Fanfic su artisti musicali > Michael Jackson
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Autore: sasa123    21/04/2014    2 recensioni
(IN QUESTA STORIA, A VOLTE, VENGONO CITATI DEI PERSONAGGI E DEI FATTI REALMENTE ACCADUTI! SOLO MODIFICATI UN Pò!)
Questa è la storia di un ragazzo che voi conoscete molto bene e di una ragazza che vuole a tutti costi inseguire il suo sogno, ma ci riuscirà?? o sorgeranno dei problemi?? se volete saperlo leggete!! :)) naturalmente ad ogni inizio capitolo c'è una canzone del mitico MJ :3 che vi consiglio di usare come sottofondo per il capitolo! tanto per creare un pò l'atmosfera! :) ecco un anticipo! buona lettura!:
Lei, una ragazza come tante, non molto alta, capelli lunghi, biondi e mossi, occhi verdi e pelle color latte. Si chiama Annie, è una ragazza molto forte e sicura di se, pronta a tutto per realizzare il suo sogno: cantare.
Lui? beh non c'è molto da dire, Michael Jackson. Il Re del pop, la leggenda della musica. Un ragazzo forte, dolce e con un grande cuore.
Questi due cuori, tanto forti quanto lontani, non sanno che presto il destino gli giocherà un brutto scherzo.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Michael Jackson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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(ASCOLTA): http://www.youtube.com/watch?v=UWjYxR2cs5s

''Dove la porto signor Jackson?''

''London street... difronte alla Banca.''

''Come desidera.''
Mi rispose partendo.

Diana aveva ragione, non potevo mica rischiare il cuore se non ero certo che ne sarebbe valsa la pena. Dovevo accertarmene, i miei sentimenti potevano essere pure forti, ma dovevo avere la certezza che non sarebbero stati passeggeri.
Si può avere la certezza in queste cose?
Forse no, ma non potevo mica lanciarmi senza pensarci.
In pochi minuti arrivai a destinazione. Casa di Susie. Non c'era nessuno nei paraggi, scesi dalla macchina e mi diressi davanti alla sua porta. Suonai.

Diiinnn Dooonnn..

Qualche istante dopo Susie aprì la porta.
Indossava un jeans grigio, una cammicetta bianca e delle scarpe nere. Era truccata molto al naturale, aveva un rossetto rosso e i capelli raccolti in una treccia morbida.

''? Mike? che ci fai qui?''
Mi chiese guardandomi con aria interrogativa.

''Nulla, passavo da queste parti e ho deciso di fermarmi a farti un saluto. Disturbo?''

''No no. Entra.''
Mi rispose invintandomi cortesemente ad entrare.

''Che casa carina, non la ricordavo così.''

''Beh, non mi sembra che tu abbia visto molto della casa.''
Mi disse abbozzando una risata.

''Ahah hai ragione. Scusami tanto.''
Le risposi.

''? Scusarti? E perchè?''

''Perchè mi sono un pò lasciato trasportare dal momento. E' la prima volta che mi succede... Non sono riuscito a controllarmi e mi dispiace.''

''... Tranquillo. Capita.''

''? Parli come se ne fossi abituata.''

''Non sono l'ingenua verginella che credi tu. Sai... nella mia vita ho imparato che a volte succedono delle cose che non sempre sono giuste. Semplicemente bisogna accettarle.''

''Che intendi?''

''? mpf... sei così ingenuo.''
Mi disse abbozzando una rasata.

''E' vero, ho solo 17 anni. Ma penso di aver capito molto meglio di te come funziona l'amore. Sai, l'amore delle favole non esiste...''
Cominciò sedendosi sul divano.

''Qualche anno fa ero innamorata di un ragazzo. Si chiamava Jack. Io ero una tenera e carina ragazzina di 14 anni, lui ne aveva 19. Un giorno all'uscita della scuola lo incontrai e non appena mi vide mi disse che ero davvero carina, insomma, voleva conoscermi. All'inizio gli risposi di no, non ero in cerca di una storia, non mi interessava. Lui però non si arrese, una sera spuntò sotto casa e mi lasciò un mazzo di fiori sul muretto di casa. Io però ero ferma e decisa, non avevo assolutamente intenzione di frequentarlo, ne tanto meno di innamorarmi di lui. Jack non si arrese comunque. Tutte le sere passava sotto casa mia e mi lasciava dei fiori, che puntualmente rifiutavo. Un giorno, stanco dei miei rifiuti, mi fermò davanti alla scuola e mi disse: 'Per favore, dammi una possibilità. Mi piaci davvero.' Inutile dire che gli dissi di si.''

''Ma avevi solo 14 anni.''

''Si lo so... ma sai, quando non hai una madre e tuo padre se ne frega di te è facile sbagliare.''

''?...Mi dispiace. Non deve essere stato facile per te.''

''Non lo è stato, ma non è questo il punto. Una sera mi invitò ad uscire ed io accettai. Mi divertii tantissimo, come mai nella vita. Scoprii che Jack era davvero molto simpatico e dolce. Insomma, dopo un paio di uscite scoprii di essermi innamorata di lui. Una sera mi propose di salire a casa sua. Io da ragazzina innamorata non seppi dirgli no... Finì che andammo a letto insieme. Ero davvero innamorata di lui e se questo lo rendeva felice, al diavolo, l'avrei fatto. Passò la serata, mi riportò a casa e se ne andò. L'indomani uscì per andare a scuola, ero così felice, perchè sapevo che lo avrei incontrato... Lo vidi dopo pochi minuti insieme ad una ragazza. Erano seduti su un muretto, si stavano baciando. Mi si spezzò il cuore. Io gli avevo dato tutto e lui mi aveva usata solo per raggiungere il suo scopo.''

Mentre raccontava Susie aveva lo sguardo perso, come se stesse rivivendo per un momento tutto il suo passato. Non piangeva, non era triste... era come se tutte le sue emozioni fossero volate via. Li seduta, con lo sguardo perso nel vuoto, raccontava quel fatto come se fosse capitato a qualcun'altro. Ad uno sconosciuto.

''Susie... mi dispiace sulserio.''
Le dissi prendendole le mani.

''A me no. Sai?''
Mi chiese voltandosi verso di me.

''Prima o poi doveva succedere. La vita non è tutta rosa e fiori come credi tu. E presto te ne accorgerai.''
Affermò alzandosi.

''?... Come si può vivere con la consapevolezza di andare avanti solo e unicamente per soffrire?''
Le chiesi serio.

''Ci si rafforza. Si diventa indipendenti. Si cresce infretta.''


''Lei ha occhi ingannevoli che mi prendono...''


''Troppo infretta.''
Affermai alzandomi e prendendola dal polso.

''?''
Mi guardò con aria interrogativa per poi mostrarmi una sguardo cattivo, uno di quelli pieni di rabbia.
Non avevo mai visto così tanta rabbia in vita mia. Cominciò muovere il braccio nel tentativo di liberarsi dalla mia presa.

''Ne sei davvero soddisfatta? del tuo stile di vita intendo.''
Smise di muoversi e cominciò a fissarmi col suo solito sguardo spento.

''Perchè fingi di interessartene?''

''Mi importa invece. Io... provo qualcosa per te.''
Le dissi allentando la stretta al polso.

''... Ti importa, eh?''

Gli lasciai il polso e le presi le mani. Come può una ragazza ridursi così?


''Sa quanto in basso può scendere
Sa come controllare la mia mente...''



''Ti sembra così strano?''
Le dissi sorridendo e accarezzandole il viso.

''Cosa vuoi da me?''
Mi chiese guardandomi negli occhi.

''...Restare al tuo fianco.''

''Fino a quando?''

''Fino a quando lo vorrai.''

''...Qualsiasi cosa succeda?''


''Ovunque lei vada, lo so che i miei occhi la seguiranno.''


''Si.''


Commento dell'autrice: salve gente c: scusatemi per il ritardo! spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento <3 state cominciando a riordinare le vostre idee sul passato di Mike? bene :) al prossimo capitolo!!
ps: questo è un disegno stiile manga di Annie e Mike che mia sorella ha fatto apposta per questa storia :* non prendete PLEASE <3


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