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Autore: kristen lewis    17/04/2014    0 recensioni
anni 40 ,piena seconda guerra mondiale, a New York Kirsty lavora duro per poter entrare a far parte dell'esercito come infermiera volontaria,ed è così che incontra il giovane Marc,militare in servizio,che irromperà nella sua vita,per coinvolgerla in una travolgente passione che li porterà a reincontrarsi più tardi per riscoprire che la vecchia attrazione non è sparita
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Storico
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Capitolo 3 
"Non posso credere che lei l’abbia fatto veramente?”
“Vuol dire che non mi conosce bene miss Kirsty,allora ha intenzione di farmi aspettare qui tutta la notte?O verrà con me?” azzardò ,Kirsty lo guardò bene,non indossava la solita divisa,vestiva con abiti normali,un pantalone di grisaglia,e sotto la pesante giacca si intravedeva il colletto di una camicia bianca di cotone,il freddo era pungente per cui cominciò a rabbrividire,Kirsty assunse nuovamente il suo sguardo malizzioso,”Cosa le fa pensare sign. Gilbert che io verrò con lei?Potrei anche decidere di lasciarla qui al freddo senza spiegazioni”
“So che non lo farà”.
“Come è sfacciato!”
“Possiamo passare la notte a parlare di quanto io sia sfacciato o maleducato,o possiamo andare da qualche parte a divertirci,a lei la scelta”
In quell’istante Kirsty sentì come un eco le parole di Catherine
“Va bene”disse lei convinta”Ci stò”,lui si sciolse in un sorriso,”Non se ne pentirà”,salirono in macchina e passarono per casa di Kirsty ma lei gli chiese di fermarsi all’angolo prima della strada,non voleva che lui sapesse dove abitava.
Corse nel suo appartamento all’ ultimo piano per liberarsi dei vestiti da lavoro,al posto del camicie,indossò un vestito verde,delle giarrettiere e delle scarpe di cuoio,un piccolo tono di rossetto e di fretta si infilò il cappotto per riuscire di nuovo,quando chiuse il portone di casa,vide Marc davanti al cancello con in mano un mazzo di peonie,”Non ho resistito a seguirtla,e poi fa molto primo appuntamento non trova?”
“Questo non è un appuntamento sign.Gilbert”
“E allora perchè si è messa tutta in tiro,non mi fraintenda non voglio dire che non mi piacciano I suoi vestiti, ma se questo per lei non fosse un appuntamento non avrebbe insistito tanto per cambiarsi I vestiti,suvvia non faccia quell’espressione contrariata,lo sò bene talvolta sono troppo schietto,non riesco a farne a meno,imparerà a conviverci,ma lei deve ammettere di essere interessata a me”
“Non commenterò nuovamente il suo modo maleducato di espirmersi,ma la invito a non montarsi la testa,non ci conosciamo nemmeno,e per cui questo non è un appuntamento,lo diventerà solo dal momento in cui io deciderò che la sua compagnia mi gratifica.”
Marc Gilbert le porse le peonie,e lei le accettò e un largo sorriso si sostituì all espressione di superiorità che aveva assunto,lui la guardò negli occhi e si chiese se fosse possibile essere tanto bella,era slanciata, gli occhi grigi sfumati di verde,il nasino era proporzionato e le labbra carnose,I capeilli ricci castani gli ricadevano morbidi sulle spalle,era una delle creature piu perfette avesse mai visto,lui le tese il braccio per incamminarsi,e Kirsty gli fece cenno di attendere,e corse velocemente dietro la porta di casa dietro la quale abbando delicatamente le Peonie.
Da li in poi lui si comportò da perfetto galantuomo,aprendole la portiera dell’auto per salire,e ugualmente fece quando arrivò il momento di scendere,la portò in un locale che la notte diventava una pista da ballo,le offrì una deliziosa cena a base di pesce e ordinò il miglior vino della casa,chiaccherarono amabilmente per più di un’ora,lei venne a sapere che era un soldato e che aveva ricevuto qualche mese di “congedo” a causa di una brutta frattura al braccio provocata da una granata,apparteneva al regimento che ora si batteva contro I Giapponesi a Guadalcanal isola nel bel mezzo del Pacifico,e ora che il suo braccio stava guarendo sapeva che ben presto sarebbe dovuto tornare nelle trincee,raccontò I momenti orribili in cui aveva visto I suoi compagni e amici morire in modo truce,ma anche il dolce sapore delle piccole vittorie che avevano ottenuto;lei ascoltò con immenso interesse I suoi discorsi senza aprire bocca,finchè non fu il suo turno di parlare,”Sono sei mesi che lavoro al (fdfdhhaed) Ospital,sto facendo un tirocinio,spero di riuscire ad entrare nei corpi medici per poter curare I feriti di Guerra,mi mancano solo pochi esami e potrò finalmente parire,sono emozionata quanto spaventata.
“Lei parla di questo con delizziosa ingenuità,la prego di non offendersi Kirsty,ma non si può parlare di feriti di guerra,campi militari finchè non ne si ha visti,nessuna emozione apparte il terrore,l’odio e la rabbia vengono fuori dalle trincee,è molto nobile il fatto che lei voglia dedicare la sua vita a salvare quella di  noi svenutrati,ma I medici e le infermiere che sono li ogni giorno ad aiutarci hanno il terrore stampato negli occhi,ogni giorno vedono ferite che lei non immaginerebbe mai,ogni giorno chiudono gli occhi di giovani ragazzi con ancora lo sguardo di bambini,nessuna poesia nessuna bellezza in ciò che succede laggiù.
Ma la prego smettiamo di parlare di argomenti così tristi,mi dia l’onore di un ballo,per dimenticare le disgrazzie che questa Guerra sta portando con se”
Il soldato si alzò si alzò e le porse la mano,Kirsty  era sempre piu affascinata da questo ragazzo,lui la trascinò in mezzo ad una piccola folla di gente che si era lanciata in una scatenata danza,lei tentò di farsi sentire da lui “io non sò ballare”
“nemmeno io”urlò lui”ma basta lasciarsi trasportare”,lei non si sentì rassicurata dalla banalità delle sue parole,ma lo stesso cominciò a muoversi seguendo il ritmo della musica,lui le teneva le mani e la faceva piroettare in mezzo alla pista,una voltà capito il ritmo e I movimenti Kirsty si lasciò andare completamente alla musica,da tempo non si divertive così tanto.
Ballarono per ore alternando una danza ad una birra,e a mezzanotte già erano ubriachi fradici,per smaltire la stanchezza,si diressero correndo verso un parco,dove si tolsero le scarpe,e ripresero a ballare,poi parlarono ancora.
Si sedettero sfiniti ai piedi di un albero,l’uno accanto all’altra,”Pensi che potrei baciarti ?”chiese lei,lui la guardò,rise”come sei poco romantica miss Kirsty,quindi ammetti che questo è un appuntamento”,lei lo guardò fancendo la faccia di un bambino offeso,lui si alzò e la aiutò a mettersi inpiedi,la portò a se,e la guardò per qualche istante,poi dopo aver preso le sue mani appoggiò le sue labbra su quelle di lei,si baciarono a lungo,e quando il bacio finì,aveva  cominciato a nevicare.
  
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