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Autore: AlexRae00    19/04/2014    3 recensioni
Questa sarà l'ultima long della serie. Siamo quindi giunti alla fine, o quasi.
Ringrazio chi mi ha seguito fin ad ora e continua a farlo, sperando che la FF sia all'altezza delle aspettative.
"Il cuore accelerò i propri battiti, facendo temere al mago che lei potesse udirli.
Il desiderio di correre verso di lei e stringerla tra le braccia superò ogni cosa, ma facendosi forza si avvicinò lentamente.
Occhi negli occhi. Rosso nel verde. Jake non potè che perdersi in quello sguardo rubino, più incandescente del fuoco stesso.
Nessun colore sarebbe mai riuscito a rendere perfettamente la sua essenza come quello.
Nessuna tonalità al di fuori di quella avrebbe potuto appartenerle.
Paragonandolo all’azzurro, sfruttato per mascherare quegli occhi, avvertì chiaramente la differenza.
Alexandra era il rosso. Incarnava il fuoco. Ed era tutto ciò che desiderava.
E quando le loro labbra si unirono Jake avvertì quanto tutto fosse perfetto con lei."
Buona lettura. AlexRae00.
Genere: Azione, Fluff, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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- Questa storia fa parte della serie 'Through the years'
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Il buio pesto della stanza fu annullato in un attimo, quando le finestre vennero spalancate, svegliando bruscamente la ventiduenne stesa nel letto.
Un lamento di protesta si levò dalle lenzuola, che furono tirate fino a coprire il capo della giovane.
Il giovane uomo sbuffò divertito, afferrando le coperte e tirandole con forza, scoprendo la sorella che si portò le mani sul viso.
- Pau nooooo..
- Oh si invece ! Alzati pigrona ! Devi andare al bar oggi, a lavorare.
- Ma ho sonno !
 
Paolo scosse il capo moro, sollevando con facilità la ragazza, che spaventandosi si agganciò al fratello. Imbronciata sferrò alcuni pugni sulla schiena di lui, intento a trascinarla giù per le scale, verso la cucina.
Non appena i due apparvero sull’uscio i genitori sorrisero e augurarono il buongiorno, mentre il fratello minore alzava il capo dalla propria colazione per guardarli.
Una risatina sorse spontanea, vedendo Paolo che cercava di mettere a terra quella furia scatenata di sua sorella, intenta a colpirlo ripetutamente sul capo.
E quelle risate fecero ondeggiare i ricci castani del diciottenne, ora occupato a rispondere all’abbraccio affettuoso della maggiore.
-Giorno Mat.
- Giorno sorellona !
- Ehi ! Come mai sei così dolce con lui ? A me non mi hai neanche salutato !
 
In risposta la ragazza tirò fuori la lingua e tornò a coccolare il fratello più piccolo, mentre il povero ragazzo assumeva un broncio bambinesco e si sedeva a tavola.
Dopo poco però un sorriso nacque spontaneo, come ogni volta che osservava la sorella, e ripensando al giorno in cui era piombata nella sua vita, sgranocchiò la sua colazione.
 
 
Il sole illuminava la città, facendo scintillare le finestre dei tanti grattacieli che incombevano nel centro.
Abituata a quella vista chiuse gli occhi e si strinse maggiormente al fratello, che con una sgommata cambiò strada, facendo ridacchiare la minore.
- Sei un pazzo ! Dovrebbero toglierti la patente !
 
La risata cristallina di Paolo venne attutita dal casco nero, mentre con l’ennesima sgommata si fermava dinnanzi ad un bar dalla grande insegna, che recitava “ Titans Bar”.  Accanto alla scritta, il simbolo degli eroi che da anni proteggevano quella città.
La mora scese con un salto dalla moto nera, togliendosi il casco e porgendolo al ragazzo.
Dopodichè afferrò la propria borsa e dopo essersi sistemata i capelli, guardò l’altro negli occhi.
- Grazie Pau ! Ci vediamo !
- Ciao peste !
 
E dopo averli baciato una guancia, si voltò ed entrò nel bar dove lavorava da ormai tre anni.
 
Il locale abbastanza grande ospitava alcuni tavolini e un bancone in legno, mentre su una delle pareti erano appese le foto delle persone a cui quel luogo era stato dedicato.
Le prime cinque vedevano come protagonisti i Teen Titans originali, fondatori del gruppo di eroi mascherati.
Robin, StarFire, Cyborg, BeastBoy e Raven.
All’epoca delle foto poco più che diciottenni, guardavano l’obiettivo con orgoglio.
La sesta, posta al centro e in seconda fila li ritraeva tutti e cinque insieme.
Sui vetri spiccavano inoltre le firme dei cinque membri del gruppo.
Le immagini che attiravano però ogni volta il suo sguardo occupavano la terza fila.
Cinque ragazzi dai tratti simili a quelli dei Titani originari. I neo vigilanti che da alcuni anni sostituivano i primi.
Rain e Astras, figli di Robin e StarFire.
Cyber, unigenito di Cyborg e Bumblebee, ex membro dei Titans East.
E i gemelli. Anim e Darkus, figli di BeastBoy e Raven.
 
I suoi occhi indugiarono sulla foto di quest’ultimo, soffermandosi sui penetranti occhi verde smeraldo appena visibili da sotto il cappuccio nero.
Una cicatrice bianca, più chiara della pelle perlacea del giovane, gli incideva la guancia sinistra, non rovinando però il volto serio del ragazzo.
Un tremito le percorse il corpo, prima che scuotendo il capo riportasse la propria attenzione sui i clienti in attesa della propria ordinazione.
E ignorando il leggero bruciare che avvertiva alla nuca, si rivolse alla clientela.
 
 
 
I colpi echeggiavano all’interno della palestra, dove il giovane uomo si allenava, distraendo la propria mente dai ricordi.
Con uno scatto il mago cambiò però direzione, sferrando un calcio alle proprie spalle, dove, nel punto poco prima occupato solo dal vuoto, sostava una ragazza dai tratti felini.
Afferrata la gamba dell’altro lo tirò verso di sé, colpendolo poco dopo sul petto.
Jake ghignò, prendendo i polsi della gemella e cercando di bloccarle le braccia.
Rapida lei sgusciò via dalla sua presa e arrivata alle spalle del ragazzo, gli afferrò la gola come a soffocarlo.
- Hai vinto..
 
Un sorrisetto di vittoria affiorò sulle labbra di lei, che liberandolo si portò davanti a suo campo visivo.
Il fiato a malapena intaccato da un leggero affanno, sparito poco dopo il cambio di posizione.
- Stai perdendo colpi Darkus ?
- Mi hai colto di sorpresa...
- Sono felice di avere questo primato ! – il tono ironico non scalfì minimamente il fratello, ora intento ad asciugarsi il sudore con un asciugamano.
 
Asia si stiracchiò come un gatto, mostrando i canini affilati, che insieme alle orecchie a punta e agli occhi color ametista, le davano un aspetto selvaggio e affascinante.
Lo sguardo del Logan fu però attirato dalla spalla destra, lasciata scoperta dalla canotta, dove la pelle presentava la cicatrice causata dal fuoco anni or sono.
Una smorfia venne spontanea sul volto del maggiore, che tornando a fissare lo sguardo di lei, assunse la sua solita espressione apatica.
- Guarda che l’ho notato…Non puoi fare una smorfia ogni volta che guardi la mia schiena.. Sono passati cinque anni..
 
Ignorando le sue parole il leader dei Titans si voltò e si diresse verso la porta, respirando con lentezza a causa dei ricordi tornatigli alla mente.
Asia sbuffò infastidita, ringhiando leggermente per la stupidità del fratello, e rapida lo raggiunse, affiancandolo.
- Odio la tua stupida espressione Jacob !
- Non chiamarmi Jacob, Asia.
- Ok… Ma tu cambia espressione ! Non puoi avere sempre quella faccia da idiota !
 
Fermandosi di botto il ragazzo assottigliò gli occhi,fissandoli nello sguardo della sorella.
Lo stesso fece lei, assumendo un’espressione totalmente uguale a quella del gemello.
Come dinnanzi ad uno specchio i due si misero di fronte all’altro, continuando a guardarsi negli occhi, mentre con la mente cercavano di battere l’altro.
Ad un tratto però il contatto venne interrotto dall’arrivo di Astras. I capelli rossi scompigliati e lo sguardo color zaffiro preoccupato.
 
Asia spostò la sua attenzione sul nuovo arrivato e subito gli si avvicinò, stringendogli la mano con forza.
Il mezzo tamaraniano sollevò un sopracciglio, osservando in silenzio l’amico che chiudendo gli occhi si voltò e sollevò il cappuccio.
- Continuerai a comportarti così per sempre..Leader ?
 
La durezza con cui lo apostrofò gli causò un leggero tremito, mascherato dal pesante mantello nero.
Incassando il colpo, il mago non rispose e superandoli arrivò alla fine del corridoio ma prima di svoltare Drake attirò nuovamente la sua attenzione.
- Il passato non lo cancelli.. Le cicatrici restano.. Ma sotto tutta questa freddezza si trova ancora il Jake che conosco… Non vivere nel passato. Guarda il futuro.
 
Asia sorrise dolcemente, stringendo la mano del fidanzato e poggiandosi a lui, mentre il fratello voltava l’angolo trattenendo i ricordi e le emozioni.
La mutaforma sollevò il capo, per perdersi nello sguardo del ragazzo, intento ad osservare ancora il corridoio.
- Non riesce ancora ad andare avanti..
- Lo so…Ma ce la farà… E’ sempre stato il più forte…
 
E così dicendo baciò il capo della ragazza con infinita dolcezza, facendola sorridere.
 
 
Uno scampanellio segnò l’arrivo dell’ennesimo cliente della giornata.
La giovane sbuffò stancamente, prima di avvicinarsi nuovamente al bancone con un sorriso brillante.
- Salve come posso… Mat !
- Ciao sorellona !
 
Davanti a lei il diciottenne sorrideva allegro, irradiando allegria da tutti i pori.
Con una mano la giovane scompigliò i riccioli neri del piccolo di casa Leoni, salutandolo poi con un bacio sulla guancia.
- Come mai qui ?
- Paolo non torna per pranzo oggi. Deve prepararsi per la prossima corsa ! Quindi torniamo a casa insieme..
- Perfetto ! Tra una mezzoretta stacco e andiamo !
 
La discussione fu però interrotta dalla voce squillante della proprietaria, che più allegra del solito si avvicinò ai due fratelli.
- Vai a casa ragazza ! Ti sei data da fare oggi !
- Grazie Miss Carry.. A domani !
 
Presa la borsa e toltasi il grembiule, la giovane salutò i presenti e affiancata da Matteo uscì dal “Titans Bar”, lanciando un’ultima occhiata alla parete occupate dalle foto.
- Allora, com’è andata a scuola ?
 
Guardando la strada, il ragazzo si aggiustò lo zaino sulla spalla, incominciando a raccontare alcuni dettagli della sua giornata.
Il volto sempre luminoso, circondato da riccioli d’ebano, occhi grandi e grigio azzurro, accompagnati da un sorriso brillante e dalle fossette.
I tratti del viso delicati e ancora infantili lo rendevano un ragazzo dal viso angelico.
Perfetti per il carattere dolce e timido che lo contraddistingueva.
- Paolo si sta proprio impegnando, vero ?
- Beh ovvio ! Se vince questa potrà sicuramente partecipare alle nazionali !
- E diventerà un famoso motociclista di prima classe !
 
Entrambi risero, immaginando il fratello intento a comportarsi da vip, dopo aver raggiunto il tanto agognato obiettivo. Diventare motociclista.
 
Chiacchierando i due arrivarono a casa, ed entrati si fiondarono in cucina a causa della fame.
Matteo predispose subito l’occorrente per preparare la pasta, mentre la sorella iniziava a scaldare l’acqua.
Quel giorno sarebbero stati soli, quindi appena fu pronto mangiarono gli spaghetti, guardando alcuni servizi speciali sui vigilanti mascherati di jump-City.
 
Il giornalista parlava dei tempi d’oro in cui vivevano grazie ai giovani eroi, accennando ad alcune vecchie battaglie che avevano messo in difficoltà i giovani e i Titani originari.
Furono mostrate molte foto della prima squadra e altrettante della nuova, lasciando molto spazio per l’intervista finale ai neo Titani, svoltasi pochi giorni prima.
I cinque eroi spiccavano tra la folla di fan e giornalisti, con indosso i loro costumi ormai famosi.
Al centro il leader della squadra restava impassibile, quasi estraneo a tutta la confusione che lo circondava.
Un giornalista prese la parola e da quel momento inziarono le domande.
 
Matteo guardava ammirato gli eroi, bevendosi ogni loro parola, mentre la giovane si concentrava come al solito sul mago dai capelli viola scuro.
La familiarità che provava ogni volta le riscaldò il cuore, mentre nella sua mente apparivano due occhi smeraldo pieni di gioia e amore.
Come erano arrivati, quegli occhi sparirono, lasciandola con un senso di nostalgia mai provato e una grande voglia di piangere.
Alzandosi dalla tavola, si scusò con il fratello e salì in camera sua, sedendosi sul letto ancora sfatto.
 
 
 
Azarath. Metrion. Zinthos.
 Una crepa si formò sul pavimento sotto di lui, mentre con uno sbuffo il mago chiudeva nuovamente gli occhi.
 
Azarath. Metrion. Zinthos.
L’ennesima crepa, accompagnata da un ringhio di frustrazione.
 
Stufo il giovane rimise i piedi per terra, avvicinandosi alla balaustra del balcone, per osservare il sole morente.
Il rosso e l’arancio ad illuminargli il volto e a colorare le acque del mare, ricordandogli il Suo sguardo.
La pelle olivastra e i capelli castano scuro, quasi nero. Il sorriso dolce e triste al tempo stesso. Le labbra rosse e morbide, così perfette assieme alle sue.
Quei ricordi furono però interrotti da altri.
Il rumore assordante di un crollo. La durezza delle pietre che lo dividevano da Lei.
Le sue mani sanguinanti nel tentativo di liberarla. La disperazione e il dolore.
La Sua voce mentre gli diceva di andare via. Mentre gli diceva per l’ultima volta “Ti amo”.
 
Un dolore sordo gli mozzò il fiato, facendolo tornare con violenza alla realtà e costringendolo a spalancare gli occhi.
Le lacrime scesero senza preavviso, bruciandogli il volto come fuoco.
 
Poi una mano gli strinse la spalla e si ritrovò tra le braccia di Asia, a singhiozzare come un bambino, senza trattenersi.  Insultandosi per essersi dimostrato nuovamente vulnerabile.
- Ti sei trattenuto per troppo tempo..
 
Con un singulto anche la ragazza avvertì il dolore del fratello e lo strinse maggiormente, piangendo assieme a lui.
- Scusami…
- Perché ? Per essere stato uno stronzo apatico ? E per avermi allontanata ogni volta che avvertivo il tuo dolore ?
 
Jake affondò il viso nel collo della gemella, cercando quel contato tanto allontanato.
- Per tutto…Ma non riesco ad essere come ero prima…
- Ti manca ancora…E ti mancherà sempre..
 
I due Logan si sedettero sul pavimento, poggiando la schiena contro il muretto, l’uno affianco all’altro.
Le menti in contatto, senza il bisogno di dirsi qualcosa.
Ogni pensiero veniva reso visibile all’altro, senza alcun muro a bloccarlo.
E fu per questo che Asia avvertì con forza un ricordo in particolare, che la colpì per la sua nitidezza.
 
***
Distratto Jake finì contro una ragazza, facendola perdere il gelato e spingendola a terra.
Preoccupato le chiese se andasse tutto bene, per poi presentarsi e porgerle le proprie scuse.
I suoi occhi lo attiravano come calamite, azzurri come il cielo o forse di più.
Ma quel colore sembrava non essere abbastanza per il suo sguardo.
Lo guardava con occhi così profondi da stordirlo. Dietro la dolcezza e l’allegria sembravano celarsi molte più cose, cose che lui voleva scoprire.
 
***
 
Asia visse tutte le sensazione provate dal gemello in quel momento, per poi trovarsi davanti un altro ricordo, più forte del primo.
 
***
 
Il mago fissò Alexandra intensamente, accusando il colpo della ragazza, senza muovere un passo.
La diciassettenne sembrò avvertire più di lui il suo stesso colpo, e tremante strinse i pugni.
- VUOI MORIRE !?
- Senza di te morirei comunque…
- NON E’ VERO ! TU HAI UNA VITA D’AVANTI !
- Non senza di te !
- TU SEI UN TITANS ! DEVI SALVARE GLI UOMINI ! NON GLI ASSASSINI !
- Tu non sei un’assassina…
- Chi te lo dice ?
- Il mio cuore…



Il cuore accelerò i propri battiti, facendo temere al mago che lei potesse udirli.
Il desiderio di correre verso di lei e stringerla tra le braccia superò ogni cosa, ma facendosi forza si avvicinò lentamente.
Occhi negli occhi. Rosso nel verde. Jake non potè che perdersi in quello sguardo rubino, più incandescente del fuoco stesso.
Nessun colore sarebbe mai riuscito a rendere perfettamente la sua essenza come quello.
Nessuna tonalità al di fuori di quella avrebbe potuto appartenerle.
Paragonandolo all’azzurro, sfruttato per mascherare quegli occhi, avvertì chiaramente la differenza.
Alexandra era il rosso. Incarnava il fuoco. Ed era tutto ciò che desiderava.
E quando le loro labbra si unirono Jake avvertì quanto tutto fosse perfetto con lei.
 
***
 
Con un sospiro posò il capo sulla spalla del fratello, ormai libera dai ricordi e dalle sensazioni passate dell’altro.
Non sarebbe mai riuscita a dimenticare l’amore profondo che aveva avvertito.
Così come lui non avrebbe mai smesso di viverlo.
- Credo che nulla riuscirà ad eguagliare…Questo.
- Lei… E’ stata l’unica che sia riuscita a leggermi dentro senza bisogno di incantesimi o poteri… Alexandra è stata la prima ed unica..
- E lo sarà sempre..Vero ?
- Si.
 
Con un sospiro Jake spostò il proprio sguardo verso il cielo ormai scuro, perdendosi nell’osservare le profondità dello spazio.
Alla ricerca di quegli occhi che tanto lo tormentavano e che sapeva non avrebbe più visto.
 
 
 
Quando Paolo tornò a casa trovò solo Matteo e dargli il bentornato e leggermente sorpreso salì le scale, diretto verso la camera della sorella.
Dolcemente aprì la porta, entrando silenziosamente nella stanza da letto.
Subito avvistò la ragazza sul balcone, intenta ad osservare il cielo con sguardo pensieroso, quasi malinconico.
A passo felpato la raggiunse, poggiandosi sulla ringhiera al suo fianco.
- Tutto ok ?
- Oh..Certo. Ero solo stanca..
 
Il maggiore di casa Leoni sollevò un sopracciglio scettico, fissandola con sguardo inquisitorio.
In risposta la mora sorrise e tornò a fissare il cielo stellato.
- Si avvicina..
 
Colto alla sprovvista il ragazzo rimase un attimo in silenzio, per poi voltarsi anche lui a guardare la volta celeste.
Gli occhi blu intenti a fissare gli astri, mentre con la mente tornava alla data a cui la sorella alludeva.
Delicatamente afferrò la mano della ventiduenne, riportando lo sguardo su di lei.
- Sai, a volte avverto una profonda nostalgia…In alcuni momenti desidero davvero poter ricordare…
- E’ normale…Che tu voglia riavere i tuoi ricordi… Forse però è meglio che non ricordi come li hai persi..
 
La mora si voltò, osservandolo con i suoi occhi rossi come il fuoco, mentre la nuca le bruciava leggermente dove si trovava una delle cicatrici più evidenti.
Involontariamente si portò una mano sul segno bianco, nascosto dai lunghi capelli castano scuro.
Paolo sospirò, abbracciando la sorella con dolcezza e ricordando ancora il giorno in cui l’avevano trovata, ferita gravemente, in una radura vicina alla strada.
- Paolo, io non so chi sono..
- Si invece…Sei una Leoni..Sei mia sorella..
 
Allontanandosi delicatamente dall’uomo,  gli sorrise con dolcezza.
- Ma non lo sono sempre stata…Vorrei sapere chi ero prima..
- Sono passati cinque anni e non hai ricordato praticamente nulla della tua vita.. Potresti non ricordare mai..
- Lo so.. Però.. Vorrei davvero sapere chi ero..
“E vorrei sapere cosa significano quegli occhi..Se quel verde smeraldo è lo stesso del leader dei Titani di Jump-city.. Se ho un legame con lui..”
 
Un flash improvviso occupò la mente della ragazza, facendola tornare ad un momento vissuto anni prima.
Un tocco dolce e delicato. Un senso di protezione. La perfezione raggiunta con un bacio. Il calore. Due occhi verde smeraldo. Un sorriso luminoso.
Un nome. Jake.
 
La ragazza afferrò la ringhiera osservando scioccata il vuoto. In pochi attimi aveva vissuto delle sensazioni precedenti. Aveva avvertito il suo passato.
In silenzio riportò lo sguardo al cielo, mentre le sue labbra si incurvavano leggermente verso l’alto.
Avrebbe ricordato.
Sarebbe riuscita a capire chi era.
E intanto che arrivava a questa conclusione Paolo afferrò la sua mano e con dolcezza la condusse a letto.
Stanchissima e ancora scossa affondò il volto nel cuscino e sorridendo ancora si addormentò.
 
Il fratello le sorrise e dopo averle baciato la fronte, le carezzò il capo e si voltò, fermandosi poco prima di uscire, a guardarla.
- Buonanotte Alexandra…
 
Dopodichè si chiuse la porta alle spalle, lasciandola riposare.
 

Scusate il ritardo nell'aggiornamento ma sono in anno di esame e devo studiare ^-^" 
Questo capitolo è di quasi dieci pagine di word quindi mi sento soddisfatta !! Alcune scene dovevano esserci nel capitolo successivo mapreferisco accorciare i tempi.
Ho cercato di essere più realistica possibile e di far comprendere le emozioni dei personaggi alla perfezione, ma non so se ci sono riuscita.
Jake in questi 5 anni è stato per molto uno stronzo apatico e ha allontanato gli altri, soffendo in silenzio e piangendo solo il giorno della morte dello zio e di Alex. Che non è morta !!!!!! Ovvio il Mio personaggio non muore XD Anche se in questa FF ne moriranno un bel po' di persone (muahahahahaha).
Spero vi sia piaciuto ! Appuntamento al prossimo capitolo ! +
Baci AlexRae00 !

Per favore....Recensiteeeeeeeeee !!!!!!

 
  
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