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Autore: parveth    22/04/2014    4 recensioni
Due ragazze per non perdere il lavoro accettano un trasferimento ad Edimburgo: nuova casa, nuova vita e sopprattuto nuovi dirimpettai...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: David Tennant, Georgia Moffett, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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fever Avete presente certi spot di prodotti per la prima colazione dove la voce fuoricampo garantisce che i biscotti e/o cereali in questione ti metteranno il turbo neanche fossero della benzina in una Ferrari? E dove i protagonisti generalmente piu' che appena alzati dal letto sembrano appena passati dall'occhio di un ciclone?

Ecco, era esattamente lo stato in cui eravamo io e Sofia quella mattina circa una settimana prima di Halloween.

Gia' quando la vidi passare davanti alla porta socchiusa della mia stanza per andare in bagno era palese che non era solo questione di essersi appena alzata: aveva l'aria abbattuta e faticava a reggersi in piedi,  "Sofi, tutto bene?" le chiesi mentre mi alzavo ma era come se le gambe mi fossero diventate di piombo e cinque secondi dopo ero di nuovo sdraiata sul letto.

"Siam messe male eh? Dovremmo provarci la febbre" biascico' la mia amica e a quella frase mi allarmai: ci mancava pure quello, ok che non siamo dei robots ma ammalarsi all'estero e' veramente qualcosa di orribile anche se si trattava di una semplice influenza.

Una volta trovato il termometro il verdetto fu unanime: 37 e mezzo Sofia e 38 io ma a differenza di lei che tutto sommato riusciva anche a reggersi in piedi la sottoscritta, avendo la temperatura base di 35 era ad un passo dal vedere la gente morta per cui rimasi a letto mentre lei chiamava in ufficio per dire che purtroppo almeno per quel giorno ma anche di piu' eravamo praticamente fuori combattimento.

Cercammo di mangiare qualcosa almeno per poter prendere le medicine ma era veramente dura, per quanto mi riguarda presi la pastiglia con un sorso d'acqua e mi rimisi sotto le coperte, verso mezzogiorno venne Mrs Foreman a trovarci raccomandandoci di rimetterci al piu presto e di non preoccuparci per il lavoro, tanto non c'era nulla di urgente.

Solo quando se ne fu andata ci accorgemmo che avevo preso l'ultima pastiglia anti-influenzale,

"Oh grazie, grazie mille!"  scherzo' Sofia che me l'aveva ceduta visto che ero quella messa peggio, il guaio ora e' che eravamo proprio senza e la febbre non sarebbe certo calata subito.


Mentre pensavamo alle possibili alternative suono' il campanello e, barcollando, Sofia ando' ad aprire,  "ehi, vi ho riportato la tortiera"  disse Georgia con un sorriso: pochi giorni prima la mia coinquilina in un momento di noia aveva fatto una torta e l'avevamo divisa con i nostri dirimpettai  "grazie" le rispose Sofia  "accidenti, che e' successo?"  "a parte che ci siamo svegliate entrambe con la febbre e che abbiamo finito le pastiglie nulla"   "vado a prendervele io"  si offri' Georgia e appena la mia amica cerco' di protestare la fece rientrare e l'accompagno' fino alla mia camera, per fortuna i nostri letti sono entrambi a due piazze e le disse "ora mettiti qui e non muoverti io tornero' tra poco"  in tono cosi perentorio da farmi pensare "oddio! Ora tira di nuovo fuori il mitra".

Mi rintanai tremando sotto le coperte stringendomi alla mia amica per scaldarmi e dopo pochi minuti vidi la testa di David fare capolino dallo stipite "e tu che ci fai qui?"  biascicai con le poche forze che avevo tentando di mettermi a sedere "Georgia mi ha detto di rimanere con voi finche' non torna"  disse entrando con in mano due tazze giganti da cui si sprigionava un odore di latte caldo che mi nauseo'.

"Ah no, non pensarci neanche! Odio il latte, specialmente caldo!"  dissi allontanando la tazza che mi porgeva,  "ti fara' bene, non e' solo latte e non provare a sputarlo!"  disse dopo avermelo praticamente fatto inghiottire a forza e vedendo che mi stava venendo una sorta di "rifiuto" fisico: non posso farci niente, se devo mangiare e/o bere per forza qualcosa che non mi piace mi viene una sorta di conato di vomito tuttavia aveva un sapore diverso dal solito latte caldo...mah...doveva essere la febbre...

Mi assopii ma di li' a poco mi venne un'inspiegabile voglia di ridere tanto che cominciai persino a battere i pugni sul cuscino e a piangere "Beh? Che c'e' ora?" mi chiese Sofia senza pero' ottenere risposta che non altre risate manco mi fossi inalata ossido di azoto.

"Vedo che il morale e' alto" ironizzo' Georgia entrando con in mano le pastiglie "si, col latte e brandy sono state meglio" puntualizzo' David con un'aria orgogliosa che manco nel cinquantesimo,  a quel punto la sua dolce meta' lo guardo' come se avesse appena confessato che spacciava droga in centro  "David! Sono digiune da ore! Ci credo che Carlotta ride cosi' tanto e' praticamente ubriaca!"  lo rimprovero',  "Ma...ne ho messo un cucchiaio solo, per il resto era tutto latte" obietto' lui  "sara', ma era caldo e gia fa effetto cosi, figurati su chi non ha mangiato"  ribatte' Georgia  "io sto benissimo"  disse Sofia mentre io prendevo lentamente respiro.

Prendemmo le nostre medicine e trascorremmo il resto del pomeriggio mezze assopite sul letto  "Mi spiace che voi dobbiate stare qui e non con i vostri figli"  sussurrai a Georgia piena di sensi di colpa  "stanno bene, ho chiamato la baby sitter non preoccuparti" mi rispose lei con un sorriso  "Non so proprio come potremmo ricambiare..."  disse Sofia girandosi verso David il quale rispose "ci penserete poi...ora non e' importante".

Verso le 19.30 un pensiero comincio' a balenarmi in testa...era come se dovessi fare qualcosa ma non ricordavo cosa... "Devo chiamare mia madre!" esclamai,  "ma se riesci a malapena a parlare, anche se la chiami domani..." ribatte' Georgia  "tu non la conosci! Devo chiamarla e non posso nemmeno dirle che siamo entrambe influenzate altrimenti sarebbe capacissima di prendere il primo volo e precipitarsi qui"  dissi io prendendo il cellulare che per fortuna tenevo sempre sul comodino e selezionando il numero come in trance.

"Ciao mamma come va?"

"Bene e tu? Hai una voce strana mi sembri raffreddata"  

"Eh si un pochino ma sto gia prendendo le medicine"

"Va bene ma riguardati, non prendere freddo"

"D'accordo, a presto"

"Ciao buona serata, saluta Sofia".

Posai il cellulare e rovesciai la testa sul cuscino,  "Dave, io torno a casa tu rimani con le ragazze, e non voglio sentire niente!" disse al primo accenno di protesta da parte nostra, cosi ci rimettemmo sotto le coperte.

Durante la notte ci scese un po' la febbre e col passare delle ore stavamo sempre meglio anche se i nostri vicini tornavano a casa a turno per non perderci di vista un solo istante, circa tre giorni dopo eravamo in piedi anche se ancora non eravamo tornate al lavoro e ci aggiravamo per casa ancora mezze in trance cercando di rimetterci in sesto.

Una mattina verso le 10.30 venne David a chiederci se avevamo bisogno di qualcosa e...a presentarci qualcuno che era andato a trovarli.

"Piacere, John"

"Dov'e' che l'abbiamo lasciato il brandy?"  chiesi a Sofia dopo avergli stretto la mano.

Gli altri due ridevano come matti visto la faccia che dovevo aver fatto e dopo essermi scusata, John mi disse  "perche' non hai visto Tyler la prima volta che l'ho conosciuto: loro si erano sposati da poco ed eravamo andati al ristorante, appena mi ha visto e' schizzato in bagno rifiutandosi di uscire"


"Georgia ha dovuto minacciarlo di togliergli tv e videogames per un mese pur di farlo uscire"  ridacchio' David.

"Ora invece mi butta le braccia al collo appena mi vede...e se e' per questo anche noi una volta siamo andati vicini ad avere una reazione come la sua...ricordi quando arrivo' Timothy?"  chiese John,  "oh si: eravamo sul set e un giorno arriva Russell e dai suoi quasi 2 metri d'altezza ci dice:  in questo episodio avremo anche Timothy Dalton,  noi ovviamente l'abbiamo guardato tutti come a dire si certo, ci credo! Poi questo arriva gia col costume di scena e a noi cade la mascella...per poco non gli c'inchinavamo".

"Figuratevi che io quando lo vidi neanche mi ricordavo piu' chi fosse..."  ammisi.

"E mia mamma quando lo vide: "ma e' quello di 007!"  rispose Sofia.

Cosa volete farci, a volte siamo talmente Whovians che annulliamo tutto il resto...



angolo autrice: eh si, Russel T Davies e' alto 1.98, l'ho scoperto qualche giorno fa...chi di voi ha capito chi e' quel John? ;)
  
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