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Autore: Elly Chan    16/07/2008    2 recensioni
In questa storia saranno presenti due personaggi nuovi, e uno sarà il piccolo problema di Aido... che questa volta avrà qualche difficoltà ad avere quello che vuole! "Il suo aspetto e il suo carattere inimitabile, unito alla capacità di sembrare un'angelo -come dice il nome- in ogni cosa che fa, pure quando dorme, hanno fatto in modo che Aido si inamorasse di lei. Ebbene sì."
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hanabusa Aido, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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vampire knight cap5
Era cominciato l'inverno, e, come sempre, io e Tenshi uscivamo ogni fine settimana per farci un giro tra le strade della città.
Tenshi insisteva perchè venissi anche io a passeggiare, anche se non sapevo il perchè. Sembrava avere paura... di qualcosa... nella neve, sopratutto.
Era davvero strana, in inverno... se ne stava più lontano possibile dalla finestra, chiusa in camera, sdraiata sul letto, facendo finta di dormire... anche se, ne sono sicura, qualche volta era scossa da dei singhiozzi.
E questo non me lo so proprio spiegare, perchè la ragazza forte e fredda come il ghiaccio sia scossa da una cosa così semplice come la neve...
Ovviamente, anche Aido si è adattato alle sue "esigenze". Vedendo che tremava come una foglia alla sola parola "neve", ogni qual volta che qualcuno tenta di aprire le tende per fare un po' di luce, lui si avvicina e con un sorriso omicida dice: "Non ne abbiamo bisogno, lascia stare". Questo ragazzo mi stupisce ogni giorno di più...
Quel giorno nevicava, come accadeva spesso, ormai, e mi ero appena svegliata. Avevo intravisto un'ombra seduta sul letto davanti a me, e sentivo Tenhsi emettere dei singhiozzi spezati, probabilmente per non svegliarmi. Provai un'immensa pena per lei.
Mi rigirai un po' nel letto - come facevo prima di sveglirami, volevo dare il tempo a Ten-chan di riordinarsi -, e sentii un'improvviso silenzio. Poi aprii lentamente gli occhi, stiracchiandomi.
Ten-chan era seduta sul letto, con un libro in mano, perfettamente calma. Se non fosse stata completamente disinteressata alla cosa, avrei suggerito alla mia amica di fare l'attrice.
Mi avvicinai, per poi sedermi sul suo letto, vicino a lei.
- Buongiorno Ten-chan! - dissi.
- 'Giorno Ichi-chan... - rispose con la voce stanca e gli occhi rossi di pianto persi nel vuoto.
- Oggi si va in giro?
- Certo...
Mi alzai, per dirigermi verso l'armadio. Esitai un attimo e diedi uno sguardo al libro che Tenshi stava leggendo: era scritto capovolto. Sogghignai, nessuno è perfetto...
Presi un paio di pantaloni pesanti e una maglia maniche lunghe di lana, poi mi girai verso Ten-chan.
- Ten-chan, sei pront...? - mi interruppi vedendo la mia amica sdraiata sul letto, con il libro all'incontrario steso sulla pancia e  un'espressione beata sul volto - difficile da vedere sulla sua faccia, sopratutto in inverno -.
- Vabbè... usciremo più tardi... - dissi io dolcemente, mentre prendevo una coperta e gliela stendevo sopra.
Mi dirissi verso la porta per uscire, ma all'ultimo questa si aprì improvvisamente, spaccandomi il naso. Quando si dice la fortuna...
- AHII- cercai di soffocare il mio urlo.
- Ichigo?! Scusa! - si scusò un Aido con gli occhi spalancati.
- Che diavolo ci fai qui?! - chiesi io, riprendendo il controllo quasi subito - anni di botte mi avevano temprata -.
- Scusa! E che non scendevate, e ci siamo preoccupati!
- Ma abbiamo sforato di soltanto due minuti!! - lo aggredii io.
- Oh... bè... - mi disse spaesato.
- Che ci fa Ten-chan sul letto?! Sta male?! - mi chiese allarmato, vedendo la sua amata distesa.
- No, no... si è solo addormentata... - gli risposi tentando di calmarlo. Poi un'idea mi balenò in mente alla velocità della luce.
- A proposito, Aido... potrei parlarti un minuto?
Come sono subdola...
Appena Ten-chan si svegliò, si mise subito a sedere sul letto, stropicciandosi gli occhi, guardandosi intorno con aria confusa.
Io mi ero messa sotto le coperte, e, appena la sentii muoversi, chiusi gli occhi.
- Ehi, Ichi-chan... cos'è, non stai bene? - chiese con la voce debole, ancora impastata dal sonno. Si sedette sul bordo del mio letto.
Ha inizio il mio malefico piano.
- Mmh? Ten-chan... credo di avere la febbre... - sussurrai con voce sofferente.
- Eh? Come te la sei presa? - chiese immediatamente Tenshi, svegliandosi completamente ed appoggiandomi una mano sulla fronte, opportunemente scaldata con appositi marcongegni.
- Non lo so... sai, il freddo... mugugnai flebile, come se fossi in punto di morte.
- Sei proprio calda... per oggi stai a letto, domani si vedrà. Magari è solo una cosa passeggiera... - mi dice Tenshi, nascondendo il tono preoccupato.
- Tu puoi sempre uscire se vuoi... - le dissi.
- N-no! - mi disse spaventata.
- C-cioè. no... non voglio uscire da sola...
- Ma non vedo il problema, allora... chiedi a qualcuno se vuole accompagnarti, no? Bene o male, hanno tutti un favore da restituirti... - e ricordai con la mente tutte le volte che aiutava Ichijo con i suoi documenti, quella volta che Rima si era slogata la caviglia - sarebbe sicuramente peggiorata se non ci fosse stata la mia amica a medicarla subito -, e poi tanti altri piccoli favori ad ognuno...
- Mmh... ok... - mi disse incerta. Prese dall'armadio la giacca e la sciarpa, e uscì dalla stanza. Prima di andarsene, però, mi rivolse uno sguardo dubbioso e preoccupato. Io le sorrisi stancamente. Quante seghe mentali si faceva quella ragazza?!
Tenshi face per scendere le scale, ma poi non vide nessuno in salone e tornò indietro. Stava per andare da Rima per chiederle di uscire, ma constatò che forse era meglio informarsi su cosa stesse facendo, non si sa mai...
Così andò verso la prima camera che trovò, ignorando bellamente il fatto che fosse quella dei cugini pestiferi.
Sentiva un po' di rumore all'interno, così bussò. Visto che non rispondeva nessuno, decise di entrare.
Aprì piano la porta e vide Aido invieire contro un'esasperato Kain.
-  Mi annoio, mi annoio! - continuava a ripetere, battendo i pugni sulla schiena del povero cugino.
Tenshi  contemplò la scena un po' allibita, poi si riscosse.
- Ehm... - fece per richiamare la loro attenzione.
- Mmh? - chiese Aido, poi la riconobbe e sorrise.
- Sapete dove posso trovare Rima?
- Rima...? No, è uscita... - le rispose Aido, sempre sorridente.
- Ah... - disse lei, un po' delusa. E che cacchio, per una volta che deve chiedere un favore non può?!
- Perchè? - le chiese Kain.
- No, niente... volevo chiederle di accompagnarmi... ma va bè... - disse, e fece per andarsene.
- Se vuoi ti accompagno io! - propose Aido indicandosi.
Ten-chan sgranò gli occhi, ma li socchiuse quasi subito soppesando la proposta. Non c'era nessun altro con cui andare... e lei, da sola, aveva paura, tanta... bè, se avesse provato a fare qulacosa l'avrebbe congelato all'istante.
- Mh... ok - si decise poi, annuendo.
- Evvai! - esclamò Aido eccitato, prima di prendere la giacca.
Poi trascinò Tenshi fino al portone.
- Aspetta! - lo fermò lei. Si arrotolò la sciarpa candida sul collo e si mise la giacca lunga e nera.
Lui abbottonò la giacca scura e le aprì il portone, facendole un inchino.
Lei sorrise imbarazzata, e, insieme ad Aido, si immerse nel bianco del paesaggio.

We! Eccomi qui, come sempre. Contenti? Allora, sto' ragazzo finalmente s'è dato da fare, eh... che idea geniale è venuta ad Ichi-chan!! Nel prossimo capitolo ne vedremo delle belle... hihi... ringrazio sempre quelli che leggono, e ancora una volta kikka_bill, non mi stanco mai di leggere il tuo commento! Bye!


  
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