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Autore: Always_Potter    19/04/2014    2 recensioni
Uno sguardo al Natale di Ginny Weasley durante il primo anno di Harry: Ginny passa le vacanze natalizie dal fratello Charlie e ancora non ha dimenticato il ragazzino magro con gli occhi verdi che ha visto a King's Cross.
Così, anche fra draghi, gufi malandati e una madre apprensiva, Ginny non riesce a impedirsi di pensare al giovane maghetto che, pochi mesi prima, le aveva gà rubato il suo giovane cuore, senza saperlo...
[...]
Ginny arrossì violentemente a quel nome: era tanto, stranamente, che non pensava a Harry (o meglio non lo sentiva chiaramente nominare, quindi non poteva semplicemente soffocare quel nome negli abissi della mente) da un po’ di tempo, ma a risentirlo si rivide davanti quegl’occhi di un verde brillante ma chiaro, con i capelli corvini un po’ dappertutto e la voce gentile.
Charlie notò il rossore comparso sulle guance della sorellina, ma si limitò a sorridere
[...]
“Sembrano i suoi occhi” pensò per un attimo prima di scivolare nel sonno “e quello i suoi capelli corvini…Buon Anno Nuovo anche a te Harry Potter”.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Arthur Weasley, Charlie Weasley, Ginny Weasley, Molly Weasley
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Capitolo 1- Puzzi di drago
Buon anno nuovo, Harry Potter
- Charlie!-
- Ciao sorellina! Ehi piano così mi soffochi!-
- Oh Charlie come stai! Sei tutto intero?- chiese con ansia la signora Weasley
- Sì ma', tutto bene...-
- Tagli? Lividi? Cosa c’è sotto quel dittamo?-
- Mi sono solo scottato un pochino non è nien...-
- Charlie dovresti stare più attento! -
- Mamma sono draghi, non ci posso fare niente e...-
- Oh ma Charlie sei così magro e...-
Charlie rinunciò a convincere la madre che stava bene, e salutò il padre mentre lei continuava a controllargli i tagli, dicendo con un sorriso che era bravo con le creature magiche ma quanto ai medicamenti...
- Allora pa'? Come va al lavoro? E Ron? Si è più fatto sentire?-
- Oh tutto bene, Ron scrive abbastanza spesso, dice che c’è tanta roba complicata ma gli piace, odia Piton, detesta Trasfigurazione...-
- Ahah, non mi sorprende!-
- Charlie sai che puzzi tremendamente, come di...-
- Drago?- suggerì ridacchiando Ginny facendo ridere anche il fratello e guadagnandosi un'occhiata di sbieco dalla madre.
- Comunque riceviamo più lettere da Fred e George...- continuò il signor Weasley
- Diciamo più che altro dalla McGranitt per Fred e George!- commentò scuotendo la testa la signora Weasley
- Ed è amico di Harry Potter! - intervenne Ginny, sicura di stupire il fratello maggiore
E infatti Charlie rimase a bocca aperta - Q...quell'Harry Potter?-
- E quanti ne conosci?!- disse Ginny ridendo dell'espressione del fratello
- Wow... Beh, com'è?-
- Ron dice che è molto simpatico, abita con dei babbani davvero antipatici, è rimasto a scuola anche lui per le vacanze, povero ragazzo...-
- Ahah, fosse per te lo adotteresti mamma!- esclamò con un ghigno Charlie
- Non è vero! Solo mi preoccupo per lui, doveva essere così solo...-
- Lo era mamma! Ora rilassati, vi porto a vedere vedere i draghi!- esclamò con una strizzati a d'occhio, mentre Ginny scoppiava a ridere per l'espressione tutt'altro che rilassata della signora Weasley.
***
- Arthur, Charlie, state ATTENTI!- strillò la signora Weasley
- Mamma calmati, lo faccio tutti i giorni!-
- Oh dai mamma posso avvicinarmi anch'io?!-
- Assolutamente no Ginny! Quelli sono draghi!-
- Oh andiamo mamma, è una cosa sicura...-
- Oh, ma siamo troppo vicini...-
- Mamma, siamo al triplo della fiammata del drago più vicino, è già tanto se riusciamo a vederli i draghi, figurati a scottarci... E poi è periodo di letargo, emettono fiamme solo per scaldarsi di notte-
Alla fine Charlie Weasley convinse la madre ad avvicinarsi e, dopo che lui e il resto della sua squadra ebbero lanciato un potente Sortilegio Scudo, portò la famiglia ad accarezzare un drago, un Dorsorugoso di Norvegia, nero come la pece, col la speciale caratteristica del dorso privo di spine, aculei o affilati ossi dentellati: aveva tuttavia una robusta copertura di squame sovrapposte che gli facevano meritare il nome di “Dorsorugoso”; Ginny era letteralmente elettrizzata, abbracciò persino l'enorme collo in cui si sentiva passare, come un fiume, il potente e profondo respiro del drago addormentato "Persino la mamma ha gli occhi spalancati" pensò Ginny guardando la mamma "anche se forse è ancora un po' per la paura".
Mentre madre e figlia accarezzavano l'enorme Dorsorugoso di Norvegia, Charlie faceva vedere al padre tutte le specie di drago che si trovavano in quella valle - Quello laggiù è un Petardo Cinese...questo è un Grugnolungo Portoghese...oh, quelli lì piccoli sono una nuova colonia, trasferita da poco, dei Dentivipera Peruviani, sgorbi ma letali, basta un graffio e...- Charlie si interruppe e cambiò rapidamente drago vedendo lo sguardo preoccupato della madre - Ehm, cioè, quello è un Gallese Comune e...ehm...è abbastanza, ehm, docile... E quello è uno Sbuffo Islandese, una nuova razza sapete? Cioè deve essere nato da un incrocio tra il Petardo e un Dorsorugoso covato nei vulcani islandesi, è strano ma forte...quando starnutisce però manda all'aria metà dell'accampamento, così gli abbiamo fatto un Incanto Antistarnuto, c'è l'ha consigliato un amico che studia draghi altrettanto peric... Cioè, ehm, interessanti...- si corresse cogliendo l'occhiata d'avvertimento del padre.
- Charlie, mi spiegheresti perché siamo in Romania e non c'è neanche un drago del posto ma vengono tutti da mezzomondo?- chiese Ginny mentre s'incamminavano verso la tenda di Charlie
- Oh, beh, i draghi si adattano facilmente, la maggior parte almeno, così si spostano anche più volte in pochi anni, il tempo di trovare i compagni e crescere i piccoli: qui abbiamo molti piccoli, questo posto sembra piacere alle madri in cova... E poi c'è ne sono parecchi di queste parti...eccoli là! I Lungocorni Rumeni!-
Mentre il signor Weasley chiedeva informazioni riguardo alle misure Anti-Babbani, la signora Weasley fu colta da un nuovo dubbio - Ehm...Charlie?-
- Sì ma'?-
- È...ecco...sicuro vivere in questo accampamento? Cioè è così vicino a quei bestioni...-
- Mamma tranquilla, ci sono potenti Sortilegi Scudo che vengono rinnovati spesso, soprattutto quando i draghi sono svegli e in periodi più attivi...beh, praticamente sempre se non quando sono in letargo... E poi, durante la cova, le madri diventano più aggressive e allontaniamo l'accampamento, a distanza di sicurezza-
Arrivati al suddetto accampamento, Charlie li guidò attraverso il labirinto di tende da cui sbucavano altri suoi colleghi e amici, che lo salutavano allegri e a volte si fermavano a fare quattro chiacchiere; finalmente arrivarono a una tenda da campeggio abbastanza grandina, fatta a cupola e di tela robusta, e vi entrarono in fila indiana.
- Wow, Charlie! L'hai trasformata in una casa a tutti gli effetti!- esclamò Ginny stupita: difatti la tenda era stata regalata al fratello da parte di tutta la famiglia, dopo che la signora Weasley si era rassegnata: se il suo Charlie doveva proprio andare a lavorare in quel posto, con quei cosi e in un accampamento sovraffollato, almeno avrebbe avuto una "casa" decente!
- Beh, ormai vivo qui da un po', non potevo continuare a tenere questo posto come fosse da sbaraccare un momento all'altro...- a quell'osservazione, la signora Weasley fece una faccia del tipo "Beh, potresti anche farlo...".
- Comunque per essere arrivato qui da pochi mesi ti sei ambientato bene vedo. Allora, com’è vivere qui? Non è strano non essere a Hogwarts?- chiese il signor Weasley.
Intanto Ginny esplorava ammirata l'interno della tenda che, come tutte le tende magiche, era ben più grande di quanto sembrasse: ai lati della stanza c’erano due porte, una portava al bagno e una alla camera di Charlie; la parte principale era un semplice salottino, con un paio di divani comodi, un tavolino e, la parte più impressionante, una libreria alta e stracarica, che sembrava sul punto di cedere da un momento all'altro sotto l'enorme peso; questo non era tanto a dei libri, quanto ai "soprammobili": artigli di drago, squame iridescenti, pezzi d'uovo di drago, decine di foto che salutavano allegre (la maggior parte con degli sputa fuoco come sfondo), aculei e spesse spine lucide, riproduzioni in scala di draghi (alcune grandi come colibrì, altre come gatti), ciotoline piene di dittamo o altre erbe curative, ecc.
Questo però non distoglieva l’attenzione dalla stravagante raccolta di libri (ok, non tanto strana per un posto del genere): copertine in pelle di drago, pagine anti-fuoco, Incantesimi Immangiabile, titoli come “Infusi e Tisane per Draghi”, “L’Arte della Cura di Draghi Selvatici che NON Vogliono Essere Curati”, “Fiamme, Sbuffi e Sbadigli, i migliori incantesimi anti-scottatura” e “Vita, Morte e Ferite del più geniale Domatore di Draghi del Secolo”. Ginny, curiosissima, ne prese uno e lo sfogliò: subito ne uscì un poderoso ruggito che la fece trasalire e tentò disperatamente di chiudere il libro, che però a quanto pare era cocciuto come i draghi di cui parlava; Charlie, con un sorriso che si allargava sul volto, le prese il libro dalle mani e lo chiuse con un gesto secco –Ahah, vedo che ha preso anche te alla sprovvista! Io la prima volta quasi me la sono fatta addosso pensando che fosse un drago vero che tentava di radere al suolo il campo!-
Dopo che Charlie le ebbe consigliato di giocare con i modellini dei draghi ("Sai, sono davvero tipo quelli veri, ti si affezionano anche, ma sono davvero tanto simili: una volta uno mi ha morso! Perciò stai attenta se no mamma mi uccide!), la signora Weasley (dopo essersi assicurata non del tutto che quei cosi in scala fossero davvero non pericolosi) si preoccupò di chiedere cosa si mangiava quella sera, se voleva che preparasse lei, se…
-Ma no mamma! Non ti faccio certo disturbare, prendila come una vacanza, possiamo ordinare qualcosa alla “MetropolvereFastEveryFood”, è molto…- Charlie Weasley ammutolì di botto sotto lo sguardo di sua madre: sembrava vi ardesse dell’Ardemonio, pronto ad arrostirlo.
-Ehm…cioè, certo mamma, grazie- lo sguardo si raddolcì un poco.
“Incredibile” pensò Ginny “è già maggiorenne eppure trema ancora sotto lo sguardo della mamma, ahahah!”
***
Qualche giorno dopo, la signora Weasley sferruzzava tre o quattro maglioni insieme, dirigendo le quattro coppie di ferri come un direttore d’orchestra e, se perdeva il filo (ok, pessima scelta di parole), con uno sfarfallio di bacchetta disfaceva il punto fatto male; ma lo svantaggio di quell’Incanto Proteus era che, per non interrompere e quindi dover rifare l’incantesimo, se c’era da tornare sui propri passi lo bisognava fare con tutti i maglioni. Osservandola in quei momenti, si sarebbe potuto capire che, in effetti, la magia non facilitava completamente le cose.
In effetti quel giorno si erano succeduti una serie di quei momenti: la signora Weasley, leggermente contrariata, muoveva la bacchetta a una velocità impressionante per recuperare il lavoro perso.
In disparte, sulla soglia della sala, Charlie e Ginny Weasley fissavano la madre, scambiandosi uno sguardo d’intesa –Fa paura in questi momenti, eh?-
-Già, anche perché anche normalmente non è il caso di avvicinarsi o stressarla troppo quando fa i maglioni di Natale, perché si rischia di beccare uno di quegl’aghi nell’occhio, quando poi sbaglia…-
- Si salvi chi può!- concluse Ginny
-E’ per questo che non le regalo mai (e nessuno lo dovrà mai fare)altri ferri: se si mettesse a sferruzzare tutti i maglioni che vorrebbe insieme le verrebbe una crisi isterica senza precedenti!- disse Charlie facendola ridere.
Ginny poi, notando i draghetti vicini alla madre, chiese –Ehm, Charlie…non pensi sia il caso di allontanare i tuoi adorati e perfettissimi modellini sputafuoco dalla mamma?-
- Beh, ti dirò, in effetti all’inizio ero anch’io preoccupato per la loro incolumità, ma poi mi sono reso conto che hanno capito anche loro la storia: le stanno religiosamente ad almeno un metro e mezzo/due di distanza!-
Ginny scoppiò a ridere, immaginando uno dei draghetti inseguiti dalla mamma inferocita.
-Beh, io direi di seguire l’esempio dei miei modellini; inoltre, essendo esseri umani, sarebbe meglio allungare le distanze…ad esempio fuori di qui!-
-Ok, raggiungiamo papà alla Gufiera-

In realtà la Gufiera non era altro che un piccolo circolo di alberi pieni di fessure e buchi adatti ad ospitare i rapaci notturni degli abitanti del campo. Lì fratello e sorella trovarono il padre intento a legare una lettera ad un gufo recalcitrante –Papà, ti sembra…ehm…saggio mandare Errol in un qualsiasi posto che non sia l’albero accanto a lui-
Arthur Weasley si voltò verso i figli con una risata –Beh, è vecchio ma persevera, si offende se non gli do un incarico per un po’ di tempo, giusto Errol?- chiese al vecchio gufo, che gli becchettò affettuosamente un dito
-Ma papà- intervenne Ginny - perché allora sta cercando di scappare invece che farsi dare la lettera?-
-Perché – spiegò lui con un sorriso – ho trovato il modo per non farlo attentare alla sua vita per un bel po’ di tempo: non vorrà più portare lettere per un mese o due… mando una lettera a un collega del Ministero: deve assolutamente vedere quegli appunti che ho preso sugli Incanti Anti-Incanto che usano qui!-
Ginny e Charlie scoppiarono fragorosamente a ridere, mentre Errol si arrendeva e partiva alla volta di Ministero della Magia, Inghilterra, Parecchi Stati Più A Nord-Ovest, Morte Sicura di Errol.
-E poi succederà come le altre volte, lo aiuteranno a metà strada dei gufi postali di quei misericordiosi delle poste magiche lungo il cammino…l’altra volta ce l’hanno rispedito indietro con un paio di barbagianni e un biglietto “Le consigliamo vivamente di mandare in pensione questo vecchio gufo, è già tanto se non si addormenta mentre vola e non tutti mandano i propri gufi momentaneamente a riposo ad aiutare la palla di piume che ha sbattuto contro alla finestra” –
Quando ebbero finito di ridere, Charlie li guidò nuovamente attraverso quello strambo e affollatissimo campeggio per andare a gustarsi i manicaretti della signora Weasley.
–Sai Charlie- disse il signor Weasley – se non avessi assistito coi miei occhi all’ennesima disfatta dell’Inghilterra l’anno scorso, penserei di essere in un campeggio della Coppa del Mondo di Quidditch!-
-Già, dillo a me! Non sai quante volte mi sono perso le prime settimane: alla fine sono passato alla Materializzazione se no continuavo a entrare nel campo cercando la mia tenda e uscivo dall’altra parte senza averla trovata!-
- Ma, quindi la prossima Coppa del Mondo sarà…- iniziò Ginny
- Quando tu sarai al terzo anno di Hogwarts, Ron al quarto, i gemelli al sesto e Percy al lavoro…-
- Già, penso proprio che finirà al Ministero della Magia, foss’anche a costo di fare venti colloqui al giorno - commentò suo padre con un sorriso: sapeva quanto era ambizioso suo figlio.
- Comunque inizia già a informarti per i biglietti pa’, vanno a ruba in un attimo e magari Ron vorrà portare anche Harry Potter- si raccomandò Charlie.
Ginny arrossì violentemente a quel nome: era tanto, stranamente, che non pensava a Harry (o meglio non lo sentiva chiaramente nominare, quindi non poteva semplicemente soffocare quel nome negli abissi del cervello) da un po’ di tempo, ma a risentirlo si rivide davanti quegl’occhi di un verde brillante ma chiaro, con i capelli corvini un po’ dappertutto e la voce gentile.
Charlie notò il rossore comparso sulle guance della sorellina, ma si limitò a sorridere e non disse niente.
Quando finalmente varcarono la soglia della tenda furono investiti da tre cose, nello specifico:
un profumo da far venire l’acquolina in bocca, e fin qui tutto bene
un modellino di drago in fuga ingarbugliato, apparentemente, in un groviglio di lana, un po’ strano
la signora Weasley che, con la bacchetta e il mestolo branditi come scimitarre, inseguiva il drago, decisamente preoccupante e terrificante.
In poche parole: il drago in scala era per sbaglio volato attraverso il filo con cui una delle paia di ferri stava cucendo il maglione, se lo era portato indietro insieme al maglione e al gomitolo, vi si era intorcigliato, la signora Weasley stava cucinando, la signora Weasley l’ha visto, la signora Weasley cercava di ucciderlo.
-Ehm, che ne dite se andiamo a comprare velocemente dei dolci per i regali di Natale di Ron, Fred, George, Percy ed Harry?- propose molto velocemente il signor Weasley
Charlie annuì e, con un’ultima occhiata alla sua casetta (che rischiava di non vedere mai più se non sotto forma di cenere), seguì il padre e la sorellina nell’accampamento
-Beh, già che ci siamo perché non andiamo davvero a comprare quei dolci?- chiese Ginny capendo che vagavano senza meta
-Era solo una scusa, Ginny! Quelli soliti che piacciono a noi li si trova solo in Gran Bretagna e, nello specifico…-
-Diagon Alley- terminò Ginny, ma solo per continuare – ok, allora come facciamo a prenderli? Non possiamo mandargli solo maglioni, soprattutto perché rischiano di non ricevere nemmeno quelli!-
-Li ordineremo, manderemo uno dei gufi di qui e daremo direttamente l’indirizzo insieme ai maglioni, così li porteranno direttamente a Hogwarts- spiegò il padre, ma Ginny, imperterrita
Non se ne parla proprio! I dolci vanno scelti di persona! Andiamoooo!-
-Ginny, non è così facile spostarsi da un Paese all’altro coi mezzi magici, così come con quelli Babbani: c’è la dogana, il controllo, insomma una lunga trafila!-
-Beh, a dire la verità le dogane che ci sono adesso non sono niente, al confronto di quelle di una volta: adesso basta la bacchetta e il nome, la conferma dello Stato d’appartenenza, un brevissimo controllo bagagli; una volta…- iniziò a raccontare Arthur Weasley
Ginny, abbastanza sicura che stesse per tuffarsi nell’abisso dei ricordi (da cui non si esce facilmente), lo interruppe rivolgendosi al fratello –Oh, andiamo Charlie! Vivi qui da un po’, saprai come evitare di perdere tutto quel tempo! Non voglio fare dei brutti regali, ci tengo tanto, ti preeeeegooooo, ti preeeegoooo, ti prego, tipregotipregotipregotipreee…-
-Ho detto di no Ginny!-
-… gooooooo! Ti pregooooo! E poi vuoi essere qui quando la mamma s’infurierà con te per non aver addomesticato quei cosi, o con te!- disse voltandosi verso il padre –quando s’infurierà perché non l’hai aiutata? Volete davvero essere qui!?- non c’è che dire: Ginny Weasley avrà avuto solo 10 anni, ma aveva un’astuzia e, soprattutto, un’esasperante determinazione che non finivano mai di stupire!
Infatti padre e figlio si scambiarono un’occhiata un pochino terrorizzata all’idea della scenata (anche se Charles Weasley, intrepido studioso di draghi e Arthur Weasley, rispettabile capofamiglia, non lo avrebbero MAI ammesso); alla fine Charlie disse lentamente –Beh, in effetti…cioè forse, solo per i nostri fratelli insomma…Harry Potter… la mamma non si arrabbierà se tiriamo in ballo lui…e in effetti ci sarebbe un amico, beh niente di illegale, ma è il nostro mago-dogana: ce ne sono tanti in tutti gli Stati, maghi che lavorano nei campus e nelle zone di ricerca internazionali e che accorciano notevolmente le procedure…sì insomma anche la mamma non potrà dire niente, sono figure ministeriali in fondo…-
-MA BENE!- esclamò Ginny con un cipiglio alla “Molly Weasley” che fece trasalire padre e figlio, convinti li avesse beccati davvero lei, prima di rendersi conto che era la (teoricamente) “tenera, dolce, indifesa piccola Ginny”, che continuò – Quando avevi intenzione di dircelo! Forza andiamo!- pensando “Di questo passo, Harr…ehm ehm, Ron e gli altri non riceveranno neanche un calzino a Natale”
***
Più tardi Arthur, Ginny e Charlie Weasley entravano nella tenda di quest’ultimo, carichi dei dolciumi preferiti loro e degli altri fratelli Weasley.
-Beh, non si avvisa che si va a comprare dolci in un altro Stato?- chiese Molly Weasley, ma lo fece con quel tono di rimprovero dolce, quasi scherzoso, segnale che doveva aver risolto le cose col modellino di drago, difatti…
-Mamma!-
-Sì, Charlie?-
-Hai…Hai…-
-Chiuso i tuoi modellini in una gabbia? Sì, o questo o li disAnimavo, a te la scelta…-
-Ehm, no, va bene così- “Ci manca solo che quei perfetti e rari ed esemplari modellini di drago si rovinassero nei processi di disAnimazione/Animazione!” pensò Charlie.
-Oh, bene, avete preso tutto quello che serviva e io ho finito i maglioni, ora possiamo impacchettare tutto e inviarli a Hogwarts! Ormai è tardi, dopodomani è la Vigilia!- commentò allegra la signora Weasley, mentre si sedevano a tavola a gustarsi la cena da lei preparata.
-Eh…mamma?-
-Sì, Charlie?-
-Beh io stavo pensando che, beh è una tradizione del campo: si festeggia tutti insieme le feste, capisci?-
-Sì, certo, è una bella cosa!-
-Molto!- intervenne il signor Weasley
-Eh già!- concordo Ginny
-Sì ma, ehm, proprio tutti tutti insieme: si mangia…-
-Oh, non c’è problema Charles, tranquillo non mi metterò a cucinare per tutti, cioè una parte sì ovviamente- disse la signora Weasley
-Sì ma…ecco, stavo dicendo anche che, appunto si festeggia, si lanciano i Fuochi Magici e i Petardi Magici e si fannogioipiroenicicodaghi- terminò tutto d’un soffio affogandosi in un bicchiere d’acqua
-C…Che cosa caro?-
-Ehm…- Charlie era sicuro che non avrebbe reagito bene ma continuò: e dai era un Grifondoro! – si fanno I Giochi Pirotecnici coi Draghi, niente di pericoloso, spettacolare, i Draghi lo fanno già da soli, a Capodanno più che altro, si liberano nel cielo e con fiammate e magie che non ci sappiamo ancora spiegare bene, lanciano palle di fuoco, scintille, raggi colorati! Insomma, è da quegli spettacoli che si è preso spunto per i Fuochi Artificiali, lo fanno tutti i draghi del mondo- l’aveva detto ancora tutto d’un fiato, ben attento al fatto che la madre capisse che era una cosa che succedeva tutti gli anni, che era sicura, che non era necessario andare lontani riparati da un Protego Horribilis più Salvio Hexia più Protego Totalum, anche perché gli ulitmi due servivano solo contro gli intrusi…
-Oh…- commento sbigottita Molly Weasley, prima di chiedere, come al solito –ma è, ehm, sicuro? Io non credo che dovremmo partecipare, insomma non andiamo mai a trovare Bill, poi lo spirito alla Tana si sentirà solo, e Errol mi preoccupa, il viaggio di ritorno gli potrebbe essere fatale!-
Inutile dire che ci volle tutta la sera per convincerla che no, non era pericoloso che sì, ci sarebbe stato comunque un minimo di scudo e che no, non c’erano mai stati incidenti…
-Già, anche se ricordo quella volta che…- iniziò Arthur Weasley, pensoso, prima di ricevere un’occhiataccia dai figli – c-che il mio collega, sapete no?, Perkins, ha partecipato una volta a una cosa simile e ha detto che è andato tutto benissimo- finì deglutendo il signor Weasley sotto l’occhiata indagatrice della moglie.
***
-3…2…1…BUON ANNO!-
-Auguri mamma!-
-Auguri!-
-Buon anno Charles!-
-Buon anno Charlie!-
-Buon anno papà!-
-Buon anno Arthur!-
-Buon anno Molly!-
-GUARDATE I DRAGHI!- esclamò Ginny folgorata, mentre i bestioni si catapultavano in cielo, ben svegli a dispetto del letargo, piroettavano, emettevano fumi colorati, si sfioravano in acrobazie aeree emettendo getti di fuoco nel cielo, sembravano quasi voler andare a infiammare ancora di più le stelle per poi tornare giù in picchiata quasi a voler finire dritti nel magma della Terra.
Andarono avanti tutta la notte e anche parecchia mattina, ma per Ginny Weasley durò solo finché non si addormentò guardando le scintille e le fumate verdi che creava il Dorsorugoso Norvegese “Sembrano i suoi occhi” pensò per un attimo prima di scivolare nel sonno “e quello i suoi capelli corvini…Buon Anno Nuovo anche a te Harry Potter”.

LUMOS
Ciao a tutti, come vedete ho tolto questo brano dal diario di Ginny Weasley, a causa della mia opera di "ristrutturazione": questa diventa una one shot a sè, come probabilmente farà l'attuale prologo, per entrare a far parte della serie di Ginny.
Spero via piaccia questa piccola oneshot, ambientata durante il primo anno di Harry.
Un bacio e grazie per aver letto :)
Benny :-)

NOX

  
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