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Autore: Momoko21    20/04/2014    0 recensioni
Dal primo capitolo
"Noi due siamo caratterialmente incompatibili, diverse come il ghiaccio (io) ed il fuoco (lei), accomunate da due sole cose: i nostri genitori e la data del nostro compleanno. Da piccole riuscivamo anche ad andare d’accordo e a giocare insieme, ma, crescendo, i nostri caratteri assolutamente diversi hanno innalzato una barriera tra di noi, divenuta ormai infrangibile"
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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Summer
-Sum?? Dai, Sum, svegliati!-.
Una voce trapanante, seguita da un improvviso attacco di solletico mi impedì di continuare il mio bel sogno.
-Ryan, ti ho mai detto che sei una piattola?- Gli domandai sbadigliando.
-Più o meno ogni giorno- Mi canzonò lui prima di infilarsi nel mio letto per abbracciarmi, come faceva tutte le mattine.
“Ormai, è questa la normalità!” Pensai tra me e me, sprofondando nuovamente in letargo.
Sembrava che fossero passata solo una manciata di secondi quando suonò la sveglia.
“In realtà siamo in estate, motivo per cui non si va a scuola, ma se mamma trovasse Ryan nel mio letto quando viene a svegliarmi prenderebbe un infarto di sicuro”.
Ancora sonnecchiante, Ryan si alzò e coprì con una t-shirt gli addominali che, durante la notte, erano rimasti scoperti.
Tempo 10 secondi che....
-Summer! Ryan! Svegliatevi, è tardi!!- Mamma irruppe nella camera per svegliarci e rifare i letti.
-Sai, Sum? Winter fa da sola il suo letto, non ha bisogno che sua madre sia anche la sua donna delle pulizie..-.
“che barba, sempre la solita solfa. Scommetto 100 verdoni che ora pronuncerà la frase...”.
-Questa casa non è un maledettissimo albergo!! Guarda, c’è roba tua sparsa ovunque! Anche se Ryan è un maschio non dissemina la sua biancheria su tutto il tappeto, sui tavoli e sulla sedia!-.
-Quelli, mammina adorata, sono r-e-g-g-i-s-e-n-i! Ti risulta che Ryan li indossi? Se così fosse avresti l’obbligo morale di dirmelo. Non credo che vorrei più dividere la stanza con lui, se così fosse! E tra l’altro, sai che ti voglio taaaanto beeeene- Dissi con voce da bimba piccola per cercare di rabbonirla un po’, non mi piaceva quando si arrabbiava con me.
Scendemmo in cucina dove trovammo papà intento nella lettura del quotidiano, Emily che stava spazzolando una ciotola di latte, cacao e cereali e Winter che spalmava un po’ di confettura di marmellata ai frutti di bosco su una fetta biscottata.
-Cosa vi preparo?- Disse mamma, intenta a svolgere qualche noiosissima attività domestica, rivolta  a me e a mio cugino.
-Io prendo un succo d’arancia- Annunciò Ryan dirigendosi verso il frigorifero.
-E tu?- Domandò mio padre notando che non avevo ancora risposto.
-Io non ho fame- .
-Summer, non farmi arrabbiare, sai che devi mangiare- Alzai gli occhi al cielo.
“Da quando sono svenuta un paio di volte nelle scorse settimane e il medico ha detto che devo avere un’alimentazione equilibrata, papà sembra essere diventato l’ispettor Ingozzati-di-cibo-altrimenti-ti-uccido”.
-Va bene, va bene!- Risposi io –Allora prendo una banana!- Dissi, strizzando l’occhio a mio cugino che mi guardava con aria sarcastica.
-Non basta, prendi esempio da tua sorella e mangia qualcos’altro, per esempio un paio di fette biscottate alla marmellata-.
-Sissignore, generale!- dissi scherzando, imitando il saluto militare delle reclute, notando il viso di mio padre, compiaciuto.
-Che programmi avete per la mattinata?- Domandò la mamma.
-Io mi vedo con Robbie e Cass stamattina, andiamo a fare una passeggiata al mare- Rispose Emily tutta sorridente.
-I tre moschettieri si sono riuniti? Vuol dire che il tuo ragazzo è tornato dalla vacanza alle Hawaii!- Feci notare ironica.
-Punto primo, non è il mio ragazzo, punto secondo se usciamo è EVIDENTEMENTE tornato- Rispose lei tra i denti.
“Emily è sempre sulle spine quando nomino il suo amichetto. Non capisco perché si prenda la briga di negare di avere una cotta per lui”
-Oh, sicuro che lo yogurt che hai mangiato non fosse andato a male? Sei più acida di un limone!!- Le faccio notare e lei risponde con una linguaccia.
"E’ proprio una monella” Pensai.
-Io porto Ringo a fare una passeggiata, ho voglia di fare un giro- Disse Winter.
-E’ una grande idea! Perché non andate tutti insieme, tu, Sum e Ryan?- Alzai ironicamente un sopracciglio alla proposta di mia madre.
“Lei cerca sempre di farci fare delle cose insieme, ma non capisce che maggiore è il tempo che passiamo insieme e maggiore è la possibilità di reciproco sgozzamento? Forse spera che Ryan faccia da intermediario..”.
-Io ho un appuntamento con Isabelle, quindi dovrò rifiutare la tua proposta, grazie zia Anne- Disse gentilmente Ryan, declinando il suo invito.
-Ed io- Incominciai a parlare – ho un appuntamento con la settima serie di Buffy l’ammazzavampiri in tv!-.
I miei genitori alzarono gli occhi al cielo, sicuramente pensando che la battaglia contro di me era persa in partenza.
 
Emily
Infilai un paio di bermuda, legati in vita da una colorata cintura, indossai la mia maglietta preferita, quella verde con il simbolo dello Yin e dello Yang, misi il cellulare nella tasca destra e le chiavi nella sinistra.
“Finalmente quei seccatori di mamma e papà hanno accettato di darmi un mazzo di chiavi, dopo l’ennesima giornata passata fuori dal cancello visto che sia loro che le mie sorelle erano usciti e nessuno poteva aprirmi”.
Mi diressi verso la solita gelateria, McConnor’s, nostro punto di ritrovo e subito notai Cass e Robbie già seduti al tavolino esterno, in attesa che il carinissimo cameriere portasse quanto era stato richiesto.
-Ciao!- Dissi correndo ad abbracciare Robbie.
“Mio dio, mi sei mancato da morire quando non ci sei stato” Pensai tra me e me, senza ovviamente pronunciare le parole che la mia mente aveva autonomamente elaborato.
“Chissà che ha Cass oggi!” Mi domandai, notando che la mia amica sembrava agitata, quasi come se il mio gesto le desse fastidio “Mah, sarà solo un’impressione, io e Robbie siamo sempre andati molto d’accordo, ci comportiamo sempre allo stesso modo”.
-Mi sei mancata molto- Mi sussurrò lui all’orecchio, ed io non poté far altro che provare una quantità smisurata di affetto per lui, finché un finto colpo di tosse di Cass non ci interruppe.
-Le nostre coppe di gelato sono arrivate, ne abbiamo ordinata una anche per te, Em, ovviamente cioccolato e biscotti, i tuoi gusti preferiti- Mi disse lei amichevole.
Terminata la consumazione, ci alzammo, dirigendoci verso la spiaggia che (fortunatamente) era a soli pochi passi dal nostro bar di fiducia.
Appena giunti lì, un gruppo di ragazzi amici di Robbie attirò la nostra attenzione e lui si diresse immediatamente verso di loro, per salutarli.
-Ti devo dire una cosa- disse Cass una volta rimasta sola con me
-Spara- Risposi interessata
-Em, credo che mi piaccia qualcuno- Questa frase attirò la mia attenzione
-Chiiiiiiii?- Domandai incuriosita –E’ qualcuno che conosco?-
-Oh, si, anche molto bene direi-
-E allora? Sputa il rospo-
“Ma perché si fa tutti questi problemi e non vuota subito il sacco?
-Penso, anzi, certamente, mi piace... R..obbie- Strabuzzai gli occhi per la sorpresa, Robbie non era interessato certamente a lei, o almeno non lo aveva capito.
-Ah- Dico io, mostrandomi entusiasta – E ora? Cosa intendi fare? Glielo dirai?-
-Farò in modo che se ne accorga da se, sarebbe troppo imbarazzante confessarglielo-
“Ottimo, la mia migliore amica è innamorata del mio migliore amico. Quando, anzi SE si metteranno insieme, la mia vita finirà ufficialmente, non avrò più nessuno.
L’ho sempre detto che i maschi sono una seccatura: non mi  sono nemmeno avvicinata al loro pianeta ma  ne sono già stanca!”.
 
Winter
Indossai dei leggins, un top leggero e le scarpe da ginnastica verdi e gialle, prendendo con me anche il collare di Ringo che non appena vide ciò che tenevo stretto nella mano sinistra cominciò a scodinzolare e a fare le feste.
Salutai con un cenno della mano Summer che era sdraiata sul divano  e poggiava i piedi al tavolino.
“Quella ragazza è proprio un’incivile. Mi meraviglio davvero che abbiamo lo stesso patrimonio genetico”
Uscì dalla porta principale preceduta da Ringo che si impossessò del vialetto, cominciando a camminare ed annusando ogni palo, albero o altro cane che attirasse la sua attenzione.
Mentre era intento a fare i suoi bisogni, io cominciavo a fare stretching e, recuperato il cane, cominciammo a correre.
Percorremmo parecchia strada ed il sole stava diventando accecante.
“Stupida me! Dovevo portare gli occhiali da sole, o almeno una bottiglietta d’acqua fresca, non partire così all’avventura! Stupida..! Vabbè, poco male, entrerò in quel bar e ne comprerò una” Dissi legando il guinzaglio di Ringo ad un palo.
Proprio mentre stavo per aprire la porta di accesso sbadigliai ed in quel preciso istante, qualcuno venne a sbattere contro di me, rovesciando qualcosa di liquido sulla mia canotta.
“Ma guarda un po’ che idiota!”.
-Oddio, scusamiscusamiscusami!- Disse il ragazzo chinando la testa verso il basso.
-Non fa niente, non preoccuparti, non è solo colpa tua, mi sono distratta sbadigliando anche io- Dissi indietreggiando.
“Vabbè, quantomeno mi sono rinfrescata”.
-Ma tu sei una cliente del bar?- domandò.
-No, in realtà stavo entrando per  chiedere a qualcuno di spostare quel catorcio di auto sul marciapiede destro, altrimenti non posso parcheggiare la mia Ferrari!- risposi io, certa di aver detto una cosa divertente, anche se la sua faccia perplessa mi fece capire che la mia ironia non era stata percepita come tale –Ehi, stavo SCHERZANDO!- Dissi diventando all’istante dello stesso colore dell’estintore appeso al muro interno del locale.
-Ah-ah!- sorrise lui.
-Cosa?-.
-Sei TUUUTTA rossa! I tuoi capelli e il tuo viso hanno lo stesso colore!!- Disse lui.
-Se non vuoi che il tuo fondoschiena assuma la stessa tonalità per i calci che ti darò se non la smetti, farai meglio a tacere!- Risposi un po’ seccata.
-Ehi-ehi-ehi, quanto sei combattiva! Abbassa l’ascia di guerra, capo, sono venuto in pace-. 
“Ma chi è questo cretino? Credo gli manchi qualche rotella”.
-Posso offrirti un caffè, un succo di frutta o qualsiasi altra cosa per farmi perdonare?- continuò lui.
“Okay, normalmente non accetto di prendere niente con nessuno che sia un autentico idiota come lui, ma se rifiuto non potrò mai assaporare un buonissimo succo prima di tornare a casa!”.
-Va bene, all’ananas-.
-Cosa all’ananas?- Mi chiese perplesso.
-Come “cosa all’ananas”?! Il succo di frutta!-.
-Ah, allora hai accettato? Avrò l’onore di trascorrere la mattinata con una bella ragazza come te allora!- Rispose entusiasta.
-Mi spiace, non tutta la mattinata, devo andare a casa per togliere questo schifo di top, completamente appiccicoso, dopo l’incidente con.... cos’era?- domandai poi.
-Frullato alla menta-.
-Ah, ecco. Probabilmente appena mi avvicinerò a Ringo desidererà leccarmi tutta-.
-Chi è Ringo? Il tuo fidanzato?- Domandò ancora più sconvolto di prima.
“Il mio fidanzato..? lui crede...che il mio fidanzato... voglia LECCARMI tutta??? Ma se nemmeno ce l’ho un FIDANZATO!!”.
-Come..cos... NO! Ringo, Ringo Starr.. è lui!!- Risposi io indicando il mio cane che in quel momento sorrise, assumendo nuovamente un colorito scarlatto (io, non Ringo, ovviamente).
 -Bene, signorina, dopo questa incredibile gaffe mi permetta di scortarla all’interno dell’edificio, ma mi raccomando, allacci bene la cintura di sicurezza!-
“Dio, ma questo è proprio fuori di testa!”
   
 
Ciao a tutti! Eccomi di nuovo con un nuovo capitolo! Che ve ne pare delle novità? Emily è troppo egoista nel non essere molto entusiasta per la sua migliore amica?? Il misterioso ragazzo è davvero un idiota? E cosa mi dite del rapporto tra Summer e Ryan??
Aspetto (e spero) che arrivino delle recensioni
Un bacio, 
Momo! :D

 
  
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