Intenta a sistemare i vestiti dentro i cassetti della mia nuova stanza in quel di Milano, penso alla telefonata tra me e la mia amica Anna di qualche giorni fa, quando ancora non avevo abbandonato la mia casa. Anna ed io ci raccontiamo tutto ed è per questo che anche quel giorno le dissi tutto quello che era accaduto. -Ciao Anna, come stai?- le chiedo per rompere il ghiaccio. -Bene e tu?- -Bene anche io- le rispondo anche se sto mentendo. -Dimmi la veritá Sara. Ti conosco come le mie tasche-. -Hai ragione! Il mio ragazzo mi ha tradita- confesso infuriata. -Ne sei sicura?- mi chiede con voce incredula la mia amica. -Purtroppo si. L'ho visto con i miei occhi a quel bastardo-. -Che lurido! Come ha potuto? Giuro che se lo me lo ritrovo davanti lo uccido!- urla quasi fino a farmi diventare sorda. -Grazie Anna ma non c'è bisogno perchè verrò ad abitare a Milano-. -Che bello! Hai comprato casa?- -No, ancora no. Andrò in affitto, sperando di trovare una casa a poco-. -Ho un'idea! Vieni a stare da me, ti va?- mi dice facendomi rimanere senza fiato per qualche attimo. -Sì, certo- esultai tutta contenta. E perciò eccomi qui a casa della mia amica a sistemare le mie cose. Ringrazio Dio per avermi fatto conoscere una persona come Anna sempre pronta ad aiutarmi. Sto ancora sistemando i miei vestiti quando Anna entra nella mia stanza di corsa. Mi punta il dito contro, sorridendomi. -Stasera io e te usciamo. Andiamo a ballare- sentenzia con tono serio. -Non se ne parla minimamente. Sono ancora stanca per il viaggio e non ho nessun intenzione di andare a ballare- le rispondo sedendomi sul letto. Lei scuote la testa, segno che non vuole ricevere un no come risposta. -Muoviti. Non puoi dirmi di no-. Sospiro perché so che non ho altra scelta se non quella di alzarmi dal letto e iniziare a vestirmi. Anna batte le mani contenta e mi soffia un bacio con le mani. Apro l'armadio, da poco sistemato, e afferro un abito corto nero e le scarpe con il tacco non troppo alto, dato che non so cosa voglia fare esattamente la mia amica. Mezz'ora dopo siamo davanti un locale che si chiama "Crazy" e mi ritrovo a scuotere la testa perché non posso crederci di essere davanti un locale così affollato. Non ho nessuna intenzione di ballare ne tanto meno di conoscere gente nuova, non dopo la storia con Luca. -Sara sbrigati- urla la mia amica da fuori la macchina, mentre io ancora devo uscire. -Arrivo, arrivo. Non posso mica correre!- esclamo irritata, anche se le mie parole sembrano dissolversi a causa della musica così alta, capace di farmi scoppiare i timpani. Non oso immaginare come sarà devastante stare dentro il locale. -Sara, per favore, vai tu a prendere da bere. Io devo andare a salutare la mia amica Giusy- mi dice Anna scomparendo tra la folla, una volta entrate. Mi avvicino al bancone e dopo dieci minuti chiedo al barman, un ragazzo tra i venti o venti cinque anni le mie ordinazioni. Come sempre una birra e una vodka alla fragola. Il barman mi sorride e mi fa l'occhiolino mentre mi serve da bere ed io ricambio il sorriso. -Come mai una ragazza così carina se ne sta qui da sola a bere?-.