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Autore: malmins    19/04/2014    2 recensioni
Se ne stava li', a fissare il soffitto del baldacchino scarlato nel suo letto, e a rimuginare su come chiedere di uscire ad Hermione Granger.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cormac McLaggen, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Disclaimer: "Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di J.K. Rowling ; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro."

Se ne stava li', a fissare il soffitto del baldacchino scarlato nel suo letto, e a rimuginare su come chiedere di uscire ad Hermione Granger.
Ron Weasley era da un intero pomeriggio intento a trovare un piano efficace affinche' la cosa funzionasse e non facesse fiasco come ogni volta.
Sentì la maniglia della camera girarsi, e da dietro la porta pote' scorgere una testa nera arruffata, il suo migliore amico Harry Potter. Ma certo! Come non ci ha pensato prima?! Harry esce con Ginny, per la sua piu' grande gioia, puo' chiedere a lui un consiglio.
Harry entro chiudendosi dietro la porta e saluto' Ron con un entusiasto 'ciao' che lo incuriosi'.
- Come mai tutta questa felicita'? -
- Mah..non saprei, sarà che ho passato tutto il pomeriggio a divertirmi con tua sorella mentre tu te ne sei stato li come un'idiota a fissare il soffitto mentre c'e' McClaggen che ti sta da sotto il naso soffiando la ragazza! - Ron scatto' subito a sedere a udire quelle parole.
- Primo attento come parli, per quanto io sia felice per voi, e' pur sempre mia sorella - dissi ridendo - e poi.. su questa cosa di Cormac e Hermione, e' vero non mi sta per niente bene, ma mica e' colpa mia se lei vede solo quello che fa quel pallone gonfiato? - disse sbuffando e alzandosi a cercare una maglietta dal baule mentre Harry lo guardava sorridente.
- Be' fai qualcosa di così grande che nemmeno McClaggen sia in grado di fare.. - disse
- Andiamo Harry, mica posso rapirla! E' pur sempre la nostra migliore amica e questo e' un'altro problema.. Ho paura che se provo a chiederle o tentare di provare a uscire lei smettera' di parlarmi e allora davvero finira' tra le braccia di quell'idiota! - disse cercando di stare calmo.
- Allora ti serve un esca cosi' tu possa rimanere da solo con lei e rischiare il tutto e per tutto e chissa' magari fra vent'anni mi ringrazierai - cosi' dicendo gli diede una pacca sulla spalla. Forse Harry aveva ragione, parlandole chiaro e tondo avrebbe risolto questo problema. Accetto' il suo consiglio e lo aiuto' nell'eseguire il piano: lui avrebbe chiesto a Hermione di accompagnarlo ad Hogsmeade domani per comprare delle piume per scrivere e Ron ci sarebbe andato un po' dopo per poterle fare una sorpresa.
- Grazie Harry, sei un amico! -
- E di che! Ora andiamo pigrone, ho una fame da lupi -

Una volta scesi in Sala Grande c'erano già tutti gli alunni pronti a mangiare. Ron e Harry arrivarono e si sedettero di fronte a Neville e Hermione, lui era tutto preso a raccontarle le teorie assurde di Luna. Era cosi' strano, si frequentavamo da mesi ed era diventato diverso dal Neville imbranato degli altri anni. Sprizzava sicurezza da tutte le parti.
- Che fame! Mangerei tutta la tavolata - disse Harry riempendosi il piatto. Ron fece lo stesso quando sentì Hermione dire - Sei davvero insensibile Harry! Tutti quei poveri elfi stanno sgobbando nelle cucine -
- Lo so, ma che ci posso fare.. e' Ginny quella insiazabile - disse Harry con tono malizioso.
- Oh mio dio, non ci credo che l'hai detto! E' mia sorella minore amico, contieniti - disse.
- E dai non te la prendere, Ginny riderebbe se le raccontassi le tue effusioni con Lavanda la scorsa estate. Si farebbe delle sane risate Ron-Ron! -
- E smettila! - disse colpendolo sul braccio ridendo mentre Hermione di fronte a lui pareva in imbarazzo.
- Ah Hemdcwrione, anavrei bisanckjgno di chiasmonederti un favioweore - disse Harry mentre stava masticando.
- Tu lo sai che non ho capito niente, vero? - disse Hermione trattendendo una risata.
- Scusa. Volevo dire che avrei bisogno di chiederti un favore - e mentre lo diceva diede un piccolo calcio alla gamba di Ron.
- Certo, dimmi tutto - lei sorrise.
- Potresti accompagnarmi domani ad Hogmseade a prendere delle piume per scrivere? - disse Harry.
Hermione lo scruto' e disse - E Ginny? Non puo' farlo lei? cioè non che mi dispiaccia ma, non le darebbe fastidio? -
- Oh no, stai tranquilla. Sa che siamo migliori amici, siete amiche e poi lei non sa aiutarmi nella scelta - disse Harry sorridendo nel tentativo di convicerla.
- Va bbbene, si ok. Non c'e' problema. Quando vuoi domani, dimmelo -
- Grazie Herm, sei un'amica fantastica. Prima di andare a dormire ti dico quando! - Harry pareva piu' contento di me di quella risposta.

Piu' tardi nella Sala Comune molti studenti erano intenti a ripetere le materie per il giorno dopo, altri a chiaccherare o certe coppiette a scambiarsi effusioni. Harry e Ron erano seduti davanti al camino a parlare su come attuare il piano quando Hermione sbuco' fuori dal ritratto mentre parlava con Cormac, e sia Ron che Harry poterono sentire che si sarebbe incontrata, dopo il negozio di piume, con lui da Madama Rosmerta per bere qualcosa. Ron guardo' preoccupato Harry che gli fece un cenno con la testa come a dire di stare calmo. Hermione saluto' Cormac, il quale sorrise sornione, e lei si avvicino' ai due amici per sedersi.
- Allora Harry, hai deciso per quando andiamo? Sai cosi lo posso dire a Cormac - Ron era sul punto di diventare rosso come i suoi capelli.
- Pensavo dopo pranzo, non abbiamo nessun impegno dopo e mi pare perfetto - disse Harry guardandola.
- Va bene, allora a dom... Ron ma che cos'hai? e tutta la sera che non parli e adesso sembri sul punto di svenire -
- Mhh? oh no, si vede che non ho digerito la cena. Mi sa che andro' a dormire. Notte Harry, Hermione - e fece un cenno a entrambi.
- E' strano, non credi? Non e' da lui stare cosi in silenzio per troppo tempo - disse Hermione vedendo Ron scomparire.
- Sara' come ha detto. Ora scusa ma vado anche io, e' tardi sai.. il sonno. Hai visto Ginny, per caso? - disse Harry sorridendo.
- Ehm no, sara' gia' nel dormitorio forse. Notte Harry, a domani - disse guardandolo strano.
Hermione rimase ancora li a contemplare le fiamme che prorompevano nel camino quando qualcuno le si sedette vicino.
- Hei Ginny! Harry ti cercava! - disse guardando la rossa.
- Ah si? be' andro' dopo da lui.. Tu? che mi dici? è da un po' che non ci facciamo una chiaccherata fra ragazze - disse sorridendo.
- Hai ragione, e che sai fra lo studio e Cormac non so chi mi occupa piu' tempo - disse pensierosa.
- Mi devo preoccupare? cioè con Cormac, le cose, vanno bene? - disse Ginny con un tono come se stesse alludendo ad altro.
- Oh si, non c'e' da preoccuparsi. E' un ragazzo davvero premuroso forse a volte egocentric o, ma lo sai meglio di me, stai con Harry. -
- Harry non è egocentrico.. ok forse un po'. - e risero entrambe.
- Voglio dire, per quanto mi piaccia la sua compagnia, sento che non è lui quello con cui vorrei approfondire una relazione, capisci? -
- Certo, e se vuoi un consiglio, cerca di non fargli intendere altro. Tronca la cosa sul nascere. -
- Si, ci ho gia' pensato. Domani ci dobbiamo incontrare dopo che avro' finito con Harry e gli parlero' chiaramente che intenzioni ho e spero che la cosa non lo faccia rimanere tanto male. -
- Bene, sono contenta di questa chiaccherata. E ora che mi hai ricordato, vado da Harry. Sai, vorra' il bacino della buonanotte... - e la rossa fece intendere altro.
- Vado anche io, ho bisogno di un sonno tranquillo! Notte - saluto' l'amica.
Le strade delle due ragazze si divisero, mentre Hermione si recava nei dormitori femminili, Ginny svolto' per quelli maschili. Busso' due volte quando qualcuno socchiuse la porta. Neville, in un pigiama alquanto imbarazzante, strabuzzo' gli occhi alla visione della sua amica che, non aspettava certo di vedere a quell'ora.
- Ciao, Harry e' in camera? - chiese sorridendo. - Si.. cccerto. Entra, non penso ci sia probbblema. - disse farfugliando.
- Ginny! - sobalzo' Harry quando la vide e le corse incontro. Lei gli circondo' il collo e poso' le sue rosee labbra su quelle di Harry che, non obbietto' a quell'azione. Rimasero cosi' avvinghiati, con un Seamus e Neville in imbarazzo, quando Ron fece capolino in camera visibilmente sconvolto.
- Eh no. Quando è troppo è troppo! Non ti permettero' di farti mia sorella nella stanza in cui dormiano, amico! - e con quest'ultima frase prese il cuscino piu' vicino a se e c' entro' la testa arruffata dell'amico che con lentezza si giro' per vederne l'artefice.
- Non stavamo facendo niente di male. Andiamo Ron! Non arrabbiarti, non ci siamo visti dopo cena e adesso stiamo rimediando. - disse sorridendo e abbracciando piu' stretto Ginny che non riusciva a smettere di ridere.
- E tu che cosa ridi? Spero che questa cosa nostra madre non lo venga a sapere. - disse puntandole un dito.
- O andiamo, per l'amor del cielo. Non ha detto niente di te e Lavanda sotto la quercia vicino a casa e vuoi mettere che dira' qualcosa a me e Harry, che tra l'altro adora? Non essere sciocco Ron. - e mentre lo diceva si sistemo' meglio sulle gambe del fidanzato.
- Si, be' questo non cambia le cose. Tu sei una ragazza e.. eh vabbe'. Fate come volete, ma io zio non lo voglio diventare prima dei trent'anni! - e con questa frase si diresse verso il letto.
- Oh amico, stai tranquillo.. - disse e riprese a dare baci a Ginny, la quale senza premurarsi della presenza del fratello, salto' a cavalcioni e gli scocco' un bacio che Harry non si sarebbe dimenticato presto.
- Notte, a domani.. - Ginny fece l'occhiolino e si diresse alla porta e un'ultima volta mando' un bacio volante e quest'ultimo ricambio'. - Ah quella ragazza mi fara' perdere la testa.. - concluse distendendosi nel letto.
- Sei sicuro che non sia gia' successo? - e con questa frase Seamus si becco una cuscinata in faccia.

Il giorno, dopo che tutti ebbero fatto una colazione abbondante, a detta di Neville forse anche piu' che abbondante, i ragazzi cominciarono a recarsi un po' dappertutto. C'era chi con i compiti arretrati si dirigeva in biblioteca, altri a passeggiare lungo le sponde del Lago Nero o chi come Ron e Harry stavano distesi sui divani della Sala Comune a parlottare del piu' e del meno, soprattutto senza farsi sentire da nessuno su come si sarebbero accordati a incontrarsi nel pomeriggio, quando Cormac spunto' dalla scala a chicciola dei dormitori diretto verso di loro.
- Hei, Potter! Hai visto la Granger? - disse con un tono strafottente.
- Buongiorno anche a te McClaggen e no HERMIONE non l'abbiamo vista ancora. Sara' in biblioteca a ripetere qualche materia. -
- Be' se la vedete dille che ci dobbiamo incontrare prima oggi da Madama Rosmerta, dopo non posso, avrei..degli impegni. - e disse l'ultima frase molto velocemente che sia Ron e Harry stentarono a capire.
- La biblioteca non ti mangiera' Cormac, ci puoi andare tu tranquillamente. - disse Harry a mo' di presa in giro. La faccia del ragazzo si rabbuio' e immediatamente s'incammino' verso il ritratto continuando a borbottare insulti verso Harry.

Si fece ben presto l'ora di pranzo e dopo aver mangiato Harry e Hermione presero i galleoni occorenti per le compere e si avviarono verso la stradina che porta ad Hogsmeade quando lei si fermo' di scatto e si volto' verso Ron, il quale oltre a non aver proferito parola, stava svoltando nella direzione opposta diretto a uno dei cortili interni di Hogwarts.
- Ehi Ron! Rooon! - gli corse Hermione in contro.
- Si? dimmi. - - Hogmseade è dall'altra parte o ti serve una bussola? - disse Hermione ridendo.
- Ehm si, no, lo so. Ma adesso non posso venire con voi, cioe', si, cioe' devo andare di la'. Ho da fare, forse ci vediamo dopo. Ok? - disse tutto a disagio al vederla cosi' bella davanti a lui.
- Oook, si, be' fai come vuoi. Io e Harry saremo al negozio di piume, lo sai gia'. Ciao. - disse salutandolo con una mano.
Ron si diede dell'idiota patentato per quella scusa poco credibile, ma se voleva che le cose funzionassero doveva mentirle, anche se non avrebbe voluto. S'incammino verso il cortile e si sedette su una delle panchine di pietra al suo interno mentre con poca calma cercava di ripassare il discorso che le avrebbe fatto una volta rimasti da soli. Era li da pochi minuti quando dei capelli ricci gli arrivarono di tutto punto a fianco. Capi' che solo una persona poteva fare quella assurda risatina: Lavanda Brown. Ovvero colei che avrebbe voluto non conoscere. Mai, nella sua vita!
- Ron-Roon! - squitti' e si avvicino' sempre di piu'. - Cosa ti ho detto sul chiamarmi cosi, Lavanda? NON STIAMO PIU' INSIEME ORMAI. - Ron stava quasi urlando. - Ma.. pensavo ti piacesse. Ti divertivi quando stavamo insieme, non capisco perche' tu mi abbia mollata. Non mi hai dato delle spiegazioni concrete! - disse lei incrociando le braccia al petto.
- Si invece! Ti ho detto che non ho incontrato persona piu' appiccicosa e insopportabile di te. Ma ora tutto mi è piu' chiaro e al solo pensiero che stavamo insieme mi viene il volta stomaco, Lavanda! - si giro' completamente verso di lei.
- Sei un'insensibile, Ronald! Spero che nessuna ragazza ti degni piu' di uno sguardo. Sei un perfetto stronzo. - disse tutta arrabbiata.
- Non ti facevo cosi' ampia di parole. Hai mangiato latte e dizionario a colazione? - disse ghignando.
- Vaffanculo! - e con questa esclamazione scatto' in piedi e si allontano' a gran passo. Ron rideva, rideva perche' anche se non era da lui essere cosi' maleducato, per una volta il peso era stato tolto. Hermione e Harry stavano passando in rassegna varie piume e lei non riusciva a capire il motivo per cui era cosi' difficile scegliere una piuma, per scrivere, neanche dovesse combatterci.
- Questa? che ne dici, Harry? - disse girandosi verso l'amico.
- Oh? Si, mi sembra perfetta, tu cosa ne pen..si? - disse mentre era intento a girare la testa intorno per vedere se Ron si fosse degnato di raggiungerli.
- Io direi che va bene, ma Harry mi dici cosa hai?Cerchi Ginny? - disse scrutandolo.
- Si, be' prendiamola. E' quella giusta. Noo, Ginny la vedo dopo.> prese la piuma e si diressero verso la cassa per pagare.
Ron dopo aver deciso di prendere il toro per le corne si diresse verso Hogsmeade e a pochi metri dal negozio in cui erano i suoi amici prese un gran respiro e penso' che doveva essere pazzo a rischiare cosi' tanto, ma i giochi erano gia' in atto. Li vide uscire e mentre stavano parlando animatamente, Ron li saluto'.
- Eccoti finalmente, noi abbiamo finito. Vieni con noi a bere qualcosa? - disse Hermione sorridendo all'indirizzo dell'amico.
- Ehm, veramente volevo parlarti se non ti dispiace, a Harry non dispiace, vero? - si giro' verso l'amico che annuiva. - Ok, ma ti avverto che mi preoccupi. - e scoppio' in una risata.
- Bene, io vado. Ginny mi aspetta alla Testa di Porco. Ciaaao. - e cosi' dicendo allungo' il passo e scomparve dietro un gruppo di studenti.
- Allora? Di cosa volevi parlarmi?- lo intimo' Hermione.
- Be', premetto che per me è un'argomento davvero difficile di cui parlarne. Non so nemmeno da dove sto prendendo tutto questo coraggio.. - inizio' Ron. - Non sei malato o cos'altro, vero? - disse Hermione sgranando gli occhi.
- Oh no, no, no! Niente del genere, no! Una cosa che riguarda.. - prese un bel respiro - i miei sentimentiversodite.
- lo disse tutto d'un fiato. Hermione in un primo momento rimase scombussolata dalla velocita' con cui ha pronunciato la frase ma poi sorrise e gli chiese di ripetergliela perche' non era sicura di averlo capito bene. - Provo dei sentimenti per te Hermione e non so quanto la cosa ti puo' sembrare strana ma e' assolutamente vero. Adoro il modo quando mi guardi mentre dico una stupidaggine, quando ti guardo studiare e sei persa tra le righe dei libri, quando ti sposti i capelli, quando alzi la mano per rispondere alle domande dei professori, quando rimbecchi me e Harry sulle nostre assurde idee. Hermione tutte queste cose le noto e adoro il modo in cui ti poni e affronti chi ti si para davanti ai tuoi obbiettivi. Saro' un deficente a volte ma se tu mi dessi un briciolo della possibilita' che dai a Cormac giuro che la mia idiozia cesserebbe, per te. E ora ti prego dimmi qualcosa, ho parlato per tutto questo tempo e non so se la tua reazione sara' positiva o negativa. - fini' con il petto che andava su e giu' per la velocita' con cui ha parlato.
Hermione sorrise e l'unica cosa che fece fu posare le proprie labbra su quelle di lei per dare vita a sentimenti nascosti da molto tempo da parte di entrambi. Ron non riusci' a capire niente, le avvolse un braccio dietro alla schiena e una mano sulla nuca. Hermione, presa dalle emozione, schiuse la bocca per lasciar spazio a Ron di entrare sempre di piu' e assaporare quelle labbra rosee che da tanto bramava. Dopo un paio di minuti si staccarono e si guardarono in faccia, col fiato corto. Hermione accarezzava le guance di Ron che, sicuramente come le sue, erano paonazze. Non parlarono, si guardarono per quei pochi istanti che per lui furono infiniti.
- Caspita Ronald, non ti facevo cosi' chiaccerone.. - Hermione parlo', e gli sorrise.
- Be', quando tieni da tanto tempo una cosa del genere, è piu' che plausibile. - e risero insieme. Lei lo bacio' ancora. - E si. - disse Hermione. - Si? a cosa? - chiese Ron confuso.
- Si, a tutto cio' che hai detto. E soprattutto, non sara' solo una briciola, ma una montagna di biscotti se vuoi metterla cosi', che ti daro' una possibilita'. Perchè devo dirtelo, il mio incontro con Cormac di oggi era appunto per dirgli che tra noi non ci sarebbe mai potuto essere nient'altro che solo amicizia. Lui non lo ha preso bene, il suo lato irrascibile esiste anche fuori dal campo di Quidditch. Mi ha solo liquidato con un addio. Tu, con questa rivelazione, mi hai lasciato piu' che sorpresa, perche' se non l'avessi fatto, lo avrei fatto io, sappilo! - e gli scocco' un'altro lungo bacio a cui non si oppose.
- Torniamo al castello.. - le prese la mano e si diressero per la via di ritorno. Tra abbracci, coccole e vari baci, Ron e Hermione stavano davanti al camino della Sala Comune quando da dietro il ritratto sbucarono Ginny e Harry intento in un discorso alquanto animato, soprattutto dalle risate. Rimasero spiazzati dalla visione di loro due, abbracciati, e si avvicinarono per vedere cosa di tanto importante fosse successo.
- Amicoooo! - e abbraccio' Ron con fare fraterno. - Ehi - e ricambio'.
- Cavolo, gli hai detto si, Hermione? - Harry sprizzava felicita' da tutti i pori.
- Si, e scusa tu sapevi tutto? - Hermione sorrise e allo stesso tempo rivolse un'occhiattaccia a Ron, che le circondo' un braccio intorno alla spalla.
- Colpevole! Ho dovuto tirare fuori una scusa buona per farti uscire senno' tutto questo - e fece un cuore con le mani - non sarebbe successo!
- Risero tutti insieme.
- Vieni qui che ti abbraccio fratellone! Oh non sai quanto sono contenta per te. Hermione è una ragazza d'oro - disse Ginny, con la voce soffocata dalla maglietta di Ron. - E tu, non sai quanto lo renderai felice - e abbraccio' pure la ragazza che sorrise grata all'amica.
- Non avete idea di chi abbiamo incontrato o per meglio dire scoperto poco prima di venire qui! - disse Harry gia' ridendo. - Chi? - dissero in coro Ron e Hermione. - Cormac e Lavanda.. intenti ad aspirarsi le corde vocali a vicenda. - disse Ginny
- Cosa? Oh Santo Merlino - e tutti risero.
- Ora si capisce lo strano comportamento di Cormac oggi... - inizio' Hermione - e altretanto quello di Lavanda.. - fini' Ron.
- Bah non pensiamoci e diamo l'inizio a qualcosa di duraturo.. o almeno si spera. - Harry stava tirando in aria il calice delle bevande che aveva fatto apparire.
- A noi! - e brindarono. Felici che le cose tra tutti fossero a posto, si recarono in dormitorio e ciascuno di loro entusiasto di avere persone al proprio fianco da amare.



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