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Autore: Saralasse    16/07/2008    1 recensioni
Una misteriosa demone irrompe dal passato. Che legami avrà con Inuyasha? E con Sesshomaru?
Genere: Romantico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Sesshomaru si avvicinò al futon, inginocchiandosi accanto a Hi, che gli rivolse uno sguardo sofferente; il demone si chinò a baciarle la fronte sporca, indugiando con le labbra sulla sua pelle morbida.
Come ti senti, Hi?”.
Male”, sussurrò Hi. “Molto male. Dov'è Himaru?”.
E' rimasto con Inuyasha”, disse Sesshomaru.
Bene”.
Lasciala riposare”, intervenne Kaede. “Non è ancora fuori pericolo, potrebbe perdere di nuovo i sensi da un momento all'altro”.
Proprio come aveva detto la miko, Hi chiuse di nuovo gli occhi, abbandonandosi completamente sul futon, mentre Kaede tornò a occuparsi delle sue ferite; a causa del terribile colpo di Faia, la yasha aveva ustioni quasi su tutto il corpo e alcune erano molto gravi. Per qualche motivo, soltanto il viso era rimasto illeso, neanche una scintilla aveva toccato quella pelle perfetta.
Non appena ebbe finito di medicarla, Kaede si alzò per uscire dalla capanna. “Vado a cercare qualcosa di pulito da metterle”, disse varcando la soglia.
Sesshomaru non le rivolse nemmeno uno sguardo, continuando ostinatamente a fissare Hi che dormiva, come se smettere di guardarla avesse significato abbandonarla alla morte. Erano passati soltanto pochi minuti da quando Kaede era uscita, che Inuyasha irruppe come un uragano nella capanna, seguito immediatamente da Himaru. Il cucciolo si lanciò subito fra le braccia di Sesshomaru lasciando il demone completamente spiazzato per qualche secondo.
Padre!”, esclamò. “Come sta?”.
Hi sta ancora male Himaru”, disse Sesshomaru senza mezzi termini.
Inuyasha si girò a guardare suo fratello che teneva Himaru in braccio e si scoprì un po' geloso del cucciolo che poteva avere accanto entrambi i suoi genitori. Un debole lamento proveniente dal futon attirò la sua attenzione e si ritrovò davanti gli occhi color argento di Hi.
Madre Hi!”, esclamò.
Madre!”.
Inuyasha, Himaru”, sussurrò Hi, “state bene?”.
Si, madre”, disse Himaru abbracciandola delicatamente.
Inuyasha si limitò ad annuire, mentre la yasha sollevò debolmente una mano per accarezzare la testolina di suo figlio che si era raggomitolato contro di lei. Sesshomaru li osservava silenzioso e l'hanyou, sentendosi di troppo in quella scena, lasciò la capanna.

Inuyasha incontrò Kaede che tornava portando degli indumenti puliti e la bloccò fuori dalla capanna.
Potresti aspettare qualche minuto?”, disse.
Inuyasha, quella demone ha bisogno di cure”, disse Kaede. “Devo finire di medicarle le ustioni, rischia ancora la vita”.
Così dicendo la miko scansò Inuyasha e tornò dentro, bloccandosi sulla soglia vedendo il piccolo Himaru accoccolato contro la demone che lo accarezzava amorevole. Lo smarrimento durò solo pochi secondi, dopodichè Kaede si avvicinò al futon e senza indugi sollevò il cucciolo e lo depose fra le braccia di Sesshomaru che le rivolse un'occhiata dura.
Non guardarmi a quel modo”, disse Kaede senza timore. “Ti ho solo affidato tuo figlio”.
La miko aiutò Hi a sollevarsi dal futon e dopo averle applicato l'ennesima fasciatura le fece indossare un semplice yukata candido; la yasha le sorrise riconoscente e stese le braccia verso Himaru per riprenderlo, ma il cucciolo non sembrava avere intenzione di muoversi.
Himaru”, disse Hi, “vieni qui, anche tuo padre ha bisogno di cure”.
Non ho bisogno di nulla”.
Invece si, Sesshomaru!”, esclamò Hi. “E smettila con questo stupido orgoglio!”.
Pur se estremamente contrariato, Sesshomaru la accontentò, togliendosi l'elegante kimono e lasciando che Kaede esaminasse la ferita sulla schiena; il taglio era profondo, ma non quanto avrebbe dovuto: evidentemente la Cicatrice del Vento lo aveva colpito di striscio. Era comunque una ferita di non poco conto e la miko si stupì di come fosse riuscito a portare Hi fino al villaggio senza crollare al suolo privo di forze. Kaede applicò le erbe medicinali e gli fasciò strettamente il torace, porgendogli un kimono bianco, poi prese i loro indumenti sporchi e laceri e uscì di nuovo.

Hi sedeva nel futon coccolando Himaru che dormiva con la testolina sulle sue gambe e improvvisamente levò lo sguardo a incontrare quello dorato di Sesshomaru, il quale si stupì di leggervi finalmente profonda e assoluta gioia, splendente argento mondato da ogni ombra che lo aveva offuscato in passato. La yasha sorrise e stese la mano verso di lui, invitandola a raggiungere lei e il loro cucciolo e Sesshomaru le obbedì senza discutere, sedendo dietro di lei e tenendola stretta contro il suo torace.
Sesshomaru”.
Si?”.
Cosa faremo?”, chiese Hi con una nota di preoccupazione nella voce.
Non pensarci adesso”, disse Sesshomaru. “Devi pensare solo a guarire. Ho temuto di perderti”.
Il grande Sesshomaru ha avuto paura?”, scherzò Hi.
Hi, ti prego, sii seria”, disse Sesshomaru. “Quando ti ho vista avvolta da quel turbine di fiamme”, disse stringendola più forte, “mi sono sentito completamente impotente. E non è stata la prima volta”.
Cosa stai cercando di dirmi?”, sussurrò Hi.
Ti sto dicendo che quando ci sei tu di mezzo il mio sangue freddo se ne va al diavolo”, disse il demone, poggiando il mento sulla sua spalla. “Se ti vedo in pericolo, provo timore a mia volta. È successo ieri, ed è successo tanto tempo fa, nel territorio del Clan delle Pantere; perchè credi che ti abbia protetto allora?”.
N-non lo so”.
Si, invece. L'ho fatto perchè solo il pensiero di trascorrere una vita senza di te mi aveva ferito più di quanto avrebbe potuto qualsiasi colpo nemico. Possibile che tu non lo capisca?”.
Sesshomaru”, disse Hi, mentre una lacrima birichina le bagnava il viso. “Mi hai spezzato il cuore e io... ho paura di soffrire di nuovo in quel modo... non lo sopporterei”.
Sesshomaru asciugò quella lacrima con le labbra e Hi chiuse gli occhi, perdendosi nelle sensazioni che quel contatto le faceva sentire.
Hi”, disse Sesshomaru. “Io ti amo. Non ho mai smesso e la mia vita è diventata vuota quando tu te ne sei andata. So che pensi che il potere per me sia tutto, ma non credi che forse se l'ho cercato per tutto questo tempo è stato solo perchè non avevo altro? Mio padre è morto pur di salvare il suo secondogenito mezzosangue e non è passato molto tempo che te ne sei andata anche tu; mia madre non è mai stata troppo amorevole, non mi è stata di nessun conforto. Mantenere il mio atteggiamento freddo e tentare di diventare sempre più potente mi sembrava l'unico modo per andare avanti”.
Sesshomaru” sussurrò la yasha. “Adesso hai Himaru”.
Solo Himaru?”.
Sesshomaru devi darmi del tempo. Non è facile per me”.
Ma Hi...”.
Ti prego”, implorò Hi. “Adesso non parliamone più. Lasciami riposare così, stretta fra le tue braccia”.
Sesshomaru non disse nulla, limitandosi a stringerla e ad accarezzarle i capelli fin quando non si fu addormentata. “Non ti lascerò più andare via da me”, le disse mentre Hi scivolava nel sonno.
  
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