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Autore: Wise girl    21/04/2014    2 recensioni
Niente Dei mostri e robe del genere solo Annabeth e Percy nel mondo reale.
La storia ha come protagonista la figlia di Annabeth che dovrà accettare un cambiamento che le sconvolgerà la vita.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Nuovo personaggio, Percy Jackson, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In partenza per…

In partenza per…


Era finita la scuola io e mia madre stavamo andando all'SFO l'aeroporto internazionale di San Francisco.


"A che ora arriva l'aereo a Toronto?" chiese mia madre.

"Verso le 4:00" risposi.

"Hai messo tutto in valigia" mi domando lei mentre sfrecciavamo con la macchina per la strada che portava all'aeroporto.


"Certo" l'assicurai.

"Vestiti a sufficienza, calzini, intimo, soldi..." Iniziò a elencare.


"Mamma!" Esclamai.

Lei rise mentre stava parcheggiando poi ci dirigemmo verso l'entrata.


La valigia è pesante ma grazie all'aiuto delle rotelle che ruotavano perfettamente sulla strada asfaltata e successivamente sul pavimento del aeroporto mi consentiva di far muovere la valigia senza molti problemi.


"Sei sicura di volerlo fare" chiesi ad un certo punto mente stavamo andando al checkin.

"Tesoro è la cosa migliore sta tranquilla" mi rassicurò accarezzandomi la guancia dopo essersi chinata.


Io sorrisi, avevo qualche incertezza, ma nel vedere mamma così serena mi tranquillizzai.


"Okay andiamo" affermai.


Arrivati alla coda per il checkin, che era allucinante, ma tutti di venerdì dovevano partire? Pensai.

Visto che ci sarebbero voluti al minimo 40 minuti decisi di ingannare il tempo guardandomi in Giro.


La percentuale maggiore erano le famiglie con i figli prevalentemente piccoli che piangevano, forse perché avevano dimenticato qualcosa a casa o perché volevano un gioco che i genitori non gli compravano o semplicemente per attirare l'attenzione.


"Che hai" mi chiese.

"Io ero così?" Le domandai l'altra fila che era piena di famiglie con i rispettivi

Figli urlanti.


"No tu eri molto più brava" mi rispose stringendomi a se.

Io sorrisi soddisfatta poi mi passo una domanda per la testa che non mi ero ma permessa di chiedere ad Annabeth.


"Mamma come hai conosciuto papà?"

Lei si irrigidì un momento.

"Visto che torniamo a breve a stringere contatti con lui sai..." Mi affrettai a dire.


"Ero in discoteca con un gruppetto d'amiche,ad un tratto mi sono avvicinata al bancone per prendere qualcosa e il bar man era tuo padre, appena ci vedemmo scatto qualcosa nei nostri cervelli, lui mi offri da bere e per tutto il resto della serata fu gentile con me. Dovevo essere un po' ubriaca perché non mi ricordo cosa successe dopo ma visto che sei nata tu la cosa è intuibile" spiegò lei.


Io guardai il pavimento imbarazzata.


" la tua nascita che è stata la cosa più bella della mia vita!" Confermo lei abbracciandomi.

Io ricambiai l'abbraccio.


Poco dopo la coda finì e prendemmo i nostri 2 biglietti dopo aver imbarcato le valige.


Arrivano davanti al metaldetector, anche li la coda non ci risparmio, ma il pensare a quello ce sarebbe successo qualche giorno dopo faceva sembrare tutto meno noioso.


Vedrai a Toronto nella casa di Fred avrai una camera tutta per te e ti assicuro che sarà più comoda del metro quadro che avevi nell’appartamento di Grover” disse mamma per ingannare.


Ah ah lo spero” risi.


Dopo aver passato anche questa barriera ci preparammo per imbarcarci.

Ultimi imbarchi per Toronto, Latest sailings for Toronto e tante altre lingue che non riconobbi

Disse una voce nell'altoparlante.


"Dai mamma sbrigati!" dissi affrettando il passo.

"Aspetta!" Ribatté facendomi fermare.


"Fai la brava con Fred mi raccomando" mi ricordò.

"Tranquilla mamma" la rassicura abbracciandola, lei mi strinse a se.

"Ti voglio bene mamma"annunciai nell'abbraccio.

"Anche io tesoro" confermò.


"Allora ci rivediamo tra una settimana a New York per il mio matrimonio con Percy" disse una volta sciolta dall'abbraccio “ora vai se no perdi l’aereo; il mio parte fra mezz’ora” aggiunse.


Sorrisi, e dopo essermi girata corsi verso l'imbarco.


Dopo essermi imbarcata, seduta al mio posto ripensai alle parole che mi disse mia mamma prima di incontrare Percy e Luke a New York.

Vedrai come saranno semplici le cose tra qualche giorno.


Forse aveva ragione, magari aveva anticipato la premessa di un po' di tempo, ma aveva ragione.


Percy aveva accettato che Annabeth e io tornassimo a frequentare Fred e non era troppo geloso di questo. Luke mi aveva perdonato e mi considerava di nuovo una sorella. E io avevo ritrovato un padre che pensavo essere una persona orribile a cui non importava niente di me e invece era molto simpatico.


Non dimentichiamoci la felicità della mamma, che si sarebbe sposata con Percy tra una settimana. Sarei diventata emotivamente anche una Jackson, oltre che una Ansom: Emily Ansom Jackson, non suonava male devo direi.


Dlin Dlan! Benvenuti su questo volo per Toronto. Lo staff vi da il benvenuto ...” E la voce al microfono disse tante altre informazioni a cui non prestai molta attenzione, perché quella era tutta riservata a pensare al resto della mia vita che avrei trascorso tra New York con mia madre, Percy e Luke e Toronto con mio padre.


Poi l'aereo partì.


Angolo autrice


Ed eccoci alla fine di questa mia storia contorta.

Ringrazio infinitamente: AxXx, saretta2323, Poseidonson97, AveJackson, Perseoxx, cheesecake314, ailoros e tutti i lettori silenziosi.


Ma in particolar modo ringrazio il mio amico Gatto che mia ha dato molti spunti per questa storia.


Spero vi sia piaciuta, saluti e alla prossima.


  
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