Gli alberi si chiudevano e si riaprivano sul sentiero poco battuto attraverso il bosco, complici di arbusti e rovi che frustavano alternati le solide zampe del cavallo. A malapena il sole riusciva a penetrare i rami intrecciati spargendo macchioline di luce lungo un tragitto percorso a memoria.
Guadò il torrente superando i suoi vortici gorgoglianti e con fare guardingo percorse la breve distanza che lo separava dalla piccola radura immersa nel cuore della foresta. Scese da cavallo e a passi svelti raggiunse la baracca di legno, non curandosi della torba che increspava i suoi stivali.
[tratto dal testo]
AGGIORNAMENTO!: sto sviluppando una long su questa storia! :D

"La testa gli girava come se dovesse improvvisamente alzarsi in volo e le gambe parevano fatte di pasta frolla. Afferrò pesantemente il corrimano per scendere i gradini, ma sembrava impossibile. Avrebbe salvato il suo compagno a qualsiasi costo. Sull'orlo dello svenimento, stava per accasciarsi su se stesso, quando una mano lo aiutò a rialzarsi..."
AGGIORNAMENTO!!: voglio proseguire questa storia e sto cercando qualche autore che voglia collaborare con me ;)

Cosa succede se l'ansia ti attanaglia?
Ma soprattutto cosa succede se un giovane dai capelli di fuoco ti fa bruciare di passione?
Una delle coppie più glaciali ma allo stesso tempo più focose accenderà la vostra fantasia!!
[Re-edition di Work Hard, Play Hard!]
[RalfxAndrew, non ve ne pentirete! :)]

Sorrise maliziosamente mentre prese a far scorrere le mani sui suoi fianchi.
Impose la sua volontà sulla bocca del fidanzato, interrompendo la sua prepotenza e deciso a dominare il gioco. Prese a solleticargli le labbra con la punta della lingua, mentre con calma studiata slacciò la cintura e il bottone dei pantaloni.
I nervi di Ralf avrebbero dovuto cedere per forza.

Un luccichio timido attirò l’attenzione del romano.
I riflessi argentati della luna si riflettevano su quella lacrima che ora solcava colpevole le guance arrossate del parigino, ormai conscio del male che aveva causato.
Lenta e inesorabile, segnò il profilo del ragazzo fino a collassare sul pavimento di pietra, seguita in fretta da innumerevoli altre.
(Parte 2/2, cronologicamente precede Raggi di Sole)

Decretando che sarebbe stato impossibile riacquistare sonno, ancora avvolto nel suo alone di misticismo e candide lenzuola, cercò a tentoni il compagno steso nel letto accanto a lui.
Niente, solo lenzuola vagamente tiepide.
Gianni sorrise.
Quel lieve tepore sapeva di amore e di passione.
(Parte 1/2, anche se è il completamento di Raggi di Luna. Consiglio di leggere prima questa!)

“Ho detto che non voglio essere disturbato!” rispose Ralf con rabbia, “da nessuno! Chiaro?”
non ce la faceva più a sopportare il chiacchiericcio inutile delle persone.
Solo una contava davvero per lui.
Amava da tempo quel ragazzo superbo e presuntuoso.
Era un sentimento così forte, così deciso, da non essere più in grado di trattenerlo.