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Autore: Monkey_D_Alyce    20/04/2014    6 recensioni
La vita di una normale diciassettenne viene sconvolta da due ragazzi, trovandosi in situazioni a dir poco strane e un po'pazzerelle. Troverà nuovi amici, che considererà come una famiglia, e chi lo sa...forse troverà anche l'amore!
Dal testo:
-"Chi sono questi?" domando senza capire.
"Ma che maleducata! Sono i nostri nuovi vicini! Te li presento: Portgas D Ace e Marco La Fenice!"
-"Molto piacere. Ace" dice in tono freddo e distaccato. Bello, ma antipatico, non c'è che dire.
"Alice" rispondo usando la sua stessa moneta, per poi lanciarci uno sguardo carico di astio e sfida.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Eustass Kidd, Nuovo personaggio, Portuguese D. Ace, Trafalgar Law, Un po' tutti | Coppie: Eustass Kidd/Trafalgar Law
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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33° capitolo: Scontro finale!
 

 
 
Dopo aver visto Ace travestito da guardia del corpo di Akainu sono stata attraversata da un’immensa felicità!
La sua sola vicinanza mi ha dato conforto e coraggio, ed ora, ho finalmente sparato quel colpo che sarà micidiale per quel grandissimo figlio di puttana.
Lo osservo mentre crolla a terra, tenendosi il fianco sinistro con una mano, nel tentativo di fermare l’emorragia che gli sta’ causando un bel po’di gemiti di dolore e sangue denso che scorre lentamente lungo il suo completo, imbrattando infine tutto il parquet di legno pregiato.
Non so descrivere la mia sensazione in questo momento: gioia, odio represso, il gusto inebriante della vittoria e della libertà che fa si di non farmi sentire per nulla in colpa per ciò che ho fatto.
Non l’ho ucciso subito. Voglio fargli patire atroci sofferenze, vendicandomi così, di quello che ha fatto a me quando ero piccola.
 
“T…tr…traditrice…giuro che…ti ucciderò…per questo affronto…” mormora con il fiato corto, risvegliandomi dal mio stato catatonico in cui ero caduta.
“Sai…sinceramente non mene importa un bel niente di ciò che farai. Quello che voglio è vederti soffrire…” dico con una voce che non è mia, lasciando visibilmente sorpreso Ace, che mi guarda come se non fossi umana…forse sono un mostro…
 
Mi dirigo verso la porta, convinta del fatto che gli scagnozzi di Akainu arriveranno a momenti, se non sono già qui davanti, pronti per porre fine alla mia vita.
“Ace, andiamo” lo richiamo, indicando la via d’uscita con ancora la pistola in mano.
Vedendo che non c’è nessuno, esco dall’ufficio di quel verme, camminando lungo le pareti, come a volere un appiglio.
“Alice…prima…non ti ho riconosciuto…pensavo ti fosse successo qualcosa a farti diventare sadica e fredda a quel modo” osserva Ace continuando a seguirmi.
Ripenso alla scena di poco fa, trattenendo a stento una grassa risata.
“Già…fredda e sadica”- ribatto divertita, giungendo ad un “incrocio” di corridoi, per poi sviare a destra- “Ti ho spaventato? Non volevo, credimi. E’ per questo che non volevo il vostro aiuto. Mi avreste visto nei panni del mostro che è cresciuto fino ad ora con odio represso e gusto di vendetta”
Sorrido amaramente, pensando che, dovrò allontanarmi per il bene di tutti.
Non voglio che altre persone a me care, rischino la vita per una come me.
“Non sei un mostro!” sbotta infastidito, prendendomi un braccio con forza, da farmi girare verso di lui. Posso leggere nei suoi occhi la rabbia e la preoccupazione.
“Ace. Devi capire una cosa. Non mi pentirò mai di ciò che ho fatto e se potessi…lo rifarei ancora e ancora” gli spiego ridendo di gusto.
“No…questa non sei tu…QUESTA NON SEI TU!!!!”
“Fattene una ragione, allora! Vi ho chiesto e ribadito di stare alla larga da me! Non sono io? Per te, questa non sono io? Bene! Allora prendi questa cazzo di pistola e ammazzami!” lo sfido porgendogliela, mantenendo però, il mio sorriso.
Mi guarda allibito, mentre pian piano la rabbia si impadronisce di lui, per poi rubarmela di mano e baciarmi con passione e forza, sentendo partire un colpo…
 
“Argh!”
 
“Non avrei mai pensato di giungere a questo punto. Ricordati, allora, che non solo tu sei un mostro…lo sono anche io” mi sussurra a fior di labbra, riconsegnandomi la pistola in mano, per poi allontanarsi da me.
Ha ucciso un uomo che attentava alla nostra vita…
 
“Quando hai imparato?” domando rabbuiandomi in un colpo solo.
“Quando? Quando un pazzo criminale ha cercato di uccidere Rufy quando era piccolo” risponde fermando la sua avanzata fissando la mia schiena.
“Avrebbe ucciso me…ti stavo facendo da scudo…perché lo hai ucciso?” continuo imperterrita.
“Pensavo lo avresti capito da quel bacio. Io ti amo”
“…”
Non so che cosa dire. Lo ha fatto perché mi ama.
Non lo ha fatto per un suo tornaconto, come aveva fatto Akainu, che non mi uccideva solo per il fatto che avevo un enorme potenziale nascosto, che, se risvegliato, poteva diventare una vera e propria arma da guerra.
 
Decido di raggiungerlo, affiancandolo, in modo tale da coprirci le spalle a vicenda…
 
Anche io ti amo…Ace…
 

 
Abbiamo messo a K.O. un bel po’di persone, decidendo comunque, di avere pietà di loro e lasciarli andare.
Chiameremo la polizia e li faremo arrestare, anche se non sarà facile, dato che anche noi siamo criminali. Sono più che certa che il mio caro amico Smoker sarà felice di questa cosa.
 
“Ragazzi! Andate all’ala Ovest! Mi hanno riferito che sono arrivati Barbabianca e i suoi! Marshall D. Teach si occuperà dei due ragazzi che hanno cercato di uccidere il Boss!” sento urlare uno dei suoi uomini.
Bene! Vedo che quella feccia umana è ancora al mondo! Pensavo di averlo colpito in un punto vitale…peccato! Dovrò consumare un’altra pallottola!
 
“Hai intenzione di ucciderlo definitivamente, questa volta?” chiede Ace tirando un calcio in faccia ad uno di quelli.
“Sì! Non avrò pietà, stavolta!” rispondo spingendolo lontano dalla traiettoria di un coltello, che, o per una cosa divina o puro culo, va ad uccidere un altro uomo armato che urlava a squarciagola dicendoci che ci avrebbe ammazzato.
“Ops, scusa!” esclamo mettendomi una mano davanti alla bocca, fintamente mortificata.
“Fai del sarcasmo in un momento come questo?” mi domanda sorridendo divertito il mio partner.
“Se l’è cercata!” mi giustifico con fare altezzoso, tirando una gomitata ad un altro giuntomi da dietro. Vengono fuori come formiche, questi!
“Sì, hai ragione!” si scusa facendo sbattere le teste di due tizi giunti dai lati.
“Ricorda Ace! Le donne hanno sempre ragione!” esclamo schivandone uno per un pelo, facendogli successivamente lo sgambetto.
Pensavo di adoperare le mie tecniche di karate, invece! Sono tutti delle mezze calzette!
“Devo dire che sei brava…non quanto Marco però! Ahahahahahahah!” ride di gusto Ace, facendomi irritare.
“Ancora con quella storia del calcio? Eravate entrati in casa mia senza il mio permesso!” sbotto indispettita, scalciando i piedi per terra come una bambina.
“Oh, scusa! Però sei veramente adorabile quando ti arrabbia!” dice con tono falsamente dispiaciuto, trattenendo a stento un’altra sua risata.
“Ah! Ah! Ah! Spiritoso!”
 
 
Dopo quel breve battibecco, una voce a noi famigliare ci ha interrotti, salutandoci con un commentino sporco.
“Ma che bei piccioncini! Ditemi! Volete anche un luogo appartato? L’adrenalina renderebbe le cose ancora più eccitanti!”
Mi giro di scatto, fulminando Teach con lo sguardo, per poi sorridere strafottente, ricordandogli che se volessi, potrei mettergli fuori gioco gli arti per un bel po’di tempo, se non spaccarglieli del tutto, al fine di non usarli più. Per alcun scopo.
Di risposta, mi dice che sono solo una puttanella da quattro soldi, facendo inviperire all’invero simile Ace, che si sta’ trattenendo dal saltargli addosso.
“Non chiamarla mai più in quel modo!” grida adirato, facendolo ridere sguaiatamente, mostrando così la sua brutta dentatura.
“Cos’è? Sei geloso, per caso? Ho fatto un brutto commento sul tuo giocattolino, fratello?” domanda guardandolo con aria di sfida.
“Figlio di puttana…” mormoro mordendomi il labbro inferiore con forza, caricando la pistola, pronta a sparare alla sua prossima parola.
“Stai zitto! Sei solo un verme che ha tradito la famiglia!” sbotta Ace, ringhiando.
“Zeahahahahah! Io l’ho fatto solo per i soldi e il potere! Non mi è mai importato nulla di voi!” spiega con fare saccente, innervosendoci ancora più.
La mia soglia di pazienza è già al limite…
 
BANG! BANG!
 
Lo raggiungo con passi calmi e misurati, fino a ad affiancarmi a lui, mettendogli successivamente un piede sul petto sgorgante di sangue.
“Dimmi…Teach. Ti piace ancora il potere? Questo è quello che riceverai in cambio…Good Death” lo saluto camminando sopra il suo corpo inerme, sporcandomi le All Star di rosso…
 
 
Camminiamo in religioso silenzio, per poi rivolgerci uno sguardo che dice tutto.
“Se consideriamo che tra poco farai fuori Akainu…sono due persone uccise” mormora amareggiato, ricevendo un’occhiata comprensiva.
“Lo so! Lo so! Ma mi dava i nervi quel tipo! Ci ha provato varie volte, chiedendomi persino quanto volessi! Non sono una troia!” dico irritata, grattandomi la testa, scompigliandomi così i capelli sciolti, sporchi anche essi di sangue ormai esiccato.
“Giuro che lo avrei ucciso, se te lo avesse detto un’altra volta. Più che altro…lo volevo vedere in carcere…chissà, forse si rimetteva in careggiata!” dice con un sorriso malinconico sul volto.
“Scusa se te lo dico, ma ti sei fatto false speranze, Ace”
“E perché?”
“Lo sentivo dire di quanto odiava la sua famiglia e Barbabianca, poiché veniva considerato la pecora nera”
“Tsk! Che idiota!”
“Concordo pienamente con te”
 
“ACE!!! ALICEEEEEEE!!!” sentiamo urlare in lontananza, alzando lo sguardo verso la fonte di tale casino…Rufy!
 
“Ehilà, Rufy! Tutto ok?” domando nascondendo la pistola nella cinta dei pantaloni, nascosta anche essa dalla giacca di pelle.
“Io sì, sorellona!”- grida raggiungendoci, per poi coinvolgere me ed Ace in un abbraccio caldo e rassicurante- “Come mai siete sporchi di sangue?!? Vi hanno ferito?!? State bene?!?”
Per Roger! Se continuerà a parlare così finirà per morire di asfissia!!!
“Calmati zuccone!” lo riprende suo fratello, dandogli un pugno in testa.
“Eravamo preoccupati tantissimo! Alice! Che cazzo ti è saltato in mente?!? Non fare mai più una cosa simile!!!” mi rimprovera, abbracciandomi ancora.
Non resistendo a tanta tenerezza, gli accarezzo dolcemente la schiena, accorgendomi successivamente che anche tutti i suoi amici sono intorno a noi: chi con le lacrime agli occhi, chi ghigna soddisfatto e chi si mette a fare pose strane, piangendo e ridendo allo stesso tempo.
“Ciao ragazzi!”- li saluto con un sorriso da orecchio a orecchio, venendo travolta da una marea di abbracci- “Ehi! Guardate che sto bene! Non sono morta!”
“Eravamo preoccupati per te!” gridano in coro, stringendo ancor più la morsa, soffocandomi.
“Ehi teste quadre! Se non è morta prima, state cercando di ucciderla voi!” li rimprovera Zoro venendo a provvedere come una sorta di “sparti persone”.
 
“Pensavo fossi morta, Carter! Ma a quanto pare non è così!” sento esclamare dietro di me, mettendomi sull’attenti. Akainu.
 
“Noto con piacere che la stessa cosa vale per te, Boss” osservo ghignando con sguardo di sfida.
“Ahahahahah! Certo mia cara! La tua pallottola mi ha fatto solamente il solletico!” ride di rimando, mettendosi a posto il suo cappello.
“Chi è, Ali-san?” si intromette Rufy, guardandomi incuriosito.
“Lui è Akainu, Ru-chan” rispondo parandomi davanti ai miei amici, in modo tale che capiscano che non devono essere coinvolti. Per nessun motivo.
 
“Ragazzi, allontaniamoci” ordina perentorio Ace, spingendoli con quanta più forza ha, ottenendo delle lamentele.
 
“Vedo che hai a cuore i tuoi amichetti…ma non ti salverai…non questa volta!” sbotta correndo verso di me per attaccarmi con un pugno.
Lo schivo velocemente, senza battere ciglio, per poi piegarmi verso terra, allungando una gamba per fargli lo sgambetto.
Mentre cade, estrae una pistola e tenta di colpirmi, ma mi piego all’indietro…per un pelo!
“Devo ammettere che sei diventata più forte. Ma non basta!” grida rialzandosi velocemente, per poi prendere il mio collo, sbattendomi contro il terreno.
“Argh!” tento di dimenarmi, ma senza successo, sentendo le forze venirmi meno, mentre le voci dei miei amici cercano di infondermi coraggio, sentendole ovattate, mentre qualcosa di scuro, caldo e liquido mi copre la visuale…non posso…arrendermi…
 
Tiro fuori la pistola e, anche se momentaneamente cieca, gliela punto contro, premendo infine il grilletto…
 
E’ finita…







Angolo di Alyce: Ok! Siete libere di prendermi a cannonate o quello che volete!
1° Perchè sono in un ritardo che neanche Kakashi Hatake è così ritardatario! (e lui tra l'altro è un ritardatario cronico)
2° Perchè non sono brava a scrivere combattimenti e scene di morte!!! (si mette a piangere disperata)
Pikachu: Pika pika! (le porge un fazzoletto)
Io: Grazie infinite Pikachu.
Allora! Tornando a noi! Secondo voi, come è venuto questo capitolo?
Le scene "crude" sono venute bene? Se no, potete fucilare la sottoscritta! (si indica con un cartello rosso)
Akainu sarà morto finalmente? O sarà un'impressione della nostra Alice?
Siete contenti che Teach sia morto? Io sì, e anche molto!
Ci vediamo al prossimo capitolo!!!!
Ciao e un strasuperbacione!!!!!!!!
Alyce :)))))))

 

P.S. Auguro a tutti una FELICE PASQUA!!!!!!!!!!!!!!! <3

  
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