Un luccichio timido attirò l’attenzione del romano.
I riflessi argentati della luna si riflettevano su quella lacrima che ora solcava colpevole le guance arrossate del parigino, ormai conscio del male che aveva causato.
Lenta e inesorabile, segnò il profilo del ragazzo fino a collassare sul pavimento di pietra, seguita in fretta da innumerevoli altre.
(Parte 2/2, cronologicamente precede Raggi di Sole)