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Autore: MariubbaPayne    20/04/2014    2 recensioni
«Oh mio dio,Ivy? Ci sei?» disse.
Mi accorsi di essere in mezzo a una pozza di sangue,l'occhio sinistro non ne voleva sapere di aprirsi e la spalla era ormai rotta. Riuscì ad indicare il mio cellulare a terra. Lei lo vide e lo prese subito.
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo uno .


«Questo è favoloso!» disse Clarissa guardando il mio vestito color pesca,lo odiavo.
«Prenditelo.» dissi fredda,mentre frugavo nel mio aramadio alla ricerca dei mie jeans preferiti.
«Oh beh.. grazie!» disse piegandolo e infilandolo nella sua nuova borsetta,regalata da me.
Sbuffai,non volevano uscire fuori. Dalla rabbia buttai tutti i vestiti che avevo nell'armadio a terra.. non c'erano. «Dove diavolo sono finiti?» dissi aprendo tutti i cassettoni. 
«Hai chiesto a tuo fratello? Ieri mi hanno detto che la sua ragazza è venuta qui..» iniziò a dire,la fermai.
«Stai dicendo che quel deficente di mio fratello ha dato i miei jeans preferiti alla Vacca?» urlai.
Odiavo la fidanzata di mio fratello. Odiavo che metteva le sue odiose mani nel mio armadio. Odiavo che mio fratello gli permettesse di fare ciò. Lei è Emily Osmet la cheerlader della scuola,la più popolare insomma. Mio fratello il quarterback della squadra di football , la coppia perfetta. Il carattere di Emily era odioso,a scuola mi chiamava 'perdente' a casa dai miei mi chiamava per nome e faceva finta di essere mia amica. Era bionda,falsa,malvagia.. ma sapeva nascondere tutto ciò molto bene. Mio fratello.. beh lui è un gran fico. E' uno tra i più belli della scuola. Capelli castani e sexy,muscoloso,dolce,sincero.. il contrario della Vacca. Lui ci stava solo perché ogni persona pensa che il quarterback e la cheerlader siano destinati a stare insieme. Mio fratello era innamorato di un'altra ragazza,e io lo so perché è mio fratello e lo conosco. Lo vedo come guarda Clarissa..
«Tony!» urlai uscendo dalla mia stanza.
Lui uscì subito dal bagno,preoccupato. Lui mi amava come ogni fratello ama la sua sorellina. Era sempre presente per me. Ma lo odiavo per la ragazza che aveva. «Ivy? Che succede?»
«Brutto idiota,ritardato! I miei pantaloni? Dove sono?» gli urlai in faccia.
«Scusa Ivy!» disse subito.
«Scusa? Erano i miei preferiti cavolo! Come ci vado a scuola io?» urlai.
«Ehi,ehi. Che succede qui?» disse mio padre salendo le scale.
«Tony ha dato i miei pantaloni preferiti alla Vacca,ecco cosa succede.» dissi a mio padre.
«Tony..» disse mio padre.
«Papà si era sporcata tutta. E io le ho detto di andare in camera di Ivy.» disse abbassando la testa.
«Domani rivoglio i pantaloni di tua sorella,intesi?» disse mio padre.
«Si papà.» disse tornando in bagno.
Mio padre mi sorrise e tornò al piano di sotto. Infuriata tornai da Clarissa che mi aspettava sopra al mio lettone. Senza dirgli niente ricominciai a buttare i vestiti dentro l'armadio. Presi dei pantacollant neri e una maglietta lunga fino a metà cosce. Adoravo vestirmi comoda. Misi le mie adorate Vans e presi lo zaino. «Andiamo Clà.» dissi. Lei mi segui fino in cucina,dove c'era mio padre con mia madre.
«Amore,la colazione è pronta da.. » si guardò l'orologio. «venti minuti.»
«Scusa mamma,Tony mi ha fatta arrabbiare.» dissi mangiando la colazione.
Clarissa non mangiò nulla. Lei non mangia mai. Pensa di dimagrire,ma non succederà così. Presi le chiavi della macchina di Tony. «Ferma.» urlò. Mi arrestai e mi girai sorridente.
«Ti prego!» dissi a mio fratello.
«Guido io,dammi.» disse determinato.
«Sei un rompi coglioni Tony.» borbottai uscendo di casa.
Andai nei sedili posteriori e lasciai Clarissa davanti con Tony. Lui rideva tanto con lei,e lei con lui. Erano davvero carini,ma noiosi quando mi tagliavano fuori. Sbuffai ripetutamente durante il viggio ma non mi considerarono. «Bene..» sussurrai.
Arrivati a scuola,la Vacca saltò in braccio a mio fratello,baciandolo ovunque. Clarissa non disse niente,sbuffò in faccia di Emily e mi prese la mano.. trascinandomi via. «Clà rallenta!» urlai. Era infuriata,mi stava facendo inciampare ovnque. Alla fine cascai e lei mi lasciò,se ne andò detro la scuola. «Grazie!» urlai. Mi aveva fatta cascare tutt i libri. Cominciai a raccoglierli,all'improvviso un ragazzo li raccolse per me. Mi alzai e li presi. «Grazie..» dissi,alzai lo sguardo. Non è possibile. Luke Smith,avevo una cotta per lui all'elementari. Biondo,ricciolo,occhi celesti,labbra perfette,fisico perfetto. Era perfetto.
«Ivy.. wow.» disse sgranando gli occhi.
Mi ha riconosciuta? Oh cavolo! Mi ha riconosciuta. «Ciao Luke.»
«Anche tu in questa scuola?» disse sorridendo.
Ogni volta che sorrideva mi stendeva. Anche quando eravamo piccoli,giocavamo sempre insieme. «Già.. il primo giorno.» dissi sorridendo.
«Ma tu sei al secondo anno? Giusto?» mi chiese.
«Si si» dissi.
«Anche io,ma ho cambiato scuola. Mi sono trasferito ieri qui.» disse sorridendomi. «Forte,almeno conosco qualcuno.»
Cosa? No. Non volevo passare del tempo con lui. Non con la Vacca in giro. Sarebbe diventato lo sfigato della scuola. No,non lo permetterò. «Luke,io devo andare da Clarissa.»
«Voglio conoscerla.» disse fissandomi.
«No. Trova altri amici,okay?» dissi superandolo.
«Ivy!» mi urlò dietro. Come immaginavo la Vacca lo fissò immediatamente. Mi girai lentamente verso di lui. «I libri.» disse portandomeli.
«Grazie Luke.» dissi prendendoli.
«Mmmh,sento aria di nuovo ragazzo.» disse Regina,l'amichetta di Emily.
«Piacere io sono Luke.» disse.
«Ciao,io sono Regina.» disse felice.
«Ciao,io sono Emily Osmet.» disse apparendo all'improvviso accanto a me.
«Ciao.» disse Luke. Poi spostò lo sguardo a mio fratello. «Oh cavolo! Tony!»
«Luke!» lo abbracciò.
Da quel momento in poi capì che Luke sarebbe diventato loro amico. Sarei diventata 'la sfigata' anche per lui. Sarei diventata la ragazza da prendere in giro quando andava a scuola.
Jason passò in bicicletta,e come sempre mi tirò un pugno alla spalla buttandomi a terra. «Perdenteeeee!» urlò.
Mi rialzai subito,nascondendo le lacrime che volevano uscire. La spalla stava urlando,io stavo zitta. Raccolsi lo zaino e alzai lo sguardo. I suoi occhi mi stavano guardando preoccupato a morte. «Ivy.. ti ha fatto male?» mi chiese Luke accarezzandomi la spalla. Guardai le sopracciglie aggrottate di Emily. Non mi feci accarezzare,e dissi «Sto bene.» Me ne andai.
Il bagno delle ragazze. Adoravo quel posto. Nessuno ti rompeva le palle. Nessuno ti dava noia,finché non ti trovavano.
«Esci fuori perdente.» urlò Regina.
Regina era robusta,riccia e bella. Era la ragazza più agressiva della scuola. Ero seduta nel water con le gambe strette nelle mie braccia. La spalla era diventata tutta viola. Mi faceva male,le lacrime bagnavano i miei pantacollant. Un calcio alla porta mi fece sussultare. «Lasciatemi stare! Vi prego.» urlai.
«Prima o poi dovrai uscire.» disse.
Dopo che disse quello,calò il silenzio. Pensai ad aprire. Ma poi mi fermai,e se era fuori? Dovevo uscire prima o poi. E forse prima era e meglio era. Respirai forte. Scesi dal water e apri la porta.
«Finalmente,mi stavo annoiando.» disse Regina.
Era sola. La paura si impadronì di me. Quando era sola..significava solo una cosa: Botte.
«non ho fatto niente Regina,ti prego.» dissi in lacrime.
«Divertiamoci.» disse scrocchiandosi le dita.
Un pugno mi colpì in pieno viso. Cascai a terra,lei mi tirò uun calcio nella  spalla ferita. Urlai. E per farmi stare zitta mi tirò quattro calci ripetutamente. Per finire si mise sopra di me,e mi tirò un pugno in viso,facendomi male all'occhio sinistro e tagliandomi lo zigomo. La porta del bagno si aprì e Clarissa spalancò la bocca. Regina si alzò subito e uscì. 
«Oh mio dio,Ivy? Ci sei?» disse.
Mi accorsi di essere in mezzo a una pozza di sangue,l'occhio sinistro non ne voleva sapere di aprirsi e la spalla era ormai rotta. Riuscì ad indicare il mio cellulare a terra. Lei lo vide e lo prese subito.
«Chiamo Tony,poi l'ambulanza.» mi avvertì.
Annuii con la testa. Mi sentivo così debole. Mentre parlava al telefono,non la ascoltavo. Ero terrorizzata all'idea di essere picchiata un altra volta. Non era la prima volta,Regina mi picchiava sempre,ma non così. Oggi aveva esagerato,e se ne era accorta. Ero immersa nei miei pensier,ma un dolore atroce alla spalla mi fece risvegliare. 
«Luke..» dissi.
Mi aveva presa in braccio delicatamente,ma mi aveva fatto male comunque. Tony era accanto a lui,insieme a Emily. Tony era infuriato con lei.. lei stava piangendo. Lui gli urlò un 'basta' e lei se ne andò. Ma prima di andarsene venne da me,che ero in braccio a Luke. 
«Non gli ho detto io di farlo. Voglio solo che tu lo sappia,non sono così cattiva.» disse piano. Poi se ne andò.
La professoressa Nolan apparì e disse a Luke di portarmi fuori dalla scuola perché mi aspettava una barella. Mi mise sopra con delicatezza. E venne con me nell'ambulanza. 

Dopo due settimana non avevo più niente,solo una fascia sulla spalla. Dovevo tornare a scuola. Tony mi stava aspettando in cucina,io stavo facendo avanti e dietro nella stanza. E se mi picchiavano di nuovo? Il mio computer suonò. Lo aprì velocemente ed entrai nel sito. Era un sito davvero strano. Per iscriverti dovevi mettere il colore delle tue mutande,era davvero scemo. Ma Clarissa mi ha convinto. Mi sono iscritto,grosso errore. Tutta la scuola stava parlando di me.

'La perdente oggi rientra a scuola,che facciamo Regina?'
'la picchiamo!'
'l'ammazziamo!'


I commenti erano tutti così. Le lacrime volevano uscire,ma lo impedì. Non volevo andare a scuola. No,mai più.
«Ivy?» disse Tony aprendo la porta.
Vedendomi accasciata a terra corse velocemente da me,e mi tirò su. «Tony,non voglio. Guarda.» gli indicai il computer.
Lui cominciò a leggere. Scuoteva la testa,schifato da quello che leggeva. «Non è possibile. Andiamo a scuola,starò tutto il giorno con te.» mi disse.
«Non devi.» dissi.
«Zitta,e andiamo.» disse incavolato.
Lo ascoltai,mi fidavo di lui. Infatti quel giorno non mi accadde niente.. niente di niente. Passarono mesi,poi mi fratello ocminciò ad allontanarsi,e ricominciava la solita vita. Da sola. Clarissa non mi parlava più,da quando ero stata presa di mira da Regina tutti si erano allontanati da me.
Era ora di pranzo. Ero in bagno,con il vassoio nelle gambe e seduta nel water. Mangiavo,anche se c'era un cattivo odore in quel bagno,ma mangiavo. Sola.. 
Quando tornavo da scuola,andavo dritta in camera e accendevo in computer. Andai in quel sito,e continuavano a torturarmi. In più scoprì che qualcuno era entrato nel mio profilo,scrivendo una cosa che avevano commentato in un migliaio.
'mi sono fatta Erik,yeah!'
Chi poteva aver scritto una cosa del genere? Nessuno sapeva la mia password. I commenti erano molto offensivi,e il mio nuovo soprannome era 'puttanella'. Chiusi il computer,e rimasi seduta nel letto a piangere.

A scuola mi guardavano tutti male. Luke aveva letto,non mi guardava più. La mia vita era un disastro. Era l'ultimo giorno del primo quadrimestre poi ci sarebbero state le vacanze. Tornata a casa,mi fermai a fissare il computer chiuso sulla mia scrivania. Volevo davvero sapere tutte le cattiverie? No. Presi la borsa e uscì di casa. 
Mi ci voleva proprio una passeggiata fra l'erba e gli alberi fioriti. Mi sdraiai nel prato pieno di margherite e chiusi gli occhi. Dopo mezz'ora mi alzai e andai a comprare un frappè. Mi divertì molto. Mentre tornavo a casa decisi di fermarmi a casa di Clarissa. Bussai.
«Ivy.» disse sorpresa Clarissa.
Guardai dentro casa e vedi Emily e Regina in pigiama. Tornai a guardare Clarissa. Mi aveva rimpiazzata. Il mio cuore perse l'ultima speranza. Mi girai in lacrime e corsi via,a casa mia.
«Amore!» mi urlò mia madre inutilmente.
Corsi in camera mia e cominciai a piangere. Mi addormentai fra le mie lacrime.
Mi svegliai alle 17,e aprì il mio computer. Lessi:

'Chissà cosa starà facendo la puttanella..'
'Troia!'
'Fai schifo!'
'Cicciona'


Erano degli schiaffi. L'unica cosa che riuscivo a pensare era; cosa ho fatto di male? Mi sentivo così inutile,sola. Ero depressa. Da morire. Decisi di fare un video.
'Ciao.
Cosa vi ho fatto? Vorrei tanto capirlo. Mi sento una merda,mi odiate tutti. Mi sento inutile. Mi fate sentire inutile. Quindi..
E' inutile che io sia qui ora a parlare. E' inutile che io respiri ancora..
Quindi,addio.'
Pubblicai il video,e mi diressi nel bagno. Presi le pillole di mia madre,e cercai di aprirle. Il tappo era incastrato. «Porca miseria!» urlai.
-Clarissa pov-
'Ciao.
Cosa vi ho fatto? Vorrei tanto capirlo. Mi sento una merda,mi odiate tutti. Mi sento inutile. Mi fate sentire inutile. Quindi..
E' inutile che io sia qui ora a parlare. E' inutile che io respiri ancora..
Quindi,addio.'
«No!» dissi.
Presi il cellulare e chiamai Ivy. Non rispondeva. Il terrore prese possesso di me. «Rispondi! Ti prego!» urlai. Cambiai tattica. Chiamai Rose,la madre di Ivy. 
«Pronto?»
«Salve signora! Corra a casa! Ivy si vuole fare del male!» dissi velocemente mentre correvo.
«Non ti capisco.» disse.
«Io credo che..Ivy voglia suicidarsi.» dissi riattaccando e corsi ad aprire la porta di casa.
Guardai in tutta la casa. In camera sua non cera. Sentivo dei rumori nel bagno,apri e la vidi con in mano le pillole della madre.
«No!» urlai togliendole dalle sue mani. Cascarono tutte a terra. Rose entrò in bagno e corse da Ivy abbracciandola amorevolemente.
«Sono qui,Ivy. Sono qui.» disse.
Tony si affacciò al bagno e si passò le mani tra i capelli. Io cominciai a piangere. Ivy urlava.
«Voglio morire! Voglio morire!» urlava.
«Sssh» sua madre la accarezzava.
«Oh mio dio..» dissi.
 
-Ivy pov-
«Ehi ti sei svegliata..» disse mia madre sorridente.
«Sono stanca..» dissi in un sussurro.
«E il farmaco.» mi disse accarezzandomi la testa.
Vidi Clarissa infondo al letto. «Ciao Clà.» dissi per poi tornare a dormire.
 



  
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