I miss your smile like the sun

Dicono che è semplice lasciare che le cose vadano via e si allontanino, il problema è che pensare te è equivalente nella mia testa a pensare il sole e il sole, come tutti gli umani sanno, è essenziale per l’esistenza della terra e beh, si può dire che tu sia in qualche modo il mio sole.
Già, un sole particolare che porta sempre in testa un paio di occhialini da mare e i capelli rosa perennemente arruffati che sanno di sale.
Perché sole? Beh semplice, primo perché hai la pelle di un color caramello scuro che fa immediatamente pensare al caldo e ai pomeriggi passati sotto i caldi raggi, e poi c’è un’altra cosa, il tuo sorriso, un sorriso realista nel suo piccolo, realista perché non è quello di Endou che t’illude che tutto possa filare liscio fino alla fine, ma è un sorriso che comprende il “nonostante tutto” e che considera ogni informazione prima di sorridere, non è un sorriso ingenuo, ma uno maturato che ha una giusta ragione per farlo.
Forse è questo che ha fatto maturare la mia profonda stima nei tuoi confronti, hai sempre avuto un carattere acceso e allegro, ma eri allo stesso serio, trovavi sempre quelle cose assurde che non reggevano nelle conversazioni, a te piaceva sempre prendere in considerazione ogni punto di vista ma cosa che non avevo mai trovato in nessuno era la tua voglia di aiutarmi.
E che dire alla fine sembrava davvero che fossi tu quello che aveva bisogno di me, e anzi eri così bravo a farmelo credere che ci sono cascato perfino io.
Tu non hai mai fatto niente di cui incolparti, e non ti accuserò mai di niente, non è colpa tua se ora mi mancano quei pomeriggi al mare con Touko a parlare delle nostre famiglie, tutti i pomeriggi stavamo lì, sotto l’ombra palme a raccontarci delle nostre esperienze, tu e lei avevate sempre tante cose da raccontare, tu delle serate passate a fare feste in spiaggia e delle onde che cavalcavi, e lei dei viaggi che aveva fatto, di suo padre, e io? Beh, io di solito ascoltavo non avendo niente da dire.
Ricordo ancora la prima volta che hai insistito così tanto per farmi salire su quella tavola maledettamente larga, e io che tutte le volte cadevo in maniera così imbarazzante da diventare un peperone radioattivo, e tu invece che beffarti di me ridevi in quel modo così adorabilmente spensierato, che ora mi è impossibile non associarti ad una giornata di sole.
E ora sì mi manchi, mi manca ogni cosa di te, tutto, mi manchi tu e mi manca Touko, ma non allo stesso modo, di lei mi manca la presenza amica, il saperla affianco, mentre di te mi manca proprio la presenza fisica, e te lo posso dire senza farmene un problema, tu sei un grande, sì perché tu anche senza di me rimano sempre un grande mentre io senza di te sono solo me.
Mi manca il tuo essere così caldo come l’estate, il tuo non farti problema per la nostra evidente differenza e il continuo cercare di coinvolgermi nelle tue bizzarre imprese che finivano sempre col farci rimanere gambe all’aria, mi manca il tuo sorriso caldo sotto un ombrellone, il tuo essere te, mi manchi te.

Angolo d'autrice:
Bene come avete potuto notare questa volta mi sono buttata nella depressione di Yuki scavando nella sua mente fino a trovare quella nostalgia che prova nei confronti dei suoi amici che non vede più, ma in particolare di Tsunami ~
Perchè si, per chi non lo avesse capito la fic era ispirata a lui XD
Bene ora a me manca in maniera terribile l'estate, si quell'estate dove tu dormi fino a tardi ed esci tutti i giorni con le persone che vuoi alle ore che vuoi e non ti poni nemmeno il problema di quando tornare ~
Ok, sto divvgando XD
Comunque quello che volevo dire è che ho provato ad associare le mie emozioni di nostalgia per l'estate ad un personaggio, e chi poteva impersonare meglio questa stagione di Tsunami?
Ho messo anche un'immagine che rende ancora più palese il protagonista di questa fic e niente spero vi sia piacciuta! ;)
Il colore dell'estate secondo me è il giallo del limone, un giallo acceso, e quindi vi chiedo qual'è invece secondo vio il colore di questa stagione ~
Bene ho finito!

Kisses ♥
Angy