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Autore: Lola_69    18/04/2014    0 recensioni
DAL SETTIMO CAPITOLO
Zayn si avvicinò a me, io mi allontanai fino a che non incontrai il letto e cadetti sul materasso, lui sorridendo malizioso si mise sopra di me poggiando le mani sul letto , i nostri petti nudi si sfiorarono provocandomi la pelle d’oca, si avvicinò di più .
Ormai le sue labbra sfioravano le mie, non riuscivo più a controllare il mio cuore, era partito, pompava, pompava troppo, avevo paura che da un momento all’altro scoppiasse.
SPERO CHE VI PIACCIA :D
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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GWEN'S POV


 

Non me lo feci ripetere due volte. Salii in macchina e sbattei la portiera.
Anche se accettavo il passaggio le cose tra me e Becca non cambiavano.
La sua macchina era una Mini Copper rossa con tettuccio bianco.
Anche se esternamente sembrava piccolina, all'interno in realtà era molto spaziosa.
-Tu lo sapevi ? - le chiesi.
-No.... non so nemmeno per quale motivo ci devi andare all'ospedale ! - quindi nemmeno lei lo sapeva. -Che succede? Perchè hai tanta fretta?? I tuoi stanno male ? - sembrava preoccupata, ma conoscendola sapevo che mentiva.
-La madre di Zayn - Non l'aveva mai chiamata mamma, ma Mary, per lui era come se lo fosse. -Ha avuto... - cosa aveva avuto ?? Io so solo che ora è in una camera, su un letto, piena di tubicini attaccati da qualche parte.
Rabbrividii al solo pensiero -So solo che ora è in coma e Zayn è con lei .... -
-Mi dispiace ... - disse guardando in strada.
-Non devi dirlo a me ... - svoltammo a destra e il navigatore ci informò che avremmo raggiunto la nostra destinazione in un quarto d'ora.
-Lo so.. ma mi dispiace anche per quella sera.... Se mi ascoltassi capiresti che non è successo niente ! -Mi guardò.
-Ti prego, lascia che ti spieghi ! - Ormai non avevo più la forza di ribattere. Ero stanca sia fisicamente che emotivamente.
-Okay – dissi quasi sbuffando.
Alla mia parola Becca sembrò illuminarsi. La sua espressione fu uguale a quella che ebbe tre anni fa quando le regalai i bilgietti del concerto della sua Band preferita.
Prese un respiro profondo, pronta per raccontare ogni minimo particolare di quella sera, ma la fermai.
-Ho detto che mi va bene che mi spieghi cos'è successo.... ma.... ora non ne ho la voglia, non ti ascolterei, la mia mentre è troppo occupata a pensare a .... -
-Zayn- rispose lei al posto mio.
-Anche – annuii.
-Va bene, tranquilla ti capisco, bè , non proprio, ma, okay- sparlava. Ogni volta che era nervosa dalla sua bocca iniziavano ad uscire parole senza senso.
-Okay- ripetè. Poi si sporse in avanti e accese la radio. Davano una canzone degli Imagine Dragons.
Mi voltai verso il finestrino per vedere il paesaggio scorrermi affianco.
Chiusi gli occhi.


 

* * *

Arii gli occhi quando Becca mi scosse. Non so come, ma mi sono addormentata.
-Tutto bene ? - mi chiese.
No !! Ho scoperto da poco la ragione percui i miei si sono lasciati, ho perso la persona che amo di più e ora la persona che lui ama di più è in fottuto letto d'ospedale !
-Si- risposi. Ormai sono diventata brava a mentire.
-Non mentire con me. Ti conosco da tutta una vita e so quando la mia mig..- si interruppe
-Non sono più la tua migliore amica, da due anni ormai- dissi continuando a guardare fuori.
-Tu per me lo sei ancora- Detto questo uscii dalla macchina.
Quelle parole mi fecero irrigidire per qualche secondo.
Ripensai a tutte le cavolate che avevamo fatto assieme. Quando abbiamo saltato la prima volta un giorno di scuola, ma fummo scoperte nemmeno due ore dopo, o quando lei si è rotta un braccio per colpa mia. Quel giorno quando le ebbero messo il gesso la andai a trovare e mentre percorrevo la strada che portava a casa sua mi studiavo mentalmente il monologo di scuse che mi ero preparata.
Quando arrivai alla porta di entrata presi un respiro profondo e poi bussai.
I suoi genitori mi dissero che era in camera sua, cosi salii le scale ed entrai. Era straiata sul letto impegnata a disegnare con un colore indelebile blu sul gesso.
Appena mi vide saltò giù dal letto e mi abbracciò.
Io rimasi interdetta. Mi iniziai a scusare , ma tutto ciò che fece lei fu ridere.
-Non devi scusarti, sei la mia migliore amica, la persona più importante per me in questo mondo e poi non credi che il gesso mi doni ? - disse iniziando a muovere il braccio ingessato a destra e a sinistra.
Non sapendo cosa fare scoppiai a ridere e ci buttammo assieme nel letto....
Questo è il ricoldo più bello di lei che ho.

 

Dei colpi al finestrino mi fecero tornare alla realtà.
-Hai cambiato idea ? Vuoi che ti porti a casa ? -
Scossi il capo, presi la maniglia e scesi.
L'ospedale era un edificio di 10 piani con una grande X rossa sulla parte davanti.
Io e Becca ci incamminammo verso la porta a vetri ed entrammo.
Davanti a noi c'era un grande bancone da ricevimento con qualche computer.
Una donna, sulla quarantina, stava armeggiando con uno di quelli . Mi avvicinai e le chiesi dove potevo trovare Mary.
-Piano 8 stanza 34-fu la sua risposta.
Mi incamminai velocemente verso le scale, ma Becca mi afferrò per un braccio.
-Ci sono gli ascensori, prendili così farai prima – disse indicandoli.
-No,- dissi allontanandomi in modo che il suo braccio ricadesse -Guarda quante persone lo stanno aspettando, chissà quate volte l'ascensore si fermerà prima che raggiunga l'ottavo piano -
Lei annuii -Hai ragione... Sei hai bisogno di qualcosa sai qual'è il mio numero – purtroppo. Quando impari qualcosa a memoria non te la dimentichi tanto facilmente.
-E- esitò -Quando vorrai parlare per quella cosa, basta che mi chiami e verrò- sorrise.

Stavo per salutarla con un semplice ciao ma lei si precipitò verso di me e mi abbracciò.
Io non ricambiaii e dopo qualche secondo lei si staccò.
-Ciao – disse.
Quando girò i tacchi io girai i miei verso le scale.
Iniziai a salire i primi piani correndo, mentre negli ultimi due rallentai per la troppa stanchezza.
Arrivata all'ottavo piano mi misi a cercare la stanza numero 34.
In corridoio c'erano pazienti ovunque e questo mi fece pensare che era l'ora delle visite.Dopo pochi minuti trovai la camera, ma la porta era chiusa. Decisi di aspettare fuori finchè Zayn non fosse uscito, ma i minuti passavano e nessuno usciva da quella camera.
'Forse la receptionist ti ha dato il numero del piano o della stanza sbagliato ' pensai.
Iniziai a farmi mille domande poi la porta si aprì e usci un' infermiera.
-Scusi- mi alzai di scatto e le feci prendere paura.
-Si ? - disse lei mettendosi una mano al petto.
-Per caso è sistemata qui la signora Mary ? - Non mi rocordai il cognome, ero troppo agitata. Guardai l'orologio, erano ormai le 14.00.
-Si- disse l'infermiera -Dentro cè suo figlio, è rimasto qui da quando sua madre è stata ricoverata, non è mai tornato a casa, ora sta riposando . -
Anuii e lei mi superò. Mi avvicinai alla porta e l'aprii. La prima cosa che vedi quando entrai nella stanza fu il bianco. Le pareti, le tende, le lenzuola dei letti e i cuscini, tutti bianchi.
La seconda cosa che notai fu Zayn che riposava con la testa sopra alle braccia appoggiate sul letto di Mary.
Mi incamminai verso di loro cercando di fare meno rumore possibile.
Quando raggiunsi il letto presi la mano destra di Mary tra la mia e iniziai ad accarezzarla. Ripensai a tutto quello che lei aveva fatto per me , soprattutto quello che aveva fatto per Zayn. L'ha cresciuto da sola come fosse suo figlio e adesso era su un letto d'ospedale con dei tubi che le escono dal naso e dalla bocca.
Una lacrima caddè e bagnò la mia guancia destra. Mi voltai a guardare Zayn. Indossava un paio di jeans e una t – shirt bianca come il resto della stanza.
Gli andai incontro e quando gli fui vicino gli posai una mano sulla spalla.
Lui alzò la testa verso di me. Restammo a fissarci negli occhi per un tempo che a me sembrava un' infinità e dimenticai qualsiasi cosa fosse successa nei giorni precedenti.
Mi accorsi che i suoi occhi iniziavano a farsi lucidi cosi spostai la mano dalla sua spalla alla sua guancia e cominciai ad accarezzargliela.
Senza dire niente Zayn mi cinse la vita e mi attirò a se facendo sprofondare la sua testa nel mio grembo.
-Ehi- dissi iniziando ad accarezzargli i capelli.
Lo strinsi forte a me .
Poi sciolse l'abbraccio e mi guardò.
-Ciao piccola -
Ogni volta che mi chiamava cosi mi scioglievo. Gli sorrisi.
-Come stai ? - gli chiesi.
-Starei meglio se fossi a casa con tutte e due le persone che amo. - disse.

 

-Lei starà bene ! - nemmeno io ero sicura di quello che stavo facendo, ma farei di tutto per allegerire il dolore che porta dietro.
-E tu ? - mi chiese.
'già.... e io ? '
-Sono qui -
- Non... non mi lasciare -
Non lo volevo lasciare, ma quello che è successo...
'quello che è successo niente, Gwen, lui è la persona che ami, non puoi lasciarlo cosi proprio ora! No, non puoi direttamente lasciarlo, perchè se lo lasci sai che il tuo cuore se ne andrà con lui .'
-Vai a casa, hai bisogno di riposare, sei qui da una settimana, sto io qui con lei. E se ci sono novità non esiterò a chiamarti.-
Non rispose, ma si alzò.
- Come faccio ad andare a casa ??? Siete voi due la mia casa e sto rischiando si perdere entrambe !! - Si mise la mani tra i capelli. -Gwen ...-
Siete voi la mia casa....
-No- dissi con lo sguardo rivolto a terra.
-No cosa ?? - mi chiese. Potevo leggergli in faccia la preoccupazione mista al dolore.
-Non ti lascio- finì incrociando il suo sguardo.
Venne verso di me a mi abbracciò.
-Scusa- gli dissi -Non volevo farti del male -
- Becca ti ha rac...-
-No, ma appena le cose si sistemeranno cercheremo di parlarne .. Ora devi riposare, ha delle occhiaie più brutte delle mie quando mi sveglio il lunedì mattina – cercai di farlo sorrirede, ma lui non rise -Sei bellissima anche se avessi due occhi neri – mi disse invece.
-Vai a casa, sto io con lei – gli accarezzai la guancia. Lui annui e se ne andò.
Mi misi esattamente nella stessa posizione in cui era Zayn prima che lo svegliassi e mi addormentai.


 

 

* * *


 

Mi svegliai di colpo.

-Scusa – era la voce di Becca. -Non volevo svegliarti, sono venuta a vedere come stavi... tutto bene ? -
-Non fare giochi di parole, dimmi perchè sei venuta qui .-
-Intanto volevo sapere come stavi e poi... -
-Sto bene ... forza, sono pronta ad ascoltare cos'è successo.-
-Davvero ?-
-Sono tutta orecchie -

 


 

ZAYN'S POV


 

Feci come mi disse Gwen. Non appena arrivai a casa andai a farmi una lunga doccia.
Solo io posso perdere le persone che amo di piu nella mia vita nello stesso momento !
Idiota.
Dopo il bagno andai in camera di Mary . Dovevo ancora sistemarla.
Si lamentava già da settimane che non stava bene, l'avevo portata da medico, ma lui continuava a dire che era tutto okay e che era il cambio di stagione.... coglione !!
Una settimana fa, tornai a casa da scuola. Entrato gettai le chiavi sul tavolo in cucina vidi la porta della camera di Mary aperta, perciò la salutai.

Non ottenni nessuna risposta . Pensando che non fosse in casa andai a chiudere la porta ma appena toccai la maniglia mi immobilizzai.
Lei era stesa nel suo letto con metà corpo fuori. Subito pensai che stesse dormendo, poi mi ricordai che l'ora. Mary non dorme fino alle 14.00 del pomeriggio !
Mi avvicinai a lei e tentai di svegliarla scuotendola, ma lei non voleva saperne di svegliarsi.
Quando realizzai che potesse morire mi avventai sul telefono e chiamai l'ambulaza.

-Controlli se respira-
Le misi una mano davanti alla bocca e sentii piccoli sbuffi d'aria.
Grazie al cielo -Si, però fa fatica – riferii.
-Mi dica la via e il numero saremo li il prima possibile.- Glieli dissi e dopo cinque minuti la trasportarono in ospedale. Io presi la mia moto e li seguii.


 

Mi misi prima a rifarle il letto , poi sistemai la camera in generale cercando di non piangere.
'Non piangere, sii forte' contnuavo a ripetermi.
Finito di sistemare andai in camera mia e appena chiusi gli occhi mi addormentai.

Mi svegliai due ore dopo. Dovevo tornare in ospedale. Mi vestii, presi le chiavi che erano dove le avevo lanciate e partii.
Arrivato all'ospedale parcheggiai la mia moto, salii l'ascensore e arrivai all'ottavo piano. Mi diressi verso la stanza, ma davanti alla porta mi fermai.

Sentii due voci femminili.
Entrai senza bussare e vidi Gwen seduta nella sedia accanto a Mary e Becca in piedi davanti a lei che sorrideva.
Gwen appena mi vide scattò in piedi e mi corse incontro gettandomi le braccia al collo. Per poco non persi l'equilibrio.
La stringi forte a me sperando che non fosse un sogno.
-Ehi piccola – dissi accarezzandole la schiena.
-Scusa.... - disse tra un singhiozzo e l'altro -Scusa se non mi sono fidata, scusa se ti ho fatto del male , scusa se... - la bloccai baciandola. Un bacio a stampo.
- L'importante è che sei tornata da me.. - le sussurrai all'orecchio ispirando il suo profumo.
- Non me ne sono mai andata – 

BUON POMERIGGIO :) COME STATE ? 
ECCO A VOI IL CAPITOLO 28 !!! PRESTO ARRIVERA ANCHE QUELLO SUCCESSIVO.
HO UNA DOMANDA PER VOI : QUALE NOME FEMMINILE PREFERITE ?? SCRIVETEMELI E POI SCEGLIERO QUELLO CHE MI PIACE DI PIU E LO UTILIZZERò NEL PROSSIMO CAPITOLO :) 
NE APPRFOFITTO PER FARVI GLI AUGURI DI PASQUA :D A PRESTO !!!


 

  
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