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Autore: Fifilla995    19/04/2014    2 recensioni
Allora, mi era stato chiesto, dopo che alcupe persone hanno letto la mia One-Shot, di scrivere una long sui personaggi di Naminè e Draco, e così ho fatto.
Siamo agli sgoccioli della II guerra magica. Naminè, da tutti ormai creduta una mangiamorte, smaschera il fatto di non esserlo proprio quando Draco, nonostante Voldemort lo avesse solo usato, decide ancora di seguirlo. La famiglia Malfoy prende il suo atto come tradimento e, come tutti i Malfoy che si rispettano, i traditori devono sparire dalla loro vita, portando così a dividere anche Naminè e Draco.
Draco ha di fronte due scelte: o stare con lei o seguire la sua famiglia che è predisposta al peggio e Draco, per l'essere stato tradito e per l'orgoglio sceglie la sua famiglia. Nessuno dei due sa se si incontreranno di nuovo.
Una serie di peripezie accadono nella loro vita, alla fine della guerra, dopo la ricostruzione di Hogwarts i ragazzi riprendono con il loro ultimo anno di scuola, dove si incontrano nuovamente ma sono come estranei. Non si parlano più ed a nessuno dei due (apparentemente) importa qualcosa dell'altro. Beh, sta a voi scoprire come finirà.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Serpeverde
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da VII libro alternativo
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Capitolo 5.

1 Settembre - Stazione di King's Cross. 
Appoggiato ad una delle colonne, tengo lo sguardo fisso sui binari dove, di lì a poco, sarebbe partito quello stupido treno che mi avrebbe riportato in quella stupida scuola, per me, prototipo di prigione. Un'alternativa di Azkaban. 

-Queste stupide divise hanno sempre fatto schifo!- squittisce Astoria avvicinandosi a me mentre contempla con disgusto la divisa che indossa. 
-E' una divisa. Cosa pretendevi?-
-Un po' più di eleganza almeno-
sbuffa. 

Continuo a guardarmi intorno. La maggior parte degli studenti continua a lanciarmi occhiate curiose, sospettose, alcuni anche odiose e cariche di disprezzo. Gli unici a portare ancora un po'di rispetto, sono i miei compagni di casa. Ovviamente perché tra Serpeverde, ci si capisce. 

Tutto va per il meglio. Non si vedono rompiscatole in giro e, quel poco tempo che manca, trascorre tranquillo. Almeno fino a quando, alzando lo sguardo, non noto il lontananza un gruppo di ragazzi che si avvicina. 
Un gruppo comunemente conosciuto come “La feccia dell'umanità”. 
Sono tutti lì, in riga. Potter, i due Weasley, quella svampita della Lovegood e lo sfigato Paciock. Manca solo lei. 
Mi guardo intorno per cercare di intravederla ma la trovo. A un tratto però la sento:

-Ragazzi, volete fermarvi?- grida Naminè per farsi sentire dalla massa che avanza. Involontariamente alzo lo sguardo e lei è lì.

-Vi avevo detto di aspettarmi e invece voi siete già qui. Grazie tante eh…- continua a gridare infastidita.

-Naminè, ci hai messo un'eternità a prendere tutta la tua roba. Hai quasi svaligiato casa-
-Ho preso solo il necessario, caro Ron. Non si sa mai cosa può accadere. Andiamo, George, muoviti!-
continua facendosi largo nel gruppo e passando avanti con imponenza, seguita da George Weasley.

-Sì, però basta che non ti abitui a tutta questa comodità- sbotta George.
-Tesoro mio, io ci sono nata nella comodità, forse non ti è chiaro-.

E mentre parlano, si avvicinano sempre più a me e Astoria. 
Vorrei potere ridere della sua frase, ma non posso.
-Ma chi si crede di essere quella? Da come si atteggia sembra qualcuno di importante. E' evidente che ancora non mi conosce- si intromette Astoria. Mi irrigidisco.

-RAGAZZI!- urla a un tratto Neville. Tutti lo guardiamo.
-HO PERSO OSCAR, AIUTATEMI PER FAVORE!- grida disperato. Mi chiedo quanto ancora devo sopportare tutto questo. Che scene patetiche. 
Proprio in quel momento l’Espresso per Hogwarts fischia. 
Mi sposto da dove sono fregandomene di tutti e mi avvicino al ciglio del marciapiede.

-Neville, è inutile che ti disperi per uno stupido rospo. Ma poi, come fai a perderlo sempre?- sbotta Naminè. 
-Neville, stai tranquillo, il tuo rospo è qui- mi volto a guardare Ginny, quasi schifiato al notare che tiene quell'animale tra le mani come fosse un gatto.

-TENETE QUEL MOSTRO LONTANO DA ME- urla spaventata Naminè, indietreggiando ed arrivando vicina a me, così vicina che posso sentirla per un attimo di nuovo mia, senza nemmeno che le se ne accorga.

-Quale dei due, Naminè?- istiga Ron, facendo un cenno del capo per indicarmi. Lei si volta di scatto e mi guarda intensamente negli occhi che, dal lilla scuro, passano immediatamente ad una tonalità più chiara, per poi diventare subito viola. Chiude gli occhi istintivamente -Beh, entrambi- mormora per poi allontanarsi, irritata e chissà con quale pensiero nella testa. 

Scorgo Astoria allontanarsi da un gruppo e venire verso di me.

-Quella piccola... MA COME TI PERMETTI? TU, PICCOLA...- inizia a dire e avrebbe continuato se non le avessi tappato la bocca con una mano e con forza portata lontano da li. 

-Non fare mai più una cosa del genere, chiaro?- sbraito.
-Ma l'hai capito cosa ti ha detto?-
-Non importa questo. Non farlo mai più. Perchè se tu fai incavolare quella, non hai la minima idea di che cosa succede!- dico immaginando direttamente tutta la scena. 
Naminè che, incavolandosi, reagisce d'istinto facendo sicuramente molto male a qualcuno. Qualcuno come Astoria.
-Qualcosa mi dice che hai paura-.
-Lo dico per te ma se non mi vuoi ascoltare, fai pure come credi... Vedrai. Muoviti ora, il treno sta per partire- mollo la presa su di lei e mi allontano recuperando le mie cose. Prima di salire sul treno mi guardo brevemente in giro e un senso di gelosia mi assale. Naminè è calorosamente abbracciata a George.

Continuo a fissarli fino a quando lei, sentendosi probabilmente osservata, non si volta di scatto a guardarmi. Naminè mi guarda per un attimo poi, con aria maligna, sale sul treno lasciando George da solo. 

Salgo sul treno e prendo un posto a caso, vicino al finestrino, il posto più in disparte da tutti. Astoria si piazza subito accanto a me. Irritante. 

Il silenzio del momento è interrotto dall'arrivo di Blaise, che prende posto proprio di fronte a me. Inizia a tempestarmi di domande a non finire su di me, la mia famiglia, se è vero che sono confinati ad Azkaban, su Naminè e sul perché non fosse con me, su Astoria e sul perché avesse preso il posto di Naminè... La sua voce fastidiosa mi arriva fino al cervello, non lo sopporto più. Non sopporto le domande che mi fa, troppo personali, troppo irritanti ed alcune troppo dolorose. 
-Ma tu hai capito chi hanno eletto preside permanente?- dice Blaise poi, tra tutte le altre domande che mi fa.
-Sono stato in Russia, come vuoi che lo sappia?-
-Aberforth Silente!-
continua a dire Blaise, incredulo.
-COSA? Quello?- domando sbigottito. Con tutte le persone che ci sono a Hogwarts, perché proprio lui? Un allevatore di capre? 
-Proprio così-.
-Come è caduta in basso quella scuola. Far diventare preside uno che fino a qualche mese fa, allevava capre. Che squallore- sbraito. 
Astoria guarda Blaise dritto negli occhi, schifata forse quanto me. Continuo a fissarla per un paio di secondi. E' due anni più piccola di me. E' stata smistata a Serpeverde ma, prima di adesso, non le ho mai dato importanza, troppo circondato da Naminè, Blaise, Goyle, Tiger e Pansy per pensare anche a lei. Ecco perché non l'avevo riconosciuta appena si è smaterializzata al castello, quest'estate. 

Mi erano arrivate voci che lei, agli inizi del mio terzo anno, aveva una patetica cottarella per me, ma non le ho dato proprio conto. D'altronde, chi non aveva qualche cottarella per me a quei tempi? La stessa Naminè era in contraddizione con se stessa. Diceva di non provare nulla per me, ma allo stesso tempo era gelosa di tutte quelle che mi stavano addosso. Poi durante l'estate, era venuta alla luce anche la sua cottarella per me.


Namine's Pov.

-No, dico, ti rendi conto?- sbraito appena entrata in uno scompartimento a caso con Hermione, Ron e Harry. 

-Renderci conto di cosa esattamente?- parla Hermione
-QUELLA PICCOLA STUPIDA MI STAVA PER MINACCIARE. Ma ci rendiamo conto? Minacciare me? Ma chi si crede di essere!- sbraito nuovamente.
-Guarda il lato positivo, Malfoy se l'è portata via appena in tempo, no?- si intromette Ron.
-Perchè ha avuto buon senso, almeno in una cosa. Meno male che l'ha fatta sparire dalla mia vista perché, se no, si sarebbe fatta male. Molto male-
-E secondo te ne valeva la pena?- parla nuovamente Ron.
-Certo che ne valeva la pena. Nessuno mi deve mancare di rispetto, soprattutto quella li- dico. 

-Secondo me Naminè è solo gelosa- dice Harry. 
Alzo gli occhi al cielo. Come non esserlo? Draco è tutta la mia vita. L'ho anteposto alla mia famiglia, l'ho anteposto addirittura a me stessa... Vedere un'altra prendere il mio posto accanto a lui è un insulto bello e buono. Guardo torva Harry che subito distoglie lo sguardo per non incrociare i miei occhi di fuoco.

-Questo sarà l'anno più brutto e stressante di tutti- sbuffo.
-Pensa al fatto che è l'ultimo!- dice Hermione
-Per noi quattro sì ma non per Ginny. A proposito…dov'è Ginny?- chiedo accorgendomi solo adesso della tranquillità che c'è intorno a noi, dovuta alla mancanza di Ginny.

-Con Luna. Avevano cose da sbrigare, appena può ci raggiunge-, risponde Harry

-Comunque, mi mancherà questa scuola quindi, godiamoci quest’ultimo anno. Deve essere indimenticabile- puntualizzo.

-Tanto, a quanto ho capito, sarà comunque un anno indimenticabile per te-, puntualizza Harry a sua volta riferendosi al discorso di prima riguardante Draco e quella mocciosa che ha accanto.
Lo guardo innervosita per un paio di secondi poi torno a guardare fuori dal finestrino il meraviglioso panorama che, per ben otto anni, mi ha accompagnato in questo viaggio.

Mentre studio il libro delle fiabe di Beda il Bardo appartenente a Hermione, Luna spunta all'entrara del nostro scompartimento come dal nulla, facendo saltare in aria tutti. 

-Hermione, Ron e Naminè, dovete venire con me-, dice con l’espressione in viso tipica di chi ha sempre la testa fra le nuvole.
-Perchè?- chiede Ron
-Avete una riunione, voi prefetti, per discutere su chi diventerà caposcuola-. 
-E scusa, Luna, cosa c'entro io? Mica sono prefetto?-
, chiedo guardandola esterrefatta. Questa è fuori.

-La McGranitt non ti aveva mandato una lettera quest'estate?- continua Luna. E lei come lo sa? Confusa, prendo la lettera che si trova in mezzo al libro “Animali fantastici, dove trovarli” e la rileggo per essere sicura di non aver saltato nessun passaggio. 

Signorina Naminè.
A seguito di quanto accaduto in Russia, durante l'interrogatorio della famiglia Malfoy e a seguito dell'intervento tuo e di Harry in favore del signorino Draco Malfoy, gentilmente, ti chiedo di tenerlo sempre d'occhio per evitare che crei ulteriori danni alla scuola. 
Scriverò agli altri prefetti per informarli della situazione e loro decideranno cosa fare e come gestire la cosa.
Prof.ssa McGranitt


Rileggo l'ultima frase ad alta voce e noto Ron ed Hermione che si scambiano occhiatine complici.
-Scusate, voi sapevate tutta la storia di Malfoy?- dico
-Beh, la McGranitt ha scritto a tutti i prefetti, no?-, interviene Harry. 
Lo fulmino con lo sguardo.

-E che soluzione avete trovato? Se posso sapere...- chiedo acida.
-Rinuncio al mio incarico di prefetto e tu prenderai il mio posto- dice Hermione e io la guardo torva. La mia idea di essere l'ombra di Malfoy, si era fatta sempre più debole man mano che l'estate passava per poi sparire del tutto dopo la passeggiata nei campi inisieme a George.

Tutta questa cosa di mettermi nei guai per colpa sua e poi essere trattata come se nulla fosse, mi irrita. 
Può accadere a delle nullità ma non a me. Io sono una Fraylin, c'è differenza. Io non mi abbasso ai livelli di nessuno.
-Di chi è stata l'idea?- chiedo ormai al culmine del nervosismo. 
-Padma Patil e Robert Hillard- risponde Luna. 

Mi alzo dal mio posto e, nervosa, comincio a percorrere tutto il treno con l'intento di arrivare al vagone riservato ai Corvonero. Luna, Hermione e Ron mi seguono incuriositi e forse un po’ in ansia. 

Arriviamo poco dopo all'inizio di un altro vagone, quello riservato ai Serpeverde. 
Entro come una furia, senza nemmeno dare peso al fatto che sia quello dei Serpeverde. 

-NAMINE', SI PUO' SAPERE CHE VUOI FARE?- grida Hermione proprio dietro di me.
-Sedici anni, Hermione. Sedici anni di puro inferno. Adesso non ne posso proprio più. Mi rifiuto-, ruggisco continuando a tenere lo sguardo fisso di fronte a me.
-Ormai abbiamo deciso così e non sarai certo tu a farci cambiare idea-, continua Hermione.

-Non farmi abusare dei privilegi da Prefetto, perchè è una cosa che non voglio fare, Granger. Sono stanca di questa storia. Non sono una persona qualunque, non posso stare sempre dietro agli altri e risolvere i loro problemi-.

-La McGranitt ha detto...- prova a dire Hermione ma la interrompo prima che possa continuare la frase. -Non mi importa di quello che dice la McGranitt. Muoviti, Granger- ruggisco. 

Non so perché ma, più la rabbia sale, più il lato del mio carattere che rispecchia quello di Malfoy, riemerge. Senza volerlo inizio a comportarmi come lui. Anche con George a volte capita. Per questo lui ogni tanto mi chiamava “contessina Malfoy”, ed io mi irritavo ancora di più quando lo faceva.
Dopo un po', tutti alla Tana hanno iniziato a non farci più caso. Anzi, erano addirittura comprensivi.

-Vedrai che non ti lasceranno vincere questa volta, ormai abbiamo deciso-, dice Hermione fermandosi al centro del vagone. -E poi, smettila di parlare come Malfoy-, continua irritata e divertita allo stesso tempo.
Al solo sentire quella frase, mi irrito ancora di più e mi sbrigo a raggiungere il vagone riservato ai Corvonero, subito dopo questo.
-Naminè, se tu già arrivi così irritata, non voglio esserci quando ti spiegheremo cosa dovrai fare-, inizia a dire Robert.

-IO, DA BALIA A MALFOY, NON LA FACCIO- urlo. Tutti si voltano a guardarmi. 
-Appunto- conclude Padma.

***
Nel vagone dei Corvonero ormai si è creato il caos infernale. Ci hanno raggiunto anche i Prefetti appartenenti alla casa Serpeverde, ovvero Malfoy e Parkinson, e quelli appartenenti alla casaTassorosso, cioè Hannah Abbott e Gabriel Truman. Alla fine, chi urla a destra e chi a sinistra, non si capisce più nulla. 
-Allora abbiamo deciso, tra i prefetti, quelli che diventeranno caposcuola sono: Naminè, Hannah, Malfoy e io- conclude Robert buttando dei fogli che aveva in mano su un tavolino. 
Noto Draco irrigidirsi appena sente pronunciare il suo nome e posso pure capirlo.
-Tutto questo non ha senso-, borbotto infine, tenendo lo sguardo fisso a terra.
-Cosa non ha senso? Non ti conviene istigare o criticare, non vorrei ricordarti il perché stiamo facendo tutto questo macello- sbotta Hannah, irritata.
-Quand'è che i Tassorosso sono diventati così aggressivi? Eh?- rispondo acida, ghignando e continuando a guardare per terra.
-Smettila, Naminè, non farmi perdere la pazienza- 
-Chiudi il becco, feccia. Ricordati sempre con chi stai parlando. Chiaro?-
le rispondo guardandola dritta negli occhi. Lei continua a guardarmi con aria minacciosa ma sta ferma al suo posto, senza aggiungere altro.
-Quanto sei carina quando ti comporti come me-, si azzarda a dire Draco, non so con quale diritto, ne con quale coraggio.
-Chiudi il becco, Malfoy- lo guardo per qualche secondo. Ghigna soddisfatto. Gli rivolgo un'occhiata fulminante, per poi tornare a guardare a terra. 

-Quindi…-, inizia a parlare Robert lanciando sguardi ogni tanto sia a me, che ad Hannah e a Draco -I turni di veglia saranno così. Tu, Hannah, sarai con me e Naminè con Draco. Semplice, no?- 

-NON SE NE PARLA PROPRIO- sbotto subito scandendo bene una ad una le parole. Giusto per accentuare la mia disapprovazione a quello che Robert dice. Lui sbuffa, come se si aspettasse qualcosa del genere.
-Per favore, Naminè, non complicare le cose. E' la soluzione migliore per tutti questa- sbotta Robert. Certo, migliore per tutti ma non per me. 

Il dover stare ore e ore accanto a Draco, è una sofferenza bella e buona. 
Ma perché nessuno capisce? Prima di fuggire per Novosibirsk, Draco lo aveva detto. L'aveva detto che odiava questa cosa di stargli sempre addosso. Ancora mi ricordo la scena come se fosse successo ieri.

-Cosa ti succede, Naminè? Sembra quasi che tu abbia paura a stare con me- interviene Draco, sfacciato e ghignando, mentre mi guarda con quei suoi occhi azzurri, tanto belli quanto agghiaccianti. 

-Non è paura, Malfoy. E' solo che mi sono proprio stancata di stare appresso a te e alle tue malefatte-.
-Forse non lo sai, ma preferirei passare il resto della mia vita ad Azkaban piuttosto che passare una serata di veglia con te- ringhia alla fine Draco, continuando a guardarmi con quegli occhi così tanto profondi da leggermi perfino l'anima.

A quel punto non vedo più. La vista si è leggermente offuscata, forse per le lacrime che vogliono uscire ma che con forza trattego. Il cuore inizia a martellarmi nel petto e non ho la capacità di dire, ne di fare nulla. Abbandono il vagone prima che posso. 

Arrivo in quello dei Serpeverde, dove un sacco di sguardi confusi mi scrutano. Per un attimo mi appoggio con la schiena contro l'entrata di questo vagone, combattendo tra la rabbia e il pianto che mi stanno praticamente ammazzando. Non ci si abitua mai a certe cose, inutile provarci. Non si può rimanere indifferenti a tutto questo.

-Naminè, va tutto bene?-, mi chiede Blaise. Non rispondo ma lo fisso dritto negli occhi per una manciata di secondi poi, vado via verso il vagone riservato ai Grifondoro, alla ricerca del mio scompartimento, dovre posso stare in pace almeno per un po’.

Prima di uscire definitivamente dalla zona Seprvederde sento qualcuno mormorare -Questa è impazzita-
Non capisco chi è a dirlo e nemmeno mi interessa, in questo momento. L'unica cosa che voglio è stare sola. 

Noto subito, appena entro, che il mio posto è occupato da Neville e Luna che parlano teneramente abbracciati. Appena mi vedono cambiano espressione e diventano preoccupati.
-Naminè, tutto apposto?-, chiede Luna
-Sisi, tutto bene- mento
-Sei sicura?-
insiste Neville ed a quel punto, inizio a sentirmi peggio di prima fino a vedere tutto completamente sfocato e poi, buio.

***

Quando riprendo conoscenza, riconosco di essere nell'infermeria di Hogwarts. Mi fa male la testa, ma mi rendo subito conto di non essere sola. Hermione è proprio accanto a me. 
-Allora, dimmi cosa è successo- borbotto subito.
-Il troppo nervosismo ti ha fatto perdere i sensi così, adesso sei qui, in infermeria-
-Che mal di testa…-
mi lamento.
-A proposito, Madama Chips mi ha detto di darti questo. Lei non c'è perché è giù in Sala Grande- dice Hermione porgendomi un bicchiere.
-Cos'è?-
-Semplicissimo succo di zucca. Ti aiuterà a riprenderti-
.
Bevo il contenuto del bicchiere in un batter d'occhio e poi mi alzo dal letto per dirigermi di sotto, verso la Sala Grande. Malfoy stavolta me la paga.


-Naminè, ma dove stai andando?-
-Andiamo, Hermione, mica ti vuoi perdere tutto il bello-

Mi incammino a passo veloce verso la Sala Grande con Hermione alle calcagna che, nel frattempo fa di tutto per dissuadermi dall'idea di andare, credendomi ancora un po' debole.
Ma io, debole, non lo sono per niente. Incavolata a morte sì, ma debole no. Apprezzo comunque il fatto che Hermione si preoccupi per me. L'unica cosa di cui ho bisogno, ora come ora, sono delle persone amiche come lei, Ron, Harry, George, Ginny, Neville e Luna. 
Senza rendermene conto aumento il passo, fino ad arrivare alle porte della Sala Grande quasi correndo. 

All'entrata, tutti i ragazzini del primo anno, aspettano il segnale della McGranitt per poter entrare, ricordandomi me alla loro età. Il mio primo giorno.

-Hermione, ti ricordi? Sembra ieri e invece sono passati ben otto anni- dico divertita mentre il mucchio di ragazzini mi guarda in maniera strana. Ovvio, dopo la scenata di oggi sul treno…

-Non ti dico l'impressione che mi hai fatto tu la prima volta che ti ho vista- ride Hermione -Eri strana-, continua sempre ridendo
-Perché, scusa, adesso no?-, borbotto
-Una strana un po' cresciuta-, continua Hermione.

-Naminè, Hermione, siete qui. Va tutto bene? Tu, Naminè, stai bene?-.
-Sì, professoressa McGranitt, sto benissimo-
le rispondo rivolgendole un sorriso a trentadue denti.

-Molto bene allora, entra. Senza tutti e quattro i Caposcuola non si può iniziare-.

Detto fatto, entriamo nella Sala e mille occhi ci osservano. 
Continuo a camminare elegante e disinvolta verso Harry e gli altri.
-Naminè, ci fissano tutti- dice tremante Hermione
-Spalle dritte e mento in su. Lascia che notino la tua eleganza- mormoro e, detto questo, continuo a camminare come se fossi al centro dell'universo. 
-Ma poi, io non ti capisco, Naminè. Eri in un lettino in infermieria fino a poco fa. Come fai ad esserti ripresa così in fretta?-.
-Forza di volontà, mia cara e poi, non farti vedere mai debole dai tuoi nemici. Devi sempre mostrarti forte e con uno spirito combattivo. Come se nulla potesse distruggerti- le rispondo lanciando occhiate fugaci al tavolo dei Serpeverde. Tra i tanti, Blaise è l'unico che mi guarda compiaciuto, cosa che mi lascia alquanto perplessa. Astoria mi guarda con aria di sfida e Malfoy ha lo sguardo disperso nel vuoto. 

Raggiungo il mio posto, tra Neville e Ginny, e guardo con desiderio la montagna di cibo che mi sta davanti, ricordando a malapena di non poter toccare nulla fino alla fine dello Smistamento e al discorso del nostro nuovo preside, Aberforth Silente. La cosa mi indispone parecchio.

Si inizia quasi subito con la cerimonia di Smistamento e rimango sorpresa dal fatto che, molti ragazzi, vengono smistati in Corvonero, la casa degli intelligenti e dei saggi, anche se a guardarli bene in faccia, non hanno l'aria di persone tanto sagge. Grifondoro ottiene un bel gruppetto mentre le altre Case, Tassorosso e Serpeverde rimangno quasi all’asciutto. Alla fine dello Smistamento, il preside si sta preparando per il discorso di inizio anno scolastico.
Mentre continuo a guardare il cibo di fronte a me, un biglietto dalla forma di un uccellino, vola proprio davanti a me. Guardandomi intorno, noto Blaise che mi fissa, facendomi cenno di leggere il biglietto che riporta queste parole: “Hai visto chi hanno eletto preside?”. Gli lancio un occhiata furtiva, lo noto con un sorriso beffardo un faccia ed io, a mia volta, gliene dedico uno.
“Devo dire che la cosa mi indispone parecchio. Questa scuola è caduta davvero, davvero in basso.” scrivo la risposta proprio sotto la sua frase per poi, rimandargli il bigliettino allo stesso modo, piegarlo per fargli assumere una forma ad uccellino e soffiarlo via. La sua risposta arriva subito. “Sai chi ha detto la stessa identica cosa?” leggo la frase e gli rispondo anche parecchio irritata, “Malfoy”.

-Se Naminè e Blaise hanno finito con lo scambio di bigliettini, il preside vorrebbe iniziare il suo discorso-, ruggisce la McGranitt dalla sua postazione accanto al preside. -Molto bene-, continua poi.

-Miei cari ragazzi, è un piacere vedere che, nonostante tutto quello che è successo in questi ultimi anni, la scuola è così numerosa e volevo fare un applauso a tutti voi che avete dimostrato un grande coraggio. So che molti di voi non sono convinti nel vedere me come preside, ma vi prometto che acquisterò la vostra fiducia e vi guiderò in questo nuovo cammino nel migliore dei modi...- e continua a parlare ma smetto di ascoltarlo. 
Alla fine del discorso tutti ci buttiamo, affamati, sul cibo che abbiamo di fronte, mentre tra di noi, discutiamo su ciò che abbiamo fatto durante l'estate. 
Nonostante tutto quello che è successo, sono felice di essere ritornata ad Hogwarts, ormai è come una seconda casa per me. Sono felice di rivedere tutti i miei compagni di Casa che a loro volta sono felici di rivedere me. Dopo otto anni di conoscenza, vuoi o non vuoi, nasce una sorta di legame.
-Quando finite di mangiare, per favore, i Caposcuola di ogni Casa accompagnino gli studenti del primo anno nelle loro rispettive Case. Mi raccomando, pretendo da voi la massima serietà- dice la McGranitt. Lei sì che sarebbe stata perfetta come preside.
Alla fine del banchetto, raduno tutti i ragazzi del primo anno fuori dalla Sala Grande e mi incammino alla nostra Sala Comune.


Angolo Me:
Ecco a voi il primo giorno di scuola, nonchè primo incontro tra Naminè è Draco. Come è andata? Non tanto bene, eh? 
Purtroppo per ora le cose vanno così. Si risolveranno? Booooh.
Vi invito a recensire ed a scrivere quello che pensate.  
Poi volevo ringraziare, come sempre, Raya_Cap_Fee che ha tanta pazienza con me. Ma tanta, tanta eh? :3
Volevo anche invitarvi a passare da un'altra storia che sto scrivendo "Al chiaro di luna", sempre su Naminè è Draco, dove però non sono maghi ma lupi mannari. Ci tengo ai vostri pareri perchè tengo particolarmente a queste storie. 
E poi. AVVISO.

DOMANI PARTO E NON MI SARA' POSSIBILE SCRIVERE NE TANTOMENO AGGIORNARE FINO AL 28 DI APRILE, PERCIO' I CAPITOLI ARRIVERANNO TARDI. 
Detto questo, buonanotte e buona pasqua a tutti <3
_Fede_
  
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