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Autore: Valii    20/04/2014    0 recensioni
Spesso ci chiediamo se dopo la pioggia, il sole sia la cura migliore.
Spesso non ci rendiamo conto che anche con il sole, l'anima muore.
Non erano mai arrivati a parlarsi soffocando nelle loro stesse emozioni.
(Pietà, sono una frana in queste cose ahah uno e due questa One-shot e stata scritta 50 e 50 da una mia amica -Krealyus- e me c:)
Genere: Malinconico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astoria Greengrass, Draco Malfoy | Coppie: Draco/Astoria
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Hellraiser 

I have loved you all long
And I miss you
Been far away for far too long
I keep dreaming you'll be with me.
Nickelback - Far Away



Spesso ci svegliamo in un giornata primaverile, guardiamo fuori dalla finestra e ci accorgiamo che piove e maledicendo il tempo balordo ci alziamo controvoglia e, in silenzio, ci vestiamo. È proprio in quelle giornata che si ha una sensazione strana, che ci porta a pensare che tutto, quel giorno, andrà male, anzi peggio di quello che non sia già. Spesso ci svegliamo, guardiamo verso la finestra e vediamo dei deboli fasci di luce filtrare attraverso le ante e capiamo che il sole è "tornato" e semplicemente siamo felici. Ma la maggior parte delle volte ci svegliamo e, anche se il sole è alto nel cielo, sappiamo già che tutto andrà male, perché la natura umana, maghi o no che siano, è portata a questo, allo struggimento dell'anima, un po' per compatirsi e un po' perché ci crede davvero
"Continui a ripetermelo. Ma...me lo hai mai dimostrato, effettivamente?" Ripetè Draco più forte stringendo i pugni fino a far diventare le nocche bianche.   
L'ennesima litigata. 
"Io ho provato in ogni modo a dimostrartelo, ho cercato di starti accanto, di parlarti, di ascoltarti... Ma tu sei sempre così distante." Astoria flebilmente rispose, senza alzare lo sguardo dalle sue mani che sembrano impazzite da quanto ti torturavano a vicenda.
"Lo sono. Ho i miei buoni motivi per esserlo." Le rispose. Ennesima pugnalata. 
"Non hai mai provato a spingerti oltre con me, mai. Magari ti sarebbe anche piaciuto." A quel punto Astoria si alzò e si mise a urlarli contro. 
Draco, quasi sconvolto, la guardò scuotendo la testa, come se si stesse rivolgendo ad una qualsiasi pazza, non a sua moglie. "Ci ho provato eccome, invece. Ed ogni volta mi sentivo avvampare. L'odio nei tuoi confronti aumentava...la mano scivolava, tremante, alla bacchetta. Ma non ho mai potuto nulla contro di te. Nulla."
Astoria si sedette di nuovo abbassando lo sguardo. "Tu pensi di averci provato, ma non è così. In realtà ti sei solo arreso all'evidenza senza neanche provare a conoscermi per ciò che ero, ti sei dato subito della vittima, cercando un'evasione, in altro, o meglio in un'altra, e l'ho sempre saputo, ma non mi è mai importato più di tanto, per amore si fa questo e altro, alla fine... Non so, probabilmente il fine giustifica i mezzi, ma è più grave l'adulterio o l'amore?
Non posso farci niente se dopo quello che è successo a Hogwarts i tuoi hanno pensato che la famiglia della tua adorata Parkinson non fosse più all'altezza della casata Malfoy... Io sono soltanto capitata. Li, così. Poi però con te ci ho provato e mi sono anche innamorata." Tutto questo lo disse in un sussurro, specialmente le ultime quattro parole, come se dirlo mettesse a nudo la sua anima e aveva paura. 
Draco quasi rise alle sue parole, non voleva credere che fosse seria. "Innamorata...innamorata! Avresti fatto di tutto per trattenermi se mi avessi amato davvero. Invece mi hai lasciato fare, come se niente fosse." Burro fuori in un soffio Draco. 
"Preferivo averti quel poco che ti ho avuto e dividerti con un'altra, piuttosto che non averti per niente. Ho fatto di tutto, ho cerato di assecondarti in ogni cosa... Dalla più banale alla più importante, per te almeno. Anche solo cucinare per te e vederti sorridere quando mangiavo da solo il tuo piatto preferito per me era bellissimo, almeno eri felice, anche se volevi stare solo... Io ero felice. Ti ascoltavo mentre suonavi il piano per ore e ore, interminabili... Io odio Chopin, Tchaikovsky e compagnia Draco... Li odio davvero."  Sospirò tra le lacrime e i singhiozzi, non riusciva a parlare quasi. 
"Ero...felice. No, non lo ero, Astoria. Non lo sono da anni. Sorridevo..per inerzia. Sorridevo per evitare di scoppiare a piangere, per evitare crisi isteriche. Non perché ero felice. Mi odiavo, nel profondo." Draco pensò che dire la verità sarebbe stata la cosa migliore, ma non si rese conto di quanto quelle parole fossero taglienti, crudeli quasi. Nessuno se le sarebbe mai meritate.
"Ti odiavi... Certo. Ma non ne vale più la pena ormai, non vale più la pena discuterne adesso... Sai cosa vuol dire essere consapevole di essere la maggior fonte del tuo dolore, ma essere troppo egoista per lasciarti andare? No, no, tu non lo sai, tu mi hai fatto soffrire, mi fai soffrire, ma non te ne importa niente. O almeno non lo dai a vedere, e se ti importa lo nascondi davvero molto bene.
Ormai è tardi, hai ragione. Che ci faccio ancora qui?
Hai mai amato qualcuno così tanto da non riuscire quasi a respirare? E mi piace questa sensazione, mi piace questo dolore, non so dirti esattamente ciò che è, ma è meglio per tutti che io me ne vada.
Ogni volta che sentirò il tuo nome so soltanto che mi volterò e sorriderò... Addio Draco."
Astoria lo guardò, guardò Draco per l'ultima volta sorridendogli tristemente con gli occhi pieni di lui e senza dire niente uscì dal salone. Uscì dal Manor, uscì dalla sua vita. 
  
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