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Autore: babibabi    16/07/2008    8 recensioni
Siamo alla battaglia finale. Questa volta però è Hermione a raccontare. Un'Hermione molto più insicura. Un'Hermione che per la prima volta ha messo da parte il suo coraggio tipicamente grifondoro per lasciare spazio alla paura. Una battaglia dolorosa e sofferta per un finale per nulla scontato.
Genere: Triste, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E dopo tutto è buio

E dopo tutto è buio

 

Siamo giunti alla battaglia finale. Sento il cuore battere quasi a volermi uscire dal petto. Mi tremano la gambe mentre le dita si serrano attorno al legno della mia bacchetta. Non va bene. Per nulla. Tento di rilassare i muscoli. Inspira. Espira. Brava Hermione. Puoi farcela. Sei o non sei la migliore studentessa della scuola? Dimostralo. Ora. Alla resa dei conti. Sì, ma questa è la vita reale. Se sbaglio rischio la vita. Non avrò una seconda opportunità. Ma stiamo calmi. Calma Hermione. Calma. Sei troppo rigida. Diciamo pure che sono pietrificata. Neanche fossi sotto l’effetto di una maledizione. Non è una maledizione, lo sai Hermione. Lo so, sono nel panico più totale. E non va bene. Allora reagisci. Se non per te, fallo per loro. Ron, Harry. Mi giro. Ron mi è accanto. Mi sorride. Posso sentire la sua paura ma sembra determinato. Harry invece ha gli occhi fissi davanti a sé. All’erta. Come un predatore pronto a colpire. Come se per tutta la vita non avesse aspettato altro. I miei amici. La mia famiglia. Perché solo io sembro incapace di muovermi? Non so cosa fare. Per la prima volta nella sua vita Hermione Jane Granger non sa cosa fare. Riderei, se la situazione non fosse così drammatica. Non oso fare neanche un passo. Penso che le gambe non mi reggerebbero. C’è silenzio. Maledetto silenzio. La calma prima della battaglia. Sono tutti concentrati. Aspettano l’attacco. Non ci faremo cogliere impreparati. Ma tu sei impreparata Hermione. No, no è vero. Ho aiutato Harry in questi anni. Ho già affrontato duelli. Ma mai come adesso ho addosso la consapevolezza della guerra. Questo peso mi schiaccia. La mente è offuscata. Sento la voce morirmi in gola. Ho paura. Ora più che mai. Ho paura di non farcela. Di non essere all’altezza. È una sensazione nuova per me. Mai provata prima. Questo mi spaventa. Nessuno dei libri che ho letto in questi anni mi ha preparato a quello che stiamo per affrontare. Non si è mai pronti per la guerra Hermione. Lo so, ma non è giusto. Non è giusto che tante persone debbano morire. È una follia. Siamo giovani. Non dovremmo combattere. I ragazzi non dovrebbero pensare a queste cose. Ma noi un’adolescenza normale non l’abbiamo mai avuta. Non è giusto. La guerra non è giusta Hermione, mai. È questo il problema. Ma non è il momento di piangere. Ci aspetta una battaglia, l’ultima battaglia.

 

Uno scoppio. Urla. Mi sposto di lato. Non abbastanza velocemente. Una maledizione mi colpisce in pieno petto. Sento mancarmi il respiro. Cado. Chiudo gli occhi aspettando l’impatto col suolo. Un grido. Qualcuno urla il mio nome. Ma è tutto molto confuso. Come se una barriera invisibile mi separasse dal resto della sala. E poi tutto è nero. E silenzio.

Riapro gli occhi. Sono nel mezzo della battaglia. Guardo le immagini scorrere davanti ai miei occhi come al rallentatore. Fatico a distinguere i suoni. Nella mia testa c’è solo un brusio indistinto. Inconsapevolmente cerco Ron. Il mio sguardo si posa su di lui. Combatte. Valoroso. Mai come ora mi è sembrato tanto bello. Combatte. Sembra quasi spinto dalla rabbia, dal dolore. Non capisco. Vorrei dirgli che sto bene. Che sono qui. Ma non posso. Vengo spinta contro il muro dalla furia del duello. Ho perso la bacchetta. Non posso fare molto. Solo sperare. Nascosta sotto un tavolo. I miei occhi si riempiono di lacrime. Lupin e Tonks morti. Così come Fred. Piango lacrime silenziose. Non è giusto. La guerra non è giusta Hermione, mai. Lo so. Non c’è bisogno di continuare a ricordarmelo.

All’improvviso una risata. Quella di Bellatrix. La risata di un assassino uscito di senno. Una pazza accecata dal potere. Un lampo di luce verde la colpisce al cuore. E muore, con quel sorriso di scherno  ancora stampato sulle labbra. Grazie Molly. Ecco cosa può fare l’amore di una madre pronta a combattere per i suoi bambini. Mamma, papà. Ho cercato di non pensare a voi in questo ultimo anno. Ma ora, ora che ci avviciniamo alla fine, vi vorrei qui. Vicino. Vi vorrei stringere ancora un’ultima volta. E penso che in futuro mi piacerebbe se qualcuno mi chiamasse mamma. E ancora, penso a Ron.

Altre lacrime solcano le mie guance. Ho la vista offuscata. Ma non ho bisogno di vedere. Lo sento. Il gelo surreale che mi fa appiattire contro il muro, qui rannicchiata sul pavimento. Lui. Si volta a guardare nella mia direzione. I suoi occhi rossi puntati su di me. Ma sembra non vedermi. Avanza verso il centro della sala. Tutti sono fermi, immobili. Trattengo il fiato. Con me, anche gli altri. Mangiamorte e Ordine. La consapevolezza che stiamo per assistere all’ultimo atto.

 Tom Riddle’ Una voce mi ridesta dallo stato di trance in cui ero caduta. La voce del mio migliore amico. Harry avanza. Si porta di fronte a Voldemort. Quel nome che così tante vite ha spezzato. Nome intriso di odio e terrore. Quel nome che uccide come un veleno. Ma non si può avere paura di un nome. Del nome di un assassino. Sento piano piano il coraggio grifondoro tornarmi.

So che puoi farcela Harry. Puoi vincere. È giusto così. Non c’è nulla di giusto nella guerra Hermione. Oh, questa volta sì. Sì. Perché Voldemort accecato com’era dal desiderio, dalla brama di potere ha commesso molti errori. Troppi. Ha sottovalutato la forza dell’amore e della lealtà. Ha sottovalutato il suo avversario. Nessuno è invincibile. Ha creato horcrux che sono stati distrutti. La sua anima è lacera, la nostra integra. Sento Harry ripetere le stesse cose a Lui, al suo nemico di sempre. Bene e male. Luce e ombra. Amore e odio. Un lampo di luce verde scaturisce dalla bacchetta di Voldemort, uno rosso da quella di Harry. Verde e rosso. Serpeverde e Grifondoro. Chi ha il potere e chi non è così debole da cedere ad esso. E il rosso sconfigge il verde. Voldemort cade a terra. Uno sguardo di stupore dipinto sul viso. Cade. Così come sono caduti in tanti. Cade. Morto. L’ultimo di questa guerra. E questo è giusto. Tutti sono uguali di fronte alla morte. L’avada kedavra non perdona. Nessuno. Purosangue, mezzosangue e babbani. Cade. Morto. Questa volta per sempre. Vedo Harry afflosciarsi a terra. Sfinito. Ancora incredulo. Lì, in mezzo alla sala. Tutti gli occhi sono puntati su di lui. Sul salvatore del mondo magico. E all’improvviso un boato. Ma questa volta sono grida di gioia. Le grida di chi, dopo tanto tempo, può finalmente tornare a guardare il sole.

E il sole sorge. Ora. Quasi avesse voluto aspettare la fine della battaglia. Quasi a dire che Lui meritava di morire nell’ombra, nelle tenebre di cui si è sempre avvolto. Ma ora sorge. Oggi solo per noi. L’alba di un nuovo giorno, di una nuova vita. E da oggi in poi il sole sorgerà, sempre.

 

……..

 

Piango lacrime amare. Per tutti quelli che non rivedrò mai più. I funerali sono tristi. Li ho sempre odiati. C’è tanta ipocrisia nelle persone che non riescono a comprendere il tuo dolore. Ancora lacrime. Che si aggiungono a quelle già versate. Nella mia mente compaiono i volti delle persone che ci hanno abbandonato. Quante? Tante, troppe. Troppe per una vita così breve. Troppe anche per l’eternità.

Oggi piove. Il cielo piange con noi. L’acqua mi scivola via. Mi sento leggera, inconsistente. Solo questo dolore che non riesce a trovare pace mi lega ancora a questa terra.

Guardo Ron e Harry davanti a me. Guardo Ginny prendere la mano di Harry che la stringe. Si avvicina al suo orecchio e gli sussurra qualcosa. Poi se ne va. Lasciando il fratello e il ragazzo a contemplare una lapide nascosta alla mia vista.

Io mi tengo in disparte. Ma ora mi avvicino. Sfioro con la mia mano quella di Ron, ripetendo gli stessi gesti della mia amica. Lo sento rabbrividire. Sento un fremito percorrergli la schiena. Sorrido. Un sorriso triste. Gli occhi sempre pieni di lacrime. Per la persona che non rivedrò mai più e che ho imparato ad amare. Che amo. Tre parole sussurrate all’orecchio. ‘Ti amo Ron’. E me ne vado. Questa volta per sempre. Sii felice amore mio. Felice anche per me, per la vita che non abbiamo mai potuto avere. Insieme.

Harry si gira verso Ron. Lentamente. Lo guarda. Ron è pallido, i pugni serrati. Sento la voce preoccupata di Harry chiedere all’amico se non si senta bene. Sento distintamente la risposta di RonEra lei, ho sentito la sua voce’. Harry scuote la testa e torna a fissare la lapide. Harry sa che lei è morta e non tornerà. Appoggia una mano sulla spalla del suo migliore amico e poi se ne va, lasciandolo solo col suo dolore.

Ora la visuale non è più coperta. Posso vedere la scritta sulla lapide. Un solo nome: Hermione Jane Granger.

 

Un ultimo pensiero va ai miei genitori. Loro non sanno di avere una figlia. Saranno felici. Felici senza di me.

Ora posso andare. Addio Hogwarts, addio amici miei. Io non faccio più parte di questo mondo. Spero che il tempo possa alleviare le vostre ferite. Io sto andando dove non posso più soffrire. Ma neanche essere felice. Forse vi guarderò dall’alto vivere il vostro futuro. Il vostro. Non il mio. Ma non c’è più tempo. Vedo la scuola, la mia casa in questi anni, sparire sotto di me. Continuo a salire. Sempre più su, verso il cielo.

Ora, una sola ultima immagine nella mente. Un lampo di luce verde che mi colpisce in pieno petto. E dopo tutto è buio.

 

 

 

Allora? Che ve ne pare? L’ho pensata ieri sera prima di addormentarmi e oggi sono riuscita a metterla su carta. È triste, ho quasi pianto rileggendola. Pazienza. Forse non vi aspettavate un finale del genere. Pensavate che Hermione fosse sopravvissuta a quella maledizione? Invece no. È morta proprio all’inizio della battaglia solo che all’inizio neanche lei se ne rende conto. Comunque spero che a qualcuno possa piacere. Ringrazio ora tutti coloro che avranno voglia di leggere e magari commentare.

   
 
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