67.
<< Lyra, devo parlarti >>
Si sedettero al tavolino della biblioteca.
<< Ho trovato una rosa bianca sul mio cuscino ieri sera. Vorrei sapere se mr Mortymer ha omaggiato anche te in questo modo. Non può essere stato che lui >>
<< No, Lisa. E’ molto strano da parte sua. Anche se il suo modo di fare è veramente insolito e incostante questi ultimi giorni. >>
Cercò di non tradire il suo imbarazzo nell’affrontare quel discorso, poiché non voleva procurarle un’inutile preoccupazione sul come affrontare mr Mortymer. La cosa sarebbe dovuta svilupparsi con naturalezza, sebbene anche Lyra non fosse convinta di ciò che sarebbe potuto accadere tra loro. Tuttavia, vedere il gentiluomo così lunatico e impacciato alla presenza di Lisa, non poteva che darle un buon motivo per compiacersi del fatto che tutta quella situazione avesse smosso qualcosa in lui. Le suggerì di aspettare e fare attenzione ai piccoli gesti. Questo, d’altro canto, era il solo modo per poter capire il confine tra una sincera e semplice amicizia e un timido e discreto interesse.
<< Farò come dici. Non ti nego, Lyra, che questo mi lascia oltremodo sconcertata e incredula. Non vorrei mi stesse usando per dimenticarti. >>
<< Sono sicura che mr Mortymer non farebbe mai un oltraggio simile verso i tuoi sentimenti. Ha dato dimostrazione di forte sensibilità perfino verso quel misterioso e insospettabile mr Owen. Che io possa restare zitella se si comporterà irriguardevolmente verso una delle più affascinanti fanciulle che abbia mai avuto la fortuna di incontrare! >>
Incrociarono i loro sguardi, carichi di una forte e sentita risata.