Libri > Il Signore degli Anelli e altri
Segui la storia  |       
Autore: melianar    20/04/2014    10 recensioni
Dopo il disastroso tentativo della scorsa settimana, torno a pubblicare il primo capitolo di questa raccolta. Mi scuso immensamente con chi avesse provato a leggerla, purtroppo ho avuto qualche problema con l'HTL. E' solo la seconda storia che pubblico e sono piuttosto imbranata. Scusatemi!
Quella che vi propongo è una raccolta di one-shots dedicate alle figure femminili dell'universo tolkieniano, in particolare quelle donne di cui poco ci viene detto ma che, a mio avviso, hanno molto da raccontare. Ogni capitolo sarà incentrato su una donna diversa, quindi su vicende e epoche differenti. Prenderò in esame personaggi poco noti delle opere di Tolkien, spero possano risultare affascinanti per voi quanto lo sono per me. Buona lettura!
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Camminare.
Con la pioggia che sferza le membra, col sole che brucia la pelle.
Coi piedi piagati e la fame che rende selvaggi.
Camminare.
Solo questo conta.
E’ l’unica possibilità, l’unica speranza di salvezza.
Speranza. Suona bizzarra, ora, questa parola. Fa quasi male, nella sua estrema dolcezza.
Eppure mi ci aggrappo strenuamente, con la stessa forza disperata con cui ora impugno l’elsa della spada.
Ricordi, Barahir, quando tra i boschi del Dorthonion mi ostinavo a voler imparare a combattere e le altre donne mi guardavano sgomente?
“Combatterai al mio fianco, Emeldir, il giorno in cui la guerra giungerà alle nostre case?” Domandavi, un sorriso a illuminarti il volto fiero.
La guerra era ancora lontana, allora.
E il mio desiderio di combattere niente più che un bizzarro capriccio agli occhi di molti.
“Se verrà la guerra, sarò in grado di affrontarla”. Ti rispondevo io, semplicemente.
E così ho fatto.
Emeldir non si è mai contraddetta, non inizierà certo ora!
Quando l’Ombra si impadronì della nostra terra non piansi, non mi rassegnai senza oppormi al più atroce dei destini.
Essere donna non significa essere ingenua, né pavida.
Radunai dunque le donne, quelle donne che un tempo avevano osservato con divertito scetticismo i miei progressi con la spada.
Ora, tuttavia, concordano con me: meglio un buon pugnale che un velo ricamato.
Nemmeno ai bambini ho risparmiato il peso delle armi.
Mi guardano, spaventati ed eccitati, stringendo coltelli troppo grandi per loro.
Mi guardavano, dovrei dire: la fame e la stanchezza hanno spento in loro ogni baldanza.
Procedono quieti, silenziosi accanto alle loro madri. Non un grido, non uno schiamazzo.
Nessuno piange. Nessuno si lamenta. Non vi sono lacrime, negli occhi dei figli di Beor.
Solo fierezza. E rabbia, indicibile rabbia.
Cammino alla testa di questo mio popolo esule, le spalle diritte nonostante la stanchezza, lo sguardo rivolto in avanti, sempre avanti.
Non posso voltarmi. Non voglio voltarmi.
La mia casa, la mia terra… Tutto è perduto, ormai.
Non serve, guardare al passato.
I ricordi sono carichi di dolore, pena e quell’unica, ossessiva domanda: Barahir, Beren, vi rivedrò mai?
Certo, certo che vi rivedrò.
Siete forti, valorosi. Fieri.
Il vostro coraggio basterà a far tremare il nemico.
A sconfiggerlo.
Sì, Basterà.
Questo mi dico incessantemente, giorno e notte, sotto la pioggia battente o tra la neve dei picchi montani.
Sono vivi, gli uomini del Ladros.
Ma dentro di me so che sto cullando un’illusione.
Continuo a nutrirla, ben attenta a non farla morire. Perché se morisse, forse cadrei anch’io.
“Riabbracceremo i nostri sposi, i nostri padri, i nostri figli”.
Non faccio che ripeterlo, dolce consolazione alla quale tutte crediamo o fingiamo di credere.
La differenza è poca, forse non c’è differenza.
Non più.
Mi sorridi, Hiril, mentre ascolti le mie parole.
Il tuo è un sorriso stanco, ma ancora luminoso.
Ti porterò al sicuro, figlia mia. A qualsiasi costo.
Solo tu mi resti, non ti perderò.
Non ci perderemo.
Ti guardo e nel tuo volto vedo la risolutezza di tuo padre, nei tuoi occhi il coraggio di Beren.
Non era un’illusione, dopotutto.
Sorrido, un po’ amaramente.
 E’ forse mai accaduto che Emeldir vacillasse? Che si arrendesse, lasciandosi piegare?
Certamente no.
E di sicuro non accadrà ora, mentre sempre più si avvicinano i boschi del Brethil.
Quella, ho deciso, sarà la nostra meta.
Là riposeremo, là tenteremo di dimenticare pene e affanni, per il tempo che ci sarà concesso.
Per un istante volgo lo sguardo lontano, avanti verso nord.
Da qualche parte, nella sua oscura fortezza, Morgoth forse ride di me.
Ebbene, ridi pure di questa vecchia ostinata, di questo manipolo di donne che brandiscono armi con mani tremanti e si guardano attorno con occhi spauriti.
Le nostre gambe, Morgoth, ci porteranno lontano.
E il nostro cuore è saldo più di quanto tu non creda.
Vedremo, infine, chi l’avrà vinta.
 
 
 
Note
Eccomi qua, questa volta in compagnia di Emeldir Cuore Virile, sposa di Barahir e madre di Beren. (Ebbene sì, è la suocera di Luthien!).
Il Professore ci fa sapere che era una donna combattiva e che, quando in seguito alla Dagor Bragollach il Ladros fu distrutto dal potere di Morgoth, ella radunò tutte le donne e i bambini superstiti, distribuì armi a tutti coloro che fossero in grado di portarne e li guidò attraverso mille pericoli fino a raggiungere la foresta di Brethil, dove furono accolti tra la gente di Haleth (grande donna anche lei, ma questa è un’altra storia).
Hiril è una figlia di Barahir e Emeldir, di cui si accenna brevemente nella “History of Middle-Earth”. Personalmente, io la immagino più giovane di Beren, anche se qui non l’ho scritto.
Bene, penso di aver detto tutto.
Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno inserito questa raccolta tra le seguite, tra le preferite o tra le ricordate, ma soprattutto ringrazio le persone che recensiscono! Siete tantissimi e la cosa mi rallegra immensamente, non pensavo che questa mia raccolta potesse piacere sul serio!
Un abbraccio a tutti, a presto!
Melianar  
  
Leggi le 10 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Il Signore degli Anelli e altri / Vai alla pagina dell'autore: melianar