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Autore: Hetaoni Mania    21/04/2014    1 recensioni
Salve a tutti! Sono tornata con una nuova fic :3
Il nostro amatissimo conte Shieru è diventato un demone e se ne andato da Londra.Dopo due anni, però ritorna. Lui afferma di esser ritornato per indagare su alcune morti misteriose, ma non è quella la verità, il motivo è un altro.
Naturalmente, il nostro Grell, quando scoprirà che il suo adorato Sebas-chan è tornato, andrà a fargli una visita, ma non ci andrà da solo. Ed è qui, che nella fic entra in gioco una giovane e bella shinigami, che sembra conoscere molto bene il nostro maggiordomo.
Però non ci sarà solo lei come nuovo personaggio :3 apparirà anche la sorella di sebastian.
Ma non è tutto, se volete saperne di più dovete leggere la fic.
Genere: Generale, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri personaggi, Ciel Phantomhive, Grell Sutcliff, Nuovo personaggio, Sebastian Michaelis
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti. Voglio chiedere scusa a coloro che stavano aspettando questo capitolo. Avevo intenzione di aggiornare a febbraio. avevo scritto il capitolo (più bello di questo schifo T.T) ma come una vera stupida non l'ho salvato QwQ, poi ci sono stati anche altri problemini. Vi porgo ancora le mie scusa T.T.
Spero questo capitolo sia di vostro gradimento.


Perché tutto ciò sta capitando proprio a me? Perché sto soffrendo così tanto? Non ho già sofferto abbastanza prima di morire? Anche da morta devo soffrire? Sono condannata... ”. La giovane Shinigami sospirò tristemente. Stava camminando in mezzo alla strada. Le mani dietro la testa e lo sguardo fisso al cielo “Quanto mi piacerebbe vere una “vita” felice, non voglio soffrire per l'eternità”.

-Hey Ai, che ne pensi di Ciel?- domandò Grell improvvisamente. La ragazza guardò il rosso -Mh... bhe è simopatico e gentile -

-nei tuoi confronti si, ma nei miei no- sbuffò il ragazzo. -Bhe bedi Grell, non fa male ad essere scortese nei tuoi confronti, te lo meriti!- esclamò la ragazza – povero ragazzo lo chiami nano! È vero non è alto però non devi offenderlo! E poi neanche tu sei così tanto alto...- lo punzecchiò lei.

-Sono alto un metro e settantacinque centimetri per tua informazione!-

-si, con i tacchi!- con quest'affermazione la ragazza zittì lo shinigami.

Dopo qualche minuto, spinto dalla curiosità, Grell fece alla ragazza una domanda molto personale – Cos'è successo fra te e Sebastian?-.

Si aspettava una risposta tipo 'fatti gli afari tuoi' oppure 'non ti deve interessare' ma invece non ricevette nessuna di quelle risposte. O meglio, non ricevette nessuna risposta.

Il ragazzo abbasso la testa, non avrebbe dovuto farle quella domanda...

-è una lunga storia- rispose lei, dopo circa una decina di minuti.

-Dimmi quello che ti ha fatto- cercava di sembrare calmo, ma in realtà non lo era. La rabbia stava prendendo il sopravvento su di lui.

-ormai fa parte del passato-

-farò anche parte del passato, ma le ferite sono ancora aperte. E non negarlo. Ai ti conosco bene. Siamo stati insieme per anni, io ti considero come una sorella... dimmi quello che ti è successo, io voglio solo starti vicino e aiutarti...- era sincero, aveva pronunciato quelle parole con il cuore in mano.

Gli occhi della ragazza si riempirono di lacrime – Grell...- lo abbracciò forte e affondò il suo viso nel petto del ragazzo -ti voglio bene-

-su non piangere... adesso andiamo a casa e ci mettiamo sotto le coperte al calduccio a farci le coccole, ok stellina? -. la ragazza annuì sorridendo.

I due iniziarono ad avviarsi verso la loro casa, Grell stava stringendo forte a se la ragazza “ti prometto che farò di tutto per renderti felice”.

Allora...anche io posso essere felice...” la ragazza alò lo sguardo al cielo e guardò la luna “ Mamma, ti prometto che farò come mi hai consigliato tu! Dimenticherò il passato, penserò solo al presente!”

 

FLASHBACK

17 Novembre 1470

-mammina-una bambina, dai lunghi capelli arancioni, raccolti in due codine alte, stava cercando di attirare l'attenzione di sua madre.

-Mammaaaa!- iniziò a tirare la vestaglia bianca che indossava la giovane donna. Quest'ultima si abbassò all'altezza della bambina -dimmi amore – le sorrise dolcemente.

- mamma, oggi è il tuo compleanno!- gli porse un piccolo mazziolino di fiori -auguri- gli saltò al collo e gli diede tanti baci sulle guance. Erika, era conosciuta in tutto il villaggio per il suo carattere, oltre che per la sua bellezza. Sapeva farsi rispettare da chiunque. Non era una di quelle donne che doveva sottomettersi al marito, sapeva come prendere il toro per le corna. -Grazie piccola- la donna gli diede un bacio sul capo. Ai era la più piccola della famiglia. Aveva solo 5 anni, ma era abbastanza sveglia e intelligente. Amava apprendere cose nuove, era sempre sorridente e anche chiaccherona.
Però la sua vita fu stravolta. All'età di otto anni perse la madre. La donna morì lo stesso giorno del compleanno di sua figlia. Da quel giorno la piccola Ai decise di non parlare più.

Le quattro sorelle, cercavano di farla sorridere oppure di farla parlare, ma invano...
 

  
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