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Autore: Fraye95    19/04/2014    1 recensioni
//MOMENTANEAMENTE SOSPESA //
Dal Primo Capitolo
"Va a casa Stiles, non ci servi qui"
"Però nei tuoi sogni servo, vero?"
Fanfiction ambientata nella quarta stagione. Ho raccolto più informazioni possibili in modo da renderla spettacolare.
Tre mesi dopo niente sembra cambiato a Beacon Hills: Scott e Stiles in un bosco, Derek che fa comunella con Peter, Lydia che ritorna a Beacon Hills dalle vacanze a Londra....
E il ricordo di Allison.
Chi sarà questa volta l'avversario?
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: Movieverse | Avvertimenti: Spoiler!
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*dato che non avevo idee sul titolo del capitolo lo lascio a voi, quello che sarà il migliore lo posterò*

Ps: PERDONATEMI SE NON É ALL'ALTEZZA DELLE VOSTRE ASPETTATIVE, ERO A CORTO DI IDEE.










Scott, Stiles e Kira erano seduti. Era stato un'allenamento faticoso.
Già, specialmente per Stiles che era rimasto tutto il tempo seduto in panchina.

"Cosa può essere allora?" Chiese Kira, dopo che Scott e Stiles le dissero di Violet.

"L'hai conosciuta?" Le domandó Scott.

"Non ancora...pensate che Lydia possa capire di che si tratta?"

"Ne dubito" fece Stiles. "É una banshee da poco, dovremo chiedere a qualcun altro"

"Un'altra persona che sappia quale strana creatura si cela in quella ragazza?"

"Non un'altra persona. Un'altra banshee." Stiles li guardò e sorrise.














Cora mostrava l'armadietto a Violet.
"Questa é la tua password" le diede un foglietti no.

"Perché lo fai?" Le chiese la ragazza nuova.

"Perché non ho nessun amico qui. E siccome non fanno tutti che parlare di questo... 'sentimento' vorrei sperimentarlo"

"Sei sempre così diretta?"

"Si" Cora incrociò le dita e lasciò che Violet aprisse il suo armadietto, voltandosi.

"Quello chi é?" Indicò.
Quel ragazzo dai capelli biondi e gli occhi smeraldo che sembrava un playboy.
Anzi, certamente lo era.

"Ehi? Stai parlando con un'altra nuova, io non conosco nessuno. Ma..." Cora intravide Lydia che passeggiava "lei si. Lydia" chiamò.
L'interessata le raggiunse subito, guardando la mora più bassa.
"Chi sei tu?" Le domandò.

"Sono Violet"

"Ah...quella strana" pronunciò.

"Sbaglio o anche tu eri strana una volta?" Cora le ricordò.

"Non sapevo chi fossi. Prima"

"Oh già. Ma dai, tu sei..."

"Ragazze" le richiamò Violet "Cora, ricordale il motivo per cui é venuta qui"  la guardò negli occhi.

"Conosci quel tipo?" Le domandò Cora.
Lydia voltò lo sguardo guardando il ragazzo appena indicato.

"É uno nuovo, frequentiamo matematica, perché t'interessa?" Le lanciò uno sguardo malizioso.

"A me non interessa nessuno!" Si difese quella.

"A te?" Chiese Lydia.

"N-no, non mi interessa...Guardatelo, é un playboy."
Lydia si voltò per scrutarlo meglio:
"Sicuramente é così. Comunque si chiama Liam. Liam Davis"
Sentì una voce.
Lydia. La prima nota era più forte e lunga.
Lydia. Sentì il cuore di tutti battere forte, ma uno più di tutti, in modo frenetico e si fermò.
Ma che cazzo...?
"Lydia, stai bene?" Le chiese Cora.
Un'urlo. Un'urlo sfuggito dalla sua bocca.
Urlo che la fece stare bene, ma anche male.
Urlo che le fece capire che qualcuno non c'era più.

















Meredith non era stata trasferita dal manicomio.
Era rimasta la, da sola.
Sapeva che nessuno sarebbe andata a trovarla.
Sapeva che lei di amici non ne aveva molti.
Sapeva che una voce la stava chiamando e lei si alzò, uscendo dalla stanza e trovandosi di fronte quel ragazzo che aveva finto di essere il suo fidanzato.
Patetico.

"Ciao Meredith!" La salutò con il sorriso.
Come poteva esserlo dopo tutto quello che stava succedendo?
Perché era sempre, stranamente felice?


"Sei qui per farti aiutare" lo guardò "da me"

"Vedo che i tuoi poteri funzionano bene..."
Non era una di quelle che dicevano di no.
Specialmente quando le voci continuavano a farsi sentire. Maggiormente.

"Devi venire con me"
Lo scrutò. Qualcosa nella voce lo tradì, tradì quella sicurezza che mostrava, ma che in realtà non aveva.
Eppure decise di seguirlo.
Si devono aiutare le persone, no?














"Scott ha chiamato, hanno l'altra banshee" Peter entrò nel loft "per quale motivo non rispondi mai al telefono?" Chiese.

"Che ha detto?"

"Vengono qui. Che hai, nipote?" Sembrò quasi preoccupato mentre lo disse.
Sembrò.

"Niente" Derek si allontanò dalla finestra e iniziò a camminare per la stanza.

"Non mentirmi, Derek. C'è qualcosa che ti turba, ma non so cos'è.! Avanti, ti puoi fidare di me!"

Derek lo guardò con un sopracciglio alzato: "già" borbottò.

"Derek" cercò di convincerlo, Peter.
Subito si sentì la porta aprire e Scott e Stiles entrare.

"Lei dov'è?" Domandò Peter.

"É qui." La mostrò Stiles "lei è..."

"Una banshee, l'abbiamo capito. Ora manca la ragazza..." Quasi a dirlo, Cora, seguita da Kira e Violet fece il suo ingresso nel loft di Derek.

"Non doveva venire anche Malia?" Chiese Stiles.

"Ci raggiunge insieme a Lydia" annunciò Kira.













La macchina si era fermata.
Perché cazzo?
Cercò di metterla in moto due, tre volte, ma niente.
Uscì sbattendo forte la portiera.
"Vaffanculo!"

"Danny?" Una voce. Cazzo, era uguale alla sua. Non poteva essere lui. "Danny, sono io" si voltò vedendo Ethan.
Era davanti a lui.

"T-tu N-no...non puoi...sei andato via" riuscì a dire.

"Anche via dal tuo cuore?" Chiese Ethan, avvicinandosi.

"Ma tu sei un lupo.."

"E ti sento. Vuoi fingere che vada tutti bene, o smetti di fingere e continui ad essere te stesso, Danny?"

"Io sono me stesso"
Ethan gli si avvicinò, chiudendogli la bocca con un bacio:
"É ora di andare avanti"
Danny si beò di quel bacio, chiudendo gli occhi, per poi aprirli e trovarsi di fronte la faccia di Mason che lo guardava stranito.
Che figura di merda.















Lydia osservava da lontano.
Un velo bianco, su cui sotto si celava sicuramente un corpo, e lei non aveva potuto far nulla.
La sua banshee interiore esultava, una parte di lei piangeva.
"Cos'è che vogliono da me..."
Voleva solo capire, ma chiedere a Peter non era una buona soluzione.
Non dopo che le aveva rivelato il nome di sua figlia.
La figlia che si dirigeva verso di lei con il sorriso.















"Tutto bene?" Gli chiese il ragazzo, seduto affianco a lui.

"Si..." Danny era in uno stato confusionale.
Perché diamine Ethan? Che gli diceva strane cose...che erano vere.
Eppure era sicuro di averlo dimenticato.

Insomma, quell'estate a Los Angeles era stata un'oblio.
Ed era sicuro di avercela fatta.

"Siamo arrivati" Mason gli sorrise.

"Grazie" fece Danny, senza pensarci troppo e dirigendosi verso casa sua.



Mason lo guardava da lontano.
Cos'avrà mai?













"Concentrati, Meredith" cercò di stimolarla, Stiles.
Stimolarla, che parolone.
Meredith guardava negli occhi Violet, ma non vedeva niente.
Un segno, un ricordo, un qualcosa.
Era come se lei non volesse aprire i suoi ricordi.


"Niente" sputò, dopo quei dieci minuti in cui tutti la guardavano e stavano zitti.

"Come niente? Davvero?" Chiese Stiles, grattandosi la testa.

"Mi spiace" sospirò afflitta.














Deaton l'aveva chiamata per ritornare in quel bosco in cui non era più andata dopo esser stata prese dalla professoressa killer.
Si, andare e sapere che si trovava Deaton era un bene.
Fu sorpresa nello trovarsi lo sceriffo davanti. Ma dopotutto era Stilinski.

"Che succede?" Domandò.

"Il Nemeton si é chiuso" Deaton li guardò.

"Questo é un bene?" Chiese lei.

"Ti tranquillizza sapere che non ho idea di cosa questo comporti?"

Melissa si grattò il collo, e, al suo posto rispose lo sceriffo: "no".













"Questa è la casa di Derek Hale?" Chiese Malia, scendendo dalla macchina di Lydia.

"Si" fece quella.

"Non l'ho ancora conosciuto, comunque ha l'aria..." Lydia la fermo:

"Di un lupo cattivo? Lo dicono tutti"

"Almeno è un lupo sexy" Malia guardò Lydia maliziosa.

"Derek? Sul serio?" Chiese Lydia

"Non puoi ammettere che non sia carino..."

"Certo. E ha quei muscoli....." Lydia ci pensò su, poi scosse la testa "ma che mi fai pensare! Siamo arrivate qui per un motivo, no?"
Arrivarono di fronte alla porta del loft e l'aprirono, trovandosi gli occhi di tutti di fronte.
Lydia sentì una strana sensazione.
Si avvicinò ad una ragazza.
Quante ragazze nuove ci sarebbero state ancora?

Quella ragazza alzò il volto e scattò in piedi, andandole in contro.
Si guardarono e sia fermarono non appena furono una di fronte all'altra.

"Tu..." Esclamò Lydia "tu sei..."

"Si" rispose quella.
Lydia la guardò con occhi sbarrati.
Forse non avrebbe dovuto chiedere a Peter.
Forse lei poteva aiutarla.
Con i suoi poteri.
"Io sono Meredith" si presentò.

"Lo so. La voce me lo dice"

"Lo senti anche tu?" Era rimasta affascinata, Meredith.

"Come se fosse naturale. É come avere delle auricolari.."

"Già. Sai come controllarle?"

"No" sputò lei, Lydia restò delusa.








"Non ti ho visto in tutto il giorno.." Protestò Malia.

"Sai com'é qui.." Disse il ragazzo.

"Puoi farti perdonare però, con un bacio"

"O..ok" Stiles non perse tempo a baciarla.







C'era chi li guardava affascinato, come Violet, chi disgustato, come Peter e chi non prestava nemmeno attenzione. Come Derek, che parlava con Scott.
"Ne hai parlato con qualcuno?" Gli chiese l'ultimo.

"Apparte Stiles e te?"

"Forse Deaton può..."

"So già cosa dice. Stiles conosce gli incubi più di me, io faccio gli incubi e-" si bloccò

"E adesso che c'è?" Chiese Scott, stranito.

"Io non ho mai fatto incubi."

"C'è qualche elemento comune nei sogni?' Derek lo guardò.

"Stiles" rispose. E si voltò a guardarlo.
Era Stiles l'elemento in comune.














Meredith era andata via, Stiles l'aveva accompagnata.
Non avevano potuto confrontarsi. Così si avvicinò a Peter.
"Devi aiutarmi" gli disse "con la questione 'BASHEE'"
Peter la guardò, annuendo: "va bene" esclamò "ma tu presentarmi Malia" guardò la ragazza, e poi si avvicinò all'orecchio di Lydia: "anzi, diglielo"

Lydia strabuzzò gli occhi: "Stai scherzando?" Si allontanò da lui "tu non vuoi che sappia che sei suo padre, ti odierà per sempre"

"Ho molto nemici, molte persone mi odiano e..una in più non mi guasterà"

Lydia lo guardò. Come poteva essere così insensibile?
"É tua figlia...non ti importa nemmeno questo?"
Peter sembrò rifletterci.
In teoria ci stava riflettendo.
Quella ragazza quando voleva sapeva essere convincente.
Probabilmente era colpa di quegli occhi grandi.
Era sicuramente colpa di quegli occhi.

"Mi basta la sua conoscenza" dichiarò, arrendendosi.
Lydia chiamò Malia, strinse il braccio a. Peter e si avvicinò al suo orecchio: "dovrai aiutarmi ora"

Malia arrivò e Lydia li presentò.
Peter la scrutò. Ora che conosceva il volto di sua figlia, doveva conoscere sicuramente sua madre.








ANTICIPAZIONI!

"Sei tu che mi hai chiamato!" Protestò il più grande.
"Oh, già. C'è una cosa che non ti ho detto" Stiles parlò troppo velocemente "solo che non se te la posso dire completamente, cioè non so se questa cosa è vera o é solo finzione, ma se..."
"Stiles, frena." Lo bloccò Derek "cosa c'è?"


EHEHEHEHEHEHEHEHEHEH :3








LALI É QUI!

Mi dispiace se il capitolo non é nelle vostre aspettative, ma ultimamente sono a corto di idee...

Allora, che ne dite dell'aspetto che sto dando di Cora? Vi piace?
Abbiamo anche visto Meredith, yo! Ma purtroppo non sa cosa fare nemmeno lei, e così la nostra Lydia ha dovuto chiedere aiuto a Peter.....

Comunque, la Violet che mi immagino io ha il volto di SHAENAE GRIMES <3

Un bacio e alla prossima!

- Lali
  
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