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Autore: Will P    15/07/2008    4 recensioni
« Che ve ne pare? »
« Sembri un labrador. »
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Bob Bryar, Ray Toro, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: Bla bla bla tutto finto, non mi pagano, li adoro e non li insulterei mai bla bla

Disclaimer: Bla bla bla tutto finto, non mi pagano, bla bla, li adoro e non li insulterei mai, bla.

Notes: Mi è stato riferito (…hi Blaise XD) che oggi dovrebbe essere il compleanno di mr Toro. Perciò approfitto e per l’occasione pubblico questa vecchia scemenza che avevo dimenticato nel computer. La shot fa riferimento al periodo infelice in cui Ray sperimentava prodotti per capelli, col risultato che erano tutti flosci e disciplinati :(

Happy b-day Torosaurus \o/!

Notes2: Il titolo è compagno ideale della mia vecchia shot Make-up XD I’m lame, yes.

 

 

 

 

Hair-styling

 

« Che ve ne pare? » chiese Ray, comparendo sulla soglia con il phon ancora in mano.

Frank balzò in piedi e fuggì di corsa. Le risate arrivarono ugualmente forti e chiare anche dall'altra stanza.

« Sei sicuro di non volere un consi-? »

« Dopo Ghost of you, gli unici consigli che accetterò da te saranno quelli sui fumetti, Gerard. »

Gerard fece una faccia triste e andò dietro a Frank, lanciando occhiate risentite a tutti quelli che incontrava durante il tragitto.

Ray scosse la testa, facendo ondeggiare i boccoli freschi di lavaggio. Si voltò speranzoso verso Bob, l'ultimo rimasto, che lo stava fissando corrucciato da dietro una rivista.

« …allora? »

« Sembri un labrador. »

Da dietro il muro arrivò un nuovo scoppio di risa, il rumore di uno scappellotto, e un colorito scambio di battute che Ray procedette ad ignorare; in compenso, tirò il phon in faccia a Bob.

Bob, essendo Bob, lo schivò; sperare di colpire Bob con qualcosa era come sperare di scattargli una foto e sopravvivere abbastanza a lungo da postarla su internet. (Inoltre, Bob sapeva benissimo farsi male da solo senza bisogno di aiuto altrui.)

Ray sospirò sui resti del phon andato a schiantarsi contro il pavimento. Lo raccolse, gettandolo da qualche parte con l'intenzione di recuperarlo più tardi e nasconderlo alla vista e le mani di Mikey, e si sedette sul divano, proprio a fianco dei piedi di Bob, iniziando a punzecchiarlo. « Voglio un parere serio. »

« Chiedi a Gerard » rispose pungolando a sua volta la gamba di Ray con la punta del piede.

« Gerard abbina il colore delle mutande a quello dei boa, » Gli lanciò un'occhiata significativa. « Frank è un piccolo idiota, Mikey non ha ancora capito da che parte si tenga il pettine e mia madre non ha una webcam. Resti solo tu, che comunque non sei del tutto normale. » Gli bloccò i piedi e ci si sedette sopra, incrociando le braccia al petto con aria risoluta. Bob fece un verso esasperato.

« Prima erano meglio. Erano ingombranti ma erano più… vaporosi, e… sprimacciabili… » Gesticolò un po', senza trovare le parole sotto lo sguardo curioso di Ray. Smise di agitare le mani, sentendosi ridicolo. « Cioè, sono strani. Cambia shampoo, 'kay? »

« Ma sono setosi! Guarda, splendono! » Agitò la testa e i riccioli svolazzarono qua e là catturando la luce in mille sfumature raggianti.

« Ma sembri un cane! »

« …i cani sono simpatici. »

« A me non piacciono, i cani, » ribatté, suonando lagnoso senza volerlo. « Prima erano più soffici, sembravi un gattino arruffato. »

Detto questo si sporse verso di Ray, infilandogli le mani tra i capelli e tirandolo verso di sé, senza dargli il tempo di reagire. Ray perse l'equilibrio e scivolò a lato, lasciando liberi i piedi di Bob che ne approfittò subito per inginocchiarglisi accanto. Gli scappò uno dei suoi gridolini da ragazza mentre cercava di bilanciarsi per non cadere addosso a Bob, e al contempo tentava di proteggersi e scacciarlo.

Bob si avvicinò ancora, e Ray sbarrò gli occhi. Restò paralizzato davanti al viso di Bob, a fissare quello sguardo celeste dietro la frangia dorata, la piega decisa della bocca, l'anello all'angolo delle labbra; trattenne il fiato, si sentì le guance in fiamme, serrò di scatto le palpebre.

Ma Bob gli scompigliò semplicemente i capelli.

« Ecco, » sorrise, d'un tratto in piedi, lontano, con le mani in tasca - e ehi, chi gli aveva detto di staccarsi? « Ora va un po' meglio. » Gli diede un ultimo colpetto sulla testa e se ne andò.

Ray rimase lì seduto, con lo sguardo fisso nel vuoto, completamente stordito. Si riscosse solo quando la porta del bus sbatté per l'arrivo di Mikey, si alzò in fretta ed andò in bagno, dove si appoggiò al lavandino e lanciò uno sguardo al proprio riflesso nello specchio.

Aveva i capelli sconvolti, gli occhi lucidi, il viso tutto rosso. E aveva pure il fiato corto, evviva.

Santo cielo, pensò, aprendo il rubinetto e gettandosi sotto l'acqua gelata.

 

« Non avevi detto di disprezzare il mio aiuto? » Nonostante la stizza, Gerard suonava deliziato. Stappò con entusiasmo il flacone del balsamo mentre aiutava Ray ad asciugarsi i capelli con un asciugamano e progettava segretamente una serie di acconciature che gli avrebbe fatto provare anche con la forza, se necessario. Non poteva farsi sfuggire l'occasione e quei capelli, uh uh uh.

« Ho cambiato idea, » affermò, sembrando però ben poco convinto.

« Perchè, sai, sarebbe fantastico se mi lasciassi prendere due secondi la piastra e- »

« Way, ti ho chiesto di lavarmi i capelli, non di trasformarmi in Madonna. »

Gerard lo guardò male, ma si mise comunque a passargli il balsamo sulle prime ciocche. « Perché persisti in questo look, a ogni modo? Non faceva schifo persino a Bob? »

« Uhm, non l'ho capito bene. » Forse per l'angolazione della luce, pareva quasi che Ray fosse arrossito. « Dopo magari gli chiedo se può rispiegarmi cosa ne pensa… »

   
 
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