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Autore: darkjedi    21/04/2014    0 recensioni
I membri della compagnia sono 10 e non 9 in più c'è Arien una ragazza misteriosa che ha vissuto tutta la sua vita (molto lunga) ad Isengard insieme a Saruman finche non arriva Gandalf e.....
Inoltre su Arien pende una terribile maledizione che ha a che fare con Sauron e il destino della Terra di Mezzo.
Nella nuova vita di Arien ci saranno dubbi, paure, nuove esperienze e tremende scoperte che la faranno maturare e crescere, alcuni amici speciali che la aiuteranno un elfo e un uomo che la faranno innamorare, alcuni amici moriranno senza che lei possa intervenire e tante altre cose.
Ah, dimenticavo che questo è solo la prima puntata ce ne sono altre due.
NUOVO CAPITOLO!
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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“Fai quello che ti dice il tuo cuore tithen pen. Adesso vieni torniamo su” disse Galadriel alzandosi. Arien scosse la testa “vorrei rimanere un po’ qui a pensare, mia Signora, posso ?”

“Va bene” disse Galadriel poi si chinò e le diede un bacio sulla fronte.

“Fai quello che ti dice il tuo cuore, è una parola,” borbottò Arien. Il suo cuore batteva per tutti e due, lei voleva bene a tutti e due. Poi guardò lo specchio, forse lui avrebbe potuto aiutarla, se dava uno sguardo al suo futuro avrebbe scoperto chi avrebbe scelto. Si avvicinò e fece gli stessi movimenti che aveva visto fare da Galadriel poi Arien mormorò delle parole che le arrivarono in mente e subito l’acqua si increspò e apparvero delle immagini: Legolas che l’abbracciava, lei che combatteva al suo fianco e vide che c’erano anche Aragorn e Gimli, altre immagini passarono davanti ai suoi occhi di lei e Legolas ma in nessuna di queste c’era Boromir. “Boromir, voglio vedere lui” chiese allo specchio, le acque s’incresparono di nuovo e Arien vide una foresta, vide i mostri che Saruman aveva creato che correvano nel bosco e poi lo vide, Boromir era inginocchiato a terra il petto trafitto da tre frecce che aspettava il colpo di grazia.

“No, no!!” gridò Arien scuotendo la testa e iniziò ad allontanarsi da quella visione d’incubo, non voleva crederci, non poteva crederci, Boromir sarebbe morto quello era il suo destino. Le lacrime iniziarono a scorrere lungo le guance si girò di scatto e iniziò a correre via, correva senza sapere dove stava andando, improvvisamente sentì qualcuno che la chiamava ripetutamente si fermò e vide a poca distanza da lei Aragorn e corse da lui, l’uomo la strinse fra le braccia dicendo “Arien che c’è, cosa è successo ?” Non l’aveva mai vista piangere e aveva un sguardo disperato negli occhi, doveva essere successo qualcosa di grave, forse quello che aveva saputo l’aveva sconvolta profondamente. Arien si accucciò tra le braccia del ramingo e gli posò la testa sulla spalla singhiozzando. Aragorn la tenne stretta  a sé per un po’ poi la scostò leggermente e asciugandogli le lacrime disse “Arien che cosa c’è ?” La fanciulla mormorò “Estel, ho visto Boromir…” Aragorn si gelò notando a malapena che Arien aveva usato il suo nome elfico. Allora era questo, pensò, l’uomo di Gondor doveva averle fatto qualcosa per farla piangere così e decise di andare a fare due chiacchiere con lui, quando Arien continuò “l’ho visto nello specchio di Galadriel, stava per essere ucciso dagli Uruk-hai di Saruman.” Aragorn fece un sospiro di sollievo poi le disse “Non devi preoccuparti Arien, Boromir è un guerriero forte e coraggioso non lo uccideranno tanto facilmente e poi Galadriel non ti ha detto che le visioni del suo specchio non sono certe, il futuro dipende dalle nostre azioni. Sta a noi impedire che quello che abbiamo visto accada.”

“Davvero? Allora devo solo proteggerlo e impedire che quei mostri lo uccidano.” disse Arien ad Aragorn. Il ramingo annuì e poi disse “Si, e lo proteggeremo insieme, Arien.” “Grazie Aragorn.”

Arien si asciugò le lacrime e si stava  allontanando quando Aragorn la fermò e disse “Aspetta Arien, ero venuto a cercarti per chiederti una cosa,” Arien sentì il tono urgente del ramingo e si girò, Aragorn era serio e la guardava attentamente poi disse “Galadriel ti ha fatto vedere qualcos’altro nello specchio? Ti ha parlato del…” ‘Maledizione’ pensò Aragorn ‘doveva sapere come aveva preso Arien la verità sul suo passato.’ “…del tuo passato?” completò un po’ nervoso. “Si, me lo ha fatto vedere nello specchio.” “E allora ?” “Bhe, all’inizio sono rimasta un po’ turbata di sapere che mia madre era alleata di Sauron, ma sono felice di sapere finalmente chi sono. Sono della stirpe di Numenor, mentre stavo a Rivendell ho letto qualcosa su di loro e quando finiremo questo viaggio voglio andare a cercarli, voglio conoscerli, voglio conoscere il mio popolo.. Perché me lo hai chiesto Aragorn, tu sai qualcosa su di loro?”

La voce di Legolas che li chiamava salvò Aragorn dal rispondere alla fanciulla e si girò verso il suo amico chiamandolo a sua volta, quando l’elfo arrivò accanto a loro Aragorn disse “Ne parleremo un’altra volta, ora vi lascio soli” e se ne andò. Arien lo chiamò e disse “aspetta Aragorn, voglio saperlo ora!” Ma il ramingo si allontanò in fretta. “Si” pensava “glielo avrebbe detto un’altra volta, ora gli bastava sapere che aveva accettato la verità sul suo passato e su chi era. Quello di Numenor era un fardello pesante da portare e lui lo sapeva bene.

Quando Aragorn si fu allontanato, Legolas la strinse a sé e disse “ti trovo bene e questo vestito ti dona molto, ieri mi hai fatto prendere una paura, lo sai ?”

“Adesso sto bene, gli elfi sono dei guaritori eccezionali.”

“Noi sappiamo fare molte cose in maniera eccezionale” disse Legolas  con gli occhi che gli brillavano.

“Fammi vedere elfo presuntuoso” mormorò Arien sorridendo maliziosa. Quando Legolas gli sorrideva in quel modo Arien non capiva più niente e mentre le labbra dell’elfo si posavano sulle sue, Arien sentì che il suo cuore batteva così forte che temeva che uscisse fuori dal petto. Capì che il suo cuore aveva deciso, lei amava Legolas con tutto il suo cuore, con tutta se stessa.

Camminando mano nella mano arrivarono alla radura dove si trovavano gli altri della compagnia e Arien vide poco distante Boromir che addestrava Merry e Pipino e rideva quando uno dei  due hobbit mancava il bersaglio, improvvisamente rivide nella sua mente l’immagine di lui ferito e inginocchiato a terra e si immobilizzò e mormorò sconvolta “no, no!” Legolas si fermò accanto a lei e disse “Che c’è Arien ?” “ Legolas, non posso stare con te,” mormorò la fanciulla mentre le lacrime iniziavano a scenderle lungo le guance, “devo stargli vicino, lui ha bisogno di me altrimenti verrà ucciso.” Legolas l’abbracciò e disse “Arien cosa c’è dimmelo!” Arien guardò Legolas e mormorò tra le lacrime “mi dispiace Legolas, tu mi piaci tanto ma non posso stare con te, non posso.” Arien si liberò fermamente dalla stretta di Legolas e si diresse verso Boromir mentre sentiva il suo cuore che si spezzava, ma non poteva fare altrimenti quella visione la perseguitava e lei aveva deciso che non doveva avverarsi, doveva salvare Boromir anche a costo di sacrificare il suo amore per Legolas.

Boromir la vide correre verso di lui con il viso bagnato dalle lacrime, si girò e andò verso di lei, ma Merry che in quel momento stava portando un affondo scivolò e cadde a terra, ma Boromir non lo vede nemmeno perché fissava la fanciulla che amava e che correva verso di lui.

Arien gli si gettò tra le braccia e lui la strinse forte a sé, Arien sentiva le braccia forti dell’uomo che la stringevano ma non riusciva a scacciare l’immagine di lui ferito e totalmente indifeso e pensò che se lo avesse portato via da lì lo avrebbe salvato, e senza pensare disse “Boromir, ti amo, ti amo e voglio venire con te a Minas Tirith, andiamo via, partiamo ora.”

L’uomo sorrise e la baciò con passione, era così felice di rivederla, ma l’anello era troppo importante e scostandola leggermente le disse “anche io vorrei tornare nella mia città con te al mio fianco, ma non possiamo Arien, dobbiamo prima portare a termine la missione che ci ha affidato Lord Elrond, dobbiamo distruggere l’anello.” Sentendo il nome del Signore degli Elfi, Arien si riprese e si ricordò di quello che gli aveva detto l’Elfo quando gli aveva donato la sua spada, le parole di Gandalf quando gli aveva affidato Frodo e l’anello prima di andare ad affrontare il Balrog e ora lei li stava tradendo tutti, allora si allontanò da Boromir e disse “si, hai ragione Boromir, ci andremo quando avremo completato la missione.” Poi alzò la testa e vide un po’ distante Legolas, l’elfo la guardò e nei suoi occhi c’era uno sguardo di comprensione, Legolas aveva capito e Arien sentì di amarlo ancora di più.

Arien chiuse strettamente gli occhi e appoggiò la testa sul petto di Boromir e mormorò “non mi lasciare mai Boromir, non lasciarmi sola mai, io voglio restare per sempre con te.” Ma mentre diceva queste parole sapeva dentro di se di mentirgli perchè il suo cuore aveva già scelto Legolas. Si allontanò leggermente e disse “devo andare a riprendermi la spada che ho lasciato nel flet, ci vediamo dopo.” Boromir la strinse a sé e la baciò di nuovo mormorando “ti aspetto.” Arien si allontanò da lui.

Dopo aver recuperato la sua spada ed essersi cambiata, Arien gironzolò per la foresta non voleva tornare all’accampamento, non voleva vedere nessuno solo starsene da sola a pensare. All’improvviso sollevò la testa e vide che stava in una zona della foresta che non aveva mai visto, sentì un leggero brivido di paura e cercò di tornare sui suoi passi ma si accorse che non aveva visto la strada che aveva preso troppo concentrata sui suoi pensieri, e capì di essersi persa.

“Oh  accidenti,” imprecò Arien “e ora che faccio!”

“Ti sei persa, piccola Arien ?” disse all’improvviso una voce alle sue spalle, Arien sobbalzò e si girò di scatto, dietro di lei c’era Haldir.

“Penso di si,” disse sorridendo. “Camminavo senza guardare dove andavo.”

“Vieni ti riaccompagno dove stanno i tuoi compagni” disse Haldir avviandosi, poi quando vide che Arien non lo aveva seguito si girò e disse “puoi fidarti di me, so dove ci troviamo.”

“Mi fido di te, Haldir di Lorien, ma non mi va di tornare indietro all’accampamento, voglio stare un po’ da sola.”

Haldir vide l’espressione triste e turbata della fanciulla e la fece sedere accanto a sé su una radice e le disse “Cos’è successo? Hai forse visto nello specchio qualcosa che ti ha turbato?”

“Si” mormorò lei, il viso rivolto in basso.

“E’ per caso qualcosa che riguarda il tuo passato?”

Arien scuotendo la testa disse “no, no, non è quello. Anzi sono felice di sapere chi sono, è…. è un’altra cosa che ho visto.” Arien gli raccontò tutto quello che aveva visto e poi anche quello che gli aveva detto Aragorn.

“Aragorn è un uomo molto saggio piccola dunedain, e ti ha detto delle cose molto giuste.”

Arien lo guardò e con un leggero sorriso disse “hai chiamato in questo modo anche Aragorn, che significa ?”

“Dunedain è il modo nella lingua elfica in cui chiamiamo gli ultimi sopravvissuti  della stirpe di Numenor del regno del Nord. Chiedi ad Aragorn di portarti da loro è lui il loro capo tribù” le disse Haldir. Arien esclamò “Davvero, non lo sapevo, lui non mi ha detto niente.”

Dopo questa notizia inaspettata, Arien lasciò lo sguardo vagare nella foresta davanti a sé senza più dire una parola. Haldir non la disturbò ma quando vide che stava calando la notte la scosse leggermente e disse “Arien dobbiamo tornare indietro si sta facendo notte.”

Ma vedendo che la fanciulla non gli rispondeva la chiamò di nuovo. Arien iniziò a parlare ma il suo tono era così basso che anche con il suo udito finissimo l’elfo la udì appena.

“Haldir ho paura, ho paura di non riuscire a resistere a… Sauron, ho paura di deludere Aragorn, di deludere Lord Elrond, Lady Galadriel e tutti quelli che credono in me. E poi avevo promesso a Gandalf, prima che andasse a combattere con il Balrog, di vegliare su Frodo e l’anello, ma ora non so se ne sarò capace.”

“Io si, sono sicuro che tu ci riuscirai Arien, sei molto più forte di quanto non immagini altrimenti perché lord Elrond ti avrebbe dato la sua spada? Lui ha fiducia in te e tu devi avere fiducia in te stessa.”

Arien fece un profondo sospiro poi disse “Si, hai ragione, non devo più dubitare di me, se tutti credono in me devo farlo anche io. Continuerò ad andare avanti fino alla fine, fino a Mordor, ti ringrazio Haldir."

In quel momento sentirono delle voci che li chiamavano e videro Lord Celeborn e Aragorn che accompagnati da alcuni elfi li stavano cercando.

“Haldir ti eri forse dimenticato che dovevi condurre una pattuglia in perlustrazione” disse Lord Celeborn.

“Non rimproveratelo Mio Signore, è solo colpa mia” disse Arien, e poi continuò “Mi ero persa e il capitano Haldir mi è venuto a cercare e poi è rimasto con me per proteggermi.” Poi si rivolse ad Aragorn e disse “Scusami Aragorn se ti ho fatto preoccupare  ma avevo bisogno di stare un po’ da sola.”

“Non preoccuparti piccola Arien, non volevo rimproverarlo, ma è molto raro che il capitano dei Galadhrim dimentichi il suo dovere, ma ora ne comprendo il motivo.” Poi si guardò intorno e continuò “ora è meglio che torniamo indietro, restare qui di notte non è sicuro gli orchi potrebbero entrare nel bosco.”

Quando il gruppo raggiunse l’accampamento Arien disse che preferiva rimanere con i suoi compagni piuttosto che tornare nel flet che aveva occupato nei giorni passati. Mentre consumavano il pasto serale la fanciulla rispose appena a monosillabi ai vari tentativi di conversazione degli hobbit. Finita la cena tutti andarono a dormire, Arien aspetto che tutti si fossero allontanati poi si avvicinò ad Aragorn che stava seduto poco distante a fumare, il ramingo la vide e gli disse “E’ meglio che vai a dormire Arien domani mattina partiremo molto presto.” Poi vide che la fanciulla non si muoveva e continuava a fissarlo e disse “Cosa c’è Arien? Va tutto bene?”

Arien annuì con un lieve sorriso poi disse “Si Aragorn, ora va tutto bene. Mi dispiace di averti dato tanti problemi.”

Il ramingo ricambiò il sorriso e disse “adesso vai dormire altrimenti domani mattina non riuscirai a svegliarti.”

  
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