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Autore: BethSand    19/04/2014    1 recensioni
ispirata alla serie tv Scrubs , nasce questa storia che ha come tre protagonisti , separati da altrettante storie differenti , tre medici:le assistenti Nihal e Dubhe e lo specializzando Amhal coinvolti nell’ambiente ospedaliero e divertente , devono ancora apprendere tutto del nuovo mondo che li aspetta. Fan fiction illogica che unisce due storie totalmente diverse!
Genere: Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over, Nonsense | Avvertimenti: Incompiuta
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Varco l’ingresso del “Sacro Cuore di Sheevrar” come ogni mattina. Anche stamani sono arrivata in ritardo e sicuramente riceverò una strigliata dal mio superiore, il dottor Ido, un vero duro. Io, invece, ho rinunciato a usare le maniere cattive dopo il primo giorno di lavoro, perché un'assistente non può permettersi di mettere i piedi in testa ad un medico di ruolo e nemmeno agli infermieri! Detesto essere assistente, vengo trattata come una bambina incapace, i pazienti non si fidano di me e i chirurghi non mi considerano. Tranne uno.
“Nihal, sei in ritardo come al solito” mi dice il dottor Sennar, uno dei pochissimi amici che ho all’interno dell’ospedale. Beato lui. Nonostante la giovane età, è già di ruolo ed è un chirurgo migliore di me, questo è certo.
Lo saluto con un sorriso e lo lascio ai suoi pazienti. Oggi sono pronta ad aprire chiunque mi capiti a tiro con il mio bisturi. “Magari mi tocca una bella laparotomia esplorativa!” penso, tutta contenta. So che può sembrare stupido avere certi pensieri, ma noi chirurghi siamo così: molto competitivi e desiderosi di “squartare” pazienti, per curarli, ovviamente. Spero solo che quello di oggi non rimanga sotto i ferri per colpa mia.
Mi dirigo verso il distributore di camici con la testa fra le nuvole e, non volendo, urto Dubhe, una specializzanda come me, di cui non so praticamente nulla. E’ una tipa introversa, che, dopo il trasferimento del suo amato dottor Sarnek, ha deciso di cambiare specializzazione e frequenta medicina. Dicono che non sopporti vedere i pazienti sbudellati nelle sale operatorie, io invece credo sia perché ne ha spediti un bel po’ all’obitorio, per colpa della sua incapacità. Speriamo che diventi un medico con un po’ di cervello. Le chiedo scusa per averla urtata, ma lei non mi ha nemmeno sentita, troppo occupata a studiare il suo tatuaggio sull’avambraccio destro. “Affari suoi” penso mentre indosso il mio camice verde.
Giro per i corridoi in cerca di Laio, un infermiere alle prime armi che mi sostiene sempre e che si ricorda tutti i miei impegni (le cartelle dei miei pazienti le gestisce lui, figuratevi) Lo trovo a parlare con un paziente particolare, un fammin di nome Vrasta, che, a quanto ho capito, è stato ricoverato per dei problemi neurologici. Laio si era affezionato a lui, e quando aveva del tempo libero lo andava a trovare.
Lo sento parlare sottovoce con il fammin “Certo che non ti passa il mal di testa. Quese pillole sono analgesici, non anal – gesici, vanno prese per bocca
“Splendido” penso, ed entro nella stanza con il sorriso più fasullo del mondo per prelevare il mio infermiere.
“Forza Laio, mettiamoci al lavoro!”
“Buongiorno Nihal! Arrivo subito” esclama entusiasta, mentre rimbocca le coperte a Vrasta.
“Che interventi ho, oggi?” gli chiedo, mentre mi infilo i guanti sterilizzati.
Laio si ferma, a disagio, evitando il mio sguardo.
“Ecco, Nihal, il dottor Ido ha annullato tutti i tuoi interventi. Dice che finchè non metterai la testa a posto non ti farà lavorare” mormora.
Sento una vena pulsarmi nel collo.
“Come si è permesso?” urlo, fuori di me. Cerco quel dannato gnomo in tutti gli angoli dell’ospedale finchè non lo intravedo dal vetro di una sala nella quale sta operando. Ha la mascherina ma si vede chiaramente che sta sogghignando. Maledetto, questa volta si è salvato.
Mi allontano stizzita, non prima di aver gesticolato diverse minacce al dottor Ido “Devo pure chiamarlo dottore!” penso, fuori di me.
Cerco Sennar, ho voglia di sfogarmi con qualcuno che mi capisce, ma purtroppo il primario lo sta presentando a degli specializzandi nuovi, e non posso parlargli. Tra di loro, vedo un ragazzino coi capelli neri che guarda Sennar sognante, come fosse un dio “Mi sa che qualcuno ha appena trovato un mentore” penso divertita.
Mi dirigo verso la sala mensa per riflettere e noto con stupore che l’ospedale è pieno zeppo di specializzandi. “Accipicchia, quando ho iniziato io non eravamo così tanti” Un ragazzo colpisce la mia attenzione: ha lunghi capelli castani e la classica espressione del novellino mentre cerca di stringere amicizia con una collega, una ragazzina dai capelli neri e blu, quasi più strana di me. Che carini. Lei però sembra una timidissima, e non lo degna più di tanto.
Vorrei avvicinarmi a loro, magari per prenderli un po’ in giro o per darmi delle arie, ma vedo avvicinarsi il dottor San, che, come sempre, sbraita ai nuovi arrivati e si dilunga nei suoi terribili monologhi.
“Bah! Quanta spavalderia” dico a Laio “Io, che sono testarda e, lo ammetto, spesso immatura, potrei essere sua nonna”
Decido di tornarmene dal dottor Ido e aspettare come un mastino davanti alla porta della sala operatoria, do un’ultima occhiata ai nuovi arrivati che cercano di mettersi in mostra col primario e mi allontano, con Laio sempre intorno.
 
 
-spazio delle autrici pazzoidi-  Salve a tutti ^^ ecco il secondo capitolo firmato Sand u.u buona lettura ^^
 la citazione in corsivo è tratta direttamente da scrubs, ci stava troppo :') alcuni personaggi sono ispirati alla serie tv in questione, mentre altri sono solo riadattati in un contesto "ospedaliero" (per esempio, chi vi ricorda Amhal? Lo strampalato e sognatore J.D. ovviamente :P )
  
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