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Autore: SoCrazyMe_    21/04/2014    1 recensioni
" Non cancellarmi
Piuttosto dammi
Almeno un’ora per parlarti
E per sfogarmi
Non serve a niente
Me l’hai già detto
Ma abbi il coraggio di guardarmi
Dritto dentro agli occhi "
Possibile che una canzoncina per ragazzine passata casualmente in radio in quel momento potesse rispecchiare alla perfezione la mia situazione e il mio stato d’animo? A quanto pare si.
[Larry Stylinson]
Genere: Fluff, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non mi capisco

Perdo il controllo

Faccio paura addirittura

Anche a me stesso

Ti trovo dentro

Ogni ricordo

E come un pugno che fa male

Male di brutto

Inerme incasso

E mi convinco un’altra volta

Che non è finito tutto

 

 

 

Grattai più volte il cuoio capelluto con le mani piene di shampoo. Il marmo freddo della cabina della doccia a cui ero poggiato di schiena mi dava una sensazione di freddo che nemmeno le goccioline bollenti che mi stavano scorrendo lungo il corpo riuscivano a placare. Portai le mani sotto il getto d’acqua lavandomele dalla schiuma profumata di mela verde, ormai usavo sempre quello shampoo. Mi ricordava il profumo di un ammasso di riccioli scuri che più volte avevo stretto tra le mie mani.

Sbuffai sonoramente lanciando un occhiata alla radiolina posta sul mobile bianco assicurandomi che non fosse bagnata nemmeno da una di quelle goccioline bollenti.

Era buffo, era piena estate eppure facevo la doccia calda, il fatto era che da un po’ di tempo a quella parte avevo sempre freddo, come se mi mancasse una parte per assaporare il dolce tepore estivo. Effettivamente qualcosa mi mancava.

Chiusi gli occhi passando più volte le mani tra i capelli sciacquandoli da quella schiuma profumata di malinconia.

Drizzai le orecchie facendo più attenzione alle parole che risuonavano nella piccola stanzetta.

 

Non cancellarmi

Piuttosto dammi

Almeno un’ora per parlarti

E per sfogarmi

Non serve a niente

Me l’hai già detto

Ma abbi il coraggio di guardarmi

Dritto dentro agli occhi

 

Possibile che una canzoncina per ragazzine passata casualmente in radio in quel momento potesse rispecchiare alla perfezione la mia situazione e il mio stato d’animo? A quanto pare si.

Chiusi l’acqua uscendo da quella cabina ormai appannata per il troppo calore. Presi l’asciugamano rosa dallo sgabello attorcigliandomela attorno alla vita. La stessa di quel giorno…

Roteai gli occhi a me stesso, mi ero stufato di collegare ogni oggetto a quei giorni con lui, dovevo smetterla di pensarlo.

Poggia le mie mani callose ai bordi del lavandino guardando il mio stesso riflesso nello specchio. Occhiaie, viso scavato e occhi spenti.

Chiusi per un secondo gli occhi sentendo due mani forti stringermi i fianchi da dietro.

“Sei un vero stronzo, non sai che non si rifiuta mai la proposta di essere lavato per benino?” La roca risata risuonò per il mio bagno mentre sentivo quelle mani forti stringermi sempre più forte i fianchi coperti dall’asciugamano.

“Ci tieni così tanto a toccarmi?” ridacchiai passandomi il gel tra i capelli facendoli tirare all’insù. Non ebbi il tempo di finire di sistemarli che mi ritrovai poggiato bruscamente con la schiena al lavandino e due labbra carnose premute contro le mie. Odiavo quando faceva così il rude ma allo stesso tempo mi eccitava. Decisi di fare una cosa di cui mi sarei pentito presto ma..ne valeva la pena

Alzai le mano ancora umidicce di gel e le passai ripetutamente tra i ricci perfetti di Harry che subito spalancò gli occhi allontanandosi. Risi a vederlo in quello stato. I capelli tirati all’insù tipo Goku e i ricci deformati.

“I..MIEI..CAPELLI!!”

Li riaprii di scatto girandomi, solo la mia immaginazione. Nessuno mi aveva stretto i fianchi..lui non mi aveva stretto i fianchi.

Presi la radiolina mettendola sotto il braccio uscendo dal bagno. Mi avviai nella mia stanza, non che il mio appartamento fosse grande ma un tre, quattro stanze le aveva e per una sola persona bastavano e avanzavano.

Sfilai l’asciugamano lasciandola scivolare sul pavimento pulito recentemente da mia madre che era venuta a farmi visita e infilai i boxer bianchi appesi alla testiera del letto. L’ordine non era la mia priorità, in quella casa ci passavo poco tempo.

Con i piedi ancora scalzi scansai la catasta di calzini ammucchiati ai piedi del letto avvicinandomi alla finestra per prendere il mio fidato amico. Il pacchetto di Marlboro.

Aprii e osservai che di sigarette ne era rimasta solo una; più tardi sarei passato alla tabaccheria di Niall per prenderne altre.

Sospirai portandola alla bocca dopo averla accesa. Il sole picchiava sulle mie spalle abbronzate mentre mi sporgevo per prendere il cellulare.

Nessun Messaggio. Nessuna Chiamata.

Andai nel registro delle chiamate rimanendolo a fissare per più e più tempo.

 

Ieri

Harry – 23:43

Harry – 22:09

Harry – 22:00

Harry – 21:35

Harry – 21:04

Harry – 20:01

Harry – 18:23

Harry – 16:00

Harry – 9:00

 

24 Giugno

 

Harry – 00:03

Harry – 00:00

 

Dimmelo, dimmelo

Dimmi, dimmelo, dimmelo

Dove posso andare adesso

Dimmelo, dimmelo

Dimmi, dimmelo, dimmelo

Per dimenticare

Ci sarà un posto

Dove l’aria non parla di te

Ti prego dimmelo, dimmelo

Dimmi, dimmelo, dimmelo

Dimmelo

 

Sbuffai, seriamente..ci sarebbe mai stato un posto dove l’aria non parlasse di lui?

Io Louis William Tomlinson ero diventato dipendente da uno stronzo ladro? Si

“Harry? Harry, dove sei?”

Il suo appartamento a differenza del mio era molto più grande nonostante vivesse da solo anche lui.

Ero a piedi scalzi che girovagavo ormai da dieci minuti per il suo appartamento senza trovarlo. Non capivo dove si fosse cacciato.

“Harry!” urlai più forte aprendo l’ennesima porta di quella reggia.

Due occhi verdi brillanti si spalancarono davanti a me con sguardo spaventato.

Abbassai lo sguardo fino alle sue mani, una conteneva il mio portafoglio e l’altra 100 dollari. Ecco la causa delle continue sparizioni dei miei soldi. Lo guardai deluso..come aveva potuto?

 

 

Vorrei toccarti

E respirarti

Vicino ai punti più sensibili

E sentirti

Gridare forte

Non per dolore

Ma dal piacere e dalla voglia

Di fare l’amore

Di farlo bene

Senza paura più del tempo

Di qualcuno che ci possa separare

 

Nonostante tutto sentivo ancora il bisogno di sfiorare la sua pelle liscia, di sentire i suoi capelli ricci annodarsi tra le mie dita e di sentire il sapore di vaniglia che avevano le sue labbra.

Spensi la sigaretta ormai consumata e la misi insieme al resto nel portacenere sulla finestra.

Espirai l’ultimo poco di sostanza gassosa che mi era rimasta nei polmoni e con una mossa veloce scoprii il letto dalle lenzuola candide buttandole per terra.

Era da troppo che non le cambiavo, non avevo voglia di far nulla in quel periodo.. il solo svegliarsi la mattina era diventato pesante.

“Boo svegliati..Lou..Louis dai..SVEGLIATI!!” balzai dal letto quando sentii una voce profonda urlarmi nelle orecchie. Mi stropicciai gli occhi per poi notare quelli del mio compagno steso con un ghigno divertito sul lato affianco al mio.

“Volevo dormire!” piagnucolo per poi notare che le coperte con cui, accuratamente, la notte prima ci avevo coperto erano ammucchiate sul pavimento.

“Che è successo alle coperte?” sbadigliai ristendendomi poggiando la testa sulla pancia dura di Harry.

“Posso solo dirti..è stato bellissimo” spalancai gli occhi. Cosa era stato bellissimo?!

“C..ch..” non mi fece finire di parlare che una risata coprì la mia voce.

“È stato bellissimo sentirti russare! Che ti credevi? Malizioso” rise ancora di più mentre la mia voglia di strozzarlo saliva sempre di più

“Questa me la paghi Styles” gli ringhia scherzosamente contro

“Certo, come sempre..Tomlinson” fece un sorrisetto divertito che contagiò anche me

Rinunciai al cambiare le lenzuola e mi accontentai solo di averle levate di mezzo. Mi buttai a peso morto sul materasso spoglio sentendo il tessuto ruvido graffiarmi la pelle.

Sospirai. Avrei preferito che fosse Harry a graffiarmi la pelle.

 

Dimmelo, dimmelo

Dimmi, dimmelo, dimmelo

Dove posso andare adesso

Dimmelo, dimmelo

Dimmi, dimmelo, dimmelo

Per dimenticare ci sarà un posto

Dove l’aria non parla di te

Ti prego dimmelo, dimmelo

Dimmi, dimmelo, dimmelo

Dimmelo

 

 

Era più forte di me non fare a meno di lui nonostante fosse un’ipocrita, un falso, uno stronzo..

Driiin

Sbuffai passandomi una mano per faccia girandomi verso l’orologio digitale posizionato sul comodino. Le 10:02

Chi poteva essere che rompeva a quell’ora?

Mi alzai di malavoglia prendendo il primo pantalone trovato sulla scrivania e lo infilai saltellando per il piccolo corridoio.

“Sto arrivando!” urlai per far sentire alla persona  che si trovava dietro la mia porta.

Mi grattai la pancia e andai ad aprire.

Aprii la bocca per lo stupore quando davanti mi ritrovai un ragazzo dai capelli ricci e gli occhi smeraldini.

 

 

Dimmelo, dimmelo

Dimmi, dimmelo, dimmelo

Dove posso andare adesso

Dimmelo, dimmelo

Dimmi, dimmelo, dimmelo

Per dimenticare ci sarà un posto

Dove l’aria non parla di te

Ti prego dimmelo, dimmelo

Dimmi, dimmelo, dimmelo

Dimmelo

 

“Che dici? Posso entrare?” si sentì la sua solita ironia nella voce. Feci un sorrisetto.

Come mi era mancata.

 

 

***

Leggere Importante!

 

Angolo Autrice

 

Premetto che è la mia prima OS sui larry e che so che non è bellissima ma spero che vi sia piaciuta comunque.

Farò altre 5 OS e come questa saranno ispirate ai testi delle canzoni dei Modà.

Questa dovrebbe essere la scaletta.

Dove è sempre il sole – Liam Payne

Anche stasera – Zayn Malik

Mia – Niall Horan

Favola – Justin Bieber

Come in un film – Larry Stylinson

 

Se volete che le faccio fatemelo sapere e fatemi sapere quale vorreste prima :) tra tutte

Grazie per aver letto

 

Jeliebers_True_Love

  
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