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Autore: Novalis    19/04/2014    2 recensioni
Quando il cuore ti viene spezzato in mille pezzi, non puoi far altro che raccogliere i cocci e provare a rimetterli insieme, con la speranza che la prossima volta sarà migliore! Ma a non pensarla così c'è Esmeralda, pasticcera studentessa in giurisprudenza che ha un solo obiettivo: evitare i ragazzi! Non a caso il genere maschile è da lei considerato peggio della peste.
Ma se un bel giorno, un paio di occhi neri, e un accento spagnolo si intrufolassero nella sua vita, iniziando a rompere lo scudo che si è costruita attorno al suo cuore?
Seguire il cervello e le proprie convinzioni o il proprio cuore? Ah...questo è il dilemma!
Dal testo:
"-Uff tu e la matematica. La matematica è una materia perfetta, l’amore non lo è. L’amore è pazzia, sogno, lacrime, litigi, sorrisi, farfalle nello stomaco, battiti accelerati, occhi lucidi, sorrisi stupidi e tanto altro, ma non di certo formule, numeri e perfezione. Sei un essere umano Esmeralda, non una macchina. Non puoi programmarti ogni cosa! Gabriele è un ragazzo bellissimo, dolce, gentile ed educato e pian piano ti ha fatto riscoprire quelle sensazioni che avevi sepolto nel tuo cuore da più di due anni."
Spero che la storia vi piaccia! :)
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
Capitoli:
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CAPITOLO  NOVE-Un ragazzo come amico...?

 

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RACHELE’S POV

La cosa più brutta del lavorare in una pasticceria, era che anche la domenica ti poteva toccare il turno di lavoro. Il pranzo domenicale era un qualcosa di speciale per tutti gli Italiani e un bella torta o dei dolci pasticcini a fine pranzo, non stonavano proprio.

Esme era con Gabriele a pranzo dei suoi, ed io ero in turno con Giulia, una delle ragazze con cui avevo legato di più. Lavoravamo insieme da circa due anni, e quando avevo bisogno del suo aiuto, lei era sempre pronta. Certo, la mia migliora amica era Esmeralda e sempre lo sarebbe stata.

Dopo un po’ la mia collega andò in laboratorio dicendomi che doveva preparare due profiterole che erano stati ordinati, così rimasi sola nell’attesa di qualche cliente.

Rimasi incantata a guardare le nuove scarpe col tacco nere che mi ero comprata e che stavo indossando con un paio di jeans a sigaretta di un blu scuro, blu come gli occhi di un mio allievo. Emanuele Salvatore detto anche Bobby, era forse, anzi sicuramente, il ragazzo più bello che avessi mai conosciuto, e da quando l’avevo incontrato per la prima volta nel bar vicino la mia scuola di ballo, mi ero presa una bella cotta. Non appena Esmeralda fosse arrivata, avrei dovuto chiederle un po’ di consigli, urgeva l’aiuto di una buona amica nelle questioni d’amore.

Dopo qualche secondo il campanello sovrastante la porta d’ingresso tintinnò.

Oh no, ecco…parli del diavolo e spuntano le corna. Era proprio Emanuele.

Wow…era proprio figo…

-Buongiorno Rachele.- disse entrando e ponendosi vicino alla cassa dove ero seduta.

Wow…che occhi…

-Oh buongiorno Bobby! Qual vento ti porta?

-Beh sicuramente un buon vento, visto che mi ha portato da te.- disse facendomi l’occhiolino.- e da i tuoi dolci.- continuò.

-Così mi fai arrossire.-risposi in tutta sincerità.

Voleva proprio farmi venire un infarto questo ragazzo. E poi che buon profumo che aveva e che bei capelli…okay Rachele torna in te.

-Pura verità! In ogni caso, volevo chiederti se posso comprare un dolce. Oggi è il compleanno di mio fratello e mia mamma non ha avuto tempo di preparare una torta, so che avrei dovuto prenotare prima, ma…

-Non preoccuparti, oggi ci sono pochi clienti, anzi nessuno, come puoi vedere, dunque te ne posso fare una.

Figuriamoci se per lui non avessi trovato tempo…

-Oh grazie Rachele, sei gentilissima. Allora vorrei una torta semplice, con pan di spagna, cioccolato e panna e con su scritto sopra: Auguri Luca.

-D’accordo, perfetto! Per quante persone?

-Beh per sei, mio padre lavora, ma verranno tre amichetti di Luca, quindi sei.

-Va bene, allora stiamo sul kilo. Direi che puoi passare fra un’ora e mezza.

-No, no…aspetto, voglio farti compagnia. E poi…quando smonti Rachele?

-Alle quattro mezzo, quindi-mi fermai per guardare l’orologio da polso,-fra due ore.

-Benissimo…la festa di Luca è proprio a quell’ora, ti va di venirci con me? So che è un party per bambini, ma…

-Niente ma, ci sarò senza alcun dubbio.

Avevo risposto, forse, con troppo entusiasmo?

***

ESMERALDA'S POV

Okay, avevo baciato un ragazzo. Okay, Esme …calmati, respira e stai tranquilla. L’hai fatto solo perché ti sei vista costretta a farlo, non di certo per tua volontà.

E allora perché il cuore mi batteva a ritmo sfrenato nella cassa toracica?

Erano passati già dieci minuti ed io e lo spagnolo stavamo passeggiando nella Foresta Umbra.

Il moro era molto silenzioso e, con le mani nelle tasche, guardava fisso davanti a sé , mentre io con quel strano ‘tum, tum’ nel petto guardavo le mie sneakers.

-Senti…per prima, non vorrei che tu avessi frainteso, mi sono vista costretta a baciarti, mia mamma è fatta così e non avrei voluto che la situazione potesse andare a nostro svantaggio.

-No, non preoccuparti, non ho frainteso nulla, tutta finzione…lo so anch’io. Comunque tranquilla, mia mamma forse non ci avrebbe chiesto un bacio, ma anche lei è una persona molto…particolare, diciamo così.-disse girandosi verso di me e sorridendomi, illuminato dai raggi del sole che filtravano dalle chiome alberate che ci circondavano.

Chissà perché, ma in quel momento lo ritenni davvero il più bel ragazzo che avessi mai visto e qualcosa dentro di me sembrò…sciogliersi.

Oh no, non poteva essere…non è che mi stava iniziando a piacere Gabriele Levanti? No, che cavolo andavo a pensare.

Avevo speso due e sottolineo due anni a costruirmi uno scudo che riparasse per bene ogni angolo del mio cuore e non potevo certo distruggere tutto per un ragazzo conosciuto da neanche una settimana. Era assurdo, era illogico, era irrazionale, era dannatamente sbagliato.

Ma allora perché quello stupido organo rosso continuava a bussare forte contro il mio petto? Come mai le mani erano sudate e tremolanti e come mai vedevo lo spagnolo più bello di qualsiasi altro ragazzo? Era stato quel bacio, quello stupido bacio a farmi provare queste sensazioni. Eppure avevo solo premuto le labbra contro quelle dello spagnolo, niente di più, solo un leggero tocco, interrotto da un odioso ‘click’ dovuto allo scatto fotografico che la mia mamma aveva fatto. Sì perché non le bastava aver messo a disagio suo figlia, no doveva anche immortalare il momento con una macchina fotografica.

-Esmeralda? Tutto bene? Ti vedo un po’ pallida, non è che vuoi riposarti?-mi chiese fermandosi.

Pallida? Ora ci mancava solo questo!

-No no, sto benissimo, fatti gli affari tuoi!

Sì vai così Esme, non permettere a tutta quella gentilezza, a quegli occhi, a quel sorriso di scioglierti…devi essere forte, acida, fredda… solo così non soffrirai.

Lo sguardo dello spagnolo si abbassò sulle sue scarpe, sembrava essere diventato triste.

Okay forse avevo esagerato, ma cavoli non sapevo come comportarmi…uff che stress!

-Scusami…non volevo…scusami davvero!-risposi.

Il suo sguardo si riposò su di me, questa volta seriamente, poi tornò a guardare davanti a sé.

-Sai Esmeralda, dovresti imparare a contare fino a dieci prima di dire certe cose e di dare certe risposte. Tutti hanno un cuore e certe parole possono far più male di una lama, lo so per esperienza personale. Non so perché tu sia così fredda e acida…forse lo sei solo con me…ma, se posso permettermi, vivi la tua vita con più serenità, apri il tuo corazon e non permettere al passato di rovinare il tuo futuro.

Disse tutto con un tono di voce assolutamente tranquillo e sereno, senza traccia di arroganza o superbia nella voce. Attorno a noi regnava il silenzio e solo il verso di qualche animale da bosco si sentiva.

-E cosa ne sai del mio passato, del mio futuro e di tutte le cose che hai detto?-risposi con altrettanta calma.

-Beh non sono stupido anche se posso sembrarlo, per via del mio essere troppo buono. E poi quella sera quel ragazzo, mi ha fatto capire qualcosa.

-Qualcosa di che tipo? Cosa pensi di saperne di me, Gabriele?

-Non so nulla di te, anche se non so perché, ma da quando ti vidi la prima volta alla scuola di ballo, vorrei sapere ogni cosa di te, perché mi incuriosisci.

Voleva conoscermi??

-E perché vuoi conoscermi?

-Non lo so neanch’io…mi incuriosisci e basta! Mi incuriosiscono i tuoi capelli rossi, il tuo strano modo di fare, mi incuriosisci senza un motivo.

-E come hai intenzione di conoscermi?

-Facendoti conoscere prima me stesso, se mi permetterai di farlo.

-E perché dovrei permettertelo?

-Perché sono spagnolo, buono, gentile e molto bello.-disse sorridendomi.

-Ma se prima mi hai fatto capire che ti ritieni brutto…- risposi piegando le labbra in un mezzo sorriso.

-Beh ma ogni tanto un po’ di autostima non fa male.

Mi fece l’occhiolino.

-Quindi il succo della questione qual è?-chiesi curiosamente.

-Diventarti amico…aiutarti e starti vicino quando ne avrai bisogno, insegnarti a ballare, imparare da te l’arte pasticcera, e divertirmi con te.

-Non mi serve un amico maschio, ho già Rachele e mi basta…

-Perché?

-Perché voi maschi siete tutti inaffidabili.

-E ma così fai di tutt’erba un fascio…se ti dimostrassi invece, che avere un ragazzo come amico non è poi così tanto male?

-Non mi interessa…

-Insisto Esmeralda, dammi una possibilità, altrimenti ti dimostrerai una ragazza così testarda, che per il suo carattere è anche nel torto.

-Io nel torto?? Mai…

-Dimostralo…io sono un ragazzo e non sono inaffidabile, Bobby è un ragazzo e non è inaffidabile…prendila come una sfida!

-Mhm…una sfida in cui devo dimostrare che voi ragazzi siete tutti dei brutti traditori, vigliacchi, stupide teste di rapa andate a male?

-Esatto, e ovviamente in cui io devo dimostrare il contrario…

-E se dovessi vincere io?-chiesi fermandomi su un ponte di legno, che divideva il terreno da un grande lago.

-Beh…oltre ad avere più punti in merito alle tue convinzioni,  diciamo che non mi vedrai mai più, visto che mi sembra che non ti sia simpatico.

-Quindi arriveresti a licenziarti?

-Beh sì…

-No non mi piace, poi ti avrei sulla coscienza…

-Tranquilla, è un gioco che ho posto io e decido io le regole…

-Come ti pare! E se dovessi perdere, anche se non credo proprio che succederà, cosa vinceresti tu?

-Un bacio…

-Cosaa? Ma ti sei ammattito? E poi perché un bacio? Da me?

-Perché non bacio una ragazza da fin troppo tempo e poi perché mi piacciono le tue labbra.

-Ma guarda che sfacciato…sembri così timido invece nascondi anche dei lati più audaci…

Scoppiò a ridere. Lo facevo divertire, a quanto sembrava.

-Allora accetti?

E ora cosa dovevo fare? Accettare o rifiutare? Rifiutare o accettare?

-Accetto! Esmeralda De Angelis non si tira mai indietro.- risposi tendendo la mano destra per sancire l’accordo.

-Ma un attimo, non abbiamo pensato al lasso di tempo in cui far svolgere la cosa…

-Facciamo due mesi?

-Non sono troppi?

-Nah con gli esami tuoi e miei, sono certo avremo poco tempo per vederci anche fuori dal lavoro.

-Vederci fuori dal lavoro?

-Certo…se no come ti dimostro che ci sono anche bravi ragazzi?

-A lavoro, no?

-Non basta!

-Per la miseriaccia…va bene!!

A quel punto mi sorrise e strinse la mia mano, ancora tesa.

-Bene, allora che dici… continuiamo a fare la passeggiata, fidanzatina?

Trucidare con lo sguardo? Nah il mio era più un polverizzare.

-Non-chiamarmi-fidanzatina.- sibilai a denti stretti e allontanandomi vero un’altra parte della foresta.

-Okay okay-disse ridendo.

Una cosa era certa: questo ragazzo mi aveva provocato delle sensazioni interne a cui non sapevo dare risposta!

TO BE CONTINUED…

 

L’ANGOLINO DI NOVALIS

Ciaoo ragazzi, anzi fanciulle (E' Boccaccio e i suoi dieci fanciulli che mi danno alla testa xD), come va??

Domani è Pasquaaa, yuppiee, auguroni a tutti voi e alle vostre famiglie, passate una buona giornata e una buona Pasquetta, mi raccomando :)

Passiamo al capitolo, un po’ breve ma spero intenso! Che dire, sono successe un po’ di cose. C’è stato anche un punto di vista di Rachele e spero sia piaciuto. Dedico il capitolo ma soprattutto il punto di vista della buona amica a tutte coloro a cui piace Rachele, in particolare a Sun_Rise93 che mi segue sempre e che mi dà sempre l’onore di leggere le sue magnifiche opinioni!<3<3 Grazie mille cara ^__^

Esmeralda sta provando dentro di sé delle sensazioni strane, vuole dare retta al cervello, ma il tum tum del suo cuore non le da tranquillità!xD

A proposito dei protagonisti, che ve ne pare del banner? Ho dato un volto ad entrambi, e boh è la prima volta che do un volto ai personaggi perché credo che così i lettori abbiano un campo di immaginazione più ampio, ma ho trovato questi due attori che vedevo bene e li ho scelti! Naturalmente ognuno è libero di immaginarsi Esme e Gabry come vuole ;))

Che dire, le recensioni scarseggiano…forse non vi piace la storia, ma pazienza, finché avrò almeno una persona che mi segue, continuerò a scrivere per quella persona!

Con affetto, alla prossima,

Novalis :)

 

 

 

   
 
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