69.
Non sarebbe tornato prima della fine dell’estate, ed era difficile mantenere il controllo, lasciando in catene i propri sentimenti e la propria agitazione. Avrebbe voluto che fosse lì, davanti a lei, così da poter affrontare, una volta per tutte, la paura dell’ignoto. Era sicura che, una volta incontratolo, non sarebbe riuscita a sollevare un solo dito. Non era d’accordo con l’ultima frase di mr Lambert. Ciò che mr Owen aveva fatto, e stava facendo, non era solo soddisfacente. Era fonte di vita. Una segreta e ardente speranza, covata in un cuore dall’involucro apparentemente freddo e marmoreo. Ogni giorno era per lui un’occasione per fare. Sempre di più. Sempre meglio. Mr Owen aveva solo da rallegrarsi, nonostante le difficoltà e le debolezze che lo avevano sedotto in passato. Lyra convenne che era lei stessa ad avere ben poco da rallegrarsi. Lo capì quando preferì nascondere le proprie riflessioni nella brezza mattutina, avvolgerle nella soffice nebbia e accantonarle in un ripostiglio remoto del proprio cuore. Respingeva continuamente il pensiero che avrebbe, di lì a poco, dovuto spolverare la sua umiltà, aprire quel ripostiglio e indossarla.