Let me know you.
I Mugiwara avevano appena finito di fare
colazione, pronti ad affrontare l’ardua sfida che li attendeva sull’isola di
Dressrosa; tutti si stavano preparando per quel momento, chi cercando di
infondersi coraggio in vista dello scontro contro Do Flamingo ed i suoi
scagnozzi, chi ripassando mentalmente le fasi del piano da attuare.
Nico Robin invece non ne sentiva il bisogno, presa
com’era da un altro pensiero: l’archeologa infatti era intenta ad osservare il
ragazzo affacciato dalla balaustra della Sunny che fissava l’oceano, la mente
persa in chissà quali elucubrazioni.
Tra tutti i presenti sulla nave, lui era senza
dubbi il più misterioso: fin dalla prima volta in cui lo aveva visto, non era
riuscita a decifrare le sue intenzioni, ed ancora adesso non era in grado di
oltrepassare la barriera che celava le sue emozioni al resto del mondo.
La piratessa si soffermò più volte su ogni
dettaglio della sua figura, dai corti capelli neri arruffati dalla brezza
marina, agli occhi scuri ed impenetrabili incorniciati da spesse occhiaie
capaci di rendere quel volto ancor più intrigante; si concentrò sulle esili
mani solitamente guantate, ma che in quella circostanza erano scoperte e
tamburellavano sul legno le dita tatuate.
Robin decise di avvicinarsi al muscoloso ragazzo
per intavolare una breve discussione con lui: era più forte di lei, quando si
trattava di svelare un mistero la mora non riusciva a tirarsi indietro.
Gli si affiancò sulla balaustra, puntando i
cristallini occhi azzurri su un punto indefinito nel cielo: aveva intenzione di
scoprire se si teneva in disparte per via di ciò che li attendeva o se vi era
dell’altro, magari persino della paura.
«Qualcosa
non va?», domandò cauta lei; il filibustiere non sembrò sorpreso dal suo
arrivo, il che lasciò segretamente stupita l’archeologa, abituata com’era a
cogliere impreparate le persone.
Il
ragazzo si limitò a scrollare le spalle e chiudendo gli occhi asserì
inespressivo: «No, semplicemente non condivido la superficialità con cui il tuo
capitano affronta la questione: non si scherza con Do Flamingo …»
Quella
voce così serafica e profonda non fece trasparire alcuna emozione,
insospettendo la mora sempre più: non aveva mai incontrato una persona come
lui, così enigmatica ed affascinante, capace di mantenere il sangue freddo in
situazioni delicate come quella che stavano per affrontare.
Ne
era intrigata, come se si trovasse di fronte ad un Poignee Griffe da
decodificare; voltandosi verso di lui gli sorrise comprensiva e con il tono più
solidale che possedeva gli rispose.
«Conosco
la sensazione, ma vedrai che ti ci abituerai …»; sentendo quelle parole il
bucaniere si girò verso di lei e ricambiando il sorriso le rispose: «Se ci sei
riuscita tu, magari potrò farcela anch’io, ma al momento ho altro a cui pensare».
Così
prese la sua spada e se ne andò, lasciandola sola sul ponte a riflettere: sì,
era decisamente un enigma vivente, per cui non si sarebbe data per vinta e lo
avrebbe risolto ad ogni costo …
Autore:
Chloe R Pendragon.
Titolo:
Let me know you.
Personaggio
principale: Trafalgar Law.
Avvisi:
Missing Moments.