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Autore: DawnRose    17/04/2014    2 recensioni
"Caro Babbo Natale, vorrei..." ehm, no. Non è questa la lettera di cui parla questa storia. "Murtagh: sei licenziato! By Galba" no, non è neanche questa. Pensate a una lettera scomoda, scomodissima (proprio come un paio di scarpe) che più la vuoi mantenere segreta e più finisce pubblicata su una rivista di gossip... Eccola: la nostra protagonista! Riuscira il bel tenebroso Cavaliere Murtagh (si, è proprio lui l'autore di questo pasticcio) a tenerla con sé o il "foglio volante" finirà nelle mani sbagliate? (si, in quelle della premiata ditta Eragon&Roran)
Scopritelo su A Letter. (si col punto, proprio come i Fun. Punto.)
Genere: Avventura, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Eragon, Galbatorix, Murtagh, Nuovo Personaggio, Roran
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO OTTO: INCONTRI E SCONTRI 

-Atra Esterni Ono Teldhuin, Saphira Bjartskular-
“Eh basta con sti “Atri esterni con le tende”! Ma che razza di saluto è?” pensò Roran. 
La dragonessa rispose divertita “Che le stelle possano proteggervi!” 
I tre continuavano a fissarla, i loro sguardi erano carichi di aspettative e di speranza. 
-Se queste zanne- sussurrò Marya indicando le fauci di Saphira -sono affilate quanto sembrano, ficcale nel capo di Galbatorix da parte mia!-
“Sarà per me grande piacere farlo, giovane Marya” 
-Eragon… sarai un grande Cavaliere. Ci libererai da quella nera piaga di Galbatorix. Lo farai, vero?- chiese Evan supplicante. 
-Lo farò. Non l’ho giurato solo a voi, ma ad ogni essere vivente di Alagaësia, sia esso uomo, elfo, nano o Urgali. L’oscurità sarà sconfitta e non ci sarà più tiranno a dominare questo paese.-
-E’ ammirevole: quello che dici riflette una grande maturità- commentò Seselya. 
Eragon arrossì, mentre Roran borbottò: -Ma certo… adesso sta qui a ricevere complimenti… mentre la mia Katrina soffre rinchiusa in buco nero in compagnia di quei vermi infami di Ra’zac! Fortuna che dovevamo salvarla il prima possibile, eh?-
-La salveremo Roran.- Eragon gli mise dolcemente la mano sulla spalla -Te l’ho promesso. Io mantengo sempre le promesse, soprattutto quelle fatte a mio cugino!- 
Lui gli rivolse un’occhiata scettica, ma non controbatté. 
“Avresti dovuto pensarci te a Katrina, e difenderla finché ne avevi la possibilità” lo gelò Saphira “Questo viaggio lo abbiamo fatto per te, altrimenti Eragon avrebbe avuto molte altre cose da sbrigare, sinceramente più importanti della tua ragazza.” 
Roran ammutolì. 
-Voglio bene a Katrina. E voglio bene a te. Non sopporterei che Galbatorix la usasse come esca nei tuoi e nei confronti. Sappi che cederei. So che dobbiamo salvarla, e sto pensando ogni giorno al modo in cui irrompere nella nera montagna. Poi ci vendicheremo. Della morte di nostro padre, di Brom, del rapimento di Katrina e di tutte le sofferenze che hanno causato. I Ra’zac si estingueranno… per mano nostra! Pensaci, Roran, pensaci!-
-Allora perché non partiamo subito?- 
Fu Marya a intromettersi. -Perché dobbiamo ancora risolvere la questione della lettera!- 
-E perché non vi conviene mettervi in viaggio a quest’ora- continuò Seselya. 
-Le mie figlie hanno ragione- la voce di Evan era tranquilla e saggia e aveva il potere di tranquillizzare Roran. -Aspettate fino all’alba di domani. Arriverete a Dras Leona in giornata.- 
-Grazie Evan- balbettò il cugino. 
“Siete stati gentili con il mio Cavaliere… e con suo cugino” disse Saphira. 
“E’ il minimo” rispose Evan con voce galante. 
Eragon rise. 

Murtagh e Castigo stavano sorvolando i cieli blu di Alagaësia. L'unico pensiero del giovane era di recuperare quella lettera prima che Galbatorix se ne impadronisse e l'unico pensiero del drago era di fare felice il suo Cavaliere. 
Tuttavia Castigo si stava annoiando a morte: Murtagh era infatti di poche parole e il viaggio si stava rivelando triste e silenzioso. 
Allora, per passarsi il tempo e per tirare su il morale al suo adorato Cavaliere il drago trovò un passatempo. 
"Giochiamo agli indovinelli?" gli chiese. 
"A cosa?" 
"Indovinelli! Non dirmi che non ci hai mai giocato?" 
"Si però..." 
"Questo viaggio si sta rivelando un vero mortorio! Ti prego Murtagh, non sopporto di vederti così triste. Non devi pensare sempre al peggio. Ricordati: quella lettera non è ancora nelle mani nel re. Finché girerà per l'impero ci sarà sempre la possibilità di recuperarla. E poi non deve finire per forza nelle grinfie di Galbatorix... Sai potrebbe essere ricevuta anche da Nasuada in persona!" 
"È una possibilità anche peggiore!" 
Il drago rosso fece una piccola evoluzione aerea, sbalzando leggermente il suo Cavaliere dalla sella. 
"Che stai facendo? Hai rischiato di uccidermi!" 
"Esagerato... Davvero preferisci che la legga Galbatorix al posto di Nasuada? Lui dirà: -il mio fedele servitore in realtà è un traditore. Per giunta un traditore innamorato! Che delusione! Dovrò proprio punirlo…- Lei invece penserà: -Che dolce! Mi ha scritto una lettera d'amore sfidando il re e il suo giuramento.- C'è una grande differenza!" 
Murtagh, imbarazzato, gli chiese: 
"Ma non stavamo parlando di indovinelli?" 
Il drago rise: 
"Eviti sempre questo spinoso argomento. Come mai?" 
“Ehm..” il ragazzo si schiarì la voce ed intonò: 

Membrana di pelle 
Ne sentirà delle belle, 
Degli abitanti del deserto 
Io sono lo strumento 
Il suono è duro 
La risposta è... 



"Il tamburo!" 
"Bravo!" 
"Era scontato... Ma noi non stavamo parlando d'altro?" 
"Di indovinelli Castigo... Parlavamo di quesiti, indovinelli, giochi..." 
"E di lettere. Di lettere d'amore!" 
Murtagh cercò di cambiare argomento, prima che il suo viso si tingesse dello stesso colore delle squame di Castigo per l’imbarazzo. 
"Sai, conosco un altro indovinello un po' più complicato!" 
Il drago emise uno sbuffo divertito. 

Piccola, grande, di ogni dimensione 
Di mura è circondata con precisione 
Edifici, piazze, strade e locali 
Sento tra loro brindare i boccali 
Preparata ad accogliere ogni passante che verrà 
Tutta mia è la… 


Il drago rispose, quasi scocciato per la semplicità del quesito. 
“Città!” 
“Sei veramente bravo, Castigo!” 
"Ma è troppo semplice! Al contrario di una certa questione di cui ti ostini a non volerne parlare..." 
"Non devo per forza parlarne ogni giorno della mia vita!" 
"Si tratta di una questione importante! Se siamo in viaggio è solo colpa della lettera. Anzi colpa tua che l'hai scritta!" 
"No! È colpa tua che mi hai ispirato e mi hai costretto a scriverla!" 
"Costretto! Che parolone... Comunque è sempre colpa tua, perché potevi anche scegliere di non darmi ascolto!" 
Murtagh scosse il capo. "É impossibile reggere un confronto con te!" 
Castigo ridacchiò. 
"Allora il prossimo indovinello..." 
"Se non ti dispiace, il prossimo lo risolvi te!" 
"Che cosa?" 
"Non sono solo capace di risolverli, ma anche di crearli. E poi i tuoi sono troppo facili e, come si può dire... Banali!" 
"Sentiamo allora il difficilissimo e originalissimo indovinello del drago Castigo!" 
"Lo troverai molto divertente!" 

Pelle d'ebano, occhi carbone 
Nobile il sangue del suo blasone 
Come guerriero è il capo dei ribelli, 
Come principessa è la più bella tra i belli 
Le sbavi dietro ovunque lei vada 
Si tratta proprio di Lady... 


"Castigo!" 
Il drago improvvisamente eseguì un'altra manovra aerea, sbalzando dalla sella il suo Cavaliere, che, con il cuore in gola, imprecò. 
"Mi dispiace riposta errata! “Lady Castigo”… Ma come ti viene in mente? Io? Una Lady? " Il drago quasi soffocò per le risate. 
"Dovrei chiederlo io a te!” rispose Murtagh alterato “Ma che razza di indovinelli ti vengono in mente?" 
"Dimmela!" esigette il drago. 
"Cosa?" 
"La risposta! Ovvio..." 
"Perché mai dovrei dartela?" 
"Non sarò contento finché non me la darai!" 
Lui ci pensò su, poi, esasperato, urlò: 
"Nasuada! La risposta è Lady Nasuada!" 
"Bravo! Visto che non era difficile..." 

-Torniamo alla locanda- 
I cinque procedettero, mentre Saphira li avvisò che avrebbe passato la notte a cacciare. 
“Mi raccomando… se vedi un soldato imperiale ingurgitalo!” scherzò Seselya. Gli altri la guardarono storto ma Saphira, ridendo, commentò: 
“Certo che lo farò… Le armature sono gustose e danno quel tocco in più che non guasta!” 
“Saphira…” 
“Io non sono vegetariana come te. Le formiche sono le formiche, i soldati sono soldati e i draghi sono draghi. Devo forse ignorare la catena alimentare?” 
Eragon tacque. Non aveva voglia di discutere, non in quel momento. 
Forse aveva ragione Roran, forse sarebbero dovuti partire subito… Non voleva ammetterlo, ma in quella locanda aveva trovato, dopo tanto tempo, un briciolo di quella calda atmosfera chiamata “casa”. 
“Siamo arrivati!” esclamò Evan. 
“Eragon aprì la porta!” lo invitarono le ragazze. 
Il Cavaliere si guardò intorno. Non avvertiva nessuna minaccia. Ma allora… perché chiedergli questo. 
“Perché?” domandò. 
“Fallo e basta” disse Marya. 
Il giovane aprì la porta e… 
SORPRESA!! 
“Eraldo questa è una festicciola per te” esclamò Marya, cambiando apposta il nome del ragazzo. 
“Gli invitati sono tutti Varden, ma la prudenza non è mai troppa! State in guardia… e divertitevi ragazzi!” Evan sparì dileguandosi su per le scale. 

Le ali nere di Shruikan avvolgevano l'intera sala come una cortina di fumo. Oscure, sottili, gettavano la loro ombra sull'intera stanza. Galbatorix era seduto sul suo trono, al centro del nero bozzolo. 
Le candele gettavano inquietanti riflessi rossi sul suo volto, sul quale era stampata un’espressione truce. 
"Sono scappati!" 
La voce profonda del drago rifletteva inquietudine e preoccupazione 
"No, Shruikan. Li ho lasciati scappare... “ Il re era tranquillo. 
“È diverso." 
"Perché lo hai fatto?" la voce mentale rimbombava tra le forti muraglie della sua mente. 
"Perché bisogna guardare il fatto da un'angolazione diversa... Murtagh è veramente agitato a causa di quella lettera: probabilmente ci ha mentito, conosce il suo contenuto e vuole recuperarla ad ogni costo. Povero illuso: non si è reso conto che io lo tengo sotto controllo e non c’è nulla che può nascondermi!” Sorrise 
“Per Irwin questa missione è il mezzo attraverso il quale ottenere i miei favore, per attirare la mia attenzione su di lui. Anche qui sono stato previdente e ho scelto il mago adeguato, perché non si farà nessuno scrupolo a seguire i miei ordini. " 
Stavolta rise. 
"Entrambi sono determinati a recuperare quella lettera e il fallimento sarebbe per loro inaccettabile. Per questo ho lasciato andare Murtagh: se fosse per malagrazia successo qualcosa ad Irwin, avrebbe pensato lui a trovare quel maledetto scritto. E la missione avrà così un solo vincitore..." 
Accarezzò il collo del drago nero. 
"Me" 


Hola zii! Posto dopo mille anni, mi spiace molto, ma me ne scordo sempre. (ehehe la maturità e i test universitari  si fanno sentire)
Alla prossima,

Dawn
  
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