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Autore: Toothiana    21/04/2014    5 recensioni
Cosa faresti guardiano se perdessi i tuoi poteri?
Se fossi di nuovo umano?
Vorresti tornare alle tue responsabilità e il pericolo o sceglieresti una vita normale e tranquilla?
Dimmi.. Come pensi di riacquistare i poteri?
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[WhatIf/semiAU/Crossover/probabile OOC]
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Cinque Guardiani
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Capitolo uno.

 

 

Polo nord, ore 00.17

 

“Come può essere successo?” Tooth si muoveva rapida e senza fermarsi da almeno una decina di minuti. “Come?”

“Potrebbe avere di nuovo a che fare con Pitch, no? Se siamo senza poteri lui può far ricadere il mondo preda della paura.” Propose Jack mentre si strofinava le mani. “Non è che possiamo avere più caldo qua dentro?” chiese a Kristoff che portava altra legna per il camino.

Merida e Aster si guardarono trattenendo un sorrido. Jack Frost che soffre il freddo, ma è una barzelletta?

“Si, adesso.” Rispose il biondo per poi rivolgersi a North “Cosa pensate di fare?”

“Aspettiamo prima stagioni e altri festeggiati, poi andare a prendere Pitch a calci nel sedere!”

“Oh sì, questo è un ottimo piano! Peccato che siamo senza poteri! Come facciamo?” riprese Jack spazientito.

“Appunto aspettiamo ospiti e chiediamo aiuto a loro. Andrà bene.. Lo sento in mia pancia!” che in quel momento decise di brontolare dalla fame “Beh, non sento solo fame.”

Tutti si misero a ridacchiare per un momento fino a non tornare seri.

Merida si avvicinò a Tooth e la fermò, più si muoveva più si agitava e agitava gli altri. Doveva essere stanca, non camminava da più di, quanto?, 500 o 600 anni.

Erano diventate guardiane più o meno nello stesso periodo ed essendo le uniche donne –oltre Madre Natura, ma lei era.. Strana, sì, strana è l’aggettivo giusto- avevano legato. L’unico problema era che entrambe avevano poco tempo libero, avendo un impegno da 24/7 e coltivavano la loro unica amicizia dello stesso sesso nei pochi ritrovi che avevano.

“Dai Tooth io vi aiuto sicuro.” Le disse mentre si sedevano accanto al divano e Kristoff passava ad entrambe un tè caldo –era davvero efficiente!-. “Poi convinceremo anche gli altri guardiani, vedrai. O almeno le stagioni. O..”

“Sicuro, non ci diranno di no!” intervenne Jack.

“No, questo è certo, ma ci sono troppe domande senza risposta.” Rispose la ex fatina dei dentini “però almeno gli altri guardiani hanno ancora i loro poteri.”

“Non è detto.” Intervenne Merida passandosi le mani tra i ricci color fuoco. Lo disse lentamente perché in quel momento la speranza non doveva esserci.

Tooth scosse il capo e fece ondeggiare i capelli neri. “Si, hanno tutti i loro poteri. Rifletti Merida tu pur li hai.” Colei che rappresentava Cupido fece per parlare, ma venne interrotta “eri vicina, ma non li hai persi lo stesso.” Sorseggiò il tè: darjeeling, il suo preferito. “questo almeno è una cosa positiva. Il resto di voi potranno continuare a fare il loro lavoro.”

Guardò un po’ l’amica, osservando i movimenti decisi e la risposta pronta. I lunghi capelli indomabili come le fiamme faceva parte della sua caratterizzazione. Gli occhi di quello strano azzurro quasi verde acqua era molto particolari, col viso tondo e pieno di lentiggini aveva l’aria del guerriero. Portare quel vestitino –partiva dal seno senza spalline e con la a balze sovrapposte che andava dal nero al verde/azzurro- per lei era una tortura, ma lo faceva senza protestare –in realtà ai piedi portava delle all star perché dopo pochi minuti aveva lanciato le scarpe col tacco fuori la finestra-.

La corvina riappoggiò la tazza vuota, mentre tutti discutevano su varie strategie e teorie, e riprese a massaggiarsi le gambe. Era troppo che non camminava e le gambe non erano più forti. Senza ali e senza i suoi poteri si sentiva piccola ed inutile.

Non ricordava il suo passato, la sua vita prima di tutto, la sua famiglia, se aveva fratelli o sorelle, aveva mai amato qualcuno.. ma come per tutti i guardiani, Manny si riprendeva tutti i tuoi ricordi come sacrificio per ciò che avresti ottenuto. Venivi scelto per il sacrificio che avevi fatto quando eri morto. Questo era sicuro, tutti loro erano morti.

Ovviamente tipo Kristoff e Flynn non lo erano, non erano guardiani. Semplici umani con capacità strane a cui Manny offriva l’opportunità di impiegarle in modi migliori con l’eternità davanti a sé per aiutare il bene del mondo, per proteggerlo –ovviamente potevano morire però. Invecchiare mai, ma la cupa mietitrice poteva prenderli quando voleva-.

La porta si spalancò e riportò Tooth alla realtà, facendo entrare le quattro ragazze che rappresentavano le stagioni.

Le prime ad entrare come due uragani –come sempre poi- erano Primavera ed Estate. Primavera era una ragazza dai lunghi capelli come l’oro e i raggi del sole, un visetto da bambolina spruzzato di lentiggini e due occhi enormi di un verde chiaro che non poteva esistere se non solo per l’erba appena nata. Portava i capelli acconciati in una treccia lunga fin alle caviglie adornata di fiori, abbinati ad un grazioso vestitino rosa e lilla con delle spalline larghe e la gonna a petalo di crisantemo. Essendo tra amici di solito ci si riferiva a lei come Rapunzel, perché la sua storia ricordava molto quella della principessa della favola. Comanda il vento e riesce a far fiore qualunque pianta –alla faccia del pollice verde-.

Estate invece era la sorella minore di Inverno, si era strano di solito le persone che diventano le stagioni non erano imparentate tra loro, questo era l’unico caso.

Anna, questo era il suo nome, era una ragazza davvero vivace e allegra, ti metteva a suo agio sempre. Aveva i capelli rossicci, sempre raccolti in due trecce, anche lei con un visetto carino come una principessa di una favola con delle lentiggini e gli occhi azzurri come il cielo estivo. Si vestiva sempre con un vestito sul verde scuro stretto in vita con la gonna corta davanti ma lunga fino ai piedi dietro. Il suo potere è basato sul fuoco e sul calore.

Poi dietro loro arrivò Autunno, alias Astrid, una ragazza dai capelli biondo grano raccolti in una treccia e degli occhi color blu. Aveva un aspetto sempre rabbioso o almeno piuttosto rude verso tutti, ma infondo era una brava persona. Il suo viso era più comune, ma lo sguardo diretto e determinato la rendeva molto attraente. Non aveva paura di nulla o se ne aveva riusciva comunque a gestirla senza sfociare nel panico e farsi impietrire. La sua abilità con le armi e il tributo della terra fanno di lei, forse, la stagione più forte. Indossava un abito lungo e rosso sangue, chiuso alla gola con dei guanti neri.

Per ultima entrò inverno: Elsa. La più bella degli immortali. Un viso da modella, pelle pallida e perfetta come il ghiaccio, magra e alta indossava un corto tubino con sopra una specie di maglietta trasparente. Teneva i capelli color champagne anche lei in una treccia la laterale un po’ spettinata. Gli occhi azzurro come il cielo ma più freddi rispetto quelli della sorella. Il suo potere si basava sull’acqua.

Le stagioni erano potenti e neppure Jack avrebbe potuto fare il lavoro di Elsa, visto che loro erano guardiani, mentre quelle ragazze no.

Erano immortali dotati i poteri sì, ma potevano morire –erano come umani da quel punto di vista- e poi veniva sostituiti. Lo diventavi solo se nascevi con delle abilità specifiche, fuori dal comune e, come sempre, paghi il prezzo di rinunciare a tutto per gli altri. Invece i guardiani poteva essere eliminati solo se nessuno credeva in loro e il loro centro veniva distrutto.

Anna si guardò intorno. “Cosa succede?”

“Come.. Chi? Jack?” Rapunzel si avvicinò a lui. “Cosa..?”

“Abbiamo perso i poteri.” Abbassò gli occhi cioccolato al suolo. “Siamo tornati gli umani che eravamo prima di diventare guardiani”

“Come è successo?” disse alzando la voce. Anche Anna pareva preoccupata. Elsa e Astrid si scambiarono uno sguardo.

“Era quasi mezzanotte e la luna è scomparsa. E quando abbiamo riacceso la luce, eravamo così.” Jack fece un gesto indicando sé stesso, North, Aster e Tooth.

“Ma noi.. Noi altri non abbiamo perso i poteri.” Disse Merida con determinazione. “Né voi siete tornate ad essere umane..” si trattenne dal dire che rivestendo il ruolo di stagioni da tanto probabilmente se fosse levato loro il ruolo sarebbero morte. “Aspettiamo che arrivino anche Madre Natura e Padre Tempo. Loro sapranno cosa fare.”

Tooth notò che Elsa stava osservando il cielo senza la luna e poi abbassando lo sguardo si trovò a beccare la mora in pieno, ma inaspettatamente la bionda le sorrise e i suoi occhi così freddi le ricordavano quelli di Jack si scaldarono e si trovò a pensare che i due avessero davvero tanto in comune.

Poteri simili, colori e la capacità di attirare lo sguardo di tutte le persone di sesso opposto al loro.

Non era mai stata tanto legata ad Elsa come invece era con Rapunzel e Anna. Astrid era sempre stata strana, ma si capivano. Elsa invece a volte non la capiva.

Anna si spostò vicino a Kristoff per parlare un po’ con lui. Si erano conosciuti da poco e avevano già legato nonostante tutto, ma sua sorella non era molto d’accordo e quindi doveva parlare con lui insieme ad altre persone.

“Hei ciao. Come va?”

Kristoff sobbalzò. “Oh Anna, ciao. Potrebbe andare meglio, di sicuro.” Era troppo nervoso, doveva calmarsi.

“Questo è sicuro. Ma te la caverai.” Gli sorrise.

Il ragazzo però non rispose al sorriso, non era per nulla sicuro sarebbe andata bene. Gestire gli yeti e tutti gli elfi non era facile, poi lui si occupava principalmente delle renne. Come avrebbe fatto?

“Lo spero.” Rispose infine serio.

Anna si trovò presa in contropiede. Non credeva sarebbe successo tutto questo, sperava sarebbe stata una serata normale con chiacchiere, qualche battuta e del cibo –tanto cibo-, ma invece, sorpresa!, quattro guardiani senza poteri e la luna scomparsa dal cielo.

“Come è potuto succedere tutto questo..” si ritrovò a mormorare.

“Succedere cosa?” la voce dietro di lei la fece sobbalzare.

“Oh, Hip! Sei tu! Mi hai spaventata a morte!”

Hip sorrise. Anna era divertente come sempre.

“Cosa sta succedendo? Hanno delle facce?”

Accanto ad Hip erano arrivati anche Guy e Hiccup. La ragazza aveva i capelli color rame scuro ricci gli occhi verde scuro/marrone, non era la più carina ma di sicuro la più forte –poteva battere Merida e Astrid in quasi qualunque cosa-. Il suo ragazzo, Guy, era moro coi capelli scompigliati legati in un codino e dagli occhi scuri e la pelle abbronzata, ben piantato. Si chiedeva ancora come potessero stare insieme visto che lei lo strapazzava abbastanza. L’ultimo arrivato era Hiccup: ragazzo esile dalla pelle chiara e le lentiggini, gli occhi verdi scuro molto intenso e i capelli castano. Indossavano tutti la solita maglia bianca, jeans e scarpe di tela con cui li aveva sempre visti.

Anna sospirò e fece il riassunto agli ultimi arrivati. Come sempre avevano tanto da fare con i bambini, loro. Insomma essere l’amico invisibile.. Angelo custode.. Anna aveva ancora dubbi sul come definirli.

Erano persone inconsistenti, fantasmi, agli occhi degli umani e dei bambini che aiutavano, ma per loro –gli immortali di quella stanza- avevano forma corporea. Erano persone o perlomeno lo erano state: avevano vissuto una vita in cui erano stati generosi e buoni e gli era stata offerta una seconda possibilità.

“Questo è molto grave, se Manny non torna, quasi tutti noi spariremmo.” Rifletté Hiccup.

Anna annuì. La situazione diventava molto grave.

Un lampo di luce attirò l’attenzione di tutti e comparvero finalmente gli ospiti più importanti: i primi guardiani.

“Allora..” cominciò Madre Natura “cosa è successo qui esattamente?”

North si avvicinò loro. “Siete arrivati per fortuna, abbiamo bisogno di voi! Siamo senza poteri e..”

“Sì” lo interruppe la bambina “ci siamo accorti che Manny è sparito più o meno mezzora fa.”

“Cosa possiamo fare per riaverli?”

Madre Natura scrutò un attimo i quattro senza poteri: erano tra i più potenti e quelli in cui tutti credevano. Lei era da secoli su quella terra e non era cambiata per nulla. Era ancora una bambina di dieci anni con la coda scura e il sorriso malandrino.

“Dovete trovare il vostro centro prima che sia distrutto. E’ l’unica soluzione per i vostri poteri. E dovete assolutamente trovare Manny e liberarlo, ma dopo, solo con i vostri poteri potremo farlo tutti insieme. Smetteremmo di esistere se non tornasse e basta.”

North parve riprendersi e di voltò verso i compagni per spiegare il piano. “Quindi prima salviamo Manny e..”

“Non è così semplice.” Padre Tempo era rimasto in disparte a meditare sulla punta del suo bastone, aprì lentamente gli occhi. “Non avete tanto tempo a disposizione.”

“E quanto tempo abbiamo?” chiese Aster impaziente.

Erano noto che Padre Tempo fosse lento nelle risposte, era una tartaruga dopotutto.

“Credo..” iniziò.

“Si?” l’impazienza era palpabile.

“Solo sette notti e poi la luna e il vostro centro spariranno.”

“Sette?” scattò Aster “Sono poche!”

“Voglio ricordarti che abbiamo sconfitto Pitch in un paio di giorni l’ultima volta.” Intervenne Jack.

“Ma stavolta non è solo sconfiggerlo ciò che dobbiamo fare! Siamo senza poteri!”

“Troveremo un modo!”

“Senti, piccolo bas..”

“Basta!” Tooth era scattata tra i due e li fece smettere con un semplice ordine. “Non abbiamo tempo da perdere e ne stiamo sprecando anche troppo.”

“Toothiana, ha ragione. Dobbiamo andare da Pitch e vedere se è ancora in sua prigione.”

“Esatto North.” La ragazza annuì. “Dobbiamo solo trovare il modo per arrivarci.” Si rivolse alle stagioni e agli amici immaginari. “Vorremmo il vostro aiuto, però.”

Hiccup scosse il capo. “Vorremmo tanto, ma no.”

Hip lo colpì al braccio. “Ahi!!”

“Si che possiamo aiutare!”

“Davvero?”

“Si, Guy, io ed i ragazzi prenderemo il tuo posto per una settimana. Non è tanto e ce la possiamo fare. Però tu aiuti loro. Senza Manny siamo spacciati.”

“Va bene.” Disse massaggiandosi il braccio e lanciando una occhiata a Guy che rispose con un alzata di spalle. “Mi unisco a voi.” E si avvicinò ai quattro ex guardiani.

“Anche noi partecipiamo.” Disse Elsa con calma prendendo la parola per le sue compagne. Questo spiazzò un po’ tutti.

“Ma.. Che bello!” sorrise Jack “Siete le benvenute, signorine.”

Elsa aveva accettato sia per la situazione che per il fatto che le altre avrebbero voluto aiutarli di sicuro e non le avrebbero perdonato un rifiuto che perché Astrid ci sarebbe andata lo stesso per proteggere il suo ragazzo, Hiccup. Strana coppia!

“Ora come raggiungiamo Burgess e vediamo cosa fa Pitch. Quasi certamente è colpa sua!”

“Si, hai ragione.”

Hiccup rimase un attimo in silenzio. Burgess.. il suo protetto era di lì.

“Ottimo, ma come ci arriviamo?” fece notare Elsa. “Noi possiamo spostarci, ma senza nessuno. Idem per Hiccup  e Merida. Aster tu non puoi creare i tuoi tunnel, North tu non puoi usare le tue sfere, Tooth tu non puoi volare e neppure tu Frost.”

“Questo lo posso fare io.”

Madre Natura era comparsa al loro fianco. Trovava inutile dire loro cosa fare e lei non poteva fare altro per aiutarli.

“Eccovi il vostro passaggio.”

Con un gesto della mano si aprì un piccolo portale.

“Buona fortuna.” Disse loro prima che andassero.

“Ricordate” disse Padre Tempo “solo sette notti.”

“Si, ne restano solo sei ormai.” Mormorò Jack prima di sparire.

 

 

Burgess, pennsylvania. Ore 05.38

 

Era quasi l'alba.

“Dovrebbe essere da queste parti.. ah eccolo! Vi dicevo che la mia pancia non sbaglia mai.”

“Si perché il terzo tentativo è quello buono!” ribatté Merida e sentì Aster ridere.

Gli sorrise di rimando. Non poteva fermarsi ed aiutarli e questo la distruggeva. Non aveva aiutanti e non poteva chiedere a nessuno di sostituirla.

“Vedrai che ce la faremo.” Aster le appoggiò la mano sulla spalla “So che vuoi aiutarci, ma è meglio tu continui a far credere a mondo la nostra esistenza. Poi bastiamo noi.”

Merida era piuttosto stupita dal fatto che avesse capito. “Si conto su di voi. Poi qualcuno deve prendere in giro, ghiacciolino.” Indicando Jack con la mano mentre starnutiva.

“Lo farò io.” E si batterono le nocche una contro l’altra sorridendosi.

“Eccolo.” North si accigliò e poi si rilassò. “Oh Sandy!”

L’omino dorato parse sorpreso per un attimo, ma volò fino da loro e li fissò stranito. Comparve un piccolo punto di domanda sulla testa, poi la luna e un altro punto di domanda e gli venne raccontato tutto.

“Ora controlliamo Pitch.” Aprì le sbarre magiche che avevano costruito per sicurezza. “Pitch!”

Nessuna risposta.

“Pitch!”

Un’ombra si mosse e uscì verso la luce, lasciando tutti sorpresi.

 

 

 

 

 

 

 

 

Ed ecco il capitolo.

Scusate se è noioso e ho scritto la stessa cosa mille volte. Le descrizioni non sono il mio forte, ma voglio evitare di farle sempre e me le sono tolte dalle scatole.

Vorrei sapere se avete capito chi sono madre natura e padre tempo.

Gli altri sapete tutti da dove li ho presi direi.

Spero di postare presto il prossimo.

Ringrazio di cuore i lettori, commentatori e tutti gli altri.

Mi rendete felice!

Eccovi gli aspetti fisici –le immagini non sono quelle che avrei scelto, però hanno l’aspetto e/o i vestiti come dico io-.

 

 

Jack

Image and video hosting by TinyPic

 

North

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Aster

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Tooth

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Rapunzel e Flynn

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Hiccup e Astrid

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Merida

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Elsa

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Di Anna non ho il vestito descritto.

 

 

 

 

 

  
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