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Autore: ThePrettyParawhore    19/04/2014    0 recensioni
"Ah Jackie, chi era la ragazza che stava con te prima?" chiese Alex. "Ti avevo detto che i miei avrebbero preso una bambina in affidamento, no?" L'altro annuì. "Beh, lei è la bambina." continuò Jack. "Per quella bambina potrei diventare pedofilo." esclamò Rian, appoggiato al suo armadietto. "Hei! Guarda che è di mia sorella che stai parlando!" rispose indignato il moro. Rian fece spallucce. "Comunque dovreste conoscerla, vi piacerebbe. Ascolta la nostra musica."
[TAYLEX] no jalex. ATL ft. Tay Jardine
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alex Gaskarth, Altri, Jack Barakat, Rian Dawson, Zack Merrick
Note: AU, Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
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La cena fu il momento per affrontare davvero la nuova famiglia. Un conto era passare il pomeriggio a chiacchierare con Jack, un altro era trovarsi tutti seduti a tavola facendo finta di essere una famiglia normale. I due adulti la tempestarono di domande sulle sue vecchie famiglie, sulla vita all’orfanotrofio. Lei rispondeva sempre, con la massima educazione. Tay gustò ogni boccone nel suo piatto con piacere. Non mangiava un pasto decente da mesi, cioè da quando i suoi vecchi genitori adottivi avevano deciso di rispedirla indietro perché avevano finalmente avuto un figlio loro, e poi la signora Barakat cucinava benissimo. Dopo cena salirono tutti i camera di Tay, e Jack le porse uno zaino con i libri già pronti per il giorno dopo. Ah già, quel lunedì sarebbe stato il primo giorno alla nuova scuola, la stessa di Jack. “Io e te seguiremo qualche corso insieme?” chiese al ragazzo sbirciando i libri nello zaino semi-aperto. “Dì un po’, mi hai preso per un ragazzino?” rispose Jack, fingendosi offeso. Tay sembrò confusa “Non hai quindici anni come me?”. L’altro assunse un’aria di superiorità, “Ne ho sedici.” Proclamò solenne. Tay scoppiò a ridere, si portavano solo un anno e lui si credeva un adulto. "Bene" disse infine lui posandole una mano sulla coscia "ora andiamo a nanna, ci vediamo domani...sorellina." Il suo sorriso le scaldò il cuore. "Buonanotte." rispose lei in un soffio. Si addormentò presto, stretta nelle coperte morbide e profumate, che sapevano di casa. Forse quella era davvero la volta buona, forse Jack non l'avrebbe lasciata andare tanto facilmente. I suoi occhi si chiusero mentre il suo cuore si riempiva si speranza. 

Jack scese in cucina in mutande, dimenticandosi della nuova ragazza arrivata il giorno prima. Quando entrò trovo una Taylor che saltava freneticamente davanti alla dispensa, nel disperato tentativo di prendere i biscotti dallo scaffale più alto. Non si accorse di lui, spostò una sedia e vi si arrampicò per raggiungere la sua agognata colazione. Ora dava le spalle a Jack, che notò quanto fosse bello il fisico della ragazza, ben visibile da sotto i cortissimi pantaloncini aderenti e la canotta leggera che lei usava come pigiama. La sedia tremò e il ragazzo vide Tay barcollare. "Hei, hei... attenta!" Jack si precipitò a riprendere Tay prima che cadesse a terra. La Jardine si ritrovò stretta tra le braccia del ragazzo. "Oddio, grazie Jack!" lui la lasciò andare. "Ora mi devi un favore." disse facendole l'occhiolino. "Jack?" la ragazza lo fissava e rideva. "Cosa?" chiese lui, e aggrottò le sopracciglia senza capire. "Sei in mutande. Mutande di batman." scnadì bene il nome del supereroe. Barakat guardò in basso. "Oh merda!" sussurrò,arrossendo.  Jack e Tay si sedettero e fecero colazione da soli, uno di fronte all'altra, perché i genitori erano usciti molto presto per lavoro. "Non mangi?" chiese lui, notando la tazza di latte ancora piena della sorella. "Sì...sono solo..un po' in ansia. Sai, per la cosa della nuova scuola." balbettò lei. Lui alzò le sopracciglia, sorpreso. Non aveva pensato a come dovesse sentirsi Tay, nuova famiglia, nuova scuola. "Tranquilla, ci sarò io con te. Ti aiuterò a fare amicizia, ti spiegherò come funzionano le cose... sono o non sono il tuo fratello maggiore?" lei sorrise sotto i baffi. "Prenderemo il bus per i primi giorni, così imparerai dove scendere e salire nel caso io dovessi ammalarmi e tu dovessi andare a scuola da sola." Uao, che fratello premuroso. Tay non era abituata a ricevere attenzioni, nessuno si era mai interessato davvero a lei, e dovette ammettere che quella sensazione le piaceva. Andarono in bagno a turno, poi si chiusero nelle rispettive camere per prepararsi. 

Qualcuno bussò alla porta di Jack, che aveva appena finito di indossare i suoi amati jeans attillati. "Avanti!" si trovò davanti Taylor, con indosso dei pantaloni kaki attillatissimi e soltanto un reggiseno di pizzo nero. Il viso di Jack si aprì in un'espressione di massima sorpresa, e pregò che il suo piccolo amico non reagisse alla vista che gli si parava davanti. "Hai una maglia dei Blink?" chiese lei candida, con la voce ancora impastata dal sonno. Lui annuì. Degludì nervoso e si girò verso l'armadio. Ci restò circa dieci minuti, più per aspettare che la sua erezione passasse senza farlo notare a Tay che per cercare la maglietta. Le porse una t-shirt nera con il simbolo dei blink stampato in bianco, evitando di guardare la ragazza. Indossò la maglietta che le stava decisamente troppo larga (lunga più che altro) e si guardò allo specchio soddisfatta. "Grazie!" diede un bacio sulla guancia a Jack e tornò in camera sua. Il moro restò seduto sul letto, sorridendo in modo ebete. 
  
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