Serie TV > American Horror Story
Segui la storia  |       
Autore: P4_TFE    18/04/2014    1 recensioni
La casa non era più abitata, ma nuovi proprietari erano all'angolo...
Genere: Horror, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Grandi Rivelazioni

Quella sera io e Rose eravamo nello stesso letto, erano le 18 e noi eravamo stufi di avere una coperta di Pile addosso, così ci mettemmo sotto le coperte del mio letto a due piazze molto ampie, stoppammo il video per un po' di tempo e lei mi cominciò a parlare tenendomi la mano, la sua tremava e sudava, avevo un brutto presentimento, non avevo idea di cosa mi avrebbe detto, lei cominciò a parlare:- Ema, voglio chiederti una cosa importante-

-Dimmi Rose-

-Dimmi la verità, ma tu e quella Violet state insieme? So che la cosa potrebbe sembrare da impertinente, ma mi interessa, sai siamo amici e non ci si dicono le bugie-

Lei divenne rossa e io risposi con tono chiaro e deciso tenendogli la mano:- Tranquilla Rose tra me e lei non c'è nulla, anche perché a me interessa un altra persona-

La mia mano tremava e il cuore batteva all'impazzata e così lei disse:- Chi è la fortunata se non Violet?-

Lei sapeva la risposta, ma come ogni ragazza che si rispetti, fece la finta tonta, così io mi feci avanti e le dissi:- A me interessi solamente tu!-

Mi avvicinai e provai a baciarla, lei mi baciò, sentii il sapore delle sue labbra, ma non sembravano semplici labbra, erano fredde e leggere, avevano qualcosa di strano sopratutto il fatto che erano simili a quelle di Violet, sembrava di baciare lei, ma forse era soltanto una mia impressione perché il bacio di quella ragazza mi aveva stupito.

Continuammo a baciarci e lei si avvicinò a me ancora più di prima, la porta era chiusa e così io presi l'iniziativa, allungai la mano verso il suo ventre per poi salire e levargli la maglia, lei fece lo stesso, eravamo semi nudi nel letto, la mia felicità era alle stelle, non volevo andare oltre per ora, mi sembrava una ragazza per bene e non volevo fare tutto di fretta, ci baciammo per molto tempo, la mia mano si muoveva sul suo petto, stranamente ero dolce e romantico, tant'è che decisi di accendere delle candele e spegnere le luci, l'atmosfera era così bella, lei poi si mise su di me e mi cominciò a baciare il collo, una situazione del genere era impossibile da raccontare, lei scese sempre più giù e poi risalì per poggiare in fine la testa sul mio petto, poi con una mano estrasse dal pantalone una sigaretta, l'accese e si mise a fumare, sapevo che mio padre mi avrebbe massacrato, ma in quel momento non me ne fregava molto, ero con lei ed era l'unica cosa importante, anche se mi dava fastidio il fumo io decisi che era giusto farla fumare.

Quel momento era unico, lei era anche più porca del previsto, scesi sotto a fare due tazze di te, erano circa le tre di notte e noi eravamo svegli, arrivato al piano di sotto misi a fare il tè, i miei non erano in casa perché mio padre aveva uno spettacolo allora mi avevano lasciato al casa libera.

Fatto il the lo misi nelle tazze, e poi mi venne in mente una cosa al quanto bella, accesi la luce della piscina e la misi a riscaldare, poi salii sopra e bevemmo il the e restammo a coccolarci per circa 10 minuti.

Così presi una sciarpa e le feci chiudere gli occhi, la portai sotto e levando la sciarpa dal suo volto le dissi:- Mi spiace per prima, godiamocela ora la piscina, ci tuffammo, lei sapeva nuotare, aveva un fisico perfetto, passarono le quattro, e noi eravamo nella piscina a divertirci senza parlare, parlavamo con lo sguardo, restammo abbracciati ancora per molto, finché lei non ebbe sonno e quindi andammo a fare la doccia.

Io andai per primo, lei entrò dentro e mentre avevo l'accappatoio mi si avvicinò, mi baciò e poi scese, sembrava impazzita, mi fece un servizio sotto, ci sapeva fare di brutto, in quel momento provai mille emozioni, ma ecco che appena lei si alzò mi disse:- E dire che prima mi hai rifiutato Ema- e si mise a ridere andando in stanza, feci finta di nulla,ma sapevo che Violet era un fantasma, e sapevo anche che era entrata nel corpo di Rose dalla piscina in poi, io ero furbo e avevo studiato con attenzione la storia della casa, il nome Violet Harmon era riportato su ogni sito, e anche quello del suo fidanzatino Tate, lui già l' avevo sistemato per bene, non ero finito in quella casa casualmente, era tutto premeditato, dovevo scacciare tutti gli spiriti della casa e farla diventare una normale abitazione, nessuno doveva più soffrire, e per farlo dovevo capire chi erano gli spiriti che la popolavano, non dovevo lasciarne neanche uno, eccetto Violet, lei doveva soffrire per ultima, e per farla perire per il grave errore commesso, sapevo come colpirla, il primo che se ne sarebbe andato era il sangue del mio sangue, Tate Langdon.

Avevo un obbiettivo, vivere una vita felice con al mia nuova famiglia nell'abitazione dove ero nato, una casa che solamente il figlio di un fantasma e di un umano poteva disinfestare.

----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Non so se continuarla, perchè ho notato che non ha poi così tante visualizzazioni e recensioni. Fatemi sapere se vi piace e se volete che io continui c:

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > American Horror Story / Vai alla pagina dell'autore: P4_TFE