Disclaimer: Bla bla bla tutto finto, non mi
pagano, bla bla, li adoro e non li insulterei mai, bla.
Notes: Mi è stato riferito (…hi Blaise
XD) che oggi dovrebbe essere il compleanno di mr Toro. Perciò approfitto e per
l’occasione pubblico questa vecchia scemenza che avevo dimenticato nel
computer. La shot fa riferimento al periodo infelice in cui Ray sperimentava
prodotti per capelli, col risultato che erano tutti flosci e disciplinati :(
Happy b-day
Torosaurus \o/!
Notes2: Il titolo è compagno ideale della
mia vecchia shot Make-up XD I’m lame, yes.
Hair-styling
« Che ve ne pare? » chiese Ray, comparendo sulla soglia
con il phon ancora in mano.
Frank balzò in piedi e fuggì di corsa. Le risate
arrivarono ugualmente forti e chiare anche dall'altra stanza.
« Sei sicuro di non volere un consi-? »
« Dopo Ghost of you,
gli unici consigli che accetterò da te saranno quelli sui fumetti, Gerard. »
Gerard fece una faccia triste e andò dietro a Frank,
lanciando occhiate risentite a tutti quelli che incontrava durante il tragitto.
Ray scosse la testa, facendo ondeggiare i boccoli freschi
di lavaggio. Si voltò speranzoso verso Bob, l'ultimo rimasto, che lo stava
fissando corrucciato da dietro una rivista.
« …allora? »
« Sembri un labrador. »
Da dietro il muro arrivò un nuovo scoppio di risa, il
rumore di uno scappellotto, e un colorito scambio di battute che Ray procedette
ad ignorare; in compenso, tirò il phon in faccia a Bob.
Bob, essendo Bob, lo schivò; sperare di colpire Bob con
qualcosa era come sperare di scattargli una foto e sopravvivere abbastanza a
lungo da postarla su internet. (Inoltre, Bob sapeva benissimo farsi male da
solo senza bisogno di aiuto altrui.)
Ray sospirò sui resti del phon andato a schiantarsi contro
il pavimento. Lo raccolse, gettandolo da qualche parte con l'intenzione di
recuperarlo più tardi e nasconderlo alla vista e le mani di Mikey, e si sedette
sul divano, proprio a fianco dei piedi di Bob, iniziando a punzecchiarlo. «
Voglio un parere serio. »
« Chiedi a Gerard » rispose pungolando a sua volta la
gamba di Ray con la punta del piede.
« Gerard abbina il colore delle mutande a quello dei boa, » Gli lanciò un'occhiata
significativa. « Frank è un piccolo idiota, Mikey non ha ancora capito da che
parte si tenga il pettine e mia madre non ha una webcam. Resti solo tu, che
comunque non sei del tutto normale. » Gli bloccò i piedi e ci si sedette sopra,
incrociando le braccia al petto con aria risoluta. Bob fece un verso
esasperato.
« Prima erano meglio. Erano ingombranti ma erano più…
vaporosi, e… sprimacciabili… » Gesticolò un po', senza trovare le parole sotto
lo sguardo curioso di Ray. Smise di agitare le mani, sentendosi ridicolo. «
Cioè, sono strani. Cambia shampoo, 'kay? »
« Ma sono setosi! Guarda, splendono! » Agitò la testa e i
riccioli svolazzarono qua e là catturando la luce in mille sfumature raggianti.
« Ma sembri un cane! »
« …i cani sono simpatici. »
« A me non piacciono, i cani, » ribatté, suonando lagnoso
senza volerlo. « Prima erano più soffici, sembravi un gattino arruffato. »
Detto questo si sporse verso di Ray, infilandogli le mani
tra i capelli e tirandolo verso di sé, senza dargli il tempo di reagire. Ray
perse l'equilibrio e scivolò a lato, lasciando liberi i piedi di Bob che ne
approfittò subito per inginocchiarglisi accanto. Gli scappò uno dei suoi
gridolini da ragazza mentre cercava di bilanciarsi per non cadere addosso a
Bob, e al contempo tentava di proteggersi e scacciarlo.
Bob si avvicinò ancora, e Ray sbarrò gli occhi. Restò
paralizzato davanti al viso di Bob, a fissare quello sguardo celeste dietro la
frangia dorata, la piega decisa della bocca, l'anello all'angolo delle labbra;
trattenne il fiato, si sentì le guance in fiamme, serrò di scatto le palpebre.
Ma Bob gli scompigliò semplicemente i capelli.
« Ecco, » sorrise, d'un tratto in piedi, lontano, con le
mani in tasca - e ehi, chi gli aveva detto di staccarsi? « Ora va un po'
meglio. » Gli diede un ultimo colpetto sulla testa e se ne andò.
Ray rimase lì seduto, con lo sguardo fisso nel vuoto,
completamente stordito. Si riscosse solo quando la porta del bus sbatté per
l'arrivo di Mikey, si alzò in fretta ed andò in bagno, dove si appoggiò al
lavandino e lanciò uno sguardo al proprio riflesso nello specchio.
Aveva i capelli sconvolti, gli occhi lucidi, il viso tutto
rosso. E aveva pure il fiato corto, evviva.
Santo cielo, pensò, aprendo il rubinetto e
gettandosi sotto l'acqua gelata.
« Non avevi detto di disprezzare il mio aiuto? » Nonostante
la stizza, Gerard suonava deliziato. Stappò con entusiasmo il flacone del
balsamo mentre aiutava Ray ad asciugarsi i capelli con un asciugamano e
progettava segretamente una serie di acconciature che gli avrebbe fatto provare
anche con la forza, se necessario. Non poteva farsi sfuggire l'occasione e quei capelli, uh uh uh.
« Ho cambiato idea, » affermò, sembrando però ben poco convinto.
« Perchè, sai, sarebbe fantastico se mi lasciassi prendere
due secondi la piastra e- »
« Way, ti ho chiesto di lavarmi i capelli, non di
trasformarmi in Madonna. »
Gerard lo guardò male, ma si mise comunque a passargli il
balsamo sulle prime ciocche. « Perché persisti in questo look, a ogni modo? Non
faceva schifo persino a Bob? »
« Uhm, non l'ho capito bene. » Forse per l'angolazione
della luce, pareva quasi che Ray fosse arrossito. « Dopo magari gli chiedo se
può rispiegarmi cosa ne pensa… »