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Autore: GioGio4    17/04/2014    2 recensioni
Si avvicinò a me, sorridendo. Le sue labbra si appoggiarono lentamente sulle mie, fino a diventare un vero e proprio bacio. Ora possiamo. Ahora podemos.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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P.O.V Martina
Nelly: Ne è sicura signorina Stoessel?
Martina: Sicurissima.
Nelly: E se non devo avvertire i suoi genitori, lei cosa farà?
Martina: Mi troverò un albergo. E se i genitori mi scoprissero, dica loro che lei non c’entra e che ho fatto tutta da sola.
Nelly: Ok. Addio signorina Stoessel.
Martina: Addio signora Nelly.
Presi in mano la pesante valigia e mi diressi verso l’ingresso. Che cosa avrei fatto adesso?
P.O.V Jorge
Dj: Ma quindi dove è Martina!
Cande: Ce lo stiamo chiedendo anche noi Dj…
Mercedes: Cosa le hai fatto!
Jorge: Niente!
Alba: Certo…
Facundo: Come se si è arrabbiata così per niente.
Jorge: Ho detto che non le ho fatto niente!!
Li zittii.
Jorge: Scusate.
Lodovica: Niente… Ma adesso l’importante è trovarla!
Dj: Proviamo ad andare da Nelly!
Lo guardammo, con una speranza nel cuore.
Lodovica: Dj, sei un genio.
Dj: Scusate.
Cande: Ma di cosa ti scusi!
Jorge: Andiamo adesso però!
Alba: Giusto! MUOVERSI!
Mi alzai in piedi e andammo nel suo ufficio. Avrei fatto di tutto per trovarla. TUTTO.
P.O.V Martina
Martina: La ringrazio.
III: Grazie a lei!
Le sorrisi e andai nella mia nuova stanza, nella mia nuova casa. Ero riuscita a trovarmi un luogo dove stare: un albergo a 3 stelle a Buenos Aires. Avevo pagato per un mese, poi mi sarei dovuta trovare un’altra casa. Infondo non stava andando poi così male! Ma chi volevo prendere in giro! ERA UN INCUBO! Continuavo a pensare a Jorge e ai miei vecchi amici. Non ce la facevo già più a stare lontano da loro. Guardai fuori dalla finestra. Era tardi ormai e c’era buio. Decisi comunque ci uscire. Indossai il cappotto pesante e corsi fuori. L’albergo era abbastanza vicino al college dove stavo prima, perciò sarei arrivata da loro in fretta. Mentre camminavo per la via però, vidi un ragazzo su una panchina che si stava baciando MOLTO appassionatamente con una ragazza. Il ragazzo era moro, ciuffo alto, fisico perfetto e pelle abbronzata. Era Jorge. Sì ero sicura! Aveva perfino lo stesso profumo! Con le lacrime agli occhi corsi via. Mi aveva già dimenticato, già tradito. I ragazzi sono tutti uguali. TUTTI!
Mentre correvo vidi un bar con un’insegna luminosa ed entrai. C’erano dei vecchi seduti a dei tavolini che giocavano a carte ed altri che bevevano. Mi sedetti su uno sgabello davanti alla cassa e chiamai il barista.
Barista: Desidera?
Martina: Negroni per favore (è un alcolico molto forte, un mix di diverse bevande).
Barista: Mi dispiace, ma prima devo sapere la sua età.
Volevo rovinarmi quella sera, perciò gli dissi che avevo 18 anni. Lui mi guardò con sospetto, poi però alzò le spalle e mi porse un bicchierino. Lo bevvi.
Martina: Ancora.
Barista: Ancora?
Martina: Ancora!
Mi porse un altro bicchierino, poi un altro e un altro… Ne bevvi moltissimi e la testa mi girava vorticosamente. La gola bruciava e il mio stomaco brontolava più che mai. Pagai e mi alzai dallo sgabello, barcollando. Non riuscivo a reggermi in piedi e non capivo più niente. Non sapevo più cosa fare, dove andare. Stavo per cadere a terra, non riuscivo a stare su. Caddi e finii in ginocchio sulla strada. Non c’era nessuno. Mi accasciai di più, questa volta completamente sdraiata. Prima di chiudere gli occhi vidi un viso familiare, poi più nulla. Il buio.
P.O.V Jorge
Jorge: Come sarebbe a dire andata!?
Nelly: Mi dispiace, ma non ho potuto farci niente.
Esasperato, mi lasciai cadere sulla sedia, con le mani tra i capelli.
Alba: Lei ha la minima idea di quanto sia pericoloso andare in giro così tardi?!
Nelly: Sì, ma il regolamento non lo vieta.
Facundo: Che razza di regolamento avete!
Nelly: Anche io non ne sono d’accordo, ma io non sono la preside e devo sottostare a determinate scelte e regole dettate dal preside.
Mercedes: E chi sarebbe?
Nelly: Nessuno lo sa con certezza. E’ preside di diverse scuola, ma il suo ufficio non è in nessuno di queste. Diciamo che è un mistero.
Cande: Siamo nella merda.
Lodovica: E lei non sa dove sia andata?
Nelly: Mi ha solo detto che si sarebbe cercata un albergo per vivere, poi se né andata.
Mi alzai e corsi fuori, seguita dai ragazzi. Guardai la strada.
Xabiani mise la sua mano sulla mia spalla e sospirò.
Xabiani: La troveremo, vedrai.
Jorge: Lo spero.
Mercedes: Andiamo a cercarla!
Jorge: Sì, andiamo.
Ci dividemmo ed io andai con Facundo a cercarla. Cercammo dappertutto, ma non la trovavamo. Nemmeno negli alberghi. Cominciavo ad avere paura. Mentre camminavamo, vidi un ragazzo praticamente identico a me che si stava baciando con una ragazza. Sembravamo due gocce d’acqua! Continuammo e mi paralizzai.
Facundo: Che ti prende?
Non gli risposi, ma corsi verso la persona che aveva attirato la mia attenzione. Era una ragazza, accasciata a terra. Tini!
 
 
 
  
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