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Autore: Ortceps    18/04/2014    7 recensioni
STORIA COMPLETA
Se al tempo dei tredici rinnegati oltre a loro ci fosse stata una ragazza? Se provenisse dal nostro mondo? E dopo una vacanza sulla Terra tornasse al servizio di Galbatorix?
Ma tutto quello che conosceva è cambiato. Quello che vuole è il potere e farà di tutto per ottenerlo, però qualcosa potrebbe cambiarla.
Tra intrighi, bugie, sentimenti soppressi e l’incombenza della tirannide, chi vincerà? Il sangue bagnerà il suolo al suo passaggio, ma non colmerà la sua sete di vendetta, un solo destino che ancora non è stato scritto taglierà i fili che li uniscono.
Dalla storia:
“Tu mi vuoi salvare perché è la tua natura, aiutare principesse indifese” Nella grande sala cade il silenzio “Ma ti sei mai chiesto, almeno per un secondo se voglio essere salva?”
[…]
Posa un ginocchio a terra, nel sangue ancora fresco e caldo; alza gli occhi su di me e con la sua voce profonda, ma al contempo estremamente divertita chiede: “Vuoi sposarmi?”
Annuisco con le lacrime agli occhi, non sono felice “Io sarò la regina e tu il mio re” Perché in fono so che non avevo bisogno di lui, è dell’uomo che ora mi bacia di cui ho bisogno.
Genere: Avventura, Azione, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castigo, Galbatorix, Murtagh, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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VOGLIO SALVARTI

2 – antico rispetto

 “Hai sentito Ignem? Morzan ha avuto un figlio, che bambino fortunato”
Sopprimo a malapena una risata, mentre la mia dragonessa sghignazza mostrandomi tutto il suo disdegno per quello che un tempo era uno dei nostri maestri. Ora nessuno avrebbe potuto fermarci, saremmo cresciute e avremmo dominato sull’impero accanto a Galbatorix, o almeno fino a quando non avremmo sconfitto anche lui.
Cammino veloce per i corridoi fino a quando arrivo alla mia porta, la apro; è tutto in ordine, non c’è nemmeno l’ombra di un grammo di polvere.
Mi siedo sul bordo del letto e mi guardo attorno, forse non ho fatto così male ad arrivare in questo momento, c’è una guerra in corso e a me il sangue piace molto. Troppo.
Cosa credi sia successo?”
“Non ne ho la più pallida idea, comunque non mi piace doverti tenere nascosta; prima ci temevano”
Penso mentre mi stendo sul letto a braccia aperte sul letto a baldacchino e osservo le venature dellegno.
“Lo faranno ancora, sai che Galbatorix ha sempre in mente qualcosa e non sarà niente per deboli di cuore”
“Vero, ma l’attesa mi snerva; io voglio combattere, non ho potuto farlo per una settimana perché altrimenti ai miei genitori sarebbe venuto un colpo; non che mi importi più di tanto, ma non ho intenzione di ascoltare prediche”

Mi rimetto in piedi e apro l’armadio, alcuni vestiti lunghi mai usati, maglie, pantaloni e la mia adorata armatura; passo la mano sul freddo metallo, un brivido mi corre lungo la schiena e un mare di ricordi mi invade.
Qualcuno bussa alla porta interrompendo il flusso dei miei pensieri.
“Chi è?” Chiedo scocciata.
“Sono la sua nuova cameriera” Una vocina esile proviene da dietro la porta.
“Il re mi ha informato della sua situazione”
“Entra” dico seccata, una donna di trent’anni, circa, varca la soglia e richiude la porta dietro di se.
“Esattamente su cosa sei informata?” Quella alza lo sguardo, mi guarda visibilmente stupita e poi torna a fissare il pavimento.
“Che lei è un cavaliere dei draghi” Un sussurro per paura, la fisso un po’ stupita ma poi la mia attenzione si sposta sulla finestra, percorro la stanza e mi affaccio.
“Bene, allora preparami un bagno”
“Sì signora” La donna scompare dietro la porta che cela la stanza da bagno; mi ha chiamato signora, questo mi da piuttosto fastidio, prima tutti mi chiamavano cavaliere.
Lo faranno ancora”
“Sì, lo so, ma mi da fastidio”

Dopo qualche minuto la donna ritorna e mi fa strada, mi spoglio ed entro nella vasca ricolma d’acqua calda, la congedo dicendo che la chiamerò quando avrò bisogno.
Immergo la testa e bagno i capelli corti, resto nell’acqua per un tempo indefinito; esco solo quando questa si raffredda, mi asciugo velocemente e mi vesto con i consueti vestiti di questo mondo; lascio i capelli bagnati e scompigliati sulla testa.
Uno sbadiglio mi interrompe mentre cero di allacciare la cintura con la spada, dopo essermi completamente vestita chiamo la mia cameriera.
“Portami la cena….”
“Miana, signora” Risponde prontamente colmando la mia lacuna.
“Bene, portami la cena Miana”
“Signora, il re ha chiesto la sua presenza alla sua tavola”
“Quando inizierà il banchetto del re?”
“Quando è pronta, ma il re non ha organizzato un banchetto, credo che sarete solamente voi due”
“Cosa aspettavi a dirmelo” Dico acida.
Passandogli a fianco mi dirigo con passo svelto verso la sala che solitamente il re usa, usava, come sala da pranzo; entro senza bussare, Galbatorix non sembra sorpreso di questo mio poco rispetto per l’etichetta.
“Vieni cara, accomodati” con un geto della mano indica la sedia accanto alla sua, l’unico altro posto apparecchiato; mi siedo e appoggio i gomiti sul tavolo intrecciando le dita davanti alla faccia, appoggio il mento sulle mani unite e domando:
“Presumo che mi abbia chiamato per riferirmi gli avvenimenti accaduti nel lasso di tempo in cui sono stata via, o mi sbaglio?”
“No, non ti sbagli; cosa vorresti sapere?”
“Tutto” Rispondo.
“Come ti ho detto prima tutti i cavalieri che mi servivano sono morti, scontrandosi con la poca resistenza ancora rimasta; la buona notizia è che però anche i Varden hanno perso tutti i loro cavalieri…. E così era fino a poco tempo fa; erano rimaste solo tre uova di drago: una verde, una rossa e una blu, l’uovo del colore del cielo è stata rubata e da essa è nata una dragonessa; lei e il suo cavaliere si sono uniti ai ribelli e nella loro prima battaglia hanno riscontrato un grande successo”
“Non potevate mandare il figlio di Morzan a uccidere il ragazzo… o ragazza”
“No, non uccidere, non potrei mai sprecare un così giovane, futuro alleato” Sta già pregustando il momento in cui potrà averlo ai suoi ordini.
“Catturarlo, allora”
“E così ho deciso, il problema con Murtagh è che io e lui non la vediamo allo stesso modo; pochi mesi fa è addirittura scappato per aiutare il nuovo cavaliere, Eragon; ho dovuto persino far saltare la copertura di due mie spie che si erano infiltrate nella resistenza per riportarlo qui. Adesso, però, conosco il suo vero nome e lui mi ha giurato fedeltà; quindi spero che non commetterà più sciocchezze”
“Se ha preso da Morzan, non ne sarei così sicura” penso rivolta a Ignem.
I servi iniziano a portare in tavola il cibo; ceniamo senza più parlare, solo quando la tavola è stata sparecchiata chiedo:
“Quando potrò rivelare la mia presenza?”
“Pazienza, ci sarà tempo per tutto; comunque presto, adesso il ragazzo è ancora inesperto ed è dagli elfi per istruirsi, mentre lui è via i Varden sono senza difese ma si stanno spostando nel Surda e crediamo che da lì vogliano marciare sulle pianure Ardenti; sarà in quelle lande che li affronteremo, ma dobbiamo aspettare il ritorno del ragazzo in modo da catturare lui e annientare la resistenza”   
Quelle parole mi fanno sorridere, presto avrei riprovato l’ebrezza della battaglia e del sangue.
“Quanto manca al ritorno del ragazzo?”
“Una, due settimane”

NOTE DELL’AUTRICE: Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto, ringrazio tutti coloro che mi hanno lasciato una recensione e che hanno già messo la storia tra le preferite e le seguite. Spero di sapere cosa ne pensate.
Ciao

   
 
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