Solo un
Bus??
Ragazzi,
tenetevi forte, sulla scena arriva il solo, l’inimitabile, colui che
puntualmente solca le strade di..
Beh, si, quasi puntualmente, ma dettagli..
Dicevo, colui
che solca le strade di Dublino con il suo sgargiante carattere sempre in prima
linea, e l’accentuata pronuncia irlandese: il DUBLIN BUS!
..Come sarebbe a dire “Solo un Bus”?? Ma voi non sapete chi sono
io!
Portate un po’ di rispetto per questo mito che con pazienza a
tutte le ore di ogni giorno si porta in spalla ben 2 piani – e dico, 2! – di
gentaglia sbucata da chissà dove.
Mica è un lavoro
tanto banale, e nemmeno autonomo dato che mi han costruito per essere condotto
da un tizio come voi, a cui spesso qualche lezione in più di scuola guida non
guasterebbe.
Putacaso arrivino anche alcuni stranieri in città, salgono e
scendono soltanto per sapere donde andare a bazzicare, manco fossi un centro
informazioni.
E ancora va bene che alcuni spiccichino qualcosa in inglese (che
detto tra noi.. perché qua non si possa parlare il nostro irish mica me lo
sanno spiegare); quella volta che capita il povero disgraziato che tenta di
farsi capire a gesti, ci siam giocati i venti minuti di ritardo.
Il bello viene quando sale un’intera compagnia, e tutti si mettono
allegramente a sbraitare con quell’accento latino, sia italiano, spagnolo,
francese o chessoio.
Non che io non provi a decifrare qualcosa: dopotutto, se alle
volte si mettono perfino a dare lezioni agli autoctoni sulla propria lingua, è
ovvio che col tempo qualcosa imparo.
Sono un Bus con mentalità multietnica, IO. Ma non cambiate
discorso, ora!
Cooomunque.. Sottolineiamo il fatto che questi stranieri in quanto
ad attenzione battono i miei conduttori, và, che arrivano a saltare le fermate
nei giorni di pioggia lavando da capo a piedi i malcapitati che si sbracciano a
bordo strada per far segno di fermarsi.. Uhm.. Nah, direi che son messi peggio
loro.
Ma proseguendo.. Voglio dire, mi abbandonano sui sedili di tutto e
di più, non lo immaginereste nemmeno! Carte, cartine, pacchetti, dindi, giubbotti!!
E ovviamente non scordiamo i Dubliners, my lovely Dubliners, che
lasciano le loro bottiglie di birra a rotolare beatamente sul pavimento.
Eh.. Ma in fondo, nessuno li conosce come me; cittadini,
stranieri, parchetti o quartieri. Poca differenza.
Un piacere è vedere Dublino pullulare di vita e le verdi colline
dietro i palazzi e oltre le case in periferia, passare ore ad ascoltare risate,
follie o canti dei gruppetti di foreigners people, di ragazzi diretti a
passare una sera d’estate a Temple Bar o al Bowling, amare questa città come
una grande casa, pensare che la posso mostrare a chiunque mi scelga come guida
con orgoglio…
Solo un Bus? Ne siete davvero convinti?