniziò a cercare nella tasca interna della borsa.

"Basta piangersi addosso. Su ti offro una lezione di guida gratuita: guarda che sono un'ottima istruttrice di guida!"

Madison lanciò le chiavi della sua auto ad Ephram che le afferrò al volo stupito.

"Te ne sarei debitore per sempre ma hai scordato che mio padre mi ha impedito di varcare il vialetto di casa nostra? Se mi vede in giro con te per la città penserà che varcherò i confini dello Stato, stavolta!"

"Guarda che per fare un parcheggio ci bastano pochi metri. Lo spiazzale qui fuori andrà benissimo. Allora vuoi accaparrare altre scuse o ti vuoi decidere a far pratica?"

** ** **


Delia sbadigliò mentre sistemava uno scatolone che avrebbe rappresentato un'ipotetica auto in sosta nel percorso ad ostacoli del fratello.

L'avevano costretta a rinunciare al suo cartone animato preferito perché avevano bisogno di una mano ma quando Ephram, alla guida della Cinquecento italiana di Madison, calpestò il povero cartone spiaccicandolo al suolo, la bimba iniziò a pensare che si sarebbe divertita.

"Ephram se avresti la patente saresti la gioia della rottamazione!"

"Chiudi il becco mocciosa. Dove le impari queste parole difficili?"

Chiese di rimando il fratello sporgendosi dal finestrino.

"Le leggo sul vocabolario assieme a Brittany! Pensavo che tu avessi fatto progressi dall'ultima volta che papà ti ha lasciato guidare a New York, quando siamo andati a trovare lo zio Donald!"

"Tu e Brittany dovreste giocare con le Winx e non a fare le maestrine. E poi quella è stata la prima e l'ultima volta che papà m'ha fatto guidare!"

Delia aveva iniziato a fare versi di scherno per far innervosire il fratello e invece fu Madison a perdere la pazienza.

"Silenzio tutti e due! Delia sistema un'altra scatola di cartone lì vicino all'albero...!"

"Sissignora!"

Obbedì la bambina correndo ad eseguire gli ordini.

"Tu impiastro rimettiti al posto di guida e fammi vedere cosa sai fare!"

Aggiunse rivolta ad Ephram salendo dal lato del passeggero.

"Ma finirò per scorticare l'albero e per distruggerti l'auto..."

"La smetti di sottovalutarti? Allora fammi vedere questo maledetto parcheggio!"

Nonostante la sfuriata, Madison era bravissima nel dare indicazioni e questo diede ad Ephram il sangue freddo necessario per riuscire in quello che gli era stato chiesto.

"Ci sei riuscito, ci sei riuscito! Sei riuscito a fare un parcheggio decente!"

Cantilenava Delia saltellando intorno all'auto.

"Beh tua sorella ha ragione: parcheggio perfetto. Vedrai che domani stenderai la strega!"

Preso dalla foga Ephram si gettò al collo di Madison.

"Oh sei incredibile! Grazie, grazie!"

*** ****

Il giorno dopo Madison aspettava Ephram fuori dalla scuola guida. Fino ad allora aveva visto diversi candidati tornare raggianti con la patente in mano e altri andarsene con i volti delusi.

Finalmente vide Ephram farglisi incontro. Sventolava una piccola tessere plastificata tra le mani.

"Madison, Madison ho fatto un parcheggio esemplare! Sei stata un'istruttrice fantastica!"

Disse senza prender fiato, abbracciandola come aveva fatto il giorno prima all'interno dell'auto.

"E sei anche una ragazza fantastica!"

Detto questo gli prese il viso tra le mani e la baciò con impeto. E lei non si oppose.

   
 
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