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Autore: no_light_    22/04/2014    7 recensioni
Liam è davvero convinto del fatto che nessuno lo conosca realmente, e ha deciso di condividere questa certezza con il mondo.
Gli basterà una chiacchierata con Zayn per capire il suo errore.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buonasera a tutti!
Sì, sono tornata con l'ennesima one shot ziam decisamente troppo presto ahah
Premetto che non ha molto senso, e che l'ho scritta in circa un quarto d'ora. Rivedendo il profilo twitter di Liam mi è venuta in mente la possibile reazione di Zayn al suo tweet lol
Non ho niente da aggiungere, solo auguro una buona lettura a chi si imbatterà in questo delirio ahah
Un bacio :)


 
Nobody really knows me
 
Liam aveva scritto quei tweet uno dietro l’altro senza rendersi conto del putiferio che avrebbe scatenato.
Ogni tanto dimenticava che ogni sua mossa era sotto tiro, che ogni suo pensiero sarebbe stato contestato o commentato da milioni di persone, quindi quando si rese conto di aver praticamente mostrato al mondo la sua tristezza e il suo stato d’animo non proprio perfetto aveva cercato di rimediare postando una sua foto.
Per lui era un bene che la gente pensasse che fosse ubriaco; lui non lo era per niente, ma era meglio farlo credere, almeno avrebbe potuto usare quella scusa per non dover spiegare che in realtà si sentiva terribilmente depresso.
Non era la prima volta che gli capitava, e sapeva che l’unico capace di fargli cambiare umore, di consolarlo, era Zayn.
Ma Zayn non c’era, Zayn non era nemmeno a Londra; nonostante questo però non appena pensò a lui riuscì a sorridere, e decise di uscire dal Funky Buddha per tornare a casa.
Sapeva che se avesse saputo che il suo intento era stato quello di passare la Pasquetta fuori per ubriacarsi e cercare di superare il suo momento di crisi si sarebbe infuriato.
Zayn sarebbe potuto passare come un egoista perché non era con lui ma avrebbe avuto il coraggio di arrabbiarsi e di fargli la paternale, ma Liam sapeva che lo faceva solo perché gli voleva bene e desiderava solo il meglio per lui.
 
Erano passati ormai due giorni dal suo piccolo sfogo e la sua situazione era migliorata, anche se la tristezza non era passata del tutto.
Il giorno dopo sarebbe ripartito il tour mondiale e lui non si sentiva per niente pronto, ma decise di godersi la serata in compagnia dei suoi amici.
Parlarono un po’ di tutto, ma nessuno toccò l’argomento ‘twitter’. Liam sapeva perfettamente che i suoi amici, Zayn in particolare, avevano letto quei suoi tweet, ma preferirono fare finta di nulla per non peggiorare le cose.


Niall aveva messo a disposizione casa sua perché era quella più grande e con più camere da letto, quindi a mezzanotte tutti si chiusero nelle proprie stanze, tranne Liam che rimase ancora in salotto per finire di fumare l’ennesima sigaretta della serata.
Aveva pensato che in compagnia dei suoi amici avrebbe potuto rilassarsi e che quindi non sarebbe stata necessaria la nicotina per sciogliere i suoi nervi; ma così non fu perché aveva notato lo sguardo freddo che Zayn gli aveva rivolto le rare volte in cui aveva permesso ai loro sguardi di incrociarsi, per cui le sigarette furono necessarie.
Lo aveva ignorato per tutta la serata, non gli aveva nemmeno parlato, si era limitato solo ad un misero ‘ciao’ non appena lo aveva trovato seduto al tavolo, non dandogli nemmeno il consueto abbraccio e la consueta carezza alla base della schiena.
Non era un comportamento da Zayn, quindi comprese che gli aveva fatto un torto. Stava a lui capire cosa aveva combinato di così tanto grave da non meritarsi neppure una minima attenzione da parte del moro.

Fu proprio Zayn a raggiungerlo poco dopo, sedendosi accanto a lui sul divano di pelle bianca che Niall aveva posizionato davanti allo schermo della televisione al plasma.
‹‹Ti sei ricordato di me?›› esordì Liam, spegnendo la sigaretta e tornando a guardare il nero dello schermo davanti a sé.
‹‹Non mi sono mai scordato di te. Anzi, mi sembra che tu abbia dimenticato la mia esistenza››
Il castano si voltò immediatamente verso il ragazzo al suo fianco, guardandolo con gli occhi spalancati e con un’espressione incredula.
‹‹Non mi hai abbracciato, non ti sei seduto accanto a me durante la cena, non mi hai rivolto la parola e non mi hai chiesto nemmeno come sto. Spero tu stia scherzando Zayn››
‹‹No Liam, io non scherzo. Dimmi che era uno scherzo ciò che hai scritto l’altra sera invece››
Allora Liam capì tutto; capì perché Zayn lo aveva ignorato, capì perché era arrabbiato.
‹‹Hai letto quel tweet, vero?››
Non ci fu nemmeno bisogno di specificare quale perché, come sempre, si capirono al volo.
‹‹L’ho letto e sappi che lo odio. Quindi nessuno ti conosce davvero?››
‹‹Zayn capiscimi, era una serata un po’ così. Ero da solo e triste. Ho scritto solo ciò che pensavo in quel momento››
Il moro lo guardò un po’ meno freddamente, ma mantenne comunque la distanza tra i loro corpi ‹‹Sai avrei tanto voluto risponderti, ma non mi sembrava il caso di farlo pubblicamente. Quindi sapere che odi i silenzi troppo prolungati, odi la gente che ti reputa perfetto e indistruttibile, odi l’inverno perché è troppo freddo e non puoi indossare le canotte che ti piacciono tanto, ami la cioccolata ma non ne mangi tanta perché ti fa venire il mal di pancia, ami remixare e canticchiare le canzoni di Michael Bublé e di Justin Timberlake, ami quando ti bacio e ti mordicchio la mascella è inutile? Ma soprattutto significa che non ti conosco nemmeno io?››
Liam esitò ‹‹Sono cose che più o meno sanno anche gli altri››
‹‹E sanno anche che quando hai queste crisi esistenziali tutto ciò di cui hai bisogno è una carezza sulla schiena e dormire con me? Sanno che ogni volta che tua madre chiama mentre siamo in tour dopo hai bisogno di rivedere le foto con la tua famiglia? Sanno che ai provini di x-factor avresti voluto lasciare tutto perché non ti sentivi all’altezza della situazione e che ti ho convinto io a rimanere senza allarmare gli altri? Sanno che ami guardarmi mentre gironzolo per casa tua con qualcosa di tuo addosso? Sanno che sei talmente tanto importante per me che per farti passare questi dannati pensieri e questi dannati periodi di tristezza sarei disposto a scalare la montagna più alta del mondo solo per urlare quanto ti amo e quanto vorrei poterlo fare anche alla luce del sole? Evidentemente sono cose che so solo io, ultima compresa››
Liam lo abbracciò forte, forse un po’ troppo, ma aveva bisogno di sentirsi amato e capito. Come aveva potuto dimenticarsi tutte quelle cose? Come aveva potuto dimenticarsi dell’amore di Zayn?
‹‹Scusami, non l’ho fatto con l’intenzione di ferirti. E’ solo che ero molto giù di morale, e tu non c’eri nemmeno con me››
‹‹Sono sicurissimo che quando l’hai scritto eri seduto su uno sgabello del Funky Buddha e aspettavi l’ennesima birra della serata che poi non hai nemmeno bevuto perché sei tornato a casa accorgendoti della cazzata che stavi commettendo. Non è così?››
Non si stupì più di tanto quando il più grande gli descrisse  proprio la serata che aveva passato. In quel momento si rese conto che quel tweet non aveva alcun senso, così come il suo sentirsi solo. Come poteva soffrire di solitudine avendo un ragazzo così indescrivibile che lo amava con tutto se stesso?
Annuì, appoggiando la testa sul suo petto.
‹‹Come pensavo. E so anche che ora vuoi le coccole, e tanti baci››
‹‹E voglio dormire con te, e voglio che mi perdoni, e voglio che mi abbracci per tutta la notte›› continuò con un tono un po’ troppo autoritario forse.
Zayn rise, posando le labbra sulla fronte di Liam che sorrise, finalmente felice.
‹‹Mi conosci meglio di chiunque altro. A volte mi conosci anche più di quanto mi conosca io. E’ una cosa strana, ma so che è la verità›› affermò sicuro mentre si sistemò meglio tra le braccia del ragazzo.
‹‹Quindi non dire più certe cose, e soprattutto non sentirti più in quel modo. Quando sarai di nuovo triste ti basterà pensare a me, a quanto stiamo bene insieme e a quanto ci amiamo››

Rimasero abbracciati su quel divano per tutta la notte. Liam si sentiva dannatamente bene, come sempre Zayn era riuscito a risolvere i suoi problemi con poche parole e con gesti affettuosi.
Avrebbe dovuto modificare il suo tweet perché se nessuno lo conosceva allora quel nessuno era sicuramente Zayn Malik.
  
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