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Autore: AlexRae00    03/03/2014    4 recensioni
Questa sarà l'ultima long della serie. Siamo quindi giunti alla fine, o quasi.
Ringrazio chi mi ha seguito fin ad ora e continua a farlo, sperando che la FF sia all'altezza delle aspettative.
"Il cuore accelerò i propri battiti, facendo temere al mago che lei potesse udirli.
Il desiderio di correre verso di lei e stringerla tra le braccia superò ogni cosa, ma facendosi forza si avvicinò lentamente.
Occhi negli occhi. Rosso nel verde. Jake non potè che perdersi in quello sguardo rubino, più incandescente del fuoco stesso.
Nessun colore sarebbe mai riuscito a rendere perfettamente la sua essenza come quello.
Nessuna tonalità al di fuori di quella avrebbe potuto appartenerle.
Paragonandolo all’azzurro, sfruttato per mascherare quegli occhi, avvertì chiaramente la differenza.
Alexandra era il rosso. Incarnava il fuoco. Ed era tutto ciò che desiderava.
E quando le loro labbra si unirono Jake avvertì quanto tutto fosse perfetto con lei."
Buona lettura. AlexRae00.
Genere: Azione, Fluff, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Through the years'
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Salve a tutti !!! So che speravate di esservi liberati di me ! Ma non è così !! Questa sarà l'ultima tappa dell'avventura che la mia mente malata ha ideato. Preparatevi a soffrire mooooolto muahahhaha ! Si perchè non si può avere il lieto fine senza aver sofferto ! Sempre se il lieto fine arriverà alla conclusione.  
 Per chi non ricordasse nella precedente storia cosa è successo ecco un riassunto. Dopodichè buona lttura !

I nuovi Teen Titans, figli dei primi titani, si trovano ad affrontare un vecchio nemico dei Titans e due nuovi arrivati. L'amore si mischia al dovere e Jake (figlio di BiBi e Rae) si innamora della persona sbagliata, o forse no. 
Shadow (fratello di Raven) si scopre un traditore, anche se per una buona causa e alla fine, dopo aver svelato la verità sulle proprie azione viene ucciso.
I titans passano il testimone, decidendo di lasciare il campo ai ragazzi non più Teen, che vanno a sconfiggere Slado per salvare Alex (sua figlia e ragazza di jake) e evitare catastrofici eventi. Così scoprono la verità sulla vita della ragazza e del suo amico, discepolo di Slado, e del suddetto cattivo.
Alla fine a causa della lotta finale un crollo blocca la strada ad Alex e Ethan (amico e discepolo del padre che ha perso la ragione anni addiettro)  così Jake è costretto a portare all'esterno Slado lasciando indietro il suo amore, che a causa del successivo crollo perde la vita.
I figli sono Asia e Jake Logan (Anim e Darkus), Drake e Denise Grayson (Astras e Rain)  e Michael Stone (Cyber). 

********
Si dice che ogni persona quando nasce, porta un filo rosso legato al mignolo della mano sinistra.
Seguendo questo filo, si potrà trovare la persona che ne porta l'altra estremità legata al proprio mignolo:
essa è la persona cui siamo destinati, il nostro unico e vero amore, la nostra anima gemella.

Le due persone così unite, prima o poi, nel corso della loro vita, saranno destinate ad incontrarsi,
e non importa il tempo che dovrà trascorrere prima che ciò avvenga,
o la distanza che le separa, perché quel filo che le unisce non si spezzerà mai,
e nessun evento o azione o persona potrà impedire loro di trovarsi, conoscersi e in fine.. innamorarsi.


 
 
 
C’è stato un tempo, in cui Jake credeva che il sole sarebbe sempre tornato a splendere. Un tempo, in cui per quanto le difficoltà gli impedissero di proseguire il cammino si sarebbe sempre rialzato.
C’è stato un tempo, in cui Jake sorrideva e adempiva al suo dovere di leader con gioia, perché nulla avrebbe potuto distruggere ciò in cui credeva.
Ma un giorno qualcuno gli strappò il cuore a metà, e lui rimase fermo mentre il mondo intorno a lui andava avanti, come se nulla fosse successo.
E per quanto cercasse di credere che il suo sole sarebbe tornato a splendere nel cielo, non ci riuscì, e decise di chiudere il suo cuore sanguinante in una stanza dentro di sè.  Ignorando i sentimenti che ribollivano e cercavano invano di uscire allo scoperto. Anche se lui non immaginava minimamente, che a breve si sarebbe trovato faccia a faccia con il suo più grande sogno, o forse incubo.
 
 
 
 
L’unico rumore udibile era il ticchettio insistente della pioggia, che cadeva all’esterno bagnando la finestra.
Il ragazzo guardò il cielo con occhi vacui e accarezzò il vetro freddo con la mano, per poi poggiarvi la fronte, chiudendo intanto gli occhi che lentamente si facevano lucidi.
Si portò una mano al viso sfregandosi con forza le guance umide a causa delle lacrime, e quando quelle piccole gocce salate smisero di cadere, il giovane abbassò il capo sedendosi sul davanzale.
Un brivido percorse la schiena del giovane uomo, con la fronte posata contro il vetro freddo della finestra.
Un espressione seria e cupa a coronarne ora il volto, intento a perdersi nei ricordi legati a quel giorno tanto odiato.
Il ticchettio delle gocce di pioggia era l’unica cosa che gli impediva di perdersi completamente tra le proprie memorie.
Lentamente si portò una mano alla testa, chiudendo intanto gli occhi smeraldo, pieni della tristezza che aveva deciso di chiudere dentro di sé.
Ad un tratto qualcuno bussò alla porta, entrando poco dopo nella camera del Titans dai capelli viola.
Sulla soglia si stagliò la figura slanciata di Denise, vestita con abiti nero pece, come i suoi capelli lunghi fino alle spalle. Il volto lasciato libero dalla maschera che solitamente portava, gli occhi verde brillante pieni di tristezza e la pelle chiara come quella del padre.
- Dobbiamo andare…
 
Il ragazzo alzò il capo  incrociando gli occhi di lei, e dopo alcuni secondi si alzò senza emettere alcun rumore. Seguì la corvina che con lo sguardo fisso sul terreno scese fino alla base della torre, raggiungendo un folto gruppo di persone, che alla vista del giovane si incupì.
- Ehi Denny…Vieni…- un ragazzo più alto degli altri invitò la giovane a raggiungerlo e quest’ultima, dopo aver dato una fugace occhiata all’altro, si avvicinò al castano rifugiandosi tra le sue braccia.
 
Con la pioggia che gli bagnava il volto, il ragazzo varcò il cancello in ferro battuto, dinnanzi a lui, e con passo leggero raggiunse il resto del gruppo, fermo davanti ad una tomba color perla che riportava la foto di un uomo dall’espressione sorridente.
Chinata su quella lapide, una donna piangeva silenziosamente, accarezzando l’immagine e le scritte sotto incise con delicatezza e dolcezza, come se la persona in essa raffigurata potesse avvertire quel tocco leggero anche dopo la sua scomparsa.
Il giovane voltò il capo chiudendo gli occhi con forza, mentre le gocce di pioggia scorrevano sulle sue ciglia segnandogli il volto.
Si portò una mano al petto e dopo alcuni attimi di completa immobilità chinò il capo allontanandosi dal gruppo, per fermarsi di fronte ad una tomba bianca senza nessuna foto, con solo una scritta, un nome, inciso sulla superficie.
 
La pioggia si intensificò costringendo il folto gruppo a tornare indietro, ma il ragazzo rimase e si inginocchiò sulla terra bagnata non emettendo alcun suono, ignorando le voci delle altre persone e lo scrosciare dell’acqua che lo aveva ormai completamente inzuppato, facendolo  rabbrividire per il freddo che gli aveva congelato le ossa.
- Cinque anni….
 
Socchiuse ancora le labbra cercando di dire altro ma le parole non uscirono, e il ragazzo richiuse la bocca con forza, per poi colpire con insistenza il terreno fino a graffiarsi la pelle perlacea delle mani e a sporcarla di terra.
Con rabbia si rialzò e stringendo i pugni fino a graffiarsi i palmi si voltò, raggiungendo il resto del gruppo che in silenzio lo attendeva, conscio del dolore che il ragazzo provava e che con tutte le sue forza tentava di nascondere e rinchiudere dentro di sé.
 
Una ragazza dagli occhi di un singolare viola si avvicinò a lui e gli sfiorò la spalla, ritraendosi subito dopo come se si fosse scottata.
Aprì la bocca cercando delle parole per consolarlo ma non sapendo cosa dire la richiuse, e l’unica cosa che fece fu raggiungerlo e stringergli la mano con forza, stretta che però non fu ricambiata.
- Mi dispiace…- il ragazzo la guardò con la coda dell’occhio e dopo aver abbassato il capo le strinse leggermente la mano per poi allontanarsi, diretto verso la torre.
 
La pioggia cadeva ancora, e come quella stessa mattina il giovane dagli occhi di giada continuava ad osservare il paesaggio.
Ad un tratto il ragazzo avvertì la presenza di qualcuno dietro alla sua porta, e sospirando mosse la mano destra; la porta venne avvolta da un fascio di magia nera e si aprì, mostrando così la persona da essa celata che con sguardo stanco addolorato osservava il ragazzo ora in piedi dinnanzi a lei.
- Come stai… Jake ?
 
Il mago voltò appena il capo per poter guardare la donna che con delicatezza si sedette al suo fianco e gli posò una mano sui capelli, accarezzando amorevolmente quei crini viola scuro, quasi nero, tanto simili ai suoi.
- Jake… Mi dispiace tanto…
 
Il Titans si alzò di scatto voltandosi verso l’azarathiana che sorpresa rimase con la mano a mezz’aria per alcuni secondi, mano che lentamente arrivò a posarsi sulla pietra fredda del davanzale, nel punto in cui poco prima sedeva il figlio.
Jake strinse per l’ennesima volta i pugni mentre ancora una volta le lacrime cadevano dai suoi occhi, degli occhi spenti e vuoti.
- SMETTETELA ! Dovete piantarla di dire che vi dispiace ! Il vostro dispiacere non cambierà le cose !!
 
Raven abbassò la testa non riuscendo a guardare il ragazzo negli occhi, e rimase in silenzio, non sapendo come aiutare quel figlio che tanto soffriva.
- SONO PASSATI 5 ANNI ! 5 ANNI DALLA LORO… DALLA LORO MORTE ! E IO NON RIESCO A SMETTERE DI PENSARE CHE SIA COLPA MIA !
 
A quelle parole l’ex Titans drizzò di scatto il capo e si alzò in piedi anche lei, fronteggiando il giovane eroe che spaventato indietreggiò, mentre gli occhi della madre si accendevano di sofferenza, brillando come pietre preziose.
- Non dirlo mai più… Jacob Mark Logan guardami negli occhi e promettimi di non pensare mai più una cosa simile… Quel giorno di 5 anni fa abbiamo perso delle persone importanti a causa del piano folle di un pazzo ! Ok !? – La voce modulata e dura di Rachel portò il ragazzo a chinare il volto, ma appena Raven perse il contatto con gli occhi del figlio, delicatamente lo costrinse a rialzare lo sguardo.
 
- Jake… Io so quanto tu amavi…No… Io so quanto tu AMI quella ragazza… Quel giorno non hai potuto fare altrimenti, non avevi forze e lei lo sapeva… E’ stata lei stessa a dirtelo…
 
***
- Vai…
- Mi dispiace…
- Non hai colpa…e adesso vai…
- Io tornerò…
- Sarebbe inutile…
- NO ! Farò in tempo…vedrai…
- Jaky…ti amo…
- Anche io Alex…
- Ti prego vai…

 
***
 
Il mago serrò le palpebre, ricordando quando era stato costretto a dirle addio e inevitabilmente le lacrime aumentarono, venendo seguite poco dopo dai singhiozzi disperati e dalle urla di dolore che il giovane, per molto tempo, aveva trattenuto dentro di sé.
Raven sorrise mentre anche dai suoi occhi color ametista scendevano alcune piccole gocce salate, e accarezzando il volto del figlio lo strinse forte, cercando di fargli capire che lei... Anzi che loro, tutta la famiglia, erano a lui vicini.
- Tranquillo piccolo mio…
 
 
****
Non dirò molto solo.. che ne pensate ? Attendo recensioni ! 
Baci AlexRae00  
  
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