Luxor sedeva sul divano della sua nuova casa, concentrato nella lettura di un nuovo libro. Era così che si teneva compagnia: leggendo. I libri erano la sua unica compagnia. Erano come amici, per lui. Ogni libro lo sorprendeva, spalancandosi come uno scrigno davanti ai suoi occhi estasiati.
Luxor Tokidoi. Sedici anni, ma sofferenze alle spalle che lo avevano fatto maturare più del dovuto. Non un sorriso, non un sentimento si leggevano sul suo viso. Una maschera di ferro che si era fabbricato con il passare degli anni. Una maschera che aveva indurito anche il suo cuore. “Se ne possiedo ancora uno”. Pensò, sfogliando pagina. Soffiò via una ciocca di capelli castani che gli impediva la corretta lettura. I suoi bellissimi -e freddi- occhi verde smeraldo erano fissi sulla pagina. Con un rapido scatto, chiuse il libro e lo poggiò sul comodino accanto a sé. Il giorno dopo avrebbe iniziato a frequentare una nuova scuola. Nuova scuola=nuovi compagni. E nuovi compagni significava nuovi bulli, pronti a deriderlo e pestarlo. Solo perché era diverso dagli altri. Solo perché lui era speciale. Speciale. La parola che gli ripeteva sempre sua madre.
“Tu sei speciale, tesoro. Sei nato così per poter ascoltare meglio tutte le frasi del mondo, tutti i racconti senza voce nascosti nelle piante e nei pesci, sulla sabbia o sugli alberi.”
Questo era uno dei momenti in cui avrebbe pianto. Ricordare la propria madre gli faceva male. “Sei nato così…” Com’era nato, Luxor Tokidoi?
Era nato sordo.
Angolo
Allooora. Se siete arrivati sin qui con ancora gli occhi attaccati al viso è un buon segno. Essendo la mia prima storia su yu-gi-oh zexal, non è il massimo ma...ci tenevo a provare. Recensite, anche recensioni negative, ho bisogno del parere altrui per migliorare. (Si, il prologo è minuscolo. Devo impegnarmi a scrivere capitoli più lunghi.) ^^