18/04/2014
4 recensioniRICHELIEU
Avanzava velocemente nel grande corridoio vuoto. L’unico rumore era il rimbombo dei suoi passi pesanti sul pavimento di marmo, non sentiva nemmeno il suo stesso respiro mentre si dirigeva verso il proprio ufficio. E solo quando fu lì, il cardinale Richelieu poté finalmente permettersi di tirare un sospiro di sollievo. La regina era stata di parola, non aveva detto niente al suo consorte. Doveva ammettere di averla sempre sottovalutata: la piccola, fragile regina spagnola che non era nemmeno capace di dare a Louis un figlio, di dare alla Francia un erede. Ma le cose erano cambiate. Questa maternità era un miracolo, ormai metà dei nobili francesi pensavano che Anne fosse sterile, mentre lei aveva dimostrato di essere all’altezza del suo compito, almeno per quel momento. A pensarci bene la notizia era giunta in un momento estremamente opportuno e la sovrana aveva fatto in modo che Richelieu capisse che non aveva più nessun motivo, per quanto buono fosse, di volerla sostituire. Si, perché il suo era stato il motivo più nobile di tutti, la sua lealtà per quel paese che aveva servito per così tanti anni, sempre nel miglior interesse del re e del popolo. C’era stato un momento in cui aveva pensato di tradire la Francia a favore di un posto assicurato come prossimo papa, ma aveva capito di essere più un politico che non un uomo di chiesa. Non aveva nulla da rimproverarsi.
Il primo ministro stava rivivendo nella sua mente gli avvenimenti di quel pomeriggio seduto comodamente alla sua scrivania, quando gli venne in mente un’idea, una possibile spiegazione per quella gravidanza miracolosa. Dettagli che gli erano sfuggiti a causa della sua agitazione, ma che adesso poteva vedere chiaramente. C’erano stati degli sguardi nella sala dell’udienza tra la regina e uno dei moschettieri. E li aveva sorpresi a parlare quando era andato a congratularsi, ma non era una semplice discorso tra la regina e un servitore della nazione, era qualcosa di più, aveva percepito un legame tra loro. Possibile che il bambino in realtà non fosse erede del re? Cosa avrebbe dovuto fare lui, fidato consigliere di Sua Maestà, in questo caso? Non avrebbe potuto dirlo a Louis, non gli avrebbe creduto, amava troppo sua moglie e aveva completa fiducia in lei. Avrebbe dovuto trovare le prove per poterla togliere dal trono, ma a cosa sarebbe servito? Il re sarebbe stato troppo affranto per trovare una nuova consorte in tempo utile e, se i moschettieri erano coinvolti, nessuno avrebbe mai potuto trovare una prova del tradimento della regina, sapevano fare fin troppo bene il loro lavoro. Inoltre, se Anne non era riuscita a concepire per così tanto tempo e poi, nel tempo di una notte, era rimasta incinta, forse la colpa non era sua, forse una nuova regina non avrebbe risolto il problema. Richelieu decise di lasciare tutto così come stava, dopotutto quella era la cosa migliore per il bene della Francia.
Ciao a tutti!
Spero vi piaccia, è la mia prima fanfiction in assoluto. Ho cercato di scrivere tenendo presenti le caratteristiche dei personaggi e il loro carattere e sono partita da Richelieu perchè mi affascina il suo modo di essere ambiguo, il fatto di non poterlo mai capire fino in fondo. Ed è proprio questo che cerco di fare nel primo capitolo: capirlo. Spero che vi piaccia, recensite nel bene e nel male, anche le critiche sono utili, ma siate buoni, dopotutto sono nuova :) Spero di riuscire a postare i capitoli aleno ogni due settimane, perciò vi aspetto al prossimo capitolo!