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Autore: Akeryana    19/04/2014    1 recensioni
un regno lontano con un giovane sovrano
una regina che li ha lasciati quando il principe era piccolo
un sovrano che cadrà in battaglia
un principe salito al trono troppo presto
una ragazza capitata li per sfuggire al padre
due amici che aiuteranno con un amore impossibile
un maestro con troppi segreti
e un lontano familiare tornato per prendersi quello che secondo lui gli appartiene
recensite :)
P.S. Tutti i capitoli sono in via di revisione.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Diego, Leon, Ludmilla, Un po' tutti, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Tu eres mi sueno mas lindo'
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Il primo giorno da sovrano

Oggi è il primo giorno per Leon da sovrano ma a tutti sembra che non sia cambiato niente sopratutto a Olga, anche se re Leon continua a svuotargli la cucina con Diego. 
Leon era davanti il piatto dei muffin al cioccolato di Olga che se li mangiava mentre Olga cercava di fermarlo con il solito cucchiaio di legno mentre Diego aveva la bocca piena di biscotti alle mandorle fatte dalle vice cuoca che lo stava colpendo con la solita scopa, però entrambi si fermarono quando sentirono le voci di Violetta e Ludmilla.
Diego inghiotti i biscotti che aveva in bocca, Leon mise in bocca il penultimo muffin del piatto prendendo poi l'ultimo per darlo a Violetta, sistemarono tutto quello che avevano messo in disordine e come razzi uscirono dalla porta sul retro che si affacciava al corridoio e uscirono mentre Ludmilla e Violetta entravano da quella principale, presero la loro colazione e anche quella per i loro ragazzi e andarono nel salone dove videro i due ragazzi già seduti, avevano fatto il giro del corridoio centrale di corsa.
Violetta si mise vicino a Leon posando il piatto di biscotti che aveva preso per lui, mentre Leon posò nel vassoio il muffin che aveva preso e lo diede a Violetta, mentre Ludmilla si mise vicino a Diego e gli diede la fetta di torta di mele che aveva preso per lui.
Era una mattinata bellissima fino a che Leon non venne colpito in testa da Crumbs facendolo gridare, i tre si girarono e videro Crumbs che teneva il cucchiaio di legno mentre Olga stava vicino a lui con aria soddisfatta.
<<  Grazie per avermelo prestato signora Olga  >>  disse da gentil uomo il maestro.
<<  Tutto per vedere Leon prendere un bel colpo in testa  >> disse la cuoca per poi prendere il cucchiaio e ritornare nella cucina con aria da vincitrice.
Una volta finita la colazione andarono nella sala del trono dove Leon si era seduto con la corona in testa, Diego era seduto alla sua destra sui tre scalini dove c'era il trono mentre Crumbs era alla sua sinistra in piedi.
<<  Allora che si prova a essere re?  >>  chiese l'amico curioso.
<<  Niente di diverso   >>  rispose annoiato il re.
<<  Ma che dici Leon?! Ora sei il re, puoi fare quello che vuoi  >>  ribatté Ludmilla che era davanti a lui con Violetta.
<<  Vilu puoi venire qui?   >> chiese gentilmente il sovrano.
Violetta si avvicinò, Leon le prese la mano avvicinandola a lui e le sussurrò all'orecchio  <<  Sono sempre io, perché mi stai lontana?  >>  chiese confuso il sovrano.
<<  Non ti sto lontana, lo so che sei sempre tu  >>  disse con filo di voce la ragazza.
<<  Ti preoccupa essere la ragazza del re?  >> c hiese il re per avere delle spiegazioni.
Violetta non gli rispose, lo guardò soltanto con area preoccupata, lui capì che era per quel motivo il suo comportamento strano e gli venne un idea.
<<  Vilu vieni con me  >>  disse il re prendendo la mano di Violetta e trascinandola nel corridoio.
Arrivarono nella stanza con il piano e la chitarra, Leon aprì la porta, prese la chitarra, si sedette sul letto e mise Violetta su le sue gambe.
<<  Leon cosa vuoi fare?  >>  chiese Violetta con filo di voce 
<<  Adesso vedrai  >>  disse il re mettendo la chitarra sulle gambe di Violetta, prendendole le mani e poggiandole sulle corde della chitarra.
Violetta stava suonando guidata da Leon, lui aveva capito i suoi dubbi e li aveva fatti passare, era incredibile. Il sovrano vide un lieve sorriso sul viso dell’amata, finalmente non aveva più timore di stare vicino a lui perché era diventato il re.
Leon con la mano destra fece voltare il viso di Violetta con una carezza, verso di lui. Lai mise la sua mano sopra quella dell’amato per fargli capire che non voleva che la lasciasse e si avvicinò a lui dandogli un bacio che diventava sempre più passionale e mentre loro due vivevano un'latro momento romantico a palazzo arrivava una figura che non si vedeva da molto tempo.
Arrivò seguito da un gruppo di dieci uomini che gli facevano da guardie del corpo, era entrato nella sala del trono lasciando Diego e Crumbs senza parole mentre Ludmilla era molto confusa su quello che stava succedendo.
<<  Sono felice di rivederti Crumbs  >> disse l'uomo con un sorriso in volto, non era di felicità ma di vittoria.
<<  Sai che per me non è lo stesso Felipe ( nome inventato  )  >>  disse Crumbs arrabbiato ma mantenendo un comportamento da gentil uomo.
<<  Diego, ragazzo mio sei cresciuto parecchio  >>  disse poi l'uomo guardando Diego.
<<  Se pensi questo di me dovresti vedere Leon, il nuovo re  >>  disse Diego facendo riferimento sopratutto alle ultime parole.
<<  Lo so che è diventato re, non credere che non lo sappia    >>  disse l'uomo mentendo sempre il suo sorriso che a Diego e a Crumbs sembrava strano.
<<  Allora perché sei qui?  >>  chiese Diego confuso dalla presenza di quell'uomo a quanto pare detestato dai due.
<<  Sono qui per congratularmi con Leon  >>  rispose l'uomo evidentemente mentendo, i due sapevano che le sue intenzioni erano altre e sapevano anche quali fossero.
Mentre diceva queste ultime parole la porta si aprì e ad averlo fatto era stato Leon che non appena vide quell'uomo cambiò completamente umore, era diventato serio , triste e arrabbiato.
<<  Che ci fa quest'uomo qui?!  >>  chiese Leon gridando molto forte per la rabbia, quell'uomo lo aveva tradito, gli aveva reso la vita difficile e adesso come se nulla fosse si ripresenta a palazzo ora che era re.
<<  Leon non sei felice di vedermi?  >>  ribatte l'uomo che non era simpatico ai tre anzi, era odiato.
<<  No e non ti aspettare un cambiamento. Dopo quello che hai fatto ti ripresenti qui? Dopo tutto il dolore che mi hai procurato vieni a mostrarmi ancora la tua faccia?! Sparisci!  >>  gridò Leon per la rabbia.
<<  Va bene Leon, troverò un posto dove stare ma sappi che ero solo venuto a farti le mie congratulazioni  >> disse l'uomo passando accanto al sovrano.
In quel momento a Leon era come se gli trafiggessero il cuore, quell'uomo gli riportava alla mente solo brutti ricordi, ricordi che aveva costruito lui, con le sue mani, con le sue parole, con i suoi inganni. Leon non voleva vederlo.
<<  So perché sei qui e non è per congratularti  >>  finì Leon con aria fredda.
Felipe uscì ma prima lanciò uno sguardo a Violetta, la ragazza rabbrividì a quello sguardo, era come se le volesse augurare il peggio anche se non la conosceva. Dopo che uscì lei e Ludmilla, sempre più confuse, cercavano delle spiegazioni ma Crumbs e Diego erano più occupati a fare calmare Leon.
<<  Non ti devi preoccupare ragazzo mio se ne è andato  >>  disse Crumbs poggiando una mano sulla spalla di Leon.
<<  Si e se torna non mi trattengo  >>  disse Diego andando vicino l'amico che non diceva una parola.
<<  Si ma chi era?  >>  chiese Ludmilla confusa su quello che era successo.
<<  Era mio zio  >>  disse Leon rompendo il suo silenzio.
<<  Tuo zio? Non mi pare che andiate molto d'accordo  >>  sottolineò Violetta.
Leon iniziò a raccontare quello che era successo tra lui e suo zio con dei brutti ricordi che riaffioravano alla mente.
Flashback 
<<  Mio figlio ha due anni non lo porterai via  >>  gridò il sovrano a suo fratello che non voleva cambiare idea.
<<  Ma Jorge non capisci, se resta qui non sarà mai l'uomo che vuoi che diventi  >>  ripeté Felipe al fratello che non lo voleva ascoltarlo e intanto ad arrivare nel momento sbagliato era stato proprio Leon, un bambino di appena due anni e Felipe senza farsi scrupoli prese il bambino per il polso trascinandolo verso l'uscita senza ascoltare il fratello che lo minacciava e il nipote che chiedeva aiuto al padre per la paura.
Poi si fermò perché il fratello gli diede un pugno facendolo cadere a terra. Leon corse dietro la gamba di Jorge, che era davanti Felipe che nel frattempo si stava alzando asciugandosi il sangue che la ferita gli aveva fatto uscire dal labbro e intanto rideva, era una risata maligna, una risata che fece rabbrividire il re.
<<  Non credere che sia finita, tornerò ma non mi prenderò tuo figlio, ma il tuo regno  >>  disse Felipe guardando il fratello preoccupato dalle sue parole.
<<  Non ci riuscirai mai perché sarà mio figlio a prendere il mio posto, non tu  >>  disse Jorge sicuro di se.
<<  Non ti preoccupare di questo, saprò occuparmi io di tuo figlio  >>  disse per poi andarsene con una risata diabolica, che tuttora Leon riesce a sentire la paura che gli provocava quella risata.
Fine Flashback 
Dopo che Leon finì di parlare ci fu un silenzio di tomba, Violetta e Ludmilla rabbrividirono alla sua spiegazione mentre Crumbs, Diego e Leon diventavano ancor più furiosi a quel ricordo.
<<  Leon tu pensi che ti …  >> Violetta non terminò la frase, anche il solo pensiero la terrorizzava, Leon la guardò negli occhi e li vide pieni di paura e di terrore, le fece cenno di avvicinarsi e l'abbraccio forte a se.
<<  Non ti devi preoccupare, non ci riuscirà. Sono più forte di lui e poi ho tutto il regno dalla mia parte  >>  disse le ultime parole sorridendo per dare sicurezza a Violetta che a quanto pare funzionò. Si diedero un bacio a stampo solo perché c'erano Crumbs, che lo poteva rimproverare, Diego, che poteva prendere in giro Leon, e Ludmilla, che poteva uccidere Leon.
Arrivò il pomeriggio e Leon e Diego erano ad allenarsi mentre Ludmilla e Violetta erano in cucina a preparargli le loro bibite preferite, una volta finite andarono nella zona degli allenamenti dove Leon e Diego avevano già finito e si gustarono le loro bibite per poi portare le loro ragazze a fare un giro su cavallo fuori dal palazzo, una volta usciti presero due sentieri diversi, Diego prese quello di sinistra mentre Leon quello di destra.
Leon e Violetta erano arrivati a un giardino enorme, con alberi di melo , delle zone ricoperte di fiori di diverso colore. Leon e Violetta si misero sotto un albero a guardare le nuvole ,ad abbracciarsi e bacarsi fino a che Violetta non prese dei fiori, ci fece una coroncina di fiori e la mise in testa a Leon.
<<  Adesso sei anche il re dei fiori  >>  disse Violetta per poi scoppiare in una risata che trascinò pure Leon.
<<  Allora tu sei la mia regina di fiori  >>  disse continuando a ride avvicinando le sue labbra a quelle di Violetta.
<<  La regina Vergas, la signora Violetta Vergas, mi piace tantissimo  >>  disse Violetta ad un centimetro di distanza da Leon.
<<  A me fa impazzire, il pensiero che tu possa essere mia per sempre sarebbe un sogno che si avvera  >>  disse Leon a un centimetro di distanza dalle gustose labbra dell’amata.
Violetta si fece coraggio e lo baciò. Leon voleva approfondire il bacio.
Fece distendere delicatamente Violetta sul prato, mentre le mani di lei gli accarezzavano i capelli. Leon mise una mano sotto il vestito di Violetta , continuarono ad accarezzarsi e a baciarsi fino a quando Leon non stava per toglierle il vestito e lei non stava per togliergli la camicia ma a interrompere quel momento erano state le voci di Diego e Ludmilla che li chiamavano, ormai si era fatto tardi e dovevano tornare.
Violetta e Leon si sistemarono, salirono sul cavallo e andarono dai loro amici per poi tornare a palazzo, davanti il portone c'erano due servi che appena videro Leon si misero a ridere.
<<    Cosa c'è da ridere?  >>  chiese il sovrano.
<<  Bella corona mio sire  >>  disse uno dei due tenendo la risata.
Leon non capiva cosa volesse dire mentre Violetta, Diego e Ludmilla ridevano insieme ai due, l’amata poi sussurrò al sovrano.
<<  Mio re dei fiori avete dimenticato di levarvi la corona   >>  disse trattenendo a mala pena la risata.
Leon si ricordò tutto e si levò la coroncina di fiori per poi darla a Violetta.
<<  Non ci trovo niente di divertente  >>  disse Leon con un rossore sulle guance per poi entrare.
Quando entrarono era ora di cena e avevano deciso di mangiare in camera, Leon e Diego andarono a prendere la cena e poi tornarono nella camera di Violetta e Ludmilla con due vassoi, Diego e si mise nel letto di Ludmilla vicino a lei , mentre Leon nel letto di Violetta e la mise sulle sue gambe mentre Violetta lo imboccava. Finito di mangiare Violetta si addormentò sulle gambe di Leon e lo stesso Ludmilla,Leon e Diego le misero a letto e uscirono senza fare rumore.
Mentre erano nel corridoio per andare nelle loro stanze Leon vide in una finestra che si affaccia al cancello principale il suo maestro andare verso il bosco.
<<  Che succede?  >>  chiese curiosamente l'amico.
<<  Nulla  >> rispose il re.
<<  Va bene, buonanotte  >>  finì l'amico per poi andare nella sua camera che era dopo quella del sovrano.
<<  Notte  >>  disse il re per poi correre nelle stalle a prendere il suo cavallo per seguire il suo maestro.
Arrivato davanti il bosco scese da cavallo, andò nel bosco e dopo cinque minuti di cammino si mise dietro un albero e vide il suo maestro parlare con qualcuno però non vedeva bene chi fosse l’altra persona.
<<  Non posso fare questo, non a Leon, non posso  >>  disse Crumbs dispiaciuto e pentito.
<<  Sarà per poco tempo, fino a che non scopriremo come fermare mio fratello  >>  disse l'altro uomo che a Leon la sua voce era molto familiare, era la voce di una persona a cui aveva voluto molto bene, si spostò un po e lo vide.
Non era possibile. Doveva essere un'allucinazione.
<<  Non puoi essere tu  >>  disse Leon per poi uscire dal suo nascondiglio sconvolto da quello che aveva visto e sentito.
<<  Leon che ci fai qui?  >>  chiese Crums.
<<  Non ti preoccupare Crumbs  >>  disse quella persona <<  Si sono io Leon  >> continuò l'uomo aprendo le braccia  <<  Sono tuo padre, sono Jorge  >> finì Jorge lasciando incredulo suo figlio.
Leon non ci poteva credere, corse tra le sue braccia con gli occhi pieni di lacrime, era vero, era suo padre, non era morto, era vivo.
I due si abbracciarono tenendosi stretti l'uno all'altro con la luna e le stelle che li illuminavano. 
 
NOTA AUTORE: Ci sono delle svolte, lo zio di Leon vuole il trono e farà di tutto per averlo, mentre tra Leon e Violetta va tutto benissimo anzi forse troppo bene. E poi colpo di scena Jorge Vergas, il padre di Leon è vivo e ha fatto finta di morire. cosa succederà? Recensite
  
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