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Autore: demebi    18/04/2014    4 recensioni
Durante il sesto anno Hermione e Draco diventano più vicini ed iniziano a conoscersi.
Dal primo capitolo: - tu sei di ghiaccio Malfoy, per favore insegnami a diventare di neve -
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Prologo

 


Una marea di riccioli castani mi venne addosso come una furia, facendomi cadere a terra, avevo capito subito di chi si trattasse, infatti, senza neanche rialzarmi inveii contro di lei.

- Guarda dove vai, mezzosangue! – Stranamente non rispose, così cercai il suo sguardo, aveva occhi erano arrossati e il volto pieno di lacrime. Senza rispondermi tirò su col naso e si rimise in piedi ricominciando a correre, spalancò il portone con tutta la forza di cui era capace facendolo sbattere contro il muro e scappando
verso la tempesta. Quel tempo era abbastanza normale per l’Inghilterra, ma di certo non era il tempo ideale per una passeggiata nella foresta proibita, o per una passeggiata in qualunque altro posto, soprattutto alle sei del pomeriggio. Eppure non ci badai più di tanto, in fondo quello che faceva la Granger non era affar mio.
Alle nove, come da programma mi diressi verso la Sala Grande per la cena, ma non trovai quello che mi aspettavo, tutti gli studenti erano in subbuglio: una studentessa era sparita.
Sapevo che si trattava di lei, ma non mi importava più di tanto, con quel tempaccio avevo solo bisogno di un buon piatto caldo, peccato che il Preside non la pensasse esattamente come me e avesse deciso di organizzare delle squadre di ricerca. Avrei fatto finta di andare a cercarla e mi sarei rintanato nella
Comune, questo era il mio piano finché Silente non aggiunse al suo discorso  – Chiunque ritroverà la signorina Granger riceverà ben 50 punti Casa –

Allora mentre tutti stavano perdendo tempo a cercarla negli angoli più remoti del castello, presi il mantello e mi diressi verso la foresta proibita. Il tempo era più freddo di quello che mi aspettavo, quella era proprio una bella tempesta.  Solo allora pensai ai suoi occhi, solo una volta l’avevo vista piangere, al secondo anno, eppure il suo pianto non era come allora: ricordando i suoi occhi non potei far altro che sentirmi triste, esprimevano dolore, quel dolore che contagia chi hai intorno e che non riesci a spiegarti. Era impossibile che fossi triste per la mezzosangue, lei era la zannuta, il castoro, non poteva essere che Draco Lucius Malfoy si dispiacesse per una mezzosangue, mi stavo rammollendo. Quegli occhi non volevano allontanarsi dal mio cervello, le guance arrossate e bagnate mentre delle occhiaia si facevano largo sul suo viso. Il mio cuore non poteva essere così debole, avevo passato una vita ad imparare come non far trapelare le mie emozioni e a come non farmi dominare da esse, non poteva essere stato tutto inutile. Perso tra i miei pensieri sentì dei singhiozzi, era lei, sembrava un pulcino, tremava non seppi dire se  per il freddo o per il pianto, quando la vidi seppi che il mio addestramento non era stato del tutto inutile, un ghigno si dipinse sul mio volto, un ghigno perfetto, una maschera indistruttibile, che mi sarebbe stata utile come diceva mio padre quando avrei preso il suo posto. Quando mi vide sorrise, ma non cercò di nascondere le lacrime che ormai si erano mischiate con la pioggia, sapeva che non ci sarebbe riuscita, la sollevai da terra, come se fosse una piuma, non mi ero mai accorto di quanto fosse minuta, allora mi chiesi come poteva un corpo così piccolo racchiudere una forza d’animo così grande.

- Grazie. – il suo era solo un sussurro, ma non per questo non riuscì a sentirlo, davvero pensava che lo stessi facendo per lei, era davvero un’ingenua.

- Lo faccio solo per i punti casa, mezzosangue- a quella frase lei non rispose, ma al contrario sul suo viso si dipinse un grande sorriso, solo dopo pochi minuti lei parlò di nuovo. - Tu sei di ghiaccio – quell’affermazione no fece altro che sorprendermi, nessuno mi aveva mai chiamato così, forse la Granger era davvero molto sconvolta, eppure non si fermò lì – tu sei di ghiaccio Malfoy, per favore insegnami a diventare di neve - quel discorso stava prendendo una brutta piega così decisi di non rispondere, ma lei non mollò – insegnami a costruire quel muro impenetrabile che ti circonda, insegnami a ferire usando lo sguardo e a creare quella maschera, che ti ricopre in modo perfetto, senza lasciare scoperto neanche un centimetro del tuo volto.-

Dopo quello strano discorso, lei si addormentò nelle mie braccia. Spalancai la porta del castello, tutti gli occhi erano puntati su di noi, certo non era una cosa di tutti giorni vedere Hermione Granger in braccio a Draco Malfoy, soprattutto se entrambi erano completamente fradici. I Serpeverde esultavano per i 50 punti che sarebbero stati aggiunti alla nostra casa, mentre gli altri mi guardavano basiti. Dopo aver informato i professori la consegnai a Potter e a Weasley e mi diressi verso i sotterranei intenzionato a farmi una bella doccia.



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Salve :) Ho deciso di provare a scriver una long ci provato un'altra volta, ma ero nuova del mondo delle fanfic
e la cosa non è andata a buon fine. Spero che questa volta vada meglio e che la storia
vi piaccia almeno un po'.
Mi farebbe piacere anche ricervere qualche commento anche per sapere se c'è qualcosa da modificare
e per conoscere la vostra opinione.

 
  
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